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lunedì 6 febbraio 2012

11 settembre 2001 e MI4: stesso 'film'.




In questa fredda apertura di nuova settimana, s’accavallano in me due distinte tematiche da affrontare e sviluppare:
  1. le illusioni veicolate dai Media
  2. le illusioni veicolate dal Clima.
Ovviamente i due ambiti si riflettono frattalmente. I Media illudono tanto quanto il Clima. L’illusione a cui intendo è relativa allo stato duale dell’attimo presente, nel senso che il ‘presente’ ha in sé, reca in sè, anche la probabilità maggiore inerente al ‘futuro presente’, ossia al ‘destino più probabile già scritto nel presente’

Nulla di definito e di assoluto, per carità, ma solo un ‘qualcosa’ di altamente probabile. Se ‘Dio non gioca a dadi’ è pur vero, secondo me, che nell’ambito previsionale si possa ‘leggere’ lo scenario più probabile, alla luce della personale capacità ‘intuitiva’ di lettura del presente.

Questa ‘divinazione’ non ha nulla di ‘osceno, sacrilego o egoico’, ma è semplicemente la traduzione del segnale che cerchiamo di decodificare: il segnale del presente di cui facciamo parte.

L’illusione a cui alludevo, poco sopra, è relativa al fatto che il freddo annuncia il caldo e che le brutte notizie annunciano le belle notizie, ma solo se a livello di probabilità maggiore ciò è già scritto. Nel caso della stagionalità climatica, l’alternarsi delle stagioni è quanto di più probabile ci possa essere nella ‘storia statistica climatica terrestre’, ossia è una memoria molto forte della ciclicità misurabile con la temperatura

Invece, nel caso della stagionalità mediatica, pur annunciando delle 'illusioni concrete', ossia una possibilità tra le infinite dello ‘Spazio delle Varianti’, il controllo a cui sono sottoposti i Media è sempre molto intenso e coerente con il proprio ‘respiro’, per cui la stagionalità dei Media è sempre improntata sul ‘brutto tempo’, non essendo libera di ciclare secondo altri ritmi più affini coi cicli naturali 3d

Il controllo parassitario è totale e la sua impronta è, appunto, sempre visibile nella pressione mediatica costante sulla massa, generatrice di energia polarizzata negativamente. I due fenomeni, pur essendo illusori e simili, sfociano a diverse latitudini della libera veicolazione morfogenetica

Il Clima, seppur parzialmente controllato a livello Antisistemico, mantiene in sé quella sufficiente dose di biodiversità, che costituisce una variabile difficilmente manipolabile integralmente in maniera tecnologico-artificiale, mentre i Media, per loro Natura, si prestano molto bene ad essere controllati all’origine, pur non mancando casi di ‘biodiversa visione’ a carattere individuale, perché legge.

Per osservare la fine dell’alternarsi della stagione fredda con quella calda, limitandosi a ‘prevedere’ l’alternanza duale del tempo in termini di temperatura, è sufficiente analizzare il trend in Gradi, definito in un grafico, ed attendere un ‘break’ del livello massimo raggiunto, ad esempio, nel mese precedente. La tecnica è identica a quella utilizzabile per calcolare un’entrata in Borsa, seguendo ed attendendo la fine fisiologica del trend in atto.

Utilizzando la tecnica definita dal trader americano Joe Ross e riassunta nell’enunciazione della  ‘Legge dei grafici’, abbiamo la rivelazione di formazioni di pattern tipici chiamati ‘1-2-3 Highs and Lows’:

Un tipico ‘1-2-3 High’ si forma alla fine di un trend rialzista. Tipicamente, i prezzi faranno un massimo finale (1), procederanno verso il basso fino al punto (2), dove inizia una correzione verso l’alto; poi procederanno verso l’alto fino a un punto in cui riprendono un movimento verso il basso, creando così il 'pivot' (3). Ci può essere più di una barra di prezzo nel movimento dal punto 1 al punto 2, e così anche dal punto 2 al punto 3. Ci deve essere una correzione ‘completa’ affinché i punti 2 o 3 possano essere definiti…
Link 
 
In maniera contraria si ragiona per verificare un ‘1-2-3 Low’, ossia la determinazione della fine di un trend al ribasso. In questo modo è possibile fare previsioni molto probabili relative ad un grafico delle temperature, al fine di trovare il minimo dell’inverno.


Nell’immagine riportata qua sopra, se registrassimo l’andamento grafico delle temperature quotidiane, mese per mese, potremmo capire la fine del trend invernale nel momento in cui la formazione 123 andrebbe a rompere al rialzo un massimo, secondo quanto enunciato dal pattern di Ross.

Il brutto tempo, pur essendo molto concreto, ha in sé il ‘seme’ del bel tempo, la sua annunciazione tra le righe. Per coloro sufficientemente 'attenti' o maggiormente dotati dal punto di vista analogico frattale o neo-sciamanico, è possibile giungere alla medesima considerazione, mediante l’osservazione di fenomeni apparentemente 'staccati' dal contesto veicolato illusoriamente dall’evidenza sensoriale 3d

Alludo a fenomeni ormai scambiati per assurdità fuori epoca, come la constatazione del futuro imminente attraverso l’osservazione del comportamento animale o della Natura, in alcuni suoi frangenti anticipatori, fisicità umana compresa.

L’odore nell’aria, i suoni diversi, il gusto che ci assale nel momento in cui usciamo di casa, come un primo sorso di birra con tanto di magnifico retrogusto, che non proveremo più per il resto della degustazione alcolica, essendo uno scambio sensoriale relativo ad un cambio di trend in atto.

Non è facile da descrivere. È un po' come seguire le orme di Proust mentre è al lavoro sulla sua ‘Recherche’.

Dunque:
  • illusione (concreta) foriera della dualità di continuazione o alternanza
In funzione del:
  • controllo, inteso come azione nel tempo per definire una ‘memoria’, una ciclicità neo programmata, un loop intenzionale, etc.
Nei film, ormai siamo abituati a ‘sorseggiare’ effetti speciali pazzeschi. Immaginiamo l’11 settembre 2001 come un film trasmesso in mondovisione e nemmeno in real time. Immaginiamo i mezzi tecnologici e la conoscenza della Scienza Antisistemica sempre più avanzata: 

dove sarà giunta? Cosa sarà in grado di fare? 

