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martedì 19 febbraio 2013

Vivere in un fotogramma del film.



La più grande storia ha 'odore' e la sostanza di una buona colazione, l’impegno di un tradizionale pranzo e la conformità della cena che unisce tutti quanti attorno ad una forma geometrica. La voce dell’Errante Verosomiglianza è la colonna sonora del valore dell’esperienza, che ne scaturisce…

Due colonne scambiate per il 'nulla'.

La voce dell’Errante comunica raramente in prima persona; egli è fatto della sostanza della più grande storia e, quest’ultima… è composta e trattenuta insieme dal ‘progetto’.  

Che cos’è l’attrazione e la gravità?
 
Un intento, così come il frattale è una caratteristica primaria avente funzione di ‘non-smarrimento’. Attraverso il frattale ci si può addentrare nelle profondità della Creazione, di quello che non si conosce, e tuttavia avere sempre la possibilità di ‘tornare indietro’. Pensateci bene…

Il frattale è percepito dalla scienza Antisistemica, spiegato con formule e teorie, ma ciò corrisponde ancora una volta a percepire l’effetto in luogo della causa. Così come è difficile, per un umano, comprendere che una propria sensazione/emozione corrisponda/sia una vera e propria entità vivente, che nel passato aveva anche calcato il palcoscenico 3d, allo stesso modo è difficile farsi una ragione che, il frattale, è un intento divinizzato e quindi 'vivo':

una creatura archetipica molto simile ai personaggi mitici raccontati nelle ‘5 leggende’.

Dotato di funzione avente caratteristica di ‘necessità’; per chi? Per il Creatore e per tutto quello che ne consegue...

Percepire di non conoscersi a fondo e decidere di esplorarsi in lungo ed in largo, sapendo che in tal modo potrebbe 'succedere di tutto' e potrebbe 'cambiare' secondo vettori infiniti, ha necessitato di progettare un programma/legge capace di mantenere in sé una bussola orientativa, a prescindere dal ‘dove’ e dal ‘come’ si ‘è’ nel grado di esplorazione di se stessi ed a prescindere da ogni possibilità di perdita della memoria.

Il frattale/verosomiglianza è una:
  1. entità viva
  2. programma
  3. legge.
Le sue tre fasi sono polarizzate al loro Creatore, hanno verso concomitante e la risultante è una prospettiva mutevole che tuttavia ‘non cambia mai’ nella sostanza:

la figura del labirinto, di Teseo e del filo di Arianna equivalgono a figure metaforiche inerenti all’origine, causa e scopo, dell’ordinamento energetico per frattali.

Questa ‘figura’ è una esigenza superiore. La sua comprensione, dai piani sottostanti, corrisponde ad una biodiversa prospettiva caratterizzante ogni individuo ivi contenuto.

Tutto segue il medesimo ‘filo conduttore’.

E, capito il nesso, la logica, la funzione, l’esigenza… la presenza, tutto diventa parlante e coerente.

È logica dello Spirito (lato sacro) saldata a logica dell’esperienza (lato profano), a cui ci si apre certi della propria caratteristica auto educatrice.

Osservando dall’alto un territorio inesplorato e vedendolo cambiare lungo l’asse del Tempo, non si può rimanere indifferenti a quella sottile presenza strisciante, attorna alla quale spuntano città, genti ed affari:

la ferrovia

Una ‘linea parallela’ a se stessa: due linee per permettere il viaggio di una terza forza solcatrice. Le due linee sono funzionali al moto del treno, sul quale viaggiano persone, merci, genti e sogni.

Che cosa si osserva di un treno in cammino? Moltissimi aspetti, senz’altro… ma, certamente, non si vede l’intento animatore, né la presenza del progettista del treno, né la mano dell’investitore che ha permesso la possibilità di concretizzare il proposito:

eppure queste figure esistono in un ordine gerarchico ben definito.

