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giovedì 26 ottobre 2017

Infinite sfumature di un solo colore.



Il “è già success3” è qualcosa che continua a succedere (sinonimo di qualcun3 che continua a succedere a se stess3), per cui, ti puoi ricordare del momento (di ancoraggio al) “passato”, anche decodificando significativamente il compresente, che deriva proprio da “lì”, da un simile luogo comune.
Qualcosa/qualcun3, che la concezione lineare di “tempo”, non ti permette di “fare”, dato che non ti sembra “logic3”
Il tempo è una astrazione, di parte (del significato) e, dunque, parte della sceneggiatura reale manifesta...
Una “equazione”, che è – di più – assimilabile alla funzione del “dispositivo (‘tecnologico’)”, dell’apparato, del kit, della forma mentale più adiacente e contigua relativamente all’interesse sotto (alla) dominante (il “punto, momento, fare” che esiste e funge da “leva”)…
Tutto ciò non “ti sembra”, perché non puoi dimostrarl3 a nessun3 “qua (così)”. 
Il che, se (se) ti rendi conto, non equivale a dire che “è fals3”. 

lunedì 28 agosto 2017

Il ricordo della memoria frattale espansa, è stabile e fa la differenza.



La Somma teologica di san Tommaso d'Aquino era, al suo tempo, un manuale a uso degli studenti; dove sono oggi gli studenti in grado di approfondirla e di assimilarla?...
Simboli della Scienza sacra – René Guénon
Al tempo di Tommaso d’Aquino, gli “studenti” erano una piccola percentuale, rispetto a coloro che vivevano e non potevano “fermarsi (permettersi) a studiare”. 
Quindi, la platea era - come al solito "qua, così" - selezionata
Invece, da un certo “momento” – in poi – l’educazione è diventata sociale e dozzinale: 
un “ottimo” modo per abbassare d’ottava la “sensibilità” umana e ribadire il “qua, così”. 
Qualcosa che ha peggiorato il modello convenzionale?
No. Qualcosa che ha “trasformato” la realtà manifesta, senza per/con questo andare a cambiarla, dato che 1) giustizia di parte, c’era e 2) giustizia di parte, c’è (il tempo è un solo ed unico "momento", all'interno della chimica AntiSistemica).
Un materiale “duttile e malleabile” è il substrato più adatto al fine di poter trasformare sempre d’assieme, l’assieme, senza dare troppo nell’occhio. 
Allo stesso modo, un materiale “conduttivo” è quanto di più desiderato al fine di permettere l’irraggiamento del “segnale portante”, anche nella modalità wireless (senza fili) ad “immagine e somiglianza (frattalità espansa)”. 
Quindi, le “proprietà” fisiche (in-organiche) servono proprio a/per: 
elasticizzare la forma, rendendola sempre più libera ma sempre sotto al giogo padrone, AntiSistemico, ‘qua così’ (apparenza vs sostanza)”.