Non c’è… che dire. Vero?
Quando ti vedi ogni “immagine che ti passano in rassegna”, ti bevi qualcosa:
non a caso lo “sport nazionale” è andare al bar.
Lor signori dicono che… e allora, tant’è che “hanno ragione, sempre”. Uhm; sembra proprio come l’agitar di “bacchetta magica” per aria, al risuono della formula magica (comando) e, oplà:
Tu sei diventato “tu”. Hai presente?
Te lo avranno illustrato tante di quelle volte, in ogni sorta di “film”, che se ancora non te ne sei accorto che non è “solo una storia”, allora va da sé:
è ufficiale, “sei stato zombizzato”.
Aitè, qua nell’AntiSistema è così.
Ecco il punto (di sospensione) appena realizzato da Me (IO) e condiviso nei Bollettini (SPS):
attraverso ogni “storia (tutto quanto ti raggiunge)
tutto è quella storia o “fiction”
anche i vari Tg
ma (ma)
seppure tutto è questa storia
contemporaneamente
tutto è verità
motivo per cui
non è la “storia” bensì la verità che occorre sintetizzare.
Sostanza. Il vero processo alchemico. La trascendenza.
Altrimenti, ti bevi sempre la (solita) storia, mentre la verità rimane assolutamente a sé. Ergo, la storia è l’ospite:
la verità è il valore aggiunto che passa da storia in storia rimanendo sempre verità, mentre tutto passa ed è… relatività.