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giovedì 1 dicembre 2016

L’ipocrisia è una forma di interesse.




Ipocrisia:
un “senso unico” che non sembra affatto esserlo (non solo per chi lo è, ipocrita. Ma, anche, per chi osserva/vive in una società ipocrita), se non ti fermi a dar retta al tuo “sentire (tu, che osservi l’ipocrisia negli altri e che la respiri in te, commercialmente e socialmente)”.
Da dover arriva l’ipocrisia?
Se… per nessun3 sembra nemmeno esistere (o se, per altr3, sembra essere ovunque).
È come il debito pubblico: tutt3 indebita3 con tutt3.
O come il “peccato originale”.
Qualcosa che, dunque, sai già, ma tendi a dimenticare puntualmente, per via della “velocità sociale” che soffia su di te, portandoti via sempre, ovunque e comunque. 
Così, ti auto dissoci interiormente, sapendo e non sapendo allo stesso tempo. O, meglio, non trovando mai quella “forza” sufficiente per avere la meglio sulle “forze” che vincono sempre “qua, così”.
Il risultato è una società regolata da…, che sembra come auto regolarsi da sé, con te dentro.
Leggi bene:
il risultato è
una società regolata da
che sembra
come auto regolarsi da sé
con te dentro.
Fai fatica a trovare un nesso causale tra “causa ed effetto”. Certo. Poiché è la ragione fondamentale, che devi “ricordare”:
la compresenza immanifesta dominante.

giovedì 12 luglio 2012

Responsabili di questo 'Cielo'.




Il processo di decodifica del Tempo, per giungere a quel nucleo pulsante che potremmo tradurre con ‘verità’, nella nostra lingua, disegna un percorso caratterizzato da un’ampia possibilità di percorrenza.

Tutte le ‘vie’ probabilmente portano al risultato finale, tuttavia ogni via ha proprie caratteristiche e, dunque, ‘durata o itinerario’ diversi. La via che scegliamo è funzione della nostra ‘storia individuale’, nella quale s’interfaccia anche la nostra ‘storia globale’. Ogni scelta contribuisce a rallentare o ad accelerare (rimanendo in una sfera della comprensione dove questi termini hanno ancora un senso).

La cosa difficile da digerire è che ogni rallentamento o accelerazione è sempre ‘utile’ alla nostra causa, soprattutto ogni rallentamento riesce sempre poco 'comprensibile'.

Ma, prima di tutto... occorre capire che stiamo rallentando.

Quello stato di senzienza è già un primo passo di consapevolezza. Ciò che ne deriva, quel ‘non digerirlo’, è già opera di buona ‘presenza’. Le forze che vengono chiamate in gioco, sono quelle egoiche, che corrispondono a vettori necessari al fine della futura maturazione della Spiritualità più completa.

Non è facile da capirsi. Farsene una ragione è quantomeno opera inestricabile.

Un punto di forza degli Ordini Iniziatici è che in essi si consolida il cammino, facendolo partire sempre su basi assodate per, da lì, fissare nuova terra sotto ai piedi e ripartire, step by step. Non si sente la necessità di ridiscutere ogni volta le basi di partenza del pensiero iniziatico caratterizzante il dato Ordine. 

Solitamente, nel percorso evolutivo spirituale condotto individualmente, consciamente o inconsciamente, le basi sono poco consolidate e, dunque, non si riesce a fissare quella pianta stabile capace di poter permettere una elevazione su suolo coerente. Si sente in continuazione l’impulso di mettere in discussione quello che solo il giorno prima era ‘lampante’

È come tentare di volare senza avere le caratteristiche fisiche per farlo. L’umanità ha inventato gli aerei, che frattalmente imitano il volo naturale, ma non è la stessa cosa. Quando Don Juan parla dell’erba del Diavolo, si esprime in questo modo:

la seconda porzione dell’erba del Diavolo serve per volare’.
Gli insegnamenti di Don Juan - Carlos Castaneda
 
Ecco che, allora, anche senza avere le caratteristiche fisiche per volare, la Natura ci viene incontro tramite la propria presenza alchemica e trasmutante. Il ‘volo’ non è solo mentale… Per chi ci crede.
 
