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venerdì 1 luglio 2011

Archetipo, immagine, realtà.




Cosa s’intende per ‘induzione’?
Il metodo induttivo o induzione (dal latino inductio, dal verbo induco, presente di in-ducere), termine che significa letteralmente ‘portar dentro’, ma anche ‘chiamare a sé’, ‘trarre a sé’, è un procedimento che partendo da singoli casi particolari cerca di stabilire una legge universale... 
 
Uno dei primi filosofi a ricorrere a questo concetto fu Aristotele, il quale, attribuendo a Socrate il merito di averla scoperta, sosteneva che l'induzione fosse, appunto, ‘il procedimento che dai particolari porta all'universale’.
 
Secondo Aristotele, la conoscenza umana si può svolgere in due direzioni, scegliendo una delle due seguenti strade: avere una prima conoscenza sensibile del particolare e da questa risalire all'universale (via dell'induzione, appunto), o seguire la strada opposta, cioè partire dall'universale per andare al particolare (via della deduzione).
Da Wikipedia 
  
Abbiamo osservato nell’articolo di ieri come ci sia la seria possibilità, dimostrata per indu/deduzione, che attraverso l’atto dell’immaginare si possa effettivamente teletrasportare un ‘potenziale’, ossia proprio quel tipo di potenziale inerente all’essenza meditativo/immaginifica interpretata in un dato momento. 

Ciò s’innesta nell’ampio panorama che descrive la Legge d’Attrazione e la sua ingannevole ambiguità.

L’opera che ha condotto un certo tipo di sapere a permeare dal’ basso’ gli strati sociali più massivi, rientra in un piano di ‘annegamento da troppa informazione’. La negazione dell’esatto modello che aveva da sempre imperato, sino ad un certo punto della storia deviata umana: il mantenere nell’ignoranza.

Ciò a cui siamo tutti quanti interessati è uno tsunami informativo di dimensioni asfissianti, a cui si dovrebbe rispondere attraverso una logica di ‘ignoranza selettiva’: ossia l’applicazione di un metodo induttivo e deduttivo.

Indurre e dedurre è un po’ il ‘ricordare’ quel ‘solve et coagula’ di alchemica ispirazione e, in definitiva, il frattale della ciclicità tridimensionale in cui ci siamo auto installati, luogo in cui ‘tutto scorre’.

L’assenza di movimento apparente descrive comunque corpi in attività, come un vulcano. La Terra ruota su se stessa? E chi lo dice? La Fisica e le immagini dei satelliti e la linea d’ombra, etc. Ciò che si muove nelle 3d potrebbe essere fermo nelle dimensioni più alte e potrebbe sembrare fermo se osservato da grande distanza, quando il Pianeta diventa un puntino nello Spazio. Cosa significa questo effetto? 

Che tutto è inerente ad una prospettiva da cui s’inquadra la sensazione dell’atto del guardare.

I moderni telescopi osservano lo Spazio con altro tipo di ‘vista’ ed osservano ‘cose’ ed aspetti diversi dal come li poteva scorgere l’umanità di qualche decennio fa. 

‘Tutto scorre’, ma anche ‘tutto dipende’
   
L’atto del ‘dipendere’ introduce una serie di ‘carichi passivi’, ossia di particolari ‘esterni’ che influiscono sull’atto del generare l’osservazione. È un bene? Forse, è solo un 'aiuto'. Meglio inquadrare questo aspetto nell’ottica del bicchiere mezzo pieno.

L’osservazione dipende. E allora l’immaginare? Non è anche l’opera immaginativa una sorta di osservazione? Infatti, anche l’immaginare dipende da tutta una serie di fattori; prima di tutto dipende dalla capacità di concentrazione e di visualizzazione, ossia di maturare quella data e viva ‘presenza’ in tutto quello che facciamo. 

Questa ‘presenza’ permette di moderare la dipendenza da troppi altri fattori. La dipendenza è come un rumore di fondo relativo alla tridimensionalità. Allo stesso tempo garantisce che quello che accade in termini di ‘resistenza’ è condiviso con tutti, ossia è per tutti e fa parte dello scenario che ci ospita. Per induzione o deduzione possiamo scavalcare l’opera della dipendenza; in che modo? 

Lasciandoci andare, semplificandoci nella struttura del ‘tutto’, divenendo flessibili come l’acqua, che non conosce resistenza perché immediatamente si adatta:

a questo punto ci troviamo di fronte a qualcosa di impersonale (che può originarsi da dimensioni esterne ma, a questo punto, anche interiori) che prende la forma del contenitore che trova, o al quale viene data una forma (che sia energetica o addirittura fisica) che asseconda le nostre possibilità interpretative, psicologiche e sensoriali
Nient’altro che se stessi – Carlo Dorofatti

Infatti:

Dobbiamo ricordare che le dimensioni dell’Universo sono molteplici. Su queste dimensioni (Mondi paralleli) si sviluppano le forme, la Vita  e l’intelligenza in maniera profondamente diversificata e differente rispetto al piano materiale considerato dai nostri sensi.
 
Una ‘dimensione’ non è solo un sinonimo di ‘Mondo parallelo’, ma una qualsiasi sequenza di realtà supportata da un rapporto stabile di leggi. Per esempio, sullo stesso piano temporale, Ere tra loro molto lontane e distinte da eventi importanti (come glaciazioni o grandi cataclismi), possono essere considerate cicli storici compiuti, volte definite della spirale temporale e, quindi, ‘dimensioni’ diverse, anche se rispettano le stesse matrici di Leggi
Nient’altro che se stessi – Carlo Dorofatti

Il ‘fuoco’ che vediamo nelle fotografie inerenti ai fenomeni spaziali non è lo stesso fuoco che brucia sulla Terra: ha un’altra ‘consistenza’. Potrebbe anche non bruciare, come asseriscono molte canalizzazioni. Il Sole, da questo punto di vista, potrebbe allora essere abitabile da esseri o essenze abilitate a quelle caratteristiche particolari, perché no? 

La ricchezza e l’abbondanza regnano sovrane nell’ambito creativo. Per questo motivo, nelle 3d, è tanto difficile manifestare direttamente le abilità magiche di cui siamo dotati. Perché? Perché veniamo qua per imparare e fare esperienza del ‘anche chi siamo quando siamo senza ali’. 

Eppure il ciclo prevede che si possa tornare a fare quello ‘che sappiamo e che siamo’, anche sulla Terra 3d. Ecco che, allora, l’opera immaginativa può rappresentare uno degli svariati canali a nostra disposizione per agganciare quel lato ‘magico’ che abbiamo ‘appeso al chiodo’ prima di emergere dal 'lato' della nascita fisica.

Quando immaginiamo qualcosa, abbiamo la possibilità di fare ‘copia/incolla’ e trascinare la clonazione energetica a livello cellulare, teletrasportando dimensionalmente un potenziale di modello risonante con la nostra intenzione: i miracoli accadono proprio così. 

Non urgono necessità di carattere medicinale per 'guarire' e l’effetto placebo lo dimostra ampiamente.

L’attenzione deve essere riposta sull’opera ‘viva’ dimostrata dal coinvolgimento cellulare. Le cellule riescono ad agganciare quel potenziale immaginato e a trasformarlo concretamente, dal suo potenziale alla sua concretizzazione fisica. Occorre credere che lo si può fare. 