Immaginiamo la discesa sulla Luna del 1969 come una gigantesca parodia: perché no? Quando vediamo Tom Cruise in ‘MI4’, appeso alle pareti in vetro a specchio della torre Burj Khalifa, ad Abu Dhabi, e proviamo forti emozioni, come se fosse vero, a cosa ci stiamo prestando? A stare semplicemente al ‘gioco’. 

 
Per cui, non c’è differenza tra quello che vediamo in un film e quello che ci fanno vedere alla televisione, in relazione a fatti spacciati come ‘reali’. Qualcuno della 'massa' è mai stato su uno Shuttle? O sulla Luna? No. Perché crediamo allora che sia tutto vero? E perché non crediamo che sia vero quello che ci ‘racconta’ un film? La consuetudine di ritenere il film come un’opera di fantasia, girato mediante l’utilizzo di ‘trucchi illusori’, e di ritenere il ‘resto’ di Natura Mediatica invece assolutamente ‘vero’. 

In questa maniera si scrive la Storia Deviata.

Non abbiamo mai la possibilità di verificare ciò che ci raggiunge mediaticamente. È ‘vero’ per partito preso.

Ciò equivale a dire che ‘dipendiamo’ da coloro che ‘trasmettono’ loro verità, e che abbiamo perduto la capacità esperienziale diretta del fatto vissuto e non solo trasmesso. Il nostro contesto passa come in secondo piano, perché i fatti raccontati da Tv e giornali sono sempre eccezionali, mentre noi viviamo in un modesto e consueto giro di routine ‘leva energia’. 

L’autosvalutazione è servita.

A questo link possiamo vedere un video davvero 'allucinante' relativo al cosiddetto lato oscuro della Luna. La modalità utilizzata nel proporre questo documento è offensiva dell’intelligenza della massa. Il video è in una risoluzione bassa, in bianco e nero (essendo la Luna a colori), e le immagini ‘vere’ sono miscelate da una maggioranza di immagini di fantasia o elaborazioni al computer. 

Con i moderni mezzi di cui dispone la Nasa, o chi per essa, non è possibile che s’inquadri sempre la Luna in maniera ‘primitiva’ e in bianco e nero. Il messaggio che si vuole far passare è che sia una distesa senza senso di ‘polvere bianca’ senza Vita. Ma andiamo…

Ma quale lato oscuro? Semmai il vero lato oscuro è quello che frattalmente emerge in relazione alla montatura di questa sceneggiata Illusoria.

Osserviamo anche questa ‘storia’ agganciata sincronicamente a Borsa e ‘temperatura’:

Il cashmere scalda piazza Affari.
Per un'azienda di moda che si appresta a lasciare Piazza Affari (Benetton), un'altra chiede di poter entrare: Brunello Cucinelli si prepara infatti alla quotazione in Borsa: la casa, tra i leader del made in Italy nel settore cashmere, ha presentato infatti formale richiesta di ammissione e ha inviato alla Consob il prospetto relativo all'offerta pubblica di sottoscrizione e vendita. Sarà la prima ipo del 2012 per piazza Affari.
 
Il progetto di quotazione’, ha commentato Brunello Cucinelli, ‘spero accompagni i nostri obiettivi di crescita sana, garbata e sostenibile. L'impresa accoglierà nuovi e giovani manager da tutto il mondo con i quali poterci confrontare. Siamo pronti ad aprire le porte del piccolo borgo di Solomeo a investitori-soci, che vorranno sentirsi in qualche maniera nuovi custodi per i prossimi decenni, nel rispetto dell'essere umano e della sua dignità morale ed economica’. 
 
Cucinelli metterà sul mercato un terzo del capitale sociale.

Global coordinators dell'operazione sono BofA, Merrill Lynch e Mediobanca; quest'ultima agirà anche in qualità di responsabile del collocamento e sponsor.
 
La Brunello Cucinelli, fondata nel 1978 dallo stilista e imprenditore, conta oggi oltre 700 addetti. Il gruppo è presente in più di 50 paesi.
Link 
  Cosa dovrei pensare di questa nuova quotazione al listino milanese? Senza giudizio, penso a due aspetti alla luce della Storia Borsistica:
  1. che sono finanziariamente messi male
  2. che vogliono approfittare del meccanismo di condivisione dei debiti interpretato dalla ‘lavanderia industriale’ della Borsa.
Le intenzioni annunciate sono le ‘solite’, così come sono soliti gli interpreti che portano avanti il 'copione' recitato, e corrispondono ad una volontà che nulla può di fronte alle ‘vere intenzioni’ irraggiate dal potere parassitario espresso nelle forme pensiero maggioritarie. 

Ricordo ancora molto bene il prezzo di collocamento della Saras di Moratti, ad esempio. Una proverbiale strategia per cogliere nella ‘rete’, ad un prezzo spropositato e mai più raggiunto dalle quotazioni, sia i tifosi dell’Inter che i risparmiatori meno avveduti, ossia l’intero ‘Parco Buoi’.

Perché la Barilla non entra in Borsa? 

Meditiamoci sopra per favore e stiamo lontani dai miraggi delle quotazioni borsistiche modello lotteria d’antica memoria (rialzo 1999 - marzo 2000 docet).

Gas, da oggi picco consumi, atteso comitato emergenza.
È atteso fra oggi e domani il picco dei consumi di gas in Italia a causa dell'emergenza freddo, pari 440 milioni di metri cubi, mentre più tardi si riunirà, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, il comitato per il monitoraggio e l'emergenza gas. Lo ha detto il portavoce del ministro Corrado Passera.
 
‘Il picco dei consumi è atteso tra oggi e domani con l'apertura delle fabbriche. Più tardi si riunirà il comitato con i tecnici del ministero, dell'Eni e della Snam per fare il punto sulle azioni da intraprendere incrociando i flussi di gas con la domanda’, ha dichiarato il portavoce.
 