Ecco quel sottile filo da mettere a fuoco al fine di inquadrare l’Universo e ancora più in là…

Esprimere le virtù del cuore è una pratica non un trattato filosofico, un’astrazione della ricerca metafisica o una procedimento scientifico che porta a una qualche ‘prova’ verificabile. La pratica consiste in:
  • quando applicare le virtù del cuore (o un loro qualsiasi sottogruppo) a una particolare situazione della vita,
  • quale applicare, e
  • come esprimere le virtù in quella situazione.
Non c’è alcun manuale di istruzione per quando-quale applicare e come esprimerle. 

Ci sono fin troppe variabili per definire delle linee guida precise, e questo è esattamente il motivo per cui un elevato stato di coerenza interna è la base ideale da cui operare, perchè permette all’intuizione di guidare la vostra pratica in ogni preciso momento di ogni particolare situazione. 

È praticandola che troverete le istruzioni pratiche di come sperimentare la vita nel momento e come intrecciare le sei virtù del cuore in un’espressione che magnetizzi il vostro bio-campo alla coscienza superiore della vostra personalità totale. Questa attrazione magnetica è ciò che rende possibile al vostro istruttore più intimo (la vostra anima) di rivelarsi nei regni della dualità. 

È questa la meta della pratica quando-quale-come: 

attirare l’anima nell’esperienza del corpo-mente e permetterle di guidare l’espressione della vostra vita nei regni del tempospazio.
Wingmakers 
 
È praticandola che troverete le istruzioni pratiche…

L’occhio non vede se stesso, ma, attraverso l’ambiente, sì

La ‘pratica’ veicola all’esperienza, alla verifica della ‘teoria’:

all’unione degli opposti.

La pratica è un sottile strato protettivo che indossate man mano vivendo:

l’esperienza che rende centrali ed indipendenti dal giudizio altrui.

Ecco un motto estremamente vivido e illuminante:

come fai a trovare una soluzione ad un problema che ‘non esiste’?
 
Esempio:

al mattino ti alzi sempre alle 8 e alle 8.20 devi uscire di casa. Sei sempre agitato, nervoso, fai una colazione di fretta, quando va bene, rischi di lasciare acceso il forno a gas, etc. Il risveglio è sempre un trauma

Quale soluzione puoi adottare? Ottimizzare quei 20 minuti che hai per fare tutto sempre più metodicamente ed in maniera funzionale al Tempo che ti rimane? Ok. Hai tutta la Vita per tentare di riuscire ad orchestrare e concretizzare il proposito, oppure

Oppure capire che ‘il problema non esiste’. Cioè?

Osservati, quando hai più Tempo, magari alla domenica, e cerca di capire che sei traslato su un piano ‘altro’ della realtà 3d; sei traslato o ‘sei stato traslato’

Cerchi di trovare una soluzione ad un problema che non esiste, ossia che non esiste se fai un passo indietro verso la causa della situazione. I passi da compiere sono tre e sono prioritari dal punto prospettico umano 3d:
  1. accorgerti che sei in un loop, da cui estrai la sensazione del problema o meno
  2. accorgerti che esiste una causa da cui deriva quel loop che contiene e che tu contribuisci a far ‘ruotare’ in continuazione
  3. spostarti di piano.
Consapevolezza…

La causa di un simile problema è che ti svegli troppo tardi! Svegliati 15 minuti prima e tutto il resto si scioglierà come neve al Sole. La soluzione che cercavi ti avrebbe sfinito e sfruttato indirettamente, perché la ‘soluzione’ è una entità vivente anch’essa:

tutto quello che ‘annunci’ al Mondo, attraverso la tua presenza/opera, è viva

Queste entità/funzioni/programmi/leggi passano nelle 3d attraverso di te, diversamente da altri loro simili, che sono sempre stati presenti nelle 3d in qualità di colonne infrastrutturali dello scenario 3d.

Custodi, docenti e carcerieri: 

entità dalla triplice essenza.

La Vita contenuta in un ‘luogo’, diventa il luogo stesso.

Per capirlo, alla vostra coordinata energetica, occorre diluire la portata del segnale originale attraverso la presenza/funzione del frattale. Osservate, ad esempio, l’Olandese volante descritto nella saga dei ‘Pirati dei Caraibi:

l’equipaggio è formato da ‘uomini/nave’, ossia la nave fisica è formata dagli strati dell’equipaggio più antico, come una barriera corallina.