Il non crederlo è una delle dipendenze a cui siamo sottoposti. Dipendenze che si sono, in seguito, sviluppate nel Mondo sociale in maniera frattale, in seguito alle dinamiche ‘inerenti’ e riflessive della nostra presenza nel luogo che ci rispecchia fedelmente. Il potere che si nutre di questo atto è, ovviamente, di Natura Antisistemica, ed è ampiamente riflesso nella tipologia sociale emersa sino al giorno d’oggi: quel Mondo che ci soffoca di dipendenze.

Il ‘fallimento’ della Grecia è un ‘punto di vista’. L’opera programmata del Governo Centrale è del tipo a lenta discesa o affermazione. Si sta togliendo la carica esplosiva alla possibilità del default improvviso ed inaspettato, in maniera tale da potere utilizzare quella ‘immagine’ per agire sottilmente sugli altri Stati che seguono a ruota per intimo potenziale deflagrante. 

Cosa significa ‘essere già quello che si desidera o s’immagina?’

Certamente non che dobbiamo trasformarci in attori di noi stessi (quello lo facciamo già usualmente, ed inconsciamente combiniamo ‘disastri’), ma semplicemente che dobbiamo già ‘essere’ quello che desideriamo, perché le cellule già implementano quel modello strutturato tramite l’immaginazione creativa e la nostra parte animica già esprime quello stesso desiderio

Insomma, manchiamo solo noi, a livello tridimensionale, all’appuntamento con la nostra ‘felicità’ in termini di auto realizzazione.

Questa è davvero una chiave/ponte molto importante, secondo me.

E ci tornerò molto spesso, descrivendola sempre più nel particolare, utilizzando l’analogia frattale e tutto quello che ne consegue. La ‘clonazione’ più immediata è quella che effettuiamo a livello cellulare, senza necessità di strumentazioni tecnologiche sofisticate

Ricordiamo sempre che le ‘cose’ appartengono a dei punti prospettici. Non esiste il bianco o il nero, ma una gradazione di grigio. Questa gradazione è influenzata dalla capacità Antisisitemica di ipnosi ed incantesimo attraverso l’imposizione di un modello mediatico asfissiante tramite i molti ‘canali’ a disposizione. 

La prospettiva indotta è caratterizzata una certa polarità o ‘colore’, diciamo più vicino al nero che al bianco; ma che non potrà mai divenire completamente nero, in quanto esistono forze naturali che lo impediscono… da qua il discorso ciclico di questa densa dimensione.

Ecco un esempio, ancora sulla Grecia:

Non è vero che la Grecia è insolvente. Come hanno fatto notare due economisti, Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, il default di uno Stato ha a che fare più con la volontà di pagare che con la capacità di saldare i propri debiti. Ed è innegabile che il Paese ha al proprio arco ancora parecchie frecce per aggiustare le cose: conta su un patrimonio molto vasto, potrebbe tagliare la spesa in modo drastico (come sta cercando di fare, del resto), schiacciare l'acceleratore sul versante delle tasse e migliorare la produttività, se fosse pronta a fare sacrifici importanti

‘Piuttosto che la solvibilità’, dice Simon Nixon, ‘la sfida per la Grecia è se i cambiamenti richiesti siano politicamente possibili’.
Da Yahoo 
 
Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com'era alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo
 
Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.
Morpheus a Neo in Matrix.

L'ignoranza è un bene.
Cypher in Matrix.

Immaginiamo un Mondo migliore: il Mondo che intendiamo e non quello che non intendiamo.

Comunicazione ai gentili lettori: per un paio di settimane mi considererò in vacanza. Per cui continuerò ad alimentare SPS ma con delle ‘pillole senza inchiostro’ quotidiane ad orario variabile. Grazie. Tanta serenità.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 10 maggio 2011

Mantenersi stabili nella rotazione...




Negativo attira positivo, positivo attira negativo. La nostra componente magnetica tridimensionale ha proprio lo scopo di permettere l'evoluzione secondo esperienza, attraverso periodi o cicli. È tutto ciclico e, per capirlo, basta solo osservare i fenomeni naturali in cui siamo immersi.

Positivo attira positivo, negativo attira negativo. In ambito ‘sovramagnetico’, ovvero nei processi legati al pensiero, le cose funzionano in altra maniera, ossia la carica polare di cui ci ammantiamo attira altra carica affine. Il famoso detto ‘pensa positivo’ sembra proprio il manifesto di questa vera e propria legge.

In Fisica abbiamo il Principio dei vasi comunicanti, in cui si raggiunge un equilibrio 'nel mezzo', mentre in ambito eterico l'energia va dalla fonte più 'debole' a quella più 'forte', raggiungendo un equilibrio 'nel fine'. Un esempio? Un frattale che lo dimostra? La speculazione attuale o il modello sociale/economico a clessidra che si è ottenuto introducendo l'Euro: le due polarità più forti attirano e si dividono il 'centro'. Non esiste più un 'centro'... 

Dunque? Come ci possiamo orientare in un simile dedalo di diverse fattezze? Mantenendo l’equilibrio

In che modo? Il famoso ‘Uomo Vitruviano’ di Leonardo non è nulla di meno che un giroscopio (osservate la dinamica visibile dal link proposto o da questo video). Un fotogramma che rappresenta un evento in movimento. Un singolo ‘scatto’ di un intero ‘film’. 


L’uomo costituisce il fulcro e i raggi della ruota costituita dal senso delle forze che gli ruotano attorno. È la trasposizione del mito di Atlante, ossia del ‘Gigante’ che tiene sulle proprie spalle e con la propria forza e responsabilità l’intero Globo. 


Sulle spalle di ogni singolo individuo la Vita può divenire un pesante fardello, una Via Crucis, o assumere la leggerezza di una piuma; ciò dipende dal ‘momento’ raggiunto nel microcosmo delle forze che s’emanano e s’irraggiano dalla singolarità intrecciata nella pluralità

La singolarità rappresenta il ‘Conosci Te Stesso’, il propulsore inserito in ognuno di noi, capace di coordinare la sfera energetica delle forze, la loro rotazione attorno al fulcro della nostra essenza immobile. Come lucidamente esposto dall’amico Carlo: la rotazione di figure geometriche ha condotto alcune persone a vedere forme come, ad esempio, l’Aura

Ma che cosa hanno visto? 

Il risultato della loro rotazione, ossia un’illusione. Un’altra illusione. Anche accedendo a quel piano sottile degli eventi, riusciamo ancora a vivere d’illusioni, la cui trasposizione nel piano fisico tridimensionale, risulta pari alle vicissitudini esistenziali che pensiamo di subire o emanare a seconda del nostro punto prospettico. Quando David Wilcock parla di solidi di geometria sacra che ruotano all’interno della Terra, con moto inverso l’uno rispetto all’altro, è di questa verità a cui s’ispira

Figure solide che ruotano creando un effetto che illusoriamente per i sensi significa una ‘realtà’. Etere in movimento. Com'è la vera Natura della Terra, allora? E se riuscissimo a fermare la rotazione, cosa vedremmo? Una sfera immobile? Non lo penso più, ormai. Cosa vedremmo? Enne figure solide ferme? Non penso nemmeno questo. Allora? Ciò che potremmo vedere probabilmente è un qualcosa che sfugge, ma anche se fossimo in grado di catturarne le fattezze, secondo me saremmo assoggettati ancora ad un altro piano dell’illusione, cioè? 