Tra le azioni che il comitato potrà prendere c'è quella di ridurre l'erogazione di gas ad alcune aziende con contratti particolari. A seguito dell'emergenza freddo da alcuni giorni la russa Gazprom sta riducendo l'erogazione di gas verso l'Europa tra il 25% e il 30%.
Link 
 
Siamo allo solite. La ‘memoria’ non dimentica, vero? Tranne la nostra, perché troppo a breve respiro, indaffarati come siamo a ‘correre’ da mattina a sera. D’estate in un modo, d’inverno in un altro: la Storia si ripete, l’Incantesimo imperversa. L’energia è scarsa e mina l’orizzonte del futuro percepito. In questa maniera lo stiamo scrivendo proprio così. Non c’è possibilità di errore alcuno. Il ‘futuro presente’ è fosco, arido, secco, scarno, povero, violento, etc.

Lo stiamo decidendo noi attraverso la nostra adesione ‘inconscia’ a questo modello di paradigma. Come possiamo cambiare quello a cui stiamo fornendo attenzione? Lo capiremo mai?
 
Noi alimentiamo con la nostra energia, potenzialmente infinita, uno scenario 3d antitetico. Uno scenario comprensibile solo dal livello della prospettiva superiore, nel quale s’evince chiaramente il senso della nostra ‘rinuncia’ al fine di conoscerci meglio e di liberare/attirare le entità smarrite nella Tenebra, che necessitano di aiuto compassionevole; aiuto che giungerà a compimento quando faremo 'pace con noi stessi', perché la Tenebra nasconde ‘parti di noi non comprese da noi stessi’.

Come sono nate le previsioni meteo.
Le foto ad alta definizione del cielo coperto sono tutte opera dei satelliti meteorologici che puntano i loro obiettivi sulla Terra. Una bella conquista iniziata il 3 febbraio 1966, quando dalla base di Cape Canaveral viene lanciato Essa-1, il primo occhio satellitare della Nasa pensato per il meteo.
 
Si trattava della prima delle nove missioni gestite dal consorzio dell'Environmental Science Services Administration Satellite Program. Da tempo, infatti, la Nasa stava cercando di mettere in orbita dei satelliti capaci di scattare immagini dettagliate del manto nuvoloso. L'agenzia spaziale americana ci aveva già provato con Vanguard 2 e Tiros-1, ma in entrambi i tentativi non aveva ottenuto grandi risultati. Il primo vero successo è arrivato proprio con Essa-1, rimasto operativo per 861 giorni durante i quali ha scattato ben 100mila immagini del nostro pianeta.
 
La navicella della Nasa era un cilindro del peso di 140 kg, lungo 56 cm e dal diametro di appena un metro, su cui erano montate 9100 celle solari pensate per alimentare le 63 batterie alloggiate a bordo. Sul corpo di alluminio erano installate due fotocamere ad alta definizione pronte per essere puntate sulla Terra e catturare le immagini dall'atmosfera. 

Per la precisione, Essa-1 seguiva un'orbita polare compresa tra i 700 e gli 845 km di altitudine. Diversamente dai satelliti geostazionari - situati sopra l'equatore così da dare l'impressione di essere immobili — Essa-1 impiegava 100 minuti per sorvolare la Terra secondo un'orbita eliosincrona che gli permetteva di passare sopra ogni luogo del pianeta sempre alla stessa ora

A ogni scatto, le fotocamere catturavano immagini con una risoluzione di 3 km provenienti da un'area estesa 1,4 milioni di km quadrati (calcolata però in base a un'altitudine di riferimento di 1450 km). In ogni caso, per gli standard degli anni '60 si trattava di un'istantanea perfetta delle perturbazioni che si manifestavano sul nostro pianeta.
 
Così, grazie agli scatti trasmessi da Essa-1, le stazioni meteorologiche americane riuscirono per la prima volta a formulare delle previsioni meteo molto accurate: 

lo spostamento di masse d'aria a livello globale non era più un mistero. Un dettaglio non da poco, visto che i nuovi dati satellitari potevano facilmente identificare anche l'arrivo degli uragani. Con le missioni successive (da Essa-2 fino a Essa-9), il servizio di ricezione delle immagini venne esteso a più di 300 centri di calcolo sparsi in 45 diverse nazioni.
Link

Nel febbraio 1966 la Nasa utilizzava una tecnologia a celle solari. Notiamo questi ‘particolari’ alla luce di quella che è l’abitudine sociale a ritenerle una ‘novità’:
  • 1883 - L'inventore statunitense Charles Fritz produce una cella solare di circa 30 centimetri quadrati a base di selenio con un'efficienza di conversione dell'1-2 per cento.
  • 1963 - La giapponese Sharp produce i primi moduli fotovoltaici commerciali.
Link 

Viviamo in un mix allucinante di sensazioni diverse, in cui passato e presente si miscelano, dando luogo a percezioni alterate, dalla nostra mancanza di consapevolezza, come se il nostro ‘centro giroscopico’ fosse perennemente rivolto verso punti cardinali esterni invece che verso il ‘centro’ della nostra individualità bio fisico mentale spirituale. 

In posizione di ascolto, staccati dalla nostra centralità, rimaniamo in attesa di input wireless veicolati dalla fonte parassitaria, attraverso la nostra struttura radioricevente perfettamente funzionante.

In realtà non c’è nulla che non vada in noi, però è ora di ‘svegliarsi’…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 21 giugno 2011

Disinnescare le notizie (1).




Nella mia evoluzione, rispecchiata negli scritti ‘senzainchiostro’ di SPS degli ultimi 21 mesi, ho notato le diverse fasi/modalità di proposizione dei contenuti, riassumibili velocemente in questa maniera:
  • fase della conoscenza
  • fase della denuncia
  • fase della consapevolezza.
Questi tre ampi movimenti, che ancora oggi coesistono fondendosi l’uno nell’altro, hanno mutato in termini percentuali la loro ‘volumetria’ all’interno del mio campo relativo alla ‘presenza’. 

Ossia, più è cresciuta la percezione della mia prospettiva, da cui s’emanano le ‘cose’ e in cui giungono i riflessi esterni, e più è cresciuta in maniera esponenziale l’atto naturale dell’osservazione ponderata, in equilibrio, senza più cadere nelle trappole tese dal giudizio, dalla separazione e dalla paura

Cosa voglio dire? 