Gli Antichi possedevano mezzi in grado di volare, ma ci sono Antichi ed Antichi. Ere ed ere. Epoche ed epoche. Alcuni Antichi erano in grado di volare senza macchine o artifici meccanici. La storia planetaria si è sovrascritta, riga sopra riga, costruzione sopra distruzione, etc

I disegni della pianura di Nazca come sono stati tracciati?

Il frattale più vicino a quello che è successo storicamente lo troviamo osservando le stratificazioni del terreno o dei ghiacci. Questi livelli di sedimentazione ci offrono la possibilità di comprendere cosa esattamente sia accaduto sulla Terra nel corso della sua durata solida coerente con la Vita umana. Questo ‘cosa sia accaduto’ non scende nel particolare, a questo livello della ‘consultazione’, bensì ci dona il giusto colore o tono che dobbiamo conferire alla nostra capacità di osservare l’ambiente che ci circonda.

La storia ha un unico grande protagonista: il Tempo’…
Il tempo della fine – Sigismondo Panvini

Ho qua davanti tre libri aperti, in attesa di essere ‘svuotati’. Appunti scritti in forma quasi intraducibile, persino da me. Altri libri chiusi e ammucchiati disordinatamente nella stanza. Depliant raccolti in giro. Internet aperto. Cosa altro? La mia 'presenza', in grado di ordinare queste informazioni. E tutto questo solo per quanto riguarda l'attrazione accaduta nella giornata di ieri. Ogni attimo è buono per scegliere di ascoltare o per aprire ‘qualcosa’ alla pagina dettata dalla sincronicità. Tutto ci parla, ci sussurra, ci ispira

Anche noi siamo dei grandi protagonisti… che hanno scelto una 'parte' molto difficile da interpretare.

Il termine – storia, non trova nella lingua ebraica altro equivalente che ‘toledoth’: generazioni’…  Il calendario… non è solamente la scansione del Tempo; esso segna l’inizio della storia’…
Il tempo della fine – Sigismondo Panvini

Per cui – l’inizio della storia coincide con la scansione del Tempo ad opera degli Antichi. Ma la storia che cosa è? La scansione delle azioni scolpite dalle ‘generazioni’.

Arguelles ci ricorda usualmente che - l’umanità ha 'abbracciato' un Tempo artificiale, evidenziato dalla frequenza 12:60, in luogo di quella ‘lunare’ caratterizzata dallo scandire delle 13 Lune
Link 
 
Non è questo forse un frattale che definisce una qualche 'sofisticazione' avvenuta lungo il cammino spirituale umano, riflesso in quello fisico umano? Quello che è più comodo scambiare per 'forzatura', non potrebbere essere semplicemente l'opera di una 'rinuncia' verso le proprie responsabilità? 

Ossia che l'insabbiamento più autentico è stato quello di avere accettato di 'dimenticare'?

L'umano che acetta le lusinghe del Pianeta Terra, inventandosi/immaginandosi 'tutto il resto'...

Questa disarmonia insabbiata corrisponde ad una poco apparente situazione di stallo. Questa poca apparenza è determinata dal fatto che, in realtà, poco importa nell’ottica più grande del Piano Divino o dell’Universo. È nuovamente lo scoprire che ‘tutte le vie portano alla stessa meta. L’unica meta esistente corrispondente alla nostra realizzazione finale.

È difficile risultare comprensibili. Me ne rendo conto. L’interfaccia del linguaggio ci divide. I nostri codici individuali parlano lingue diverse e occorrerebbe una maggiore dose di ‘ascolto sottile’ al fine di meglio ri-comprenderci. Siamone perlomeno consapevoli… perché il ‘resto’, ciò che serve, verrà di conseguenza.

Il ramo temporale che abbiamo solcato e popolato non è quello ‘originale’, ma un effetto secondario di talune scelte e comportamenti avvenuti nel tessuto vitale del Tempo. Poco importa se, nel mezzo, si sono inserite alcune essenze/presenze a modificare il vettore originale che trasportava la Vita umana secondo le caratteristiche appartenenti e caratterizzanti quel Tempo. 