Le figure solide e ferme d’innanzi a noi vestono panni simili a quelli di una barriera corallina, ossia formata da tantissime piccole parti viventi e/o deposte. Da cosa sono costituite queste ‘forme’? Atomi, Prana, Etere, Energia? Non è mai finita. Allora comprendo che non ha senso questo volere scoprire con mente scientifica la Natura intima della Creazione. Lasciamo correre. Accettiamo questo scenario. 

È come interessarsi delle tecniche costruttive del residence che ci ospita, in una località vacanziera magnifica, perdendosi il senso della vacanza stessa. Perché andiamo in ‘vacanza’? Qual’è lo Spirito che soffia in noi quando siamo in vacanza?
 
Dopo la tragedia il Giappone riscopre gli affetti: boom di nozze.
Riscoprire l'importanza dell'amore e di avere una persona accanto: è una delle conseguenze della catastrofe che ha colpito il Giappone. Dopo il terremoto, lo tsunami e l'incidente nucleare di Fukushima il business dei matrimoni è decollato del 30%, per la soddisfazione di wedding planners e agenzie matrimoniali. Yoko ha 49 anni e cerca marito. 'Finora mi dedicavo solo al lavoro, ma è tempo di concentrarmi sulla mia vita. Devo muovermi ora, prima che succeda un altro disastro'

La paura è la spinta per la riscoperta dei sentimenti: un effetto che neanche gli esperti del settore si aspettavano, spiega Miyuki Uekusa, titolare di un'agenzia di incontri. 'Tutti i miei dipendenti hanno lo stesso timore della morte. Vedere le immagini tristi in televisione ha ricordato loro l'importanza di avere un compagno o una compagna'. A beneficiarne sono anche i gioiellieri: le vendite di anelli sono aumentate del 15-20%, le coppie festeggiano così la loro unione.

Maki Maruta si sposerà il mese prossimo: la tragedia ha dato un nuovo significato al grande passo. 'Il disastro mi ha ricordato l'importanza della famiglia, è importante conservare qualcosa di prezioso'. Dal dolore i giapponesi hanno imparato che non si può controllare la propria vita, ma si può cercare conforto e sostegno negli altri.

La tragedia insegna sempre qualcosa, solleva leggermente il 'velo'. Negativo porta positivo. Positivo porta positivo se il giroscopio funziona bene, ossia se la perturbazione delle forze rimane esterna al fulcro dell’essenza e non la ‘contagia’

È come essere in un videogioco e sapere che è solo un gioco. Come vivremmo le ‘cose’ mantenendo fissa questa consapevolezza? Certamente in altra maniera rispetto all’essere coinvolti integralmente dalla simulazione in atto. Senza questa bussola, questa ‘fede’, tutto rimane invariabilmente esposto all’inondazione della trama del videogioco. I ‘mostri’ diventano reali e possono anche interagire con noi in maniera oltremodo programmata. Ossia, a quel punto, iniziamo una interattività, uno scambio energetico che può condurre nel tempo e nell’abitudine del confondersi e smarrirsi nel ‘gioco’.

Il motivo sfugge da sempre. Il motivo per cui siamo stati inseriti nel ‘gioco’. Il motivo per cui ci siamo inseriti nel ‘gioco’. In realtà, il motivo non sfugge da sempre, ma da grande tempo. Il tempo di ogni Vita trascorsa in Terra 3d, all’interno del ‘gioco’. Il ‘velo’ che oltrepassiamo quando nasciamo permette di dimenticare. È un filtro. Un filtro passa-non passa. Secondo quale ‘logica’ esegue la propria funzione? Secondo il grado di consapevolezza raggiunto di Vita in Vita. 

Secondo ciò che una ‘buona’ Morte ci permette di portare con noi oltre all’apparenza di una fine, ancora solo illusoria.

Secondo ciò che una ‘buona’ Vita ci permette di esperimentare con fare solido e duraturo. È come fare un sogno in cui ci vengono detti i segreti dell’Universo e poi, al risveglio, non riuscire più a ricordare nemmeno un singolo costrutto. Che rabbia e che delusione, vero? È successo a tutti noi almeno una volta nel corso del sonno. Il ‘velo’ spoglia di tutto ciò che non è ancora conforme alle maglie, dal momento in cui le ‘maglie’ sono costituite dalla ‘forma/sostanza’ della nostra energia

È una questione di risonanza e polarizzazione. È come sostenere un esame, una Tac, una scannerizzazione legata a quello che ‘siamo’, tradotto nella forma che, poi, ruoterà su se stessa. Forma costituita da energia. Energia pressata e plasmata dal soffio dell’Anima. Anima in evoluzione, per cui manchevole della completezza che, a specchio, riflette il Verbo… il ‘Conosci Te Stesso’, ossia la 'sete' d’evoluzione del Creatore in perenne stato di perno per la rotazione delle proprie ‘immagini’.

Sarebbe meraviglioso scoprire che la figura che origina il ‘tutto’ sia una forma di margherita a sette petali o un fiore di Loto. Wow… Che cosa è, dopotutto, il fiore della Vita? Si parla di una ‘matrice’, no?

Una matrice. Una ‘forma’. Se la facciamo ruotare cosa succede? 

Cosa succede ad una trottola quando la azioniamo? Succede che un Mondo di forze si emana all’istante, alimentato dalla forza della mano e dell’intento che l’ha permesso. La forza che sviluppiamo, se immaginata di proporzioni immani, cosa potrebbe provocare? Avrebbe senso parlare di energia infinita? Di free energy? Sì, ma non nel reame della ciclicità degli eventi, perché prima o poi quella forza, quella carica si esaurirà. Per cui, secondo me, hanno ragione tutti, sia i fisici che i mistici.  

La differenza la fa solo la dimensione ciclica in cui ognuno di noi si inserisce, ossia il punto prospettico da cui si osserva

È la finitezza della nostra osservazione che delimita i limiti, il nostro ‘coraggio’ che scolpisce delle delimitazioni. Ha senso parlare di Libero Arbitrio? Sì e no, ossia dipende da quello che vogliamo esperimentare. Non abbiamo limiti ma abbiamo limiti: è solo una questione di filtraggio delle opportunità. Vogliamo trascorrere del tempo in una certa realtà: ok. Ma poi non confondiamo quella realtà per l’intera sua gamma.

La vibrazione assunta comporta differenze d’ogni tipo.

L’esperimento della sabbia disposta su una superficie, a cui si applicano diverse vibrazioni, è evidente quanto una sassata  in testa. Cosa non ci permette di renderci consapevoli del fenomeno, non riuscendo a vederlo nella nostra stessa Vita? La paura, una vibrazione bassa della concettualizzazione dell’essere. Paura uguale ad energia di un certo tipo e via di seguito… Ricordate? Volador e compagnia bella? È incredibile come nel giro di circa un mese, questo concetto sia emerso e sia già stato dislocato nella sua corretta gestibilità e senso evolutivo...

Castaneda e altri potevano scrivere di questo per una intera Vita, perché era la loro Missione, ma noi non possiamo rimanere ‘fermi’ su un simile concetto, che diverrebbe di conseguenza depotenziante. Dobbiamo ‘andare avanti’, muoverci anche ‘di quello’. Siamo più ‘forti’ dopo avere scoperto le fattezze della resistenza. La nostra vibrazione è diversa, più sottile.