Che in questo Blog sempre più difficilmente si potranno leggere articoli-denuncia 'fini a se stessi', come sassi gettati nello stagno senza la minima riflessione. Annunciare che la tal multinazionale ha adottato politiche perlomeno dubbie in termini di etica e moralità ha senso, ma non nel proporre l’ambito della notizia al solo scopo di ‘fare notizia’, questo no

L’informazione deve girare ma opportunamente filtrata dalla componente distruttiva del potenziale stesso veicolato: occorre una sua ri lettura in ambito spirituale evolutivo, secondo una logica di analisi frattale, parametrata allo sviluppo del Piano Divino.

La ‘news denuncia’ che sbatte il ‘mostro’ in prima pagina, per passare, subito dopo, ad un altro argomento da triturare, lascia secondo me un bacino energetico pericolosamente vorticante attorno alla negatività che si sviluppa attraverso questo potenziale incautamente innescato. È, per intenderci, la modalità imperante ormai nei telegiornali, diffusisi come funghi all’interno delle infrastrutture Antisistemiche.

Persino Striscia la Notizia, nel proprio modo impetuoso di ‘fare’, contribuisce a questo mix esplosivo di ‘rabbia non disinnescata’; perché? Perché se per mantenere il ‘ritmo’ occorre triturare la sensibilità dei videoascoltatori, allora è meglio cambiare formula, ma si sa che ‘squadra che vince non si cambia’

Quello che passa inosservato è lo stato in cui si lascia il proprio pubblico: uno stato di totale contrizione e senso di soffocamento scambiato per uno stretto giro di ilarità liberatoria.

Denunciare un fatto ‘pesante’ nel giro di pochi minuti per poi riprendere la linea in studio e passare immediatamente ad un fatto diametralmente opposto, lascia lo spettatore in preda a se stesso mentre una parte sepolta del Sé tenta di ‘capirci qualcosa’. L’effetto graffiante, trasparente, sensuale e ridanciano del programma contribuisce solo in superficie a fare informazione ‘sensata’, in realtà l’effetto è identico a quello che si genera in noi assistendo, come vittime pre destinate, ai telegiornali nazionali. 

Anche in radio la ‘musica’ non cambia. 

Siamo raggiunti dall’eco delle news incalzanti anche se non lo desideriamo e sarebbe opportuno ormai, adottare un filtro ‘anti Tg’, proprio come si fa per lo Spam.

Le fonti giornalistiche sono le grandi ‘catene’ della sorgente informativa come l’Ansa, Reuters, etc. Ma queste ‘fonti’ da dove/come prendono a loro volta l’ispirazione, i tempi, le modalità, le decisioni?

Abbiamo visto molto bene come stiano le cose quando ‘qualcuno’ diventa un pericolo per il mantenimento dello status quo, lo abbiamo recentemente visto per il caso Assange/Wikileaks, il quale è stato sfrattato addirittura dalla Rete, quando è giunto l’imperativo, al punto che nessuna società operante nell’ambito delle infrastrutture Internet era più disposta a concedere ‘spazio’ all’uomo improvvisamente accusato di violenza carnale in Svezia

Voci, illazioni che si sono sprigionate secondo occorrenza e che hanno sortito l’effetto desiderato dall’Antisistema: bloccare la fuga di notizie

Non importa se a sua volta Assange era parte dell’Antisistema perché noi tutti abbiamo anche questo ruolo, essendo l’Antisistema una nostra creatura. Non riteniamoci estranei a nessuna dinamica che sembra avvolgerci, perché queste ‘serpi filanti’ ci rappresentano agli occhi degli eventuali ‘osservatori’ cosmici, per i quali la verità ha un’evidenza sempre ben manifesta, dal momento in cui il loro punto prospettico è omnicomprensivo, come quello Animico. Il frattale è dato dal punto d’osservazione esterno ad una situazione, inerente un punto specifico della Terra, come una nazione in cui scoppi una guerra civile: vi ricorda qualcosa di attuale questo esempio? 

La situazione dell’Africa del nord o dei paesi arabi coinvolti dal recente malcontento popolare, viene vivisezionata dal punto di vista ‘occidentale’, supervisionando dinamiche e modalità di scoppio della crisi; possibilità esclusa al singolo cittadino coinvolto negli scontri, a cui manca la sufficiente dose di ‘campo percettivo’ per allargare i proprio orizzonti cognitivi

Quel singolo cittadino che, tuttavia, ha la diretta sensazione di ciò che accade e che, per questo, impara qualcosa di tangibile di sé, invece che assistere passivamente dalle comodità del proprio salotto in preda a se stesso mentre suppone di capire gli altri, ossia ancora se stesso riflesso negli altri.

Tutto è opportuno.

È utile osservare che, ormai, le news quotidiane sono decise da un potente ‘radiofaro’ che sfrutta l’effetto eco diffuso da tutto il carrozzone multimediale in circolazione. Anche Internet non si comporta diversamente ed i grandi player internazionali del PageRank operano su vasta scala seguendo ancora il medesimo schema ‘sputa sentenze fini a se stesse’. 

Ma se nella Rete, il navigante può decidere di trovare l’approfondimento, e lo trova se lo intende veramente, nell’ambito televisivo e radiofonico è quasi impossibile riuscire ad andare oltre allo sterile assorbimento della carica negativa della notizia appena sentita e giunta dentro di noi

Come scariche negative, certe news imperversano nei nostri strati sottili, minando situazioni già di per sé poco ‘chiare’. L’Antisistema ci conosce molto bene, più di quanto ognuno di noi conosca se stesso

Quanto pensiamo di conoscerci? 

Sappiamo come comportarci di fronte all’ingiustizia percepita, ma di fronte all’influsso subliminale che ‘ci ha’, come agiamo? Se un fatto viene dipinto in una certa maniera dalla Tv, riuscendo a ‘bucarci’ lo stomaco per lo stato emotivo che instaura in noi, come possiamo adottare delle contromisure efficaci se il ritmo del palinsesto ci trasporta come legnetti nella corrente? 

Quello stato indotto è simile ad un virus introdotto in un personal computer. La differenza è che il computer lo forniamo di un buon anti virus, mentre noi rimaniamo in uno stato di completa apertura verso il potenziale minaccioso che ci assale più e più volte al giorno, giorno dopo giorno.

