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lunedì 17 giugno 2013

Il tuo miracolo.



Dell'universo abbiamo solo visioni informi, frammentate, che completiamo con associazioni di idee arbitrarie, creatrici di suggestioni pericolose. 
Marcel Proust

Che cos’è un “miracolo”?
 
Un miracolo è un evento eccezionale, che va al di là della portata usuale dell’abitudine 3d.

Il suo carattere di eccezionalità è dovuto proprio alla “non abitudine”, della platea, di presenziare ad un evento non direttamente spiegabile attraverso la “circuiteria” dell’attuale paradigma o realtà emersa, scambiata per unica e senza alternativa.

Come assisti alla visione di un miracolo?

E chi ne ha mai visto uno!

Già. Ma ne sei proprio sicuro?
Forse, la differenza tra quello che intendi essere un miracolo e quello che decodifichi dell’intorno/dentro a te, consiste in una tua “non-presenza consapevole” dell’accaduto.

Certe sincronicità, che ti sono accadute, non sono dei veri e propri miracoli.

Se ci pensi bene, puoi rilevare delle "guarigioni spontanee", avvenute in te, che hanno proprio del miracoloso. Episodi accantonati sbrigativamente nello sgabuzzino della mente; fatti scomodi per la tua logica, per il tuo cosiddetto raziocinio, ti hanno convinto che la tua Vita sia “sottile” (appesa ad un filo, provvisoria, precaria) ed allo stesso Tempo, affilata (pericolosa) come la lama di un rasoio; tagliente ma… “piatta”, senza emozione, senza Magia, noiosa, eppure da difendere coi denti da tutto e tutti.

In genere, sopravvivi.

Che cosa significa presenziare ad un miracolo?
 
Significa, “credere” che esista un simile “stato del possibile”.

La tua “preparazione di fondo”, la tua “radiazione di base”, deve essere disponibile ed aperta all’evento, che non deve più essere destinato e cestinato nell’area dell’impossibile.
Se non ci credi non vedi. Non che, ciò, blocchi l’emersione del miracolo. Ciò significa che tu difficilmente lo riconoscerai come tale.

La Magia avviene a prescindere da tua "presenza". La corrente elettrica “scorre” anche senza che tu la alimenti con la tua presenza.
La differenza la fai tu, se decidi di interpretare il ruolo dell’attore principale, altrimenti… ciò che avviene, avviene a basta. Per te non sarà accaduto “niente”.

Che cosa occorre “sentire”, per essere pronti ad assistere/evocare un miracolo?
 
Occorre essere allineati sulla frequenza del miracolo. Sentire in profondità, con tutto te stesso, che sta per avvenire un evento che, nel reame abitudinario, corrisponde a qualcosa di “non spiegabile direttamente”.

Il proprio "generare miracoli" è, prima di tutto, la capacità di sentire di esserne all’altezza.

È, sentire la predisposizione senza attaccamento alcuno.

Il miracolo è la risposta non convenzionale all’usuale presenza delle/nelle 3d.

Se devi affrontare una “sfida”, senti che ne sei capace o meno. Senti che è nelle tue “corde” il gesto, l’atto, la capacità, il talento, la pratica, l’intenzione, il progetto, etc.

Ebbene, questo tuo “sentire”, difficilmente sbaglia.

Se trasporti questo sentimento all’interno del campo del tuo attuale “impossibile”, inizierai a percepire nuovi “aggettivi” provenire dalle aree del potenziale energetico, solitamente destinate all’accumulo di rimandi, confusione, incoerenza, denutrizione, come se fossero state riconfigurate ad aree per la discarica mentale ad opera del giudizio in voga, auto indotto dall’esterno e respirato in apnea per consuetudine, convenzione e moto inerziale.
Se non senti le frequenze del miracolo, se non sei sintonizzato sulle sue armoniche, se sei lontano nella tua convergenza su simili prospettive… allora, come potrai vivere una Vita miracolosa?

Tu, che ti sei abituato a definire il miracolo del tuo risveglio mattutino, come una ciclica episodica, molto spesso colorata di tinte fosche a causa di quello che intercorrerà nel corso della giornata lavorativa.
Quello che “consegue”, ha potere su quello che “anticipa”.