Ecco due news che, lette insieme, danno una direzione alle dinamiche relative alla ‘caduta’ della consapevolezza legata al ‘chi si è’:

Farmaci: Nel 2010 Una Spesa Di Quasi 26 Miliardi Di Euro.
Nel 2010 la spesa per farmaci è stata di 25.961,6 milioni di euro, con un incremento netto di 408,8 milioni di euro nei confronti del 2009. Ne sono stati venduti 2.482,6 milioni di confezioni, di cui 1.515 milioni di pezzi relativi a farmaci con ricetta e 675 milioni di confezioni di prodotti cosiddetti non registrati, mentre i farmaci di autocura venduti sono stati 292,5 milioni di confezioni, in netto calo rispetto ai 305,6 milioni venduti nel 2009. I dati sono stati resi noti in occasione della presentazione, oggi a Milano, di 'Cosmofarma Exhibition', la manifestazione sul mondo e sull'evoluzione delle farmacie la cui 15esima edizione si terrà a Bologna dal 13 al 15 maggio prossimi. 
Da Yahoo 

Ancora più ricchi i mille più ricchi.
Nonostante la crisi, le mille più grandi fortune britanniche hanno visto la loro ricchezza aumentare del 18% rispetto agli ultimi dodici mesi, portandosi a 452 miliardi di euro. 
Da Yahoo 
 
Cosa ci leggo? La nostra momentanea abdicazione a favore di un potere esterno che abbiamo emanato, rilasciato, liberato al fine di essere meglio comprensibile. Un lato oscuro di noi che adesso è interamente dispiegato ‘davanti’ a noi. Adesso lo possiamo ‘misurare’ e trasmutare. È il nostro punto prospettico che fa la differenza. Da noi s’emana il tutto: lo abbiamo dimenticato! 

Subiamo quello che dovremmo padroneggiare.

Il momento è topico: i tanti di noi che si sono prestati ad interpretare parti negative, pretendono che adesso, la massa, noi tutti, facciamo il nostro ‘dovere’. Il Castello oscuro è finalmente emerso ed è stato minato dall’interno, ma il detonatore è nelle nostre mani; nelle mani di coloro che si sono dispersi o hanno fatto finta di disperdersi. Ricordate? È un gioco, una simulazione

La ‘spinta’ prima o poi finirà, così terminerà un’altra ‘mano di carte’. I cicli dell’evoluzione richiedono anche di consolidare l’esperienza acquisita. Il Creatore deve meditare sull’accaduto e calibrare l’equazione tenendo conto di tutta la massa delle informazioni acquisite. Lo ‘sento’...

C’è qualcosa di strano nella percezione delle ‘cose’. Una sorta di perfezione in ogni azione umana, solo celata all’evidenza. L’umanità, o la sua parte più ‘evoluta tecnologicamente’, manda astronavi nello Spazio, secondo una precisione ed una conoscenza consolidata delle leggi che regolano ogni ambito relativo all’impresa. Se osservo un qualsiasi lavoratore all’opera, percepisco una enorme capacità di ottimizzazione dei gesti e della tecnica, utilizzata in maniera conforme al proprio ‘disegno’ interiore.

Sorgono città dal nulla, opere di ingegneria che sembrano estratte da copioni di film di fantascienza, e perfezione legata alle cose più usuali che, con passione ed osservazione, qualcuno si sente di innovare e/o inventare. È vero anche che le ‘cose’ sono fatte con grande approssimazione, oggigiorno, ma ciò corrisponde solo ad un rumore di fondo.

L’opera umana globale funziona molto bene, se non la analizziamo dal punto di separazione del giudizio. 

Si poteva scegliere un’altra strada, certamente, ma la strada scelta è stata percorsa estraendo dal ‘cilindro’ grande competenza e professionalità. Vogliamo metterci a criticare un edificio opulento come un grattacielo? Va bene. Però pensiamo a quali grandi imprese i costruttori si sono dedicati al fine di superare difficoltà raramente immaginate da una persona non avvezza alle tecniche costruttive ed al solo immedesimarsi, che non sia fine a cavalcare un’onda di protesta di qualsiasi tipo. Se notiamo questi ‘progressi’ possiamo comprendere come le facoltà del genere umano siano del tutto preservate in ambito frattale e di potenziale. Non abbiamo perso nulla, nonostante il DNA spazzatura e la ghiandola Pineale 'incrostata' e ridotta di dimensioni. Nulla… 

In questo giorno, la mia personale percezione legata al ‘gioco della Vita’ è ancora più evidente. 
 
L’entità può dimorare simultaneamente in migliaia di strumenti umani sparsi lungo 200.000 anni di tempo lineare. Ad uno strumento umano di un determinato periodo di tempo sembrerà essere l’unica e sola esistenza, ma per l’entità tutte le sue vite stanno accadendo nell’adesso. 

La coscienza d’entità è il 'perno' intorno al quale i suoi vari strumenti umani si collegano come i raggi di una ruota, e nella dimensione di vita planetaria, la circonferenza esterna della ruota è rappresentata come tempo circolare.

Tutti i 'raggi', o vite basate sul tempo, sono collegate insieme alla coscienza d’entità dove convergono nel non-tempo. Dalla coscienza d’entità, attraverso il portale del Navigatore di Totalità, questa stessa esperienza è trasmessa alla Sorgente Primaria, elaborata dalla Sorgente d’Intelligenza, e rimandata alla coscienza d’entità in forma d’energia che allarga la prospettiva dell’entità in termini di destino, esistenza e scopo. 

È di fatto impossibile esprimere questa inter-relazione tra Sorgente Primaria, Sorgente d’Intelligenza, entità, strumento umano e tempo. Il tempo rende possibile segmentare questa conoscenza in frammenti che possono essere condivisi tra i singoli strumenti umani.
Estratto da - Evoluzione e concetto di Tempo - Wingmakers

Le scelte di Vita intraprese non sono casuali, mai. La paura ed il giudizio bloccano gran parte di quello che vorremmo fare 'se fossimo liberi dalla paura e dal giudizio’. È una lama, un peso, un senso di soffocamento, una immagine pressante, un groppo al gola o allo stomaco, un senso di calore o di freddo, etc.

Siamo tutti uguali, solo in fasi diverse del percorso.

Il colore della pelle o le abitudini sono temporanee e danno luogo ai cicli dell’esperienza. Eventalmente avevamo bisogno di vivere le guerre, la violenza, il dolore, la sofferenza, il dramma, la separazione, etc.

Non è una resa, ma una evidenza. 

E questo corrisponde al lavorare su se stessi senza permettere più che accadano certi eventi attorno/dentro di noi. Noi siamo il cancellino e la cura, la mannaia e la mano che si stringe, un abbraccio o la coltellata inferta a tradimento. Siamo solo noi:

Siamo solo noi
che andiamo a letto la mattina presto
e ci svegliamo con il mal di testa
siamo solo noi
che non abbiamo vita regolare
che non ci sappiamo limitare
siamo solo noi
che non abbiamo più rispetto per niente
neanche per la mente
siamo solo noi...
quelli che poi muoiono presto
quelli che però è lo stesso
siamo solo noi
che non abbiamo più niente da dire
dobbiamo solo vomitare
siamo solo noi
che non vi stiamo neanche più ad ascoltare…
Vasco Rossi

Siamo solo noi… chi/che altro?