Non riconosciamo il pericolo perché siamo stati ‘raggirati’, convinti della bontà del ‘mezzo’ pubblico.

Sarebbe sufficiente osservarci, essere presenti in noi stessi, stazionare nell’adesso, nell’ora, nel qua…

Riportavo settimana scorsa un paio di news inerenti allo stato del Sole, in grado anche secondo la Nasa di poter investire la Terra con grandi ‘fiammate’ di potenziale dannoso per tutti i sistemi elettronici e per le telecomunicazioni, e oggi leggo, sempre riportato nello stesso contenitore, la notizia esattamente opposta:

Il Sole andrà in 'ibernazione': stop a tempeste e macchie solari.
Il sole va a riposo. Secondo uno studio, la nostra stella va verso un periodo di ‘ibernazione’: stop alle tempeste solari. Cosa significa per la Terra? 
 
I cicli solari - La nostra stella è normalmente interessata da cicli di attività che si esprimono con le cosiddette ‘tempeste solari’. Dette anche tempeste geomagnetiche, esse fanno parte della vita di una stella. Ma c'è una cosa che è importante sapere: l'attività del sole si misura non in base all'energia da esso irradiata nello spazio, ma dal numero di macchie solari.

Quando sul Sole si osservano parecchie di queste macchie, vuol dire che la stella attraversa uno dei periodi di maggior attività e quindi è in grado di lanciare nello spazio il maggior livello di energia.
 
Sole in vacanza - Tre recenti studi scientifici annunciano che il sole sta per andare in vacanza. ‘Ibernazione solare’, la chiamano. Oppure ‘sonno solare’. E già si accendono gli allarmismi. In realtà il fatto che i cicli solari subiscano dei periodi di inattività è una cosa normale che avviene di tanto in tanto. Questo verso cui ci stiamo avvicinando, però, è considerato uno dei più lunghi di sempre, paragonabile solo a quel minimo che si registrò tra il 1645 e il 1715. Ai tempi, quel periodo che venne poi definito ‘Piccola era glaciale’ causò una forte estensione dei ghiacciai alpini che arrivarono a includere anche villaggi montani e rese di ghiaccio diversi fiumi.
 
Effetti sul clima - Dunque un rallentamento dei cicli solari dovrebbe già portare a un abbassamento del riscaldamento globale. Ma non tutti sono d’accordo. Andrew Weaver, dell'Università di Victoria, ha infatti dichiarato che la Terra ha avuto il suo anno più caldo in più di un secolo nel 2010, quando l'attività solare fu praticamente assente.

Il ‘global warming’, dice, non dipende nel modo più assoluto dal Sole
Da Yahoo 
 
Bene. Passiamo dalla padella alla brace, allora? Ecco lo spirito delle notizie proposte senza responsabilità alcuna alla platea globale: terrorizzare.


Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

mercoledì 16 marzo 2011

Dal punto di vista di chi?




Qual è il vero potere dei Media? Vediamolo nel particolare. Chi sa qualcosa del petrolio che era scaturito copiosamente per circa tre mesi e mezzo dalla piattaforma della BP? Da quanto tempo non leggiamo nemmeno una news relativa a quell’enorme problema?

Il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon è stato uno sversamento massivo di petrolio nelle acque del Golfo del Messico in seguito a un incidente riguardante il Pozzo Macondo, posto a oltre 1.500 m di profondità. Lo sversamento è iniziato il 20 aprile 2010 ed è terminato 106 giorni più tardi, il 4 agosto 2010, con milioni di barili di petrolio che ancora galleggiano sulle acque di fronte a Luisiana, Mississippi, Alabama e Florida, oltre alla frazione più pesante del petrolio che ha formato ammassi chilometrici sul fondale marino.
 
È il disastro ambientale più grave della storia americana, avendo superato di oltre dieci volte per entità quello della petroliera Exxon Valdez nel 1989.
Da Wikipedia
 
È stato il più grave disastro ambientale della storia americana. Allora? Perché non si scrive più nulla? È stato tutto ripulito? Cosa è successo? Questo fatto fa il paio con tutti i disastri che sono accaduti negli ultimi anni e che hanno fatto tendenza sino a che i Media hanno deciso di focalizzare l’attenzione della massa. Ok, non si può parlare sempre delle stesse cose, però francamente non si può nemmeno dimenticare in questa maniera drammaticamente ‘leggera’. 

Ora siamo alle prese con il problema radioattività del Giappone e con tutte le conseguenze relative all’arrivo dello Tsunami e del Terremoto. Per quanto tempo se ne parlerà questa volta? Osserviamo che le autorità di Tokio dicono che le radiazioni sono 10 volte superiori alla media ma che non c’è pericolo per la salute umana, proprio come all’indomani del crollo delle Torri Gemelle, quando il sindaco Giuliani disse che l’aria era perfettamente respirabile, invece di dire che era impestata di sostanze tossiche come l’amianto proveniente dai rivestimenti delle torri stesse.

Tokyo, radiazioni 10 volte il normale ma no pericoli salute.
Il livello di radioattività nella capitale giapponese è 10 volte il normale stasera, quattro giorni dopo i danni a un reattore nucleare nel nordest del Paese a causa del sisma e dello tsunami, ma non c'è pericolo per la salute degli essere umani.
Lo ha comunicato il Comune di Tokyo.
Da Yahoo 

Intanto vediamo delle reazioni contrastanti provenienti da Germania ed Italia:

Nucleare: Conti, Confermo Impegno Per Ritorno Atomo In Italia.
Enel conferma l'impegno per il ritorno del nucleare in Italia perchè è una opzione cui 'non si puo' rinunciare' e sulla quale 'non si può reagire in modo emotivo' sulla scia di quanto accaduto in Giappone. Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, nel corso di una conferenza stampa seguita alla presentazione agli analisti del piano 2011-15. 'Certo che continuiamo ad essere impegnati sul programma nucleare italiano - ha detto - è un programma di lungo termine basato sulla tecnologia di 3a generazione avanzata'. 'Pensiamo non si debba reagire in modo emotivo - ha proseguito - bisogna come Paese e azienda avere la possibilità di sfruttare le potenzialità di tutte le tecnologie e non si può rinunciare ad alcune di queste tencologie. Quindi confermo che siamo impegnati'.
Da Yahoo 