Per questo motivo, nelle 3d tutto è 'vivo'… gli strati della più grande storia sono costituiti dalla presenza accumulata di tutta la Vita trascorsa nelle 3d. 

Esigenze di copione, si potrebbe affermare…

Voi siete la classica punta dell’iceberg. L’occhio che non vede se stesso se non attraverso un riflesso, che prontamente… ogni ‘cosa’ conferisce.

Leggete sempre con molta attenzione le ‘notizie’, perché sono riflessi di sé e di quello che ‘insieme’ siete andati ad autorizzare/creare:

Mps: Draghi, è anche questione di attività criminale.
Quella di Monte dei Paschi di Siena ‘non è solo una questione di gestione bancaria, ma è anche una questione di attività criminale’. 

Lo afferma Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso dell'audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo. Comunque, sottolinea, Mps è solida

‘Il suo portafoglio titoli è valutato con i prezzi di settembre 2011, ma a prezzi correnti ha utili’.
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Attenzione alle parole utilizzate, non sempre volontariamente dai vostri ‘leader’. 
  • è anche una questione di attività criminale…
  • comunque, sottolinea, Mps è solida.
Ecco ancora lo schema dell’Olandese Volante:

si sacrifica una o più persone fisiche, in luogo della sicurezza della ‘nave’

È la ‘nave’ che lo richiede:

parte della ciurma parte della nave.
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Quando non volete più farne parte, inizia la vera avventura. Ma occorre molto coraggio e consapevolezza. L’essere lungimiranti nei confronti della propria Anima.

Fidatevi mastro, Turner... non è affondare nella terra dei morti il problema. È riemergerne.
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Nessun device e nessun sistema operativo, è immune da rischi.
Mikko Hypponen 
  
Questo discorso è valido anche capovolgendo le sue polarità:

da ogni ‘nave’ si può uscire.

Il punto cardine di ogni ‘liberazione/risveglio’ è quando si raggiunge il vertice/vortice della presenza, apparentemente, opposta a quello che si desidera raggiungere:

è l'ultima fase dell'inverno, quella più dinamica, a cui poi fa sempre seguito la primavera ed è causata dallo scontro fra due Titani del meteo:

l'aria gelida continentale da un lato e l'aria ormai più mite afro-mediterranea…
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Spiegare le simmetrie presenti nel mondo delle particelle mediante un modello dinamico, cioè descrivendone le interazioni, è una delle più importanti sfide della fisica contemporanea. 

Il problema, in definitiva, è quello di tenere conto contemporaneamente della meccanica quantistica e della teoria della relatività

La struttura delle particelle sembra rispecchiare una loro 'natura quantistica', poiché strutture simili si trovano nel mondo degli atomi. Nella fisica delle particelle, tuttavia, queste strutture non possono venire spiegate nel contesto della meccanica quantistica come forme d'onda, in quanto le energie coinvolte sono così elevate che è necessario applicare la teoria della relatività

Perciò, ci si deve aspettare che solo una teoria 'quantistico-relativistica' delle particelle possa spiegare le simmetrie osservate
La fisica del Tao- Fritjof Capra

Contemporaneamente.

‘Solo una teoria’, composta e prospettica, ossia, formata da più teorie ‘diverse’, unitamente sottintese, da ‘prendere e lasciare’ in funzione del ‘dove si osserva’ e del ‘dove ci si trova’.

In questo volume, destinato a suscitare dibattito e a rilanciare la discussione teologica, l’Autore analizza i testi dei Vangeli e invita il lettore a porsi domande cruciali
  • è vero ciò che è stato detto? 
  • riguarda proprio me? 
  • e, se mi riguarda, in che modo?
L'infanzia di Gesù - Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Nel suo libro 'L’infanzia di Gesù', Joseph Ratzinger rivela notizie che, se prese per quello che realmente rappresentano, avrebbero dovuto comportare una vera e propria rivoluzione tra le file dei fedeli della religione più seguita al mondo
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È una questione di prospettiva e di 'uso valente' della prospettiva:

non fine al giudizio, bensì, alla comprensione del ‘movente’, ossia dell’intento all’origine che è ancora al lavoro per conoscere a fondo le proprie vastità inesplorate… è tutto mezzo vero e tutto mezzo falso; attraverso la presenza della Vita ispirata dalla ricerca originale, tutto prende valore nella più vasta ottica dell’esperienza causale:

di causa, relativo alla causa di un fatto o di qualcosa.
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Ciò 'che accade', non passa senza lasciare traccia ma si sedimenta in molte maniere; negli individui per quanto riguarda la loro ‘esperienza’, nelle ‘cose’ per quanto riguarda la loro ‘continuazione’, nell’energia per quanto riguarda parte della propria funzione ‘informativa’.

