Seguiamo questa ‘logica’ riportata dal fluire delle notizie che SPS ha agganciato sincronicamente.
Per salvare la pensione occorre lavorare di più.
Pensioni sempre più magre. L'ultimo taglio ci sarà il prossimo anno quando, a parità di condizioni (età pensionamento entro i 65 anni), gli assegni pensionistici risulteranno inferiori in media del 2% rispetto a chi è andato in pensione tra il 2010 e il 2012 e del 7%, sempre in media, rispetto a chi ci è andato fino al 2009.
A fissare l'ultimo calo è la revisione dei coefficienti, approvata dal decreto 15 maggio, che si applicheranno ai pensionamenti aventi decorrenza dal 1° gennaio 2013. I nuovi valori, rispetto a quelli originari della legge n. 335/1995 (rimasti in vigore fino al 2009) sono calati di oltre l'11% ed è questo calo, evidentemente, che produce il taglio alle pensioni.
La soluzione? Occorre lavorare di più.
Perché è soltanto restando al lavoro qualche anno in più che si realizzano performance migliori in termini di pensioni più consistenti. Ciò tuttavia non cancella la 'disparità' tra lo scenario atteso fino al 2009 e quelli di oggi e di domani (dal 2013). Infatti, fino al 2009, nella migliore delle ipotesi (dipendente con carriera crescente), ci si attendeva anche un tasso di sostituzione attorno al 60% (questo tasso misura la pensione in rapporto all'ultima retribuzione); oggi sappiamo che è sceso attorno al 56% e che dal prossimo anno scenderà ancora al 54% circa.
Però, se si lavora di più, restando più anni a lavoro e allontanando l'età del riposo, la pensione sale di importo. È un'invenzione, questa, della riforma Fornero in vigore dal 1° gennaio. È previsto, in particolare, un 'premio' in termini di pensione più pesante a chi resterà a lavoro fino a 70 anni e comunque oltre 65 anni.
Per la prima volta i coefficienti misurano anche questo premio. Chi andrà in pensione a 69 anni riceverà 62,83 euro per ogni mille euro di contributi accantonati; più o meno è lo stesso importo che fino al 2009 era stato promesso a chi fosse andato in pensione a 65 anni, il quale avrebbe ricevuto 61,36 euro per ogni mille euro di contributi accantonati. Senza considerare che la permanenza al lavoro significa anche accrescere il montante contributivo (quindi un ulteriore beneficio nel calcolo della pensione) ciò è come dire che, dal 2009 al 2013, per avere la stessa pensione, di pari importo, occorre lavorare quattro anni in più...
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Lavorare di più per prendere praticamente la stessa pensione. Il ‘resto’ del discorso e dei calcoli sono solo speculazioni molto simili ad uno specchietto per le allodole. Se calcoliamo, poi, che attualmente le pensioni vengono calcolate e ripartite nella maniera che possiamo leggere più sotto, allora il lavorare di più per prendere la stessa somma, diventa il lavorare di più per continuare ad essere ‘preoccupati’ dal basso importo della pensione.
Inps: una pensione su due sotto 500 euro; 3 su 4 sotto 1.000.
Una pensione su due erogata dall'Inps è sotto i 500 euro e tre su quattro non superano i 1.000 euro. È quanto si legge nel Rapporto annuale dell'Inps presentato nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati. Poco più di 9 milioni dei 18.363.760 trattamenti pensionistici (9.017.432 per la precisione) non arrivano a 500 euro mensili, il 49,1%. Il 27,9% (5.123.681) è inferiore a 1.000 euro e l'11,6% (2.138.316) non supera i 1.500 euro. Il restante 11% è oltre questa cifra: il 5,8% dei vitalizi è tra 1.500 e 1.999 euro, il 2,9% tra 2.000 e 2.499, l'1,2% tra 2.500 e 2.999 e l'1,4% oltre i 3.000 euro .
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Mi sembra che questa ‘logica’ non faccia una piega.
Proseguiamo, leggendo questa breve citazione:
quando ci sentiamo stressati e ostili, l’equilibrio del nostro corpo si spezza. La tensione elimina anche la nostra connessione non-locale con tutto ciò che ci circonda… Dopo che la sincronia viene interrotta, il corpo inizia a comportarsi in maniera frammentaria…
Le coincidenze – Deepak Chopra
È sempre più evidente che la popolazione italiana è composta da sempre più ‘pensionati’, i quali nella grande maggioranza dei casi ‘non stanno bene’, perché credono nel magro futuro che i ‘numeri’ prospettano loro.