Nucleare: Conti, Nostro Piano Investimenti Non Cambierà Dopo Giappone.
Il piano di investimenti di Enel non cambierà dopo 'l'apocalisse' che ha colpito il Giappone. Lo ha detto l'amministratore delegato, Fulvio Conti, rispondendo, nel corso della presentazione del piano 2011-2015, alla domanda di un analista sul programma nucleare. 'Non cambierà il nostro capex' ha detto 'continueremo a sviluppare le attività programmate e gli investimenti. Sulle nostre attività non prevedo grandi conseguenze''.
Da Yahoo

Germania, Merkel: chiuderemo impianti nucleari precedenti a 1980.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto oggi che le sette centrali nucleari del Paese in attività da prima del 1980 saranno provvisoriamente chiuse.
Merkel ha detto anche in una conferenza stampa che tutti i reattori tedeschi saranno sottoposti a controlli e che tutte le risposte sulla sicurezza degli impianti verranno date entro il 15 giugno.
Da Yahoo

Che dire? Che in Italia esiste una vera e propria energia d’immobilizzo, certamente di stampo egoico. 

Non cambia mai nulla nell’ambito delle ‘cose’ importanti. 

Forse l’ultima svolta esemplare è stata la sorprendente legge antifumo del 2005. Siamo sempre in ritardo rispetto alle decisioni importanti ed ‘aggiornate’ al consenso dei tempi. Viviamo come in una stretta scia vincolante. Ma chi, in realtà, usufruisce di questa immobilità italica? Certamente chi ha una posizione dominante e storica, in ogni ambito del potere e del business. Intere famiglie che si sono spartite la ‘torta’. La politica viene 'dopo' e di conseguenza.
 
Non mi sembra difficile osservare chi ne trae enorme beneficio, no? Perché la massa non fa nulla? Perché è convinta che non può fare nulla. Pèrchè riceve quel tanto che le basta per vivere sopra alla media di molti altri stati. Ma per quanto tempo durerà questa empasse? L’esempio dei popoli del nordafrica e del medioriente è sempre in prima pagina da molte settimane ormai. La ‘protesta’ è scaturita da un aumento spropositato dei beni di prima necessità come il pane. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quante gocce mancano in Italia, prima che il vaso trabocchi? 

Viviamo di ammortizzatori sociali, stipendi statali, pensioni e tanta creatività. Basterà per non raschiare il fondo del barile? Osserviamo che la ‘testa’ non ne vuole sapere di cambiare l’orientamento del giro del ‘fumo’, per cui il ‘corpo’ segue a ruota

Intanto leggiamo la pazzia umana nel prezzare addirittura i pianeti e la Terra stessa:

Yahoo

Adesso sappiamo anche che faccia ha l’uomo ‘qualunque’ o ‘uomo robot’:

Ma quale è la faccia, l’identikit del potente tipico? Non so quale sia il suo volto ‘medio’, però so che i suoi occhi sono freddi, vuoti, velati da una vena liquida. Non quando è in mezzo alla gente o si esprime in pubblico, ma quando è assorto, quando pensa o medita sul da farsi, quando non pensa di essere inquadrato da una telecamera, una fotografia, uno sguardo ‘qualunque’, o quando è troppo vecchio per mimetizzarsi tramite espressioni controllate.

Il potere va cercato e mantenuto tramite una stretta perseveranza nel giro dei pensieri e dell’immaginazione. Coloro che si ‘armano’ di questa polarizzazione, conoscono molto bene la legge d’attrazione. Questa legge è oramai stata propagandata anche al popolo, anche se svuotata del vero nocciolo della questione: la fede in quello che si fa. In un Mondo che non ha più 'fede' in nulla, la legge d'attrazione ripaga, appunto, con il nulla che, in realtà, corrisponde al contrario di quello che si desidera troppo superficialmente, visto che l'inconscio è controllato da qualcosa d'altro!

Fiducia in se stessi ancora prima che dell’Universo. Ciò ha comportato, nel tempo, l’accumulo di una grande dose di Ego in coloro che detengono il potere secolare. Questo Ego è allo stesso tempo il fautore della loro ‘fortuna’ e delle loro ‘pene’: l’avere e l’essere che si attraggono e si respingono racchiusi nel circolo del Tao.

Il terzo stato che ne deriva è riflesso direttamente nelle loro Vite, come se fossero delle pellicole cinematografiche, e nel tessuto sociale che hanno contribuito a formalizzare. Evidenziando le fasi della loro Vita, di quello che si può sapere, si evince anche ciò che ‘non ha funzionato’ in loro.

Questo ‘malfunzionamento’ è sempre riferito all’essenza che li rappresenta, dal momento in cui il lato pratico è certamente non manchevole. Ciò che manca è l’Amore per tutto quello che non è la ‘loro famiglia’ ed i ‘loro possedimenti’, che equivale a dire che l’Amore manca del tutto

Il loro esempio è l’esempio che fa suo il popolo, a loro immagine e somiglianza. 

È come uno schema radionico posto in perenne orientamento energetico. È dimostrato che questa energia è veicolabile ed indirizzabile, a patto che sia ‘alimentata’ da energia 'orgonica', o vitale, continua. È questo il motivo per il quale si eseguivano/eseguono i ‘sacrifici’ umani o animali. La morte di un essere vivente libera energia che può alimentare della circuiteria radionica, mentre senza questa energia le ‘cose’ funzionano con meno efficacia o addirittura senza efficacia. 

Pensiamo adesso a quanti sacrifici umani vengono effettuati ogni giorno nel Mondo.

Perché si mantiene tre quarti di mondo sotto la soglia della povertà? Perché si è ‘sacrificato’ un intero continente come l’Africa? Perché l’Antisistema ha necessità di questa energia negativa per imperare, dal momento in cui, questa energia, necessita di rifornimento continuo non essendo infinita né autosgorgante come l’energia della luce.