Tutto quello che è accaduto successivamente è stato solo ed esclusivamente opportuno. Opportuno significa coerente, coeso, unito, solidale, all’intenzione originale che ispira solamente il cammino, lasciando ogni possibilità aperta al gradiente partecipativo dell’esperienza. Un ‘gioco’? Ma sì. Un esperimento, un ‘Social Network’, la madre di ogni osservazione, etc

Quell’anelito che spinge i nuovi nati, in ogni loro forma, ad essere tanto gioviali e alla ricerca dell’atto continuo del gioco. Un frattale tanto chiaro da essere regolarmente mal-compreso.

Ho così tanto da scrivere che non so da che parte incominciare, anche se ho già incominciato... Non so nemmeno che via seguire, né il perché seguire una possibilità piuttosto che l’altra. Ma ora so che non ci sarà nessuna differenza in termini di ‘risultato finale o anche solo provvisorio’. La ‘vista’ si schiarirà solo camminando, uscendo dalla ‘stasi’, facendo, operando, agendo, etc. I ‘puntini’ si uniranno tutti a Tempo debito e tutto sarà ‘chiaro’…

A ‘tempo debito’:

A.1 Come un calendario influisce sulla realtà, e perché abbiamo bisogno di cambiarlo.
  • seguire il Sincronario di 13 Lune di 28 giorni rappresenta la riformulazione completa della mente umana. Il prossimo passo evolutivo potrà avvenire solo mediante questa riformulazione. Noi siamo il seme della riformulazione della mente
  • spesso, quando ci arriva una nuova informazione che non comprendiamo, smettiamo di prestarle attenzione per il fatto che fino a quel momento ci stavamo focalizzando su un'altra forma – magari erronea, però comoda per questione d’abitudine.  La tua vita e il mondo appaiono così come sono oggi, per il fatto che ti sei concentrato su certe forme. Il fatto è che il calendario gregoriano e l’orologio meccanico sono le forme fondamentali sulle quali noi, esseri umani, ci siamo concentrati
  • il calendario gregoriano che stiamo usando attualmente a livello mondiale ha delle unità di misura che non corrispondono ai cicli naturali. È un ordine irregolare. La durata dei suoi mesi varia fra 28 e 31 giorni
  • ciò che il calendario fa alla tua mente è qualcosa di così profondo, che riconciliarsi con esso è rinnovare la nostra visione del vero fondamento della vita e del pensiero umano
  • quando conduci la tua vita secondo il calendario gregoriano e l’orologio meccanico, senza chiederti da dove vengono e perché usi questi strumenti, ti stai facendo guidare da un 'programma inconscio'. Però non potrai renderti conto di questo fino a che qualcuno non te lo dirà – e questo è quello che sta accadendo proprio ora. Allora, congratulazioni. Questo potrebbe essere il primo passo per recuperare il tuo tempo
  • tieni presente che il calendario è uno strumento di programmazione. Il calendario è il primo strumento che dà tutta la sua visione e il suo sentire alla società che lo usa
  • qualunque standard di misura irregolare, erroneo e sistematicamente improbabile, quando è usato per un certo periodo di tempo produrrà un pensiero corrotto e distorto. Pensa ai miliardi di esseri umani che organizzano le loro vite in accordo con il calendario gregoriano errato e con l’orologio meccanico. Il fatto è che quasi tutto il pianeta funziona in base ad un programma inconscio.
  • quella nota come 'società globale' è una realtà guidata da una frequenza del tempo irregolare e artificiale che prende il nome di 12:60 – un calendario di 12 mesi ed un’ora di 60 minuti. Da dove proviene l’orologio?
  • quando fu creato l’orologio, non era nient’altro che un giocattolo. In seguito fu perfezionato da alcuni monaci per il loro divertimento e per svegliarsi presto per la preghiera mattutina. Quindi il popolo decise di prenderlo sul serio, lasciando che una macchina da gioco dirigesse le loro vite. E continuiamo ancora a farlo.
  • che succede quando conduciamo le nostre vite seguendo delle macchine?
  • ricorda: 'La questione della natura del tempo o dei tempi nei quali stiamo vivendo, non può essere separata dalla questione del calendario'. Speriamo che non ci sia bisogno di una guerra nucleare affinché la mente umana rifletta su questo.
  • ricorda: 'chi controlla il tuo tempo possiede la tua mente. Cambia il tuo tempo e cambierai la tua mente. Cambia la tua mente e cambierai il mondo'.