Dunque ci sono e ci saranno sempre più persone preoccupate, tese, stressate per la propria condizione di Vita e per quella dei propri figli alle prese con gravi problemi in ambito lavorativo e non solo. È come lanciare un sassolino su una parte di neve pronta a formare una valanga.
L’equilibrio umano è spezzato e ciò comporta che l’intelligenza Universale non-locale non riesca a fare breccia nell’ambito individuale e globale. È questa una forma di ‘protezione’ di stampo Antisistemico, ossia relativa al mantenimento dell’attuale ‘stato dell’arte’ o paradigma.
Questa 'protezione' è molto simile ad un firewall installato in un computer. La maggior parte delle persone che se lo ritrova installato o che lo installa nel proprio computer, non sa come funziona esattamente. Sa solo che ‘protegge’ la macchina da intrusioni esterne, anzi, ‘crede’ che questo software compia questo lavoro.
Crede senza sapere…
Analogamente, questo firewall presente negli individui, esegue lo stesso compito, solo utilizzando una logica rovesciata, perché di Natura programmatica Antisistemica, ossia di un modello che cerca di preservare se stesso a scapito di ogni altra possibilità. Attraverso il nostro comportamento, nel corso del Tempo, abbiamo ‘respirato’ in noi questo ‘software’ e gli abbiamo permesso di auto installarsi.
Il suo compito è di ‘proteggere’ apparentemente l’individuo ma, in realtà, il suo ‘costruttore’. Il frattale è il farmaco allopatico, che ‘fa bene da una parte e male dall’altra’. Si dice così, no? Il farmaco è un programma capace di procurare una certa situazione, preventivata dal ‘chimico’ al soldo del ‘Potere’.
Chiediamoci perché viviamo sempre più a lungo ma in una situazione molto spesso precaria e caratterizzata dalla mancanza cronica di energia. E osserviamo come la nuova riforma delle pensioni costringa a lavorare anche sino a 70 anni. A chi ‘assomiglia’ questo modello imposto?
È l’intenzione dell’individuo medio, il suo desiderio più confortante, lavorare sino a 70 anni? No. Assolutamente, no. E allora a chi ‘assomiglia’ questo schema programmatico? Leggiamo questa notizia:
Rockefeller e Rothschild: due antiche casate finanziarie formano una nuova alleanza.
Alleanza miliardaria tra due dinosauri della finanza. È quella tra il 96enne David Rockefeller e il 76enne Jacob Rothschild, riportata dal Financial Times:
la Rit Capital Partners - branca di investimenti del gruppo Rotschild con asset per 1,9 miliardi di sterline - ha deciso di acquisire il 37% della divisione wealth e asset management del gruppo di Rockefeller per una somma che non è stata resa nota. I due capi degli ultracentenari gruppi finanziari si conoscono da circa mezzo secolo, ma l'idea di unire le forze sarebbe nata da soli due anni.
La partnership avrà lo scopo di individuare occasioni di investimento e possibilità di acquisizioni congiunte.
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96 anni e 76 anni. Capite? Ecco a chi assomiglia il modello imposto alla gobalità. Entità che non conoscono altra ‘via’ se non quella di continuare a fare quello per il quale sono stati programmati. 'Vecchi', probabilmente nonni che amano i loro nipotini, che vivono in una dimensione asettica rispetto al Mondo popolato dagli ‘altri’, da coloro che rappresentano la personale ‘riserva di caccia’.
Basta cercare delle loro fotografie in Rete per osservarne i contorni ed impallidire…
Nel frattempo, la società assomiglia sempre di più a ‘loro’, essendo una creatura plasmata ad ‘immagine e somiglianza’, come facendo ‘copia e incolla’.
