Quale “è” il significato delle “cose”, di/nel tutt3 ciò che accade?
E, “chi”… c’è immancabilmente “dietro (oltre, al velo dell’apparenza che è fisica, quindi, assolutamente insospettabile se… la parte che osserva, la Massa, è abituata a non vedere logicamente altr3 che non sia nella convenzione la… convenzione).
Il significato è “in Dio”?
No. Semmai, è “Dio” ad essere il simulacro del simbolo “significato di quello che succede = ragione fondamentale attraverso la quale, tutt3 continua a succedere”.
Dio è:
luogo comune
simbolo
del sostanziale “è già success3”
ossia
della compresenza gerarchica immanifesta dominante.
“Dio” è, dunque, la memoria logica (“credo”) del significato di ciò che ti caratterizza “qua, così”:
te ne accorgi, tuttavia, se (se) diventi un tutt’uno con l’atteggiamento “formulare”, che è sempre (sempre) in grado di mantenere il focus al livello maximo
quello, appunto, dominante.