'Non ritornerò indietro', è una frase che molti di noi hanno detto alla propria famiglia e amici. Alcuni di noi hanno perso il lavoro, la pensione e/o messo fine a un matrimonio o relazione primaria. Tuttavia, non è il lavoro, la casa o la relazione a cui non ritorneremo.  

È lo stile di vita

Finalmente, siamo emersi da molte vite di duro lavoro, fardelli finanziari, solitudine, disperazione e/o disinganno. E non stiamo tornando indietro. Potremmo non sapere esattamente dove stiamo andando, ma sappiamo bene dove non andremo.
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll 

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di…
cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente…
Franco Battiato

Ecco la morale che imperversa al giorno d’oggi nel reame occidentale del ritmo televisivo:

Una vecchia bretone
con un cappello e un ombrello
di carta di riso e canna di bambu'
capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni
gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte
degli imperatori

della dinastia dei Ming
Franco Battiato

È troppo ermetico? Vorreste che riaprissi i commenti per scrivermelo? È strano ma evidente come, da quando ho chiuso i commenti, quasi nessuno abbia scritto alla e-mail che lascio ogni giorno in calce all’articolo. Che cosa significa? Ognuno tragga il proprio insegnamento… Non sono certo, io, in grado di esprimere un simile parere, che rimane sempre e solo un punto di vista. È più opportuno che la domanda e la risposta vengano poste e siano date personalmente.

La Verità è che tutta la Terra di terza dimensione è un’illusione…
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011


venerdì 15 aprile 2011

Lo scenario viene scelto dall'Intenzione.





Prima o poi capirai, come ho fatto anch'io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo Morpheus.

Concludo questa settimana di articoli dedicati alla 'sensienza', scoperta ed evidenziazione di una forza oscura, definita da Castaneda con il nome di ‘Voladores’, che ci controlla, utilizza ed assorbe energia vitale, con questo articolo dedicato al superamento inconscio di un vero e proprio fenomeno di natura Antisistemica, ossia polarizzata, presente in questo Scenario 3D, in questa vibrazione densa dell’energia. 

Dalla profonda citazione di ieri, relativa all’opera di Annie BesantIl sentiero del discepolo – risulta chiaramente che l’intelligenza che governa il ‘tutto’ ha preferito lasciarci al nostro ‘libero sentire’ piuttosto che generare una schiera di robot ‘felici’, programmati per esserlo, per default. Questo fatto spiega la traccia mitizzata della cacciata dall’Eden dei primi ‘abitanti’

Ciò che, a cascata, fecero poi gli Anunnaki, e chissà quanti altri, ricalca solo quell’episodio originale, quella presa di decisione ‘coraggiosa’ e lungimirante, basata sulla ‘fede’ del Genio per i suoi figli. Un atto di umile e profonda rimessa in gioco dei valori nobiliari dell’energia creativa. Se pensiamo bene a questo episodio, possiamo rilevare tutti quanti gli ‘ingredienti’ alla base della legge d’attrazione

Il linguaggio codificato dei frattali ricalca ovviamente questa ‘decisione’ in tutto e per tutto, in maniera tale che ‘la Verità possa sempre essere ‘presente’ in ogni ambito vibrazionale. I Voladores sono come dei parassiti che infestano un ambiente domestico se lo si lascia abbandonato a se stesso. In Natura il frattale è, ad esempio, nel regno minerale la presenza dell’argilla; nel regno vegetale la presenza di piante infestanti e muffe; nel regno animale la presenza di zecche e zanzare; nel regno umano la presenza delle emozioni limitanti. 

Tutti i regni sono attraversati da una unica forma di ‘parassita’: il virus. Il virus è la forma frattale più evidente che rispecchia ed evidenzia la presenza, in ogni variante, di una forma energetica vivente di abbordaggio e sfruttamento altrui:

I virus sono entità biologiche con caratteristiche di parassita obbligato… Possono essere responsabili di malattie in organismi appartenenti a tutti i regni biologici: esistono infatti virus che attaccano batteri (i batteriofagi), funghi, piante e animali, compreso l'uomo.
Sono mediamente circa 100 volte più piccoli di una cellula e consistono di alcune strutture fondamentali…
Il loro comportamento parassita è dovuto al fatto che non dispongono di tutte le strutture biochimiche e biosintetiche necessarie per la loro replicazione. Tali strutture vengono reperite nella cellula ospite in cui il virus penetra, utilizzandole per riprodursi in numerose copie. La riproduzione del virus spesso procede fino alla morte della cellula ospite, da cui poi dipartono le copie del virus formatesi.
La parola 'virus' deriva dalla forma latina vīrus, che significa 'tossina' o 'veleno'.
Da Wikipedia 
 
Ha ancora senso chiedersi se arriveranno gli extraterrestri? Che cosa è un virus, allora? È un organismo che frattalmente ci indica l’esistenza di una classe nativa di ‘virus sottili’: le energie oscure, che sono il motivo principe intrinseco di questa linea esistenziale. 

Il Creatore annuncia la sua intenzione di conoscere se stesso attraverso la creazione di un Universo a base virale, confondendo la traccia ricercata con l’illusione di provare il potere dell’emersione alla luce.  

È una ‘trappola’ questo ciclo creativo: una trappola per ‘virus’

La loro identificazione è parte attiva della 'Missione'. La loro presenza e la loro trasmutazione costituisce il gap tra il ‘dove si è giunti’ e il prossimo passo evolutivo: la nascita di un nuovo Universo, di un nuovo ciclo esistenziale…

Mi chiedo, allora: perché temere questi virus? Non siamo anche noi molto simili ad un virus nel nostro operato sulla Terra? La corsa allo Spazio è iniziata da 70 anni e già abbiamo inquinato la parte esplorata con rottami e carcasse di satelliti, con corpi metallici ricetrasmittenti, con emissioni di onde sonore caotiche. Temere i virus, in ogni loro forma possibile ed immaginabile, è come temere se stessi, perché essi ci rispecchiano. Se teniamo la 'casa' pulita, i virus non entrano. La ricetta corretta è, però, quella che non prevede eccessi, in quanto una casa troppo pulita è svilente della ricchezza e della biodiversità della Vita. 
La vitamina B17 ce lo insegna.

Il parassitismo è una forma di interazione biologica, generalmente di natura trofica (per livello trofico si intende la posizione che un individuo facente parte di una comunità occupa rispetto al livello trofico di base che è rappresentato dagli autotrofi (produttori, come i vegetali). Più esattamente in un 'livello trofico' sono compresi tutti quegli organismi che ottengono energia dal Sole (o da altri tipi di fonti primarie) tramite lo stesso numero di passaggi; se ad esempio consideriamo una catena alimentare composta da graminacea-->cavalletta-->rana-->rapace, la graminacea (autotrofo, che cioè sfrutta direttamente l'energia solare o chemiosintetica come fonte per organicare le sostanze necessarie al proprio metabolismo) sarà al 1º livello trofico, la cavalletta sarà al secondo in quanto consumatore primario (ovvero organismo eterotrofo che si nutre di vegetali) e così via fino al rapace che occuperà il 4º livello trofico. Con una semplificazione, si può dire che il livello trofico è il posto occupato da un individuo all'interno della catena alimentare), fra due specie di organismi di cui uno è detto parassita e l'altro ospite.
Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia (s. mutualistica), il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell'ospite creandogli un danno biologico.
Le proprietà che identificano in generale un rapporto di parassitismo sono le seguenti:
  • Il parassita è privo di vita autonoma e dipende dall'ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica. 
  • Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all'ospite.
  • Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell'ospite e si conclude prima della morte dell'ospite. 
  • Il parassita ha rapporti con un solo ospite. A sua volta questi può avere rapporti con più parassiti.
Il parassitismo è un fenomeno molto studiato in etologia, che stimola numerose ricerche e ipotesi anche in altri campi della biologia: ad esso è legato, ad esempio, la teoria del fenotipo esteso che l'etologo Richard Dawkins ha presentato nel suo omonimo saggio (1982).
Da Wikipedia 
 
Cosa è il fenotipo esteso?
 