Le disuguaglianze si ‘spalmano’ nella consuetudine e ognuno che riceve anche solo un po’ più di potere rispetto ad altri, se ne approfitta inesorabilmente. Se torniamo un attimo a ritroso, nel discorso, la Massa non è solo il collettore finale di una grande ‘speculazione’ ma, bensì, incarna anche l’inizio dell’opera di addensamento della vibrazione:
le rinunce della Massa equivalgono all’oblio in cui si è auto ritirata allorchè, tra le spire del Tempo, ha preferito svendersi piuttosto che cercare anche faticosamente di ‘capire’ cosa stava succedendo. Il ‘patto col Diavolo’ ha decretato un periodo d’oro a cui è seguita l’inevitabile discesa negli abissi delle 3d, opportunamente ri programmate al fine di accogliere un genere di esseri divini semincoscienti e rinunciatari, esattamente come i ‘ciccioni’ osservati in Wall-e:
- inconsapevoli
- ingenui
- impegnati sempre a fare altro
- utilizzati a loro insaputa
- immemori
- sempre ‘affamati’.
Il potere conferito agli individui, nel Tempo è divenuto ostaggio del ‘lavoro’; quando fu introdotto l’Euro, una decina di anni fa, in Italia i prezzi conobbero un aumento spropositato e vergognoso, messo in atto da chiunque avesse dalla sua una anche piccolissima situazione di potere, ossia fosse in grado di decidere un prezzo per un prodotto venduto.
Ognuno di noi fece la propria parte… Perché? Perché rispondiamo, come 'stringhe' accordate su una certa frequenza comune ed imposta, a quella particolare vibrazione programmata in una certa ‘Casta umana del Controllo’. Percepiamo questa frequenza e la riproduciamo per assonanza.
Fisco, reddito taxi, alberghi, bar, gioiellieri sotto 17.000 euro.
Albergatori, tassisti, venditori di auto e gioiellieri sono tra le categorie che dichiarano al Fisco un reddito medio annuo inferiore a 17.000 euro. È quanto emerge dalle statistiche diffuse dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia sugli Studi di settore del 2011, riferiti però come anno di imposta al 2010.
Nel dettaglio, gli albergatori hanno un reddito medio di 14.700 euro, i venditori di auto di 14.800 euro, i commercianti di motocicli e ciclomotori di 7.200 euro, i titolari di agenzie di viaggio e i tour operator di 14.700 euro, i tassisti di 14.800 euro, i titolari di stabilimenti balneari di 15.400 euro, i baristi di 16.800 euro e i servizi di ristorazione 14.300 euro, i parrucchieri di 12.600 e i pellicciai di 12.200 euro.
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Calcio scommesse - Coni ‘Calcio ostaggio dei malfattori’.
Il Coni ha diramato un duro comunicato stampa per commentare gli sviluppi dell'inchiesta della procura di Cremona. ‘Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano esprime sdegno e indignazione per quanto sta emergendo da questa mattina in seguito alle operazioni disposte dalla Procura della Repubblica di Cremona - si legge. Innanzitutto il CONI manifesta il più totale apprezzamento e ringraziamento ai magistrati e alle forze di Polizia che con le loro azioni sicuramente aiuteranno il mondo del calcio a far pulizia di personaggi che con subdoli comportamenti illudono i tifosi e nello stesso tempo ingannano i loro sentimenti’…
Nel ribadire il sostegno e la fiducia nell’Autorità Giudiziaria e confidando nella continua collaborazione con tra gli inquirenti la giustizia sportiva, il Coni, da tempo impegnato nel contrastare il fenomeno delle scommesse anche in sede internazionale al fianco del CIO, conferma la decisa volontà affinché certi comportamenti illeciti vengano sanzionati senza indugio e con la massima severità, applicando tutte le norme attualmente in vigore - conclude.
Il calcio deve ritornare ad essere patrimonio di milioni di tifosi e non ostaggio di pochi malfattori.
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Lo stesso ‘stampo’ si ritrova dappertutto.
Trichet propone di abolire la democrazia per salvare l’Euro.
L’ex presidente della BCE stima che l’Unione Europea deve poter gestire il budget di uno stato membro in caso di stallo. Jean-Claude Trichet ha proposto giovedì che l’Unione Europea possa gestire il budget di uno stato membro se essa constata la sua incapacità di mettere in ordine le proprie finanze, come parte delle misure da prendere per preservare l’Euro dalla crisi greca.
L’ex presidente della Banca Centrale Europea, il cui mandato è terminato a novembre, propone, in assenza di un’unione federale politicamente difficile da attuare, l’attivazione di un meccanismo eccezionale, quando la politica fiscale di un paese minaccia l’insieme dell’unione monetaria.