Per terminare, oggi vorrei stendere un veloce incrocio, che nei prossimi giorni approfondirò, relativo a Malanga, Steiner e Angelo Bona:
  • Malanga parla di ‘interferenze aliene’ che vanno dalle forme di Vita artificiali a quelle di luce. Esseri che sono presenti dentro di noi.
  • Steiner parla di entità spirituali 'positive e negative', come quelle relative agli influssi Arimanici, Luciferini e Asurici. Esseri che sono presenti dentro di noi.
  • Il Dottor Bona ci parla di entità che si ‘emanano’ direttamente tramite channeling e ipnosi regressiva di alcuni ‘pazienti’, come Maria Teresa che veicola  Ognanios, Jacques de Molay e Bankeris, come Andrea che veicola Senenmut, etc. Esseri che sono presenti dentro di noi.
È ovvio che il termine ‘dentro di noi’ è fine a se stesso e deve essere considerato come esteso al dentro di una creatura talmente complessa che potrebbe non avere confini: l’essere umano.

Ci sarebbe da mettere in relazione anche la Psicologia e l’ambito relativo agli esorcismi. Tutte angolazioni diverse della manifestazione comune, condivisa, di più essenze che convivono nello stesso ‘ambito’. Questo è un frattale della condivisione suprema dell’Uno. 

Per oggi mi limito a far notare questo parallelismo, allo scopo di fare riflettere coloro che si sentiranno in risonanza con un simile stato della percezione umana allargata. 

A questo punto l’addotto descriveva la scena dall’alto e vedeva ambedue i cilindri, quello di metallo ed un altro trasparente, ma tutti e due verticali, con il suo originale nel primo e qualcos’altro nel secondo.
 
Cos’era questa terza postazione visiva?
 
A lume di naso il fatto sembrava impossibile, anche senza entrare in inutili dettagli sull’attendibilità ed affidabilità delle tecniche ipnotiche, quando siano condotte con maestria. Di qui la necessità di sviluppare un set di domande di controllo, per capire chi stava in realtà rispondendo:
  • L’alieno con la sua memoria?
  • La copia? 
  • L’originale?
  • Una delle memorie dei carrier?
Il set di domande era composto da quesiti molto semplici, del tipo:
Come ti chiami?
Quanti anni hai?
Che giorno è?
Guardati le mani e descrivile.
 
Ma le risposte erano terrificanti!
 
Domanda: “Stai guardando in basso?”
Risposta: “… No.”
Domanda: “Allora come fai a vedere quello che succede sotto di te?”
Risposta: “… Non sto guardando in basso, sto guardando contemporaneamente dappertutto…”
Domanda: “Guardati le mani.”
Risposta: “… Non vedo mani.”
Domanda: “Guardati il corpo.”
Risposta: “… Non ho corpo.” (perplessità)
Domanda: “Come ti chiami?”
Risposta: “… Noi non abbiamo nome…”
Domanda: “Quanti anni hai?”
Risposta: “… Cosa vuol dire?…”
Domanda: “Da quanto tempo esisti?
Risposta: “… Da sempre…”.
 
Emergeva, così, l’esistenza di esseri che si definivano 'matrici di punti di luce', che vivevano 'tra un tempo e l’altro' e si autodefinivano l''Anima' degli esseri umani.
 
Quella 'cosa' che, possedendola, conferisce la Vita Eterna.

L’Anima era perfettamente cosciente di questi tentativi e non li gradiva per nulla, ma non poteva, o non voleva, far niente per impedirli.
Alien Cicatrix di Corrado Malanga.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 16 febbraio 2011

News e sogni infranti.





"Voi sapete tutti esattamente quello che volete.
E tu Tyler? Tu che cosa vuoi?
Non lo so. Io niente!
Andiamo! Che cosa volevi da bambino. Tutti da bambini abbiamo un sogno.
Oh. Sai, forse per me è meglio… È molto meglio non volere niente. Così se non ci riesco oppure se qualcosa va storto… Almeno, poi, non ci resto male.
Ma ora c’è qualcosa che tu vuoi, vero? Ad esempio venire a studiare alla mia scuola.
Ora ci sono tante cose che sogno di avere per la prima volta. Anche se cerco di non illudermi, continuo a desiderarle e non riesco a evitarlo".
Dialogo tra  Tyler (Channing Tatum) e Nora (Jenna Dewan) in ‘Step up’.

Cosa vogliamo fare da ‘grandi’? Quanto di quello che stiamo cercando di realizzare o che abbiamo realizzato è parte del sogno che avevamo da bambini?

Cosa ha interrotto o impedito quei sogni innocenti?

Forse il nostro giudizio sulla loro sostenibilità? O forse il giudizio di qualcun altro? Cosa, insomma, ci ha allontanati da quella strada ‘originale’ che tanto ci piaceva e tanto ci animava?

Probabilmente il venire meno di quel punto prospettico. Un punto privilegiato, dal quale era possibile osservare il Mondo senza paura, seguendo la ‘spinta’ energetica che ci aveva condotti sino sulla Terra. 

Quel sogno era importante e vale la pena di essere perlomeno ricordato e ri-soppesato.  Perché? Perché conteneva certamente una importante rivelazione, un sunto preciso, del 'chi siamo noi' in qualità di individui rappresentanti l’evoluzione globale. 

In noi vive il frattale del senso delle 'cose'.

La mia impressione è che stia per accadere qualcosa di assolutamente fuori dal comune, e che questo avvenimento sia progressivamente ostacolato dal potere imperante. Lo comprendo da come, ad esempio, un sito come Yahoo, negli ultimi tempi, abbia ‘partorito’ una campagna ad hoc per affrontare in maniera disarmante tutti i misteri che avvolgono il Pianeta. Non ho tenuto traccia di tutti i link, e vado dunque a memoria; ricordo articoli di poche righe che affrontavano il tema delle costruzioni delle Piramidi, delle linee di Nazca, del calendario Maya, etc

E adesso anche il mito di Atlantide:  
 
Peccato però che quei segni non sono la traccia delle fondamenta della misteriosa città, ma... Le linee di giunzione tra le mappe digitali utilizzate da Big G. Si tratta insomma di un inganno ottico dovuto alla tecnologia utilizzata da Google”.
Yahoo

Si affondano sogni...