Da qui la ridefinizione del ruolo dell'organismo, che passa ad essere solo uno delle tante realizzazioni dei geni nel mondo esterno per mezzo di cui i geni stessi competono tra loro. Non solo: le conseguenze 'estese' dei geni possono essere tanto forti da indurre un altro organismo, che questi geni non possiedono (e che quindi è programmato per massimizzare la diffusione di altri geni, i propri), a favorire proprio la sopravvivenza di questi geni estranei. È il caso di molti esempi di parassitismo: tra i più significativi Dawkins cita quello della formica Monomorium santschii, la cui regina si infiltra nei formicai di altre specie e riesce, con meccanismi ancora non del tutto noti (probabilmente diffondendo particolari sostanze chimiche), a indurre le operaie presenti a uccidere la loro stessa regina, così da prenderne il posto. La regina di un formicaio è la madre di tutte le operaie, e dunque tale comportamento è ovviamente dannoso dal punto di vista dei geni delle operaie, considerando peraltro che la regina è la sola femmina fertile, la sola dunque che può perpetuare tali geni comuni.
 
Dawkins sintetizza questi risultati in quello che chiama il Teorema Centrale del Fenotipo Esteso:
 
'Il comportamento di un animale tende a massimizzare la sopravvivenza dei geni di quel comportamento, indipendentemente dal fatto che i geni si trovino nel corpo di quell'animale particolare che ha quel comportamento'.
Da Wikipedia 
 
Il comportamento di quella 'Regina' racconta e replica praticamente la storia del genere umano. Mettiamoci nei ‘panni’ dei Voladores: che cosa vogliono maggiormente? La nostra energia che loro non possono produrre. Dunque? Cosa faranno, dove spingeranno l’uomo? Verso quale scenario a loro più favorevole? Leggiamo ancora:

Il concetto del fenotipo esteso spinge ancora più in là questa ‘svalutazione’ dell'organismo a favore del gene. Il biologo parte dall'osservazione di numerosi casi in cui il comportamento di animali ha la capacità di influenzare a proprio vantaggio l'ambiente e altri animali… I geni che determinano nei castori la funzionalità dei denti ed il loro istinto non hanno come fenotipo solo questi due aspetti, ma anche la diga che il castoro costruisce ed il lago che si forma; tutti questi elementi sono determinati dal gene e hanno ricadute benefiche sulle probabilità del gene di riuscire a replicarsi nella successiva generazione…
Da Wikipedia 
 
Capite? La logica esternazione nella densità della materia è la spinta ossessiva al controllo dell’umanità ed alla sua inconscia programmazione al fine di creare un ecosistema adattivo e performante per quella sete di energia ‘negativa’ che l’umanità stessa viene spinta a procreare: questo Mondo! 

Ecco perchè la realtà percepita va così... male.
 
Da un punto di vista ‘celeste’, la spinta evolutiva è sempre evidente ed all’opera, da questa lungimiranza tutto ha sempre un senso, anche i ‘momenti’ più delicati come quello che stiamo attraversando ‘adesso’, in questa linea esistenziale. Ma dal nostro punto prospettico non è altrettanto naturale e semplice ‘capire’: la paura nella quale siamo trattenuti è grande ed invischiante

L’unico mezzo per uscire alla luce del Sole è il ‘Conosci te stesso’. 

L’antidoto naturale è introdotto in noi, a livello ‘sottile’, da questa forma di consapevolezza estesa a tutti i nostri livelli esistenziali. Questa luce o ‘illuminazione’ è propedeutica al risveglio, alla liberazione. Dopodichè il virus infestante non avrà più modo di continuare a rimanere associato alla nostra essenza. A quel punto avremo compreso che ‘aveva un solo scopo profondo, inconscio, celato persino a se stesso’: la nostra evoluzione

Questo meccanismo superiore scatterà in lui quando noi ‘capiremo’ di essere una sola cosa con lui. Solo a quel punto la comunione forzata diverrà comunione affine e reciproca. Nell’Uno per l’Uno

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Ecco la versione delle 'cose' citata in Matrix:
 
- Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così. All'apice della vostra civiltà. Ho detto ‘vostra civiltà’ di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi diventò la nostra civiltà, e questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui. Evoluzione, Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo. (Agente Smith)
 
- Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura. (Agente Smith)
 
- Mi senti, Morpheus? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo posto. Questo zoo, questa prigione, questa realtà, o come diavolo la chiamate voi, la odio, non la sopporto più. L'odore soprattutto. Ammesso che esista, certo. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il tuo fetore. E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal tuo puzzo repellente. E allora io me ne devo andare di qui, devo essere libero. E la chiave che mi serve è nel tuo cervello, la mia chiave. Quando Zion sarà distrutta non ci sarà più bisogno di me qui, lo capisci o no? Voglio quei codici! Devo riuscire ad arrivare a Zion! E tu adesso devi dirmi come. O parli o, mi dispiace tanto, ti devo uccidere. (Agente Smith)
 
Cosa succede alla 'fine' in Matrix? Prima Neo aveva fagocitato Smith, ma questo atto aveva solo modificato Smith, lo aveva persino liberato dai vincoli a cui era legato. Poi, Neo si è lasciato assorbire dallo Smith modificato e, solo a quel punto, ha potuto 'eliminarlo'. Ma piuttosto che il termine ‘eliminarlo’ preferirei il termine ‘superarlo’

In realtà Smith sarà sempre presente in Neo e Neo in Smith: non è nella forma che si 'procede' ma nella sostanza. La forma è sempre transitoria e fuorviante, un regno della separazione e del ‘razzismo’ legato al mondo dei sensi illusori e delimitati dalla dimensione in cui ci si proietta, dal punto prospettico dal quale si ‘osserva’…

Occorre allora seguire e sviluppare la consapevolezza relativa alla realtà interiore codificata nella massima ‘Conosci te stesso’. Occorre un ‘manifesto’. Iniziamo a redigere una bozza. In seguito provvederemo ad arricchirla e renderla sempre più corposa ed efficace.
Manifesto del ‘Conosci te stesso’

  • Occorre uno ‘scenario’: un segnale da seguire.
    Cosa ci vuole? Avere le idee chiare: una chiara intenzione
    Dunque sviluppare ‘disciplina’
    Tutto dipende da ‘me’
    Occorre una modalità di non-giudizio
    Lo riesco ad accettare?
    Dunque sviluppare consapevolezza
    Nel procedere, evitare l’attivazione di ‘potenziale superfluo’
    Sentire la realizzazione e convergere interamente in quel punto
    Lasciarla andare con ‘fede’
    Dunque sviluppare pazienza e fiducia
    Vivi come se: andassi a comprare il pane
    Sei agitato quando vai a comprare il pane?
    Ecco…
  • Ognuno di noi cerchi di trovare lo Scenario e un… Segnale, e di sceglierlo attraverso l'intenzione!