Cosa fare? A chi dare retta? Lo capiamo che c’è qualcosa da fare, vero? Oppure sentiamo che è tutto come deve essere? Attenzione a quale 'segnale' agganciamo. Faccio un esempio. Se esistono tre stazioni radio trasmittenti, in un dato luogo, diciamo una grande città, potremmo avere:
  1. Radio ‘Piano Divino’
  2. Radio ‘Anima’
  3. Radio ‘Abitudine’.
Se noi, mentre siamo agganciati a ‘Radio Abitudine’, la quale fa parte del ‘Network’ e si plasma facendo riferimento ai programmi o input che emettono le singole individualità, allora, dal punto dell’individualità l’agganciarsi alla frequenza di ‘Radio Anima’ corrisponde al percepire che ‘la via intrapresa è irta e difficile e che qualcosa di senziente si è messo sul nostro cammino, impendendo di fatto di poterlo continuare con quella spinta sufficiente e necessaria per balzare di livello’, mentre se ci agganciamo alle frequenze di ‘Radio Piano Divino’, potremo nitidamente desumere solo ed esclusivamente che ‘tutto è bene e che tutto procede secondo l’intenzione Divina’.

È chiaro? Se quei principi, autorizzati dalle nostre 'rinunce', che ci trattengono nelle 3d, permettono, giocando in ‘casa’, solo alle frequenze del Piano Divino di raggiungere gli umani, cosa che peraltro non possono in nessun modo impedire, ma allo stesso Tempo riescono a tagliare fuori la frequenza proveniente dalla nostra Anima, la quale lavorando ad un livello più basso della frequenza vibratoria, rispetto alla prospettiva Divina, riesce meglio a scandagliare la possibilità nel particolare e ad accorgersi che in questa combinazione energetica le ‘cose’ risulteranno molto più complesse e difficili da risolvere, allora… la ‘stasi’ umana si protrarrà in maniera oltremodo prolungata nel piano esperienziale delle 3d

Nulla di drammatico, per carità, tuttavia perlomeno spiacevole allorquando ci si risveglia parzialmente, si comprende ma non si riesce a liberare le ‘ali’, ancora bloccate nella mancanza vibratoria necessaria per colmare il gap.

Questo stadio ricorda molto da vicino il 'letargo invernale', oppure la stagionalità degli eventi naturali, come il seme che si deposita, attende sotto la terra e poi fuoriesce alla luce. Insomma, la 'non-azione' perlomeno apparente, che conduce all'azione Creativa, allo 'sblocco' nell'apparente.

Radio Piano Divino continuerà a trasmettere un segnale di ‘Fede’: va tutto bene, procedete così. Perché certo della potenza del proprio raggio traente, del proprio campo morfogenetico. Questo ‘va tutto bene’ è stato utilizzato molto strategicamente da quelle ‘entità di mezzo’, che hanno compreso la grande possibilità di agganciare il ‘treno umano’ per raggiungere la superficie e, in questo, lo hanno talmente appesantito da essere sprofondati insieme nell’incapacità divenuta comune di proseguire.
  
Stasi; frattale = palude o letargo. Stagionalità. Coerenza. Senso. Scopo. Missione. Evoluzione. Completamento. Conoscenza di Se Stessi...

Il Piano Divino continua ad affermare ‘tutto bene’. Dal suo livello prospettico non potrebbe essere altrimenti. Dai livelli sottostanti le ‘cose’ diventano più concrete e meno 'poetiche'. Si soffre…
 
Cerchiamo le frequenze con la nostra Anima: colei che ci parla in maniera più sensibile. Colei che ha bisogno di completarsi, ma che già ‘conosce abbastanza’ della verità superiore. Da lei deriva il concetto quantistico di on/off contemporaneo. O meglio, in lei è molto ben evidente.

Questo  è il motivo per il quale ho sempre fatto fatica a ‘colorarla’ di un certo tono cromatico. Come è possibile che un’essenza tanto alta e potente sia così ‘debole’ nel momento in cui deve completarsi nelle 3d attraverso una sua incarnazione della quale poi perde regolarmente il ‘contatto’?
 
Sono avvenimenti ‘geografici’. 