L’alba non è più “magica”, ma diventa “routine”… perché ciò che devi affrontare durante la giornata, addensa nubi sul suo inizio…

Il “futuro” ingravida il “presente”, sulla scia di un “passato” non proprio gradevole.

La memoria (quella di "superficie") è in azione per colorare tutto della stessa tonalità.

I dolori allo stomaco, avvisano della presenza di un qualcosa da “fare”, che non è per nulla gradito.

Se lo affronti senza credere alla presenza sincronica della Magia del miracolo, volta a tuo esclusivo bene, allora… rimarrai succube dell’onda gravitazionale che ti ammalia e convince di essere una controfigura di te stesso.

Non che tu debba “volare” con tanto di mantello alla Superman; ma, quasi.

Il tuo “volo” è uscire dal loop di auto contenimento.

Immaginare diversamente. Osare, partendo dall’immaginare.

Se, anche in quell’ambito “eterico”, ricavi ostacoli alla formazione fantastica di un episodio che vorresti “provare”, beh… allora la tua “invasione” è pressoché totale e stabile in te.

Il tuo “potenziometro” è bloccato sulla linea del minimo:

partecipi, acconsentendo tacitamente, allo svolgersi dell’attuale paradigma.

Tu crei in continuazione, volente o nolente. Tu “servi” proprio per questo, in un simile contesto 3d d’impaludamento del possibile.

La polvere che cade in continuazione ti costringe ad essere attivo, per non rimanerne sepolto.

Ecco la funzione dello Scenario 3d, in cui ti sei auto installato.

Tu tendi all’oblio. Le 3d tendono a mantenerti perlomeno “stabile”, seppure al tuo livello minimo di funzionamento. Perché, nelle 3d, tutto tende ad una condizione di "risparmio energetico", configurandosi in forme sferiche di contenimento e sostenibilità, alla luce della propria “data di scadenza”, impressa come un marchio alla nascita. Come un biglietto di sola entrata ad uno spettacolo unico e dal numero di posti a sedere, limitato.
Sentire che un miracolo può avvenire, anzi, sta avvenendo, è la frequenza migliore per svellere ogni ostacolo usuale 3d.

Ciò che ti resiste è lì per convincerti a superarlo.

Ti sfida. E tutto quello che “combatti”, rafforzi. Vedilo dal punto prospettico dell’ostacolo, una volta tanto.

Quindi:
  • smetti di combattere l’ostacolo
  • la sua presenza è il biglietto di entrata all’espansione del “gioco”
  • accetta la sua presenza e avanza senza opporre resistenza
  • come?
  • credendo che sia la cosa migliore che puoi fare
  • credendo al miracolo che si cela oltra la presenza dell’ostacolo
  • ostacolo che ti combatte e, dunque, ti rafforza
  • tu smetti di alimentare lui
  • lui alimenta te.

Procedi senza procedere. Con l’immaginazione. Con il sentimento legato alla tua “vittoria”.

Credi in te. Credi nell’atto miracoloso della tua Vita, del tuo “potere”.

Avanza, prima di tutto, con questa tua parte (testa di ponte, apripista).

Lascia la componente fisica, emozionale e mentale, nelle retrovie – da principio.
Lavora con la componente immaginifica. Prepara la tua sostanza e l’infrastruttura seguirà.

La tua “lancia” ha una “punta”:

è la tua immaginazione.

Trasferisci questa frequenza a tutto il resto. Sentila nel sangue, nella carne, nelle ossa, negli organi, nella mente, nel Cuore, nella pelle, nello stomaco, dappertutto!

E, il miracolo avverrà di conseguenza.

È un fatto inerziale, il miracolo, come – del resto – ogni evento che sfocia nelle 3d.

Il miracolo è nell’immaginare e nel credere all’immaginato. Il Nucleo Primo ci crede, perché ricorda molto bene che questa dinamica "non locale" è una forma di tecnologia legata all’energia che sfocia nelle 3d.

Siria, Usa non vedono scenario con Assad al potere, ne discuterà G8.
La Casa Bianca… dice di non prevedere uno scenario nel quale Assad possa rimanere al potere in Siria.