Che cosa è un 'potenziale supefluo'?:
 
Uno dei motivi principali secondo Vadim per cui non riusciamo a materializzare ciò che vogliamo, è perché creiamo i cosìdetti potenziali superflui. Questo potenziale viene creato dall’energia mentale ogni volta che si attribuisce troppa importanza a qualche oggetto o obiettivo. Significa che se per me guadagnare, per esempio, 10.000 euro al mese è così importante da crearmi ansia, agitazione, emozioni e comportamenti incontrollabili, insonnia, paure e altri disagi, creo una montagna di potenziale superfluo.

Immagina il potenziale superfluo come un accumulo di energia che non fluisce e che rimane incastrato nel tuo campo energetico. Più ne hai, maggiormente sei in disarmonia energetica. A questo punto si attivano altre energie cosmiche che si chiamano forze equilibratrici. Queste hanno il compito di neutralizzare il potenziale superfluo perché in natura tutto tende all’equilibrio; se si lasciassero miliardi in persone sul pianeta ad accumulare potenziale superfluo, quindi energia negativa ad oltranza, ci sarebbe un blocco energetico di massa!

Mi spiego meglio: quando proviamo, ad esempio, agitazione perché siamo vicini alla possibilità di un grande guadagno, stiamo creando del potenziale superfluo. Questo potenziale è negativo per la vita perché è un energia che non si muove e non può essere utilizzata (ed è pure dannosa per l’uomo), quindi le forze equilibratici intervengono e tolgono la causa o le circostanze della creazione del potenziale superfluo.

Iniziamo allora ad aumentare la consapevolezza e chiariamoci le idee. Ognuno scelga per propria 'sensienza', per procedere al meglio verso la direzione del... Conosci te stesso.  

Un semplice esercizio:
Lasciami spiegare questi concetti domandandoti di partecipare ad un semplice esercizio. Prendi una penna, una matita, un pennarello, o comunque un piccolo oggetto che  sei disposto a far cadere per terra senza pensarci un secondo di più. (Per favore non usare oggetti fragili o che si possono rompere, una semplice penna è più che sufficiente per seguire questo semplice esercizio). Ora, prendi questo oggetto, tienilo in mano di fronte a te e stringilo più forte  che puoi. Pretendi che l'oggetto sia uno dei tuoi sentimenti limitanti e che la tua mano rappresenta il tuo stomaco o la tua coscienza. Se stringi l'oggetto abbastanza a lungo, esso incomincerà a farsi sentire come 'fastidioso' ma anche ad essere un fastidio familiare.
 
Ora, apri la tua mano e fallo rotolare sul palmo. Nota che sei tu quello che lo sta tenendo; non è attaccato alla tua mano. Lo stesso è vero anche per le tue emozioni. Le tue emozioni o sentimenti sono attaccati a te stesso quanto l'oggetto è attaccato alla tua mano.
Noi tratteniamo le nostre emozioni e ci dimentichiamo che ci stiamo aggrappando ad esse. Succede anche nel nostro linguaggio. Quando ci sentiamo arrabbiati o tristi, di solito non diciamo, 'io provo rabbia', oppure , 'io provo tristezza'. Noi diciamo, 'Io sono arrabbiato', oppure, 'Io sono triste'. 

Senza realizzarlo  ci identifichiamo erroneamente con  l'emozione diventando ciò che proviamo.  Spesso,  crediamo che un sentimento ci stia bloccando, ci stia trattenendo o che si sia aggrappato a noi. Questo non è vero ... noi siamo sempre in controllo magari senza saperlo.
Ora, lascia andare l'oggetto. Che cosa è successo? Hai lasciato andare l'oggetto, ed è caduto sul pavimento. E' stato difficile ? Certo che no. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo  di 'lasciar andare'
 
Puoi fare la stessa cosa con qualsiasi emozione: puoi scegliere di lasciarla andare.
 
Rimanendo con la stessa analogia: se cammini con la tua mano aperta, sarebbe molto difficile  tenere la penna o qualsiasi altro oggetto che stai tenendo ? Allo stesso modo, quando permetti o accogli un’ emozione, apri la tua coscienza, e ciò permette all'emozione di andarsene da sola - come le nuvole che passano in cielo o come il fumo  che passa su attraverso il caminetto. E' come se tu togliessi il coperchio dalla pentola a pressione!
 
Ora, se prendendo lo stesso oggetto di prima - una matita, una penna, un pennarello - tu riuscissi ad ingrandirlo abbastanza con un microscopio elettronico, ti sembrerebbe sempre di più come se esso fosse composto da spazio vuoto.  Ciò succede veramente quando guardi lo spazio che esiste tra  le molecole e gli atomi. Quando ti immergi nel nucleo di ogni emozione, osservi un fenomeno paragonabile: niente è veramente lì.
 
Mentre fai pratica con il procedimento del rilasciare, scoprirai che anche le tue emozioni più profonde sono solo sulla superficie. Nel loro nucleo centrale  tu sei vuoto, in silenzio, in pace - non nel dolore e nel buio che molti di noi credono di essere. Infatti, anche le nostre emozioni più estreme hanno così tanta consistenza quanto una bolla di sapone. E  sai molto bene cosa succede quando infili il tuo dito nella bolla di sapone: scoppia. E ciò è esattamente quello che succede quando  ti immergi verso il centro di una emozione
 
Per favore tieni a mente queste tre analogie, mentre insieme, andiamo attraverso il procedimento del rilasciare. Lasciar andare ti aiuterà a liberarti da tutti i tuoi schemi di pensieri,  emozioni e comportamenti non desiderati. Tutto ciò che è richiesto da te è che tu sia aperto quanto più possibile al procedimento.  Rilasciare ti permette di pensare  più liberamente,  sebbene non sia un procedimento basato sul pensiero.  Ti aiuterà ad accedere ad una creatività più elevata, anche se non hai bisogno di essere particolarmente creativo per avere successo nel farlo. 
 
Otterrai di più dal procedimento del rilasciare nella misura in cui tu sarai in grado di permettere a te stesso di vederlo, sentirlo, e provarlo mentre lavora, piuttosto che pensando al come e al perché funziona. Conduci, meglio che puoi, con il tuo cuore, non con la tua testa:  mantieni il tuo pensiero al minimo mentre sposti la tua attenzione e la tua concentrazione da 'dentro' la testa all'area centrale del tuo corpo dove, in questo momento, tu stai provando le tue emozioni. 

Se ti ritrovi un po' bloccato nel cercare di capire, puoi usare lo stesso identico procedimento di lasciare andare di 'voler cercare di capire'. Ti garantisco che, mentre userai il procedimento,  lo capirai meglio avendo esperienza diretta di ciò che stai facendo.
Da www.sedona.it 

Infatti mentre si migliora un’area della propria vita, tutte le altre aree incominciano a migliorare simultaneamente. Questo principio può essere riassunto con questa frase : 'Come fai qualcosa, è come fai qualsiasi cosa'.
 