Il libro della vita.
Keshe ci lancia infine un importante avvertimento e, per farlo, cita la memoria olografica degli eventi e come questa vanifichi gli sforzi che i leader mondiali e gli altri uomini di potere malvagi compiono in gran segreto, nella convinzione che le loro azioni efferate e criminali non lascino traccia. 

Invece, le ingiustizie e i soprusi commessi verso l’umanità, i conflitti e le guerre innescati in nome della ricchezza terrena, l’uso delle armi per la distruzione della vita e del pianeta, i furti e gli inganni, tutto viene immancabilmente e puntualmente registrato in un registro etereo chiamato Archivio Akashico.

Un registro di cui si trova menzione in diversi testi arcaici come l’Antico e il Nuovo Testamento, ma anche nei miti, nel folklore e in molte culture come quella semitica, araba, assiro-babilonese, fenicia e ebraica. Esso conterrebbe la memoria degli eventi relativi a ciascun individuo (inteso come anima o entità) vissuto sulla Terra fin dalla creazione e non solo azioni e parole, ma addirittura sentimenti, pensieri e intenzioni di ognuno di noi.

In base alle rivelazioni di coloro che vi hanno potuto e saputo accedere, fra i quali vi sarebbero Madame Helena Petrovna Blavatsky, Rudolf Steiner e (soprattutto) Edgar Cayce, l’archivio contiene ogni simbolo archetipico o racconto mitologico, connette gli uni agli altri, ispira i sogni e le invenzioni, provoca attrazione e repulsione fra gli individui, modella e foggia la consapevolezza umana, guida, educa e trasforma un individuo per farlo evolvere

Esso non sarebbe un registro statico, come si potrebbe supporre, ma un archivio interattivo con una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno e sulle nostre relazioni, i nostri sentimenti, le credenze e le potenziali realtà che siamo in grado di generare...
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La Pietra Codificata è l’incarnazione dell’Akasha nelle 3d.

Ogni ‘cosa o atto’ ha sempre una rappresentanza in ogni Mondo e/o dimensione, allo stessa maniera che caratterizza la funzione delle ambasciate di uno Stato in un altro Stato:

rappresentanza per vari scopi/motivi.

A questo punto è basilare, per voi:

accorgervi di essere in un loop/scenario.

Tutto il resto viene da sé… ma solo ed esclusivamente ‘dopo’, quando vi accorgerete che vi siete condensati in una sola parte di voi; quando vi accorgerete di essere e di vivere in un fotogramma del Tempo nel Tempo...

Dipende da voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 22 agosto 2012

Osservare il bianco o il nero del Tempo?




C'è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l'innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un'opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. È stato un errore…
Antonio Conte
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Le parole magiche ‘se potessi tornare indietro’ sono una chiave di lettura del processo evolutivo umano. Sì, una ‘via di comodo’, penseranno in molti. ‘Ti piace vincere facile’. Eppure, mi chiedo, ‘perché no?’. 

Mi sono ritrovato molto spesso a 'tormentarmi' sul perché debba esistere un ‘regolamento’ misterioso ed occulto che veicola la trasmissione nel Tempo del ‘debito personale’, o  Karma, di Vita in Vita

L’esistenza di un simile concetto di ‘espiazione delle colpe’ è chiaro e posso dedurre l’intenzione che lo anima, intenzione certamente ‘giusta’, tuttavia non mi sono mai abituato alla modalità con il quale un simile ‘meccanismo’ venga disposto nell’usufruizione esistenziale. Trovo che il tutto sia un po’ troppo ‘insabbiato’