Ieri l'amministrazione Obama ha annunciato che potrebbe fornire maggiore aiuto militare alle forze dell'opposizione siriana che combattono contro il presidente Bashar al-Assad, dopo aver detto che dispone di prove chiare sull'impiego di armi chimiche da parte del regime, ha detto Ben Rhodes, vice consigliere di Obama per la sicurezza nazionale…

Link

La Casa Bianca… dice di non prevedere uno scenario nel quale Assad possa rimanere al potere in Siria…

Uno dei sottopoteri del Nucleo Primo, ossia l’energia che si cela dietro alla facciata degli USA, “prevede gli scenari” che meglio confanno al proprio contesto di sopravvivenza ed egemonia territoriale.

La “previsione” è lavoro a livello d’immaginazione. Una sottile arte, da cui si plasma una realtà affine e diretta, in cui la Massa è convinta a collaborare in maniera strategica, maliziosa e, molto abilmente, per tacito consenso.

Attenzione a notizie come queste.

Giappone-shock: aboliamo la pensione e lavoriamo tutta la vita.
Al lavoro per tutta la vita senza mai andare in pensione. È questa la particolare proposta avanzata di recente dal ministro dell’Economia giapponese, Akira Amari, intervenuto attraverso un video-messaggio a un convegno, tenutosi a Roma, organizzato dalla Fondazione Italia-Giappone e dall'ambasciata…

“Tra un paio di decenni un quarto della popolazione giapponese sarà over 65, ha esordito Amari. Aumenteranno le spese sanitarie e previdenziali e diminuirà la forza lavoro, potrebbe essere una tragedia

Ma se invece fosse possibile una soluzione a questo problema, grazie allo sviluppo tecnologico o mediante la riforma del sistema previdenziale, creando cioè una società nella quale le persone rimangano attive per tutta la vita, questa soluzione potrebbe essere esportata in tutto il mondo”…

La proposta di Amari sul lavoro a vita, inoltre, è stata anche accompagnata da un consiglio su come restare sani e in forma fino alla vecchiaia, magari “utilizzando le cellule Ips" (cellule staminali pluripotenti indotte) attraverso cui “creare cellule sane da sostituire a quelle malate, o addirittura agli organi malati”.

Link
  • al lavoro per tutta la vita senza mai andare in pensione
  • grazie allo sviluppo tecnologico o mediante la riforma del sistema previdenziale
  • creando cioè una società nella quale le persone rimangano attive per tutta la vita
  • questa soluzione potrebbe essere esportata in tutto il mondo
  • creare cellule sane da sostituire a quelle malate, o addirittura agli organi malati.
Questa è una “formula magica”. Annunciata/recitata con tutti i crismi, da una persona di spicco, portavoce di un potere che si annida “oltre”.

Questa “proposta” lavora nei piani energetici non ancora manifesti.

In questa maniera, le “fucine 3d”, sono sempre al lavoro.
Un giorno, questa visione diverrà legge. Ci saranno proteste e scioperi in tutto il Paese, ma nulla ormai potrà fermare le decisioni prese ad un altro livello. Poi, con l’abitudine – tutto rientrerà.

Chi comanda in Europa?
Chi comanda in Europa? Una domanda che si pongono in tanti, alla quale economisti e non rispondono quasi sempre allo stesso modo: 

la Commissione Europea, o la Bce, oppure nessuna delle due, influenzate dalla supremazia della Germania. 

Un gioco allo scaricabarile di responsabilità che si accentua soprattutto quando devono essere prese misure "impopolari" per l'Eurozona…

Link 
 
Come si è lontani, anche solo dall’intuire la presenza del Nucleo Primo!

All’interno della più grande storia, nelle sue caratterizzazioni frutto di anse dello scorrimento energetico, non è semplice accorgersi di essersi ancorati in qualche sua sottostruttura. 

Solitamente, quando accade di doversi “fermare”, si inizia a girare attorno ad un fulcro centrale, che crea una depressione del Tempo, conferendo all’indotto una formazione a vortice (loop).

L’instaurazione di un “Reame Temporale” è la conseguenza della tua “fermata” in una zona nella quale non era prevista. Tu puoi immaginare tutto quello in cui credi.

E il tuo livello di presenza, equilibrio centrale e consapevolezza, fanno la differenza.

Il caso non esiste. Per cui, tutto quello che accade è sempre e comunque “affine” al tuo procedere.