Non entro nel merito del vero o del falso, però la posizione influente del ‘media’ Yahoo, unita alla superficialità ed il tipo di approccio abbozzato e superficiale, con il quale le persone affrontano certi argomenti ‘affascinanti’, non lascia scampo al ‘giudizio finale’: bufala.
Ricordo certi articoli apparsi su Yahoo, veramente striminziti, che avevano l’arroganza di asfaltare tematiche da lunghissimo tempo dibattute. I titoli delle notizie non ammettevano possibilità di replica: “scoperto il segreto di…”.

Adesso che ci penso, però, è come faccio io, usualmente, ogni giorno che scrivo in questo Blog. Ehmm, non avranno preso spunto dalla mia modalità di percepire le cose! 

È vero. Scagli la prima pietra chi è senza peccato. È proprio il mio modo di ‘fare’. Dunque? No, un momento. C’è una grande differenza, cioè questa: Yahoo non è Davide Nebuloni.

Wow, che grande scoperta, eh? Quello che scrivo io lo leggono pochi ‘eletti’, mentre quello che scrive Yahoo lo legge il ‘Mondo’. E soprattutto lo legge una gran massa di persone che passa velocemente di news in news, come cavallette affamate di curiosità. Questa modalità ricorda da vicino quel fenomeno dell’onda lunga, tipico ad esempio del mondo dell’editoria on demand, ossia di quel modo di aprire la possibilità di pubblicare un libro per chiunque lo desidera, senza passare dalle forche caudine dell’editoria classica. 

Cosa significa ‘onda lunga’? In termini di business, che c’è un fenomeno evidente da sfruttare, ossia quella grande platea di autori o pseudo autori in cerca di gloria, in cerca di realizzazione di un sogno che, magari, avevano sin da bambini: pubblicare un libro.
Questo fenomeno è scientifico, provato; esiste e sta facendo anche tendenza. Pensiamoci bene. Se in Italia c’è un gruppo potenziale di 1 milione di autori ‘nascosti’ e gli si conferisce la possibilità di pubblicare online la loro opera, anche solo la stampa della prima copia, che l’autore riserva a se stesso per controllare il lavoro svolto e per gongolare con il proprio Ego, porta un guadagno netto per l’azienda che propone il servizio. Se l’azienda guadagna anche solo 1 euro netto, moltiplicato per 1 milione fa già un buon incasso. In oltre c’è la possibilità che questi autori, mossi dalle dinamiche più diverse, acquistino uno svariato numero di copie da distribuire a familiari, amici, etc. Il business si allarga e quel milione di euro può moltiplicarsi molto facilmente.
 
È un effetto leva, proprio come quello che muove il debito e la speculazione.

È dimostrato che il cavalcare l’effetto dell’onda lunga, porta profitti maggiori dell’avere nelle proprie ‘scuderie’ solo esemplari ‘purosangue’. Roba da matti? Per niente. È solo il frattale del potenziale insito nell’individualità che emerge, dell’unione delle forze e degli intenti.

Che, poi, venga sfruttato per fini commerciali… Beh; lo sappiamo com’è ancora il Mondo. Non ci dovremmo più scandalizzare per questo. Semmai dovremmo ‘spremere’ il concetto, estraendo il significato nascosto di ogni fenomeno

Questa ‘seconda vista’ è molto importante e fa la differenza tra coloro che leggono superficialmente le news di Yahoo o degli altri player globali, news copiate ed incollate o giusto rivisitate, provenienti da una fonte unica, da una sorgente che decide, giorno per giorno, di cosa ‘parlare’, e tra coloro che invece leggono le stesse news decidendo di rimanere se stessi, anzi, sfruttando l’effetto leva delle proprie percezioni allargate al fine di confermare il proprio cammino auto esperienziale. 

Concetto astruso? Difficile da fare proprio? Non ci credo: persone che comprendono la chiarificazione dei misteri della Terra in un articolo di 10 righe, apparso in un sito di tendenza, non possono non comprendere quello che scrivo io. Saranno certamente in grado di discernere e valutare al meglio di volta in volta. Sì? Purtroppo, no! Magari. 

La velocità con la quale si vive, porta a schiantarsi con veri e propri  ‘treni in corsa’ che attraversano la nostra quotidianità, proprio come una news rilevante e ‘virale’ letta tra una pausa e una chiacchiera, tra uno sguardo al capo e uno al décolleté della collega, etc. News che, comunque, hanno il potere di penetrare nella psiche, anche in profondità, come mine a scoppio ritardato.

Il bombardamento mediatico ha questa silenziosa facoltà: plasma le persone giorno dopo giorno. Qualcosa che leggiamo e che riteniamo insignificante, può affondare dentro di noi se trova il giusto ‘terreno’. Quale ‘terreno’ si presta meglio per l’invasione?  Quello dell’insufficienza, della demotivazione, del senso del dovere oltre ad ogni limite, dello stress, della mancanza di sogni realizzati:

È più facile smettere completamente di fare qualcosa piuttosto che realizzare le aspettative di qualcun altro”.
Manuale per genitori dei bambini indaco’ di Carolina Hehenkamp
 
Quando riteniamo di combattere ci stiamo arrendendo. Tutta la ribellione delle nuove generazioni si infrange sugli scudi del potere imperante, il quale non deve fare altro che assorbire tutta quella forza. Dopodiché, i ‘ribelli’ non ne avranno più e si dovranno sedere per riposare. A quel punto i giochi sono fatti. Il tempo gioca in suo favore in questo scenario 3D. 

Il realizzare le aspettative di qualcun altro comporta un moto di stizza, di ribellione, che porta alla conclusione amara di perdersi in se stessi, come militi ignoti.. Senza memoria, senza coordinate esistenziali.

Continuiamo a descrivere il Mondo in cui viviamo oggi come il ‘Sistema’, quando è chiaro che chiamiamo con un termine ‘positivo’ una realtà ‘negativa’

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, chiamiamolo ‘Antisistema’…

Che succederà adesso? Il governo deve intervenire. Siamo davvero sul punto di vedere scomparire per sempre il Sistema così come lo conosciamo?
Beh, se il governo non interviene esiste il reale rischio di implosione del sistema finanziario planetario. 
Questa è una crisi strutturale e chi non lo ammette mente a se stesso”.
Wall Street – Il denaro non dorme mai’ di Oliver Stone
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011