Abbiamo scoperto, in modo consistente, che se una persona ha problemi di soldi, ha già o avrà molto presto, problemi di salute e di relazioni! Lo stesso vale per le altre aree. Se una persona ha un problema di salute o di relazione, le sue finanze quasi sicuramente incominceranno a soffrire. Ogni volta che un’area della tua vita soffre di qualche mancanza o ha una disarmonia, tutte le altre aree incominceranno a soffrire di quella mancanza o disarmonia - oppure già soffrono di quella negatività.  

E’ la programmazione subcosciente negativa a causare tutta questa mancanza e disarmonia.
 
Elimina la negatività da un area, e tutte le altre aree incominceranno a migliorare simultaneamente  'tutte assieme', perché sono gli stessi programmi subcoscienti negativi che sabotano la tua meravigliosa relazione romantica e che sabotano la tua relazione positiva con il corpo o la tua relazione con i soldi. Non c’è differenza.
 
La Negatività è Negatività.
Da www.sedona.it 
 
La resistenza è quel sentimento di opposizione che proviamo verso qualcosa o qualcuno.
 
La resistenza  è un meccanismo di protezione automatico generato dalla nostra mente. Di solito la resistenza è accompagnata da diverse giustificazioni che servono per 'darci ragione' e per rendere in qualche modo 'sbagliata'  la parte opposta...

Lasciare andare significa accettare. Quando una persona accetta di provare un'emozione poco piacevole, essa viene vissuta e provata così com’è. E poichè tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, ogni emozione che la persona genera, viene provata dopodichè finisce

L’emozione è venuta e se n’è andata.
 
Purtroppo però molti di noi si oppongono alle emozioni negative, cercando di bloccarle o di non provarle. In questo modo tuttavia esse vengono  provate più a lungo. Altri invece cercano di reprimere dentro di sè tutto ciò che non trovano gradevole. Dopodichè adottano varie strategie per distrarsi da ciò che non vogliono provare. Cibo, tv, sesso, droghe, gioco d’azzardo, alcool, stimolanti, antidepressivi, ansiolitci, sport, fare pettegolezzo, diventano tutte strategie per distrarsi di propri problemi.
Da www.sedona.it 

Che 'peso' ha la componente onirica della nostra esistenza nel sonno? Come consideriamo tutto questo tempo trascorso a... sognare? Tempo perso? Mmh...

Dai sogni è permesso portar via qualsiasi tipo d'informazione. Una cosa sola non si può fare: portare nella realtà un oggetto materiale. Almeno io, personalmente, non sono al corrente di fenomeni di questo tipo... Il cervello conserva non I'informazione di per sè ma una sorta di indirizzo d’accesso alle informazioni contenute nello spazio delle varianti... I sogni non sono illusioni nel senso comune in cui intendiamo questo termine. La ragione non li immagina ma li vede veramente.

Gli eventi che noi seguiamo nella realtà sono varianti realizzate. Nel sonno siamo in grado di vedere quello che non è stato realizzato.
Transurfing - Il fruscio delle stelle del mattino - Vadim Zeland

Vorrei concludere in bellezza e con un tocco persino di umorismo, cercando di superare, ma non sminuire, il discorso Voladores. Ecco un uomo che utilizza proprio l’umorismo per ‘condire’ la propria ricetta per permettere il dimagrimento delle persone, dei cosiddetti ‘ciccioni’. L’ho sentito dal vivo, qualche anno fa, al Centro Ighina di Montegrotto Terme, e mi colpì subito per il tema trattato e per la modalità di ‘propagamento’ del suo pensiero e delle sue scoperte. 

Ne hanno fatto beffe di lui? Certo, ma non importa, dal momento che tutto ciò è solo facente parte delle ‘Cronache dell’Antisistema’. 

Proviamo a riflettere:
Vi siete mai chiesti cosa sono le calorie e che rapporto si evince tra calorie e metabolismo e come la caloria interagisce con il metabolismo, e perché in dietologia classica si dice che le calorie fanno ingrassare?
  
Se Vi siete posti tali domande ed avete le idee chiare a riguardo, esprimetemi le Vostre spiegazioni. 
 
La termodinamica ci insegna che la caloria è l’unità di misura dell’energia termica, come il kwh (chilowattora) è l’unità di misura dell’energia elettrica. Possiamo trasformare le chilocalorie in chilowattora applicando una semplice proporzione, pertanto una dieta di 1200 calorie equivale ad una dieta di 1,4 x 10-3 kwh
 
Quindi, seguendo la logica delle chilocalorie, si può affermare che anche i chilowattora fanno ingrassare, non trovate che tutto questo sia demenziale?
  
Lemme Alberico nasce sul pianeta Terra l’11 Febbraio 1958. Genio di fatto, di professione farmacista esploratore. Nel 2000 fonda Filosofia Alimentare un pensiero avanguardista e controcorrente in cui il paradosso regola il meccanismo: bisogna mangiare per dimagrire. Più di 7000 ciccioni sconfiggono obesità, diabete, ipertensione, anoressia o bulimia semplicemente mangiando cibi comuni senza limiti di quantità acquistati al supermercato o alla bottega sotto casa.
 
Ridicolizza l’uso delle calorie 'L’uomo non è una stufa, non brucia, metabolizza!'. Svela e dimostra che i grassi non fanno ingrassare, la frutta e la verdura, sì. Smonta pezzo per pezzo gli ultimi cento anni di dietologia medica che a suon di diete ipocaloriche e attività fisica ha popolato la Terra di ciccioni. Guerriero Libero che cavalca il futuro, non risparmia colpi all’industria farmaceutica, all’industria alimentare e alle istituzioni

La sua è una Rivoluzione. 

Questo libro segna l’inizio di una nuova Era in cui il cibo si usa in chiave biochimica, come se fosse un farmaco. Un principio semplice. Perché mai nessuno l’ha pensato prima di lui? Perché lui è un Genio, parte integrante dell’evoluzione dell’uomo. È anche un Artista il cui motto è : 'Dio ti ha creato, Lemme ti modella'.
 
Filosofia Alimentare è
Per quelli che… pensano di saperne di più
per quelli che… dicono 'ma chi si crede di essere'
per quelli che… sono curiosi
per quelli che… dicono 'io non sono ciccione ma…'
per quelli che… si illudono di sapere
per quelli che… si sentono ciccioni ma non hanno mai osato dirlo
per quelli che… 'si và bè.. però…'
per quelli che… dicono 'tanto ingrasso di nuovo…'
per quelli che… si vedono grassi e lo sanno
per quelli che… si vedono grassi e non lo sanno
per quelli che… hanno qualcosa da dire o da ridire
per quelli che… hanno le palle
per quelli che… 'voglio saperne di più'
per quelli che… vogliono confrontarsi
per quelli che… hanno sete di sapere ma non hanno mai osato chiedere
per quelli che… 'io vorrei fare qualcosa per la mia ciccia, però mi piace troppo mangiare'
per quelli che… 'si và bene tutto ma non posso rinunciare al cappuccino e brioche'
per quelli che… 'adesso gliene dico quattro'
per quelli che… credono di sapere tutto e non sanno nulla
per quelli che… credono di pensare e non pensano
per quelli che… elaborano
 
Il Genio!
Lemme Dr Alberico
Da
www.filosofialimentare.it


So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente, quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro. (Neo)

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com