Ciò non significa che “devi accettare tutto” senza mai domandarti se “la strada abbia un Cuore”.
Tutte le vie portano alla tua realizzazione, tuttavia, in un reame apparente come quello delle 3d, ti ci puoi anche perdere per un Tempo tale da convincerti di “non essere”.

In quel caso, è come imbottigliare il “Genio della Lampada”.

Tu non sei il solo che si trova sul cammino del Conosci Te Stesso.

Ci sono “altri”, che sono smarriti da talmente tanto Tempo, da risultare “ostacoli” per la tua riuscita. Coloro che sono “fermi”, hanno smarrito il senso del proprio cammino pregresso. Altri, sono attori che interpretano facenti funzioni di Custodi, Docenti, Maschere, etc.

Il tutto “fluisce” col tuo consenso. Tu sei quel Regista che accetta, allo stesso Tempo, di recitare come Attore principale.

Cosa non va in te”, è scritto direttamente nella trama, ma codificato in maniera tale da risultare necessario un “atto” di deliberata presenza. Ciò che innesca quel principio di “fiamma”, che conferisce nuovo impulso alla fermata locale del tuo viaggio non locale.

Se tu “non ti fermassi mai”… non raggiungeresti mai la meta. O, probabilmente, la raggiungeresti senza l’esperienza di quello “spessore” che "hai ma non sei" sino a quando non lo “vivi davvero sulla tua pelle”.

Ora, fissa questa “massima”, frutto dell’attività di “Trovatore Spirituale”:
  • tu non sei un nuovo Creatore, per ora contenuto nel “corpo” del Creatore padre/madre
  • tu sei direttamente il "Nuovo Creatore"
  • ti sei già "trasferito"
  • hai già "bucato il guscio".
Per questo, il tuo Universo è tanto instabile. Bellissimo, ma ancora da stabilizzare.

La Natura è meravigliosa ma terribilmente “famelica”.

Bello e tagliente; proprio delle opere d’arte ad alto valore aggiunto.

Questa nuova tappa di SPS, è il frutto dell’ispirazione di un Principio senza Tempo:

la Pietra Codificata e lo Spirito Ispirante.

L’Anima acconsente, dall’alto della propria saggezza…

L’Anima lascia “carta bianca” al proprio “miracolo” in Terra 3d:

Tu, dal quale tutto dipende.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 8 agosto 2011

Il miracolo della Fenice.




Nel recente film ‘I guardiani del destino’, con Matt Damon, si scrive un nuovo capitolo della saga del ‘controllo’. In questo caso, la trama è caratterizzata dall’assenza del concetto del ‘male’

Non è immediatamente percepibile, ma tant’è. 

Sembra che delle entità non ben specificate (angeli o alieni?) abbiano la responsabilità di assistere il genere umano, il quale, se lasciato solo, ha la spiacevole tentazione di distruggere il Pianeta sul quale vive. 

Si parla, dunque, di ‘responsabilità’ della razza che ‘precede’ per evoluzione; un po’ il concetto che s’emana leggendo il materiale Wingmakers.

Nel film, tali osservatori, seguono ‘il piano del Presidente’, previsto per ogni umano sulla Terra e, quando il piano è messo a dura prova, gli osservatori possono anche intervenire fisicamente deviando il flusso di realtà maturante, in disarmonia con il piano stesso

Il Libero Arbitrio assume dei connotati diversi da ciò che viene usualmente inteso, proprio come già espresso in SPS:

siete liberi di scegliere il colore del dentifricio’. 

Il Libero Arbitrio esiste ad un certo livello della vibrazione dell’essenza e, quando ne siamo ri compresi, si riassume in uno 'spazio elastico' percorribile. La sua portata dipende dalla nostra consapevolezza, proprio come quando non si permette ad un bimbo di attraversare la strada da solo ma, qualche anno dopo, il bimbo, divenuto più grande, la by passa senza alcun indugio ‘da solo’.

Ancora una volta ci troviamo a tu per tu con il concetto di evoluzione e campo morfogenetico. Anche il discorso dimensionale non viene tralasciato nel film, infatti queste entità, del tutto identiche agli umani, possono aprire delle porte fisiche ed accedere ad un livello diverso, alternativo, della struttura conosciuta della 'città'. Grazie ad un dispositivo contenuto nel cappello, che ognuno di loro indossa, essi agganciano una dimensione ‘curvata’ ed alternativa di quella usuale agli umani. 

I percorsi paralleli conducono  a zone mappate delle 3d, come se fossero delle scorciatoie, e un Mondo nel Mondo si cela oltre al pomello di una porta

Questo concetto dipinge molto bene quell’ambito sfuggevole relativo al fatto che le diverse dimensioni possano esistere contemporaneamente l’una nell’altra, sovrapposte sottilmente. È solo la nostra ‘sensibilità’ che permette di accedere ad un livello piuttosto che all’altro

Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perchè troppo timorose per esplorarne altri. Ma ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada. Persone che capiscono che il libero arbitrio è un dono che non si sa mai come usare, fino a quando non si lotta per ottenerlo

È questo il vero piano del presidente, e cioè che un giorno non saremo noi a scrivere il piano, ma voi.
Harry (Anthony Mackie) ne ‘I guardiani del destino’

Questo concetto è un inno alla ‘libertà’. È un chiedere, senza ‘manifestarlo’ esplicitamente, di ‘andare oltre’. È un evocare un potenziale dormiente

Personalmente mi sono sempre sentito in questo modo.

Infatti, analizzando le scelte prese in passato, sembra che brillino tutte sotto alla stessa luce di una certa polarità dell’essenza: scrivere una nuova pagina, creare un’alternativa a quello che sembra scolpito nella roccia.

Queste entità conferiscono ‘sincronicità’ agli eventi, oppure sbarrano ogni porta possibile ed immaginabile, se una certa 'azione' non è prevista dal ‘Piano’. Da ciò si capisce come mai certi progetti abbiano le ali ai piedi e altri sembrano ‘non potercela fare mai’. Ma il paradossale è questo aspetto
 
ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada.

Il proverbio recita: chi la dura la vince. Un po’ il concetto di ‘resistenza’, presente in Natura, che permette di muoversi per reazione, dopo avere accumulato sufficiente energia sulla ‘porta che ancora non vuole/può aprirsi’

È tramite la resistenza che nel Mondo si concretizza un evento ‘alternativo/nuovo’. La resistenza mette a dura prova il consueto mediante attrito e strisciamento di forze diverse, le quali sembrano annullarsi di fronte alla consuetudine dell’apparenza, eppure il lavorio instancabile, come quello delle onde del mare, delle forze in gioco è, alla fine, talmente ossessivo e convinto da ‘piegare’ la realtà manifesta, da piegare persino il ‘Piano’ o il ‘Disegno’ previsti sino a quel momento.

L’emergere alla fisicità di una alternativa è come lo sbucare, dalla linea delle acque, di un sommergibile. La luce diretta del Sole ‘solidifica’ l’energia: assume l’alternativa dandole spessore e concretezza. Allora, da questo punto di vista, da dove scaturisce un ‘miracolo’?
 
Dal profondissimo credere a quello che non si vede ancora alla luce del Sole, ma che si è già manifestato dentro di noi. 

A quella energia che sta lottando, resistendo, alle forze ‘naturali’ che presiedono allo status quo. È una lotta, un braccio di ferro tra diverse energie. Quello slittamento di forze può condurre all’apertura di un varco nel piano usuale della realtà, da cui penetrare il substrato denso, il velo, del percepito e del percepibile

Una volta aperto il 'varco', le entità vengono come by passate ed il ‘Piano’ deve essere riscritto oppure gli attori devono essere resettati: ossia c’è ancora della resistenza, un’ultima carta da giocare da parte dell’Antisistema.

Questo meccanismo di controllo responsabile è l'Antisistema? Diciamo che è 'anche' l'Antisistema, un nostro riflesso. Una sterilizzazione del concetto del 'male', che si manifesta ad una certa vibrazione dell'essenza ma che, ad un altra 'quota' assume una ben diversa valenza: il nostro giudizio fa la differenza.

Fra non molto io porterò il mio ‘miracolo’ in questa dimensione della fisicità. Qualche mese ancora. Poi, tutto potrà cambiare, perché emergerà un’alternativa e le persone potranno scegliere ‘anche in base a questa nuova via’… 

Rimanete sintonizzati su queste frequenze (se vi va), ne ‘vivremo delle belle’… La Fenice sta per risorgere dalle proprie ceneri.