Jean-Claude Trichet ha fatto notare che gli elementi di questo meccanismo erano di fatto già in vigore, visto che i paesi membri avevano accettato, il patto fiscale europeo, sorvegliando i rispettivi budget e sanzionando i deficit eccessivi.
Il prossimo passo, secondo l’ex capo della BCE, sarebbe di mettere un paese sotto amministrazione europea quando il suo governo o il suo parlamento non sono in misura di applicare delle politiche fiscali approvate dall’UE.
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Anche a questo serve la 'crisi'. Essa rappresenta, a suo modo, un moto d'inerzia inerente all'uno.
Attenzione. Da come è emerso chiaramente anche dal discorso di Italo Cillo in ‘Tempo di cambiare 8’:
il ‘Potere’ deve avvisare la Massa delle proprie intenzioni.
È una questione inerente al concetto di libero arbitrio. Ecco infatti ancora lo stesso schema:
Jean-Claude Trichet ha fatto notare che gli elementi di questo meccanismo erano di fatto già in vigore, visto che i paesi membri avevano accettato, il patto fiscale europeo, sorvegliando i rispettivi budget e sanzionando i deficit eccessivi.
E ‘la legge non ammette ignoranza’. Anche se questa ‘ignoranza’ deriva da un ‘ignorare’, frutto di diverse possibilità nel campo dell’esperienza umana 3d. Il linguaggio utilizzato dalle Amministrazione è, ad esempio, ancora oggi quasi del tutto indecifrabile agli occhi del cittadino medio o anche medio/alto.
Draghi: serve credibile meccanismo ricapitalizzazione banche.
È necessario un meccanismo credibile per la ricapitalizzazione delle banche del sistema euro e per una migliore supervisione che possa far fronte alle sfide economiche per la zona euro.
Lo dice al parlamento Ue in veste di numero uno Esrb (European Systemic Risk Board) il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, spiegando che una delle sfide cruciali è quella di limitare il contagio della crisi.
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È necessario un meccanismo ‘credibile’, ossia attualmente tutto ciò che è ‘esistente’ non lo è, ovviamente sempre agli occhi della Massa, altrimenti mai Draghi si sarebbe sognato di dire che ne servisse uno.
Questo ‘meccanismo credibile’ a cosa servirebbe?
- per la ricapitalizzazione delle banche del sistema Euro
- per una migliore supervisione che possa far fronte alle sfide economiche per la zona euro.
Se il primo punto è più che chiaro, il secondo rappresenta un’affermazione di salvaguardia solo ed unicamente del paradigma in corso, espressa in maniera ‘aulica’, ossia incomprensibile e che 'dice tutto e niente'.
Una delle sfide cruciali è quella di limitare il contagio della crisi.
La ‘crisi’ non è che l’Effetto di una Causa che sfugge alla Massa. Si tratta di una visione prospettica.
Causa che per il ‘Controllo’ è: abitudine auto conservativa. Effetto che per il Controllo è: un contagio che rischia di minare la propria linea di continuità.
Ma non solo… C’è di più, anzi molto di più:
- la ‘crisi’ è una ulteriore pianificazione controllata all’origine
- la 'crisi' rappresenta l’evoluzione del ‘Controllo’ e non la sua possibile fine.
Perché? Perché le 3d ciclano sempre ed a prescindere.
Sino a che ci sarà ‘Tempo’ le 3d ciclerannno, permettendo al ‘Controllo’ di svolgere il proprio compito di ‘carnefice’, ossia di ‘evidenziatore’ dello stato in cui l’umanità è precipitata.
Cane che si morde la coda, senza fine di risoluzione e di continuità. Per risolvere l’equazione occorre inquadrare la prospettiva da una vibrazione/distanza maggiore…
Lo scenario che si apre è frutto dell’errore di parallasse se la distanza è solo inerente al suo concetto 3d, mentre se la distanza è misurabile attraverso un cambio vibrazionale, allora non esiste nessun errore nella visione prospettica, soprattutto se coadiuvata da una ubiqua posizione esperienziale 3d ed, allo stesso Tempo, di una complementare posizione vibrazionale superiore, capace di tenere in considerazione ‘le compensazioni dovute al mix di leggi Planetarie Cosmiche intrecciate come acqua che si infrange sulla scogliera’.