Visualizzazione post con etichetta Banca Centrale.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Banca Centrale.. Mostra tutti i post

mercoledì 23 settembre 2015

C’era una volta… e c’è ancora.


  
Ogni volta che t’imbatti in “qualcosa, che il corpo umano non riesce a produrre da sé, in libera e semplice autonomia”… non fermarti subito nel processo di auto osservazione delperché?”.

Chiediti sempre:
  • “ma i cosiddetti ‘primitivi’ come facevano, allora?”
  • “ma, il genere umano, nel corso della sua storia, come ha fatto, allora, prima d'ora?”…
Ti danno ad intendere che gli umani abbiano vissuto per millenni, come degli “ignoranti”, seppure… dal passato sorgano, allo stesso tempo, almeno due grandi “direzioni del possibile”:
  1. la “pista” (appunto) dell’ignoranza
  2. la “pista” della “grande tradizione”.
Ciò solitamente viene “assorbito, portando a lenta ebollizione” la convinzione generale che, fossero i pochi ad avere la “saggezza” e che tutti gli altri conseguissero come dei perfetti “ignoranti”, rientrando – dunque- ancora nella prima “pista”.
Ma... se rifletti a fondo, ti puoi accorgere che – anche in quella presunta “ignoranza” – gli umani hanno, da sempre, usufruito di processi naturali… derivanti dall’applicazione “di qualità di serie e non optional”, come per dotazione naturale del complesso corpo/mente umano.
Ad esempio, anche senza sapere nulla – a livello scientifico – una donna conduce positivamente il proprio parto, in maniera del tutto naturale/istintiva. Che cosa significa?
Che l’automazione del processo è insita nel bagaglio “di serie” individuale (che non manca nulla, in origine).
Il che ti porta, più o meno direttamente, ad accorgerti di uno stato di fondo – che chiami “naturale” – dal quale si diparte la tua Vita. L’esperienza, in un simile contesto, è qualcosa che “impari lungo il percorso esistenziale” e questa “esperienza” viene raccolta nel processo causale della “memoria”:
  • l’esperienza viene registrata nella memoria
  • atto dopo atto
ed, in seguito
  • l’esperienza dipende dalla memoria
  • dimenticando il singolo atto, ma non il senso generale degli atti, conservati a livello mnemonico.
Ecco che, dunque, la memoria diventa un contenitore complessivo, come la banca per il denaro individuale e collettivo.
   

martedì 23 dicembre 2014

Trovato l’inganno, fatta la legge.


Cambia l'Iva sul pellet: ora si risparmierà molto di meno.
Aumenta dal 10 al 22%...
Link
Ovvio: l’inflazione non ne (ri)sentirà, per cui – ad esempio - “Draghi by Bce & Istat” potranno continuare a sostenere che l’inflazione è “troppo bassa”.
Come mai proprio il pellet è (ri)entrato nell’ottica del raddoppio di tassazione, nell’ambito dell’osservazione “politica”?
Perché è diventato di “moda”, ossia… il motto “fatta la legge, trovato l’inganno” non vale solo in questo senso ma anche e soprattutto al contrario:
trovato l’inganno (l'espediente derivante dal vivere in sopravvivenza), fatta la legge”.
L’inganno, si diffonde per step; (1) è attualizzato dal singolo (su una scommessa attuata a livello imprenditoriale) (2) diventa virale “singolo per singolo” e (3) assume una valenza massiva (tendenzialmente, emerge all’attenzione dello Stato).
È possibile sostenere che, allo stesso modo, la partecipazione delle aziende (ri)calca il medesimo slancio incarnato dai “consumatori”.
Quando il fenomeno diventa troppo grande per passare inosservato, ecco che cala la “mannaia”, rendendo e parificando ogni nuovo “ambito della convenienza”, in qualcosa di analogamente (s)conveniente per il cittadino che sopravvive:
il suo “inganno” è il dotarsi di una possibilità (ri/co)creativa, inserita (pre-vista) e forgiata tra le righe della convenzione e dell’iter divenuto “protocollare” (moda, senza alternativa, controllo).
La persona diventa “ingannevole” quando è costretta.
La “legge” segue da vicino ogni tipo di “moda/tendenza”.

Ergo:
dal punto prospettico del “è nato prima l’uovo o la gallina”… la “legge” sembra arrivare sempre “dopo” anche se, in realtà, la legge pregressa impone una “pressione”, nell’ambiente e sulle persone contenute, in maniera tale che le stesse “variabili” si muovano/agitino di (con)seguenza, divenendo delle "costanti".