Tutte le porte che erano chiuse si sono improvvisamente aperte.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 13 agosto 2010

Il miracolo quotidiano della Vita.





Credete nei miracoli? Ne avete mai visto personalmente uno? Se si, cosa ritenete di avere imparato nell’assistervi? Quale lezione conteneva per voi quella “scena”?

Gli “specchi” sono sempre all’opera, ricordate? È in realtà di voi, di ognuno di noi, che si "parla"!

Ognuno di noi che lancia segnali prospettici, vivendo, e che riceve segnali di ritorno, continuando a vivere; facendo esperienza. Le nostre individualità incarnate soggiornano in Terra a causa di solidi motivi: evolvere comprendendo ciò che accade e che facciamo accadere.

Evolvere ricordando il "chi si è" anche in Terra.

Ciò che accade non è mai frutto del caos, se manteniamo la “testa” alta e fuori dal pelo della “superficie” delle vicissitudini, perché tutto è opportuno. Esistono “regioni” della creazione in cui vigono leggi anche del paradosso, per cui non è possibile determinare un “ruolino di marcia” valido per sempre e per tutti. Ciò che è valido per me può non esserlo per altri e viceversa.

Ci muoviamo in una giungla che nasconde ogni traccia evidente del nostro cammino; questa “giungla” però non può cancellare i miracoli accaduti alle persone, tanto che questi camminano ancora oggi per le vie della memoria e della tradizione popolare. Pensateci bene e processerete che è proprio così! I miracoli non si cancellano mai anche se possono rimanere circoscritti nell’ambito di un gruppo, di una comunità, di una famiglia, etc.

Le differenze costruite attorno a noi, a partire dalla diversificazione del linguaggio e dalle demarcazioni geografiche, servono anche a questo. Si delimita il campo energetico d’azione dei miracoli, attenuandone la spinta, la forza propulsiva dell’atto compiuto, delle persone che hanno assistito, dell’eco e della propagazione della sua narrazione.

I più grandi miracoli si ricordano ancora oggi, miscelati ed annacquati nelle scritture religiose. Ma quanti altri vivono solo come potenziale attorno alle zone che li hanno visti accadere? Ognuno di noi lascia dietro di sé, la scia energetica di quello che fa e nei registri Akasici rimane persino la “trascrittura” indelebile ed eterna. Ma chi ha accesso a una simile visione o chi è in possesso delle “chiavi” per avere accesso ad una simile biblioteca del “sapere”?

Domande lecite per coloro che credono in quella parte più eterna di sé.

Quando, un paio di Natali fa, regalammo, io e mia moglie, un libro di Roy Martina intitolato “L’anello mancante del segreto” ad una nostra carissima Amica, rimanemmo letteralmente e positivamente sconvolti nell’assistere al miracolo che accadde nel “breve” volgere di un solo anno. La nostra Amica cambiò Vita, attirando a sé, in maniera perfettamente lucida, ogni tipo di circostanza utile ad abbeverare la propria causa in evidente corso d’opera. In 365 giorni esatti la sua Vita si rovesciò a 180 gradi (mezzo grado al giorno :-) ). Uscì da una situazione che sembrava ai più, un vicolo cieco.

Fu eccezionale assistere a come i tasselli che componevano il suo sogno si incastrarono l’uno nell’altro senza mai manifestare segni di attrito o di perdita di velocità d’esecuzione. Il denaro per compiere l’impresa, giunse per vie insospettabili. Le persone si allinearono in maniera tale da aiutare il flusso d’energia irradiato con tanta capacità e forza. Fu subito chiaro che, per lei, quel libro costitutiva parte stessa del “miracolo”. Il sincrodestino era all’opera ancora prima che noi pensassimo di regalarglielo. Noi stessi eravamo parte del suo sogno.

Guardando indietro, adesso è tutto chiaro!

E io sento la necessità di manifestare a tutti, ciò a cui ho assistito, anzi ciò a cui ho contribuito a fare accadere. Perché? Perché sia di buon auspicio a far si che altri miracoli possano accadere. Perché quando si respira l’aria, l’energia di un miracolo, si respira anche la possibilità che accada anche a noi. Un miracolo è contagioso, è un campo d’energia ad alta vibrazione che può essere allargato quanto si  vuole se il “testimone” posto ai confini accetta di veicolare la trasmissione. I testimoni siamo noi tutti. quanto decideremo di fare espandere la sua eco?