Sulla Terra 3d esistono leggi Planetarie molti forti, come la gravità ed il magnetismo. Giungere ‘lì’ e non andare via per Tempo, corrisponde a ‘perdere la memoria’

Sitchin ci parla di esseri scesi dal Cielo che hanno finito per ‘divenire terrestri’. Perché lo sono divenuti? Perché si sono fatti ammaliare dalla bellezza del Pianeta Terra e della sua Natura. Sono stati intrappolati nella ragnatela fatta d’Arte e di bellezza. 

Doveva andare così. 

La loro presenza è definita da Steiner, piuttosto che come presenza ‘aliena’, come presenza ‘spirituale’ anche se, in questo Tempo, a maggiore evidenza materialistica. Non è uno scherzo. E non riesco oggi a definire in questo articolo l’intero processo che mi si presenta davanti agli occhi dello Spirito. Pigrizia? Senso di impotenza, forse.

Di fronte a determinate ‘visioni’, ci si confronta e ci si ‘ammorba’ delle proprie difficoltà terrene impastate di Vita 3d e peso gravitazionale. Ecco un esempio molto concreto di come le diverse vibrazioni debbano trovare un punto d’incontro all’altezza del luogo geografico, che contiene l’esperienza. Vivendo fisicamente nelle 3d, diventa questo il luogo dell’incontro tra diversi parametri vibrazionali corrispondenti alle nostre diverse ‘forme’ energetiche

È stato strategico attirarci o formarci quaggiù. Il nostro ‘sforzo’ servirà a tutto, a tutti, al Tutto.

Sviluppare questa Fede equivale a sostenere che ‘tutto va bene, sempre e comunque’, ma con quel pizzico di ‘sale’ in più derivante dalla biodiversità umana, dalla capacità di immaginazione derivante, a sua volta, anche dal processo di sofferenza della storia deviata o artificiale scritta dai ‘vincitori’.

Sono diverse dimensioni che si interfacciano allo stesso istante.

Discernere tra di esse, rimanendo stabili nelle 3d, è opera altamente complessa, perlomeno se stiamo parlando di esperienze che sono alle ‘prime armi’. Attraverso il ‘Sogno’, l’Arte in ogni sua forma, la Consapevolezza, etc. è possibile forgiare alchemicamente del valore aggiunto da conferire all’equazione del Creatore.

Ognuno di noi lo può fare. Almeno uno di noi lo farà. Questo è il messaggio contenuto nel mio libro ‘Prospettiva Vita’: il seme della possibilità è stato conferito al genere umano.

Non capisco il perché, ma sento che per oggi devo fermarmi. 

Ho davanti a me molto materiale che ho attirato ieri pomeriggio e sera, tuttavia lo metterò insieme da domani in poi: forse… se sarà il caso di farlo.

Tutto ciò che sembra chiaro è corrotto e tutto ciò che sembra corrotto è chiaro... Intrappolato nei riflessi lei deve riconoscere quando una bugia viene camuffata da verità. E poi occuparsene con efficienza, spassionatamente… Non dia mai a nessuno il tempo di pensare. Lei stabilisce il tono della discussione e arriva subito al punto...

Devo dirle che ho dei grossi problemi con tutta questa cosa, nonostante il gran bisogno. Ho paura che troppo potere finisca nelle mani di troppo pochi. È sempre interesse di qualcuno promuovere nemici, reali o immaginari. Vedo qualcosa come gli occhi e le orecchie dell’America e non voglio che diventi il suo Cuore e la sua Anima
L'ombra del potere  - The Good Shepherd (Il buon Pastore)

La Seconda Guerra Mondiale o ‘Invasione dell’Europa’, doveva accadere. Oggi si sa che la Germania di Hitler è stata costruita ad arte da un potere occulto che ha preparato nel Tempo ogni tassello sincronico per giungere sino a quel punto. 

Si sa tutto e nel Web si trova tutto. Ma la Massa crede ancora ai libri di storia scritti da chi ha ‘vinto’. Anzi, finge di crederci. In realtà non crede a nulla. La cultura, questa cultura, serve a rispondere alle domande dei giochi a quiz, dove puoi anche vincere qualcosa se ti va bene. 

Questo ‘vuoto’ permette all’attento osservatore, che il nuovo passo da compiersi è quello di ritenere ognuno di noi responsabile per tutto quello che è successo. Le classi umane corrotte sono lì solo a dimostrare quanto siamo irresponsabili, noi tutti, che gli permettiamo di camminarci sopra. 

Sa chi ha dato ad Hitler il suo potere? I contabili e gli impiegati, i funzionari statali…
L'ombra del potere  - The Good Shepherd (Il buon Pastore)

Quando smettiamo di giudicare, emerge qualcosa di nuovo, che parla ancora di noi, ma in maniera più diretta. Una maniera che può fare anche molto male. Per questo motivo si scelse di 'dimenticare'.

Il potere che ha caricato a molla Hitler e tutta la schiera di personaggi analoghi, che sono sempre esistiti allo scopo di impersonificare un punto d’incontro fisico tra le intenzioni sottili, oggi viene decodificato almeno in parte dai cosiddetti complottisti, attraverso lo studio attento dei comportamenti e dei 'documenti usciti dal periodo temporale del sigillo del segreto di Stato’; allo stesso modo è Tempo di passare oltre persino rispetto a questa estrema e pesante rappresentazione della verità. Una verità che fa ancora più male di quella vellutata, al confronto, offerta nei libri di testo.

Il potere occulto sta lentamente venendo alla luce. Come reagiremo quando questo ‘potere’ indicherà noi come i diretti responsabili di quello che è accaduto?
 
Siamo pronti a sostenere questo urto terribile?

Cosa accadrà alle nostre menti, scosse dal ricordo di chi non c’è più ma c’è ancora allo stesso tempo?

Risulta comprensibile cosa significhi lo sblocco di questa ‘memoria’ in noi? Forse è meglio continuare a pensare al problema del proprio futuro incapsulato in quello della possibilità di perdere il diritto di usufruire alla Pensione? Per carità: sono due problemi autentici e ‘reali’. Ma, con tutto il rispetto, mi sento di poter affermare che – l’uno dipenda dall’altro – e che il problema della Pensione è quello che dipende da quello della ‘smemorizzazione’

Quando una 'essenza' prova un dolore troppo grande da sopportare, scatta un meccanismo automatico di preservazione dell’individuo e la mente cancella apparentemente quell’episodio. I traumi che si nascondo tra le pieghe dell’infanzia, sono stati cancellati. Allo stesso tempo quei traumi sono alla base delle problematiche che ci segnano da adulti. 

Le cause sono presenti ma non accessibili attraverso la normale conduzione esistenziale. I farmaci curano il dolore, non la sua fonte. Perché la ‘Medicina’ ha anch’essa perduto il ‘cordone ombelicale’ con la sua Natura primigenia, probabilmente allo stesso modo per nascondere uno schock patito anticamente:

la divisione della sapienza unica in brache a compartimenti stagni.

Un vero e proprio atto di dolore per coloro che lo hanno vissuto sulla propria pelle. Un vero e proprio ‘manto oscurante’ per coloro che sono seguiti a ruota, cancellando l’episodio patito dalle generazioni precedenti.

Pensiamo, allo stesso modo, alla presenza silente di un Pianeta distrutto all’interno del Sistema Solare. Quale disarmonia emette tutt’ora? Quali effetti irraggia la sua ‘presenza non presente’?
 
Ne siamo consapevoli? Riusciamo a capire che il nostro comportamento risente di quell’effetto? E cosa stiamo facendo per guarire quella ferita?

Noi siamo i responsabili in quanto 'qua', ora, adesso.

Qualsiasi cosa sia accaduta nel passato, noi dobbiamo rimetterla a posto. È un nostro dovere preciso: una legge.

Sino a quando anche solo non lo capiremo, continueremo a generare Karma negativo, perpetuando la situazione cardine nel Tempo e nella trama della possibilità.

Dipende da noi…

Sapendo quali sono i 6 nagual, possiamo constatare che nel Dreamspell e nel Telektonon essi corrispondono a 4 pianeti:
  1. Nettuno... significa che la Memoria e la Meditazione sono bloccate
  2. Saturno... significa che l’Intelligenza è bloccata
  3. Giove... significa che la Fioritura è bloccata
  4. Mercurio... significa che la Purificazione e l’Amore sono bloccati.
Sono questi i poteri più importanti da aprire per la Fine del Ciclo
  • Memoria
  • Meditazione
  • Intelligenza
  • Fioritura
  • Purificazione 
  • Amore.
Dunque questi sono i blocchi su cui dobbiamo lavorare, i nodi che dobbiamo sciogliere...
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com