Chi semina vento raccoglie tempesta; evitiamo il giudizio e l’irradiazione di fenomeni deleteri come l’invidia. Se accetteremo di rimanere prigionieri delle nostre paure, dei nostri timori, questi ci costruiranno attorno una gabbia di contenimento sempre più spessa e funzionale, nella quale i segnali dal “cielo” non potranno più entrare. Crediamo in noi e facciamo “leva” sui miracoli che accadono sempre più spesso attorno a noi; utilizziamoli come propellente per entrare nell’orbita dei nostri desideri. Dobbiamo avere fede in noi stessi. Non serve pregare nessuno.

Serve credere, desiderare, lasciare andare con fiducia. Facile e difficile allo stesso tempo, no?

Come viene definito un miracolo? Utilizziamo la canonica fonte Wikipedia:

"Si definisce miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa) un evento a volte attestato, a volte asserito, difficilmente spiegabile secondo cause conosciute, e quindi attribuito a qualche causa paranormale, e specificamente ad un intervento soprannaturale o divino, e che appare svolgersi in contrasto con le leggi naturali. Nel linguaggio comune, per estensione, il temine miracolo indica anche un evento straordinario, che desta meraviglia".

Capite? È una cosa meravigliosa! Di qualsiasi tipo. Per me è meraviglioso anche svegliarmi tutte le mattine e poter respirare: il miracolo della Vita.

Il resto della definizione è paradossale, è Antisistema puro: “… che appare svolgersi in contrasto con le leggi naturali…”. Leviamoci di dosso questa visione banalizzante ed impoverente delle nostre facoltà divine, solo assopite.

Un miracolo è il succedere di una cosa meravigliosa!  

Quali altre parole servono per aggiungere altro significato? Nessuna. La Vita è meravigliosa; i miracoli sono la testimonianza frattale della sua “altezza”. I miracoli sono quotidiani, sono fenomeni normali dello svolgersi della Vita. Sono l’ossigeno, la luce, l’erba, la terra, il cielo, il Sole, la Luna, le persone, l’Amore del Creatore.

Basta dipingerli come fenomeni inspiegabili e una tantum.

“Negli ultimi due anni ho parlato con centinaia di persone che hanno letto il libro “The Secret” o visto il DVD ma, nonostante gli enormi sforzi, non sono riuscite a manifestare i loro sogni. Quasi sempre sono riuscito a scovare ciò che li bloccava in pochi minuti: una delle ragioni è che si concentrano sul "come" le cose devono andare. Molti di loro non lo capiscono sebbene il libro sia molto chiaro al riguardo e finiscono con lo sprecare tempo prezioso sulla parte sbagliata.

Quindi, come tralasciare la domanda: “Si, ma come?”.
La maggior parte delle persone cancella il proprio ordine dopo avere detto: “Voglio…” e si chiede: “Si, ma come? Come faccio a ottenerlo?”. In questo modo distrugge l’ordine bello e chiaro che aveva creato con la visualizzazione del “Voglio…”.

Il modo più semplice per risolvere il problema è usare la Tecnica del Segreto: punta l’indice destro sul cuore, metti la mano sinistra sulla fronte e di’ la seguente frase:
“Anche se non so come, e non ci credo, sono sicuro che otterrò quello che voglio; se dovessi confessare ciò che veramente voglio più di ogni altra cosa al mondo, cosa chiederei?”. È importante inspirare ed espirare lentamente almeno tre volte.

Se parli a te stesso in questo modo, rimuovi gli ostacoli che hai messo sul tuo cammino, dando al tuo desiderio bello e puro la possibilità di presentarsi: quando lo farà puoi registrarlo e iniziare a caricarti ogni giorno con emozioni positive. Questo è il primo ostacolo importante da superare, solo così riuscirai a rilassarti creando sincronismo con l’Universo per fare in modo che tutto ti arrivi nel modo e al momento migliore”.
Fonte: L’anello mancante del SegretoRoy Martina - Pagine 75 e 76

Occorre una visione chiara di quello che si vuole. Il più delle persone è già persa o confusa a questo livello. 

Meditiamoci sopra…
   
* L'opera di testa è "Over Soul" di Alex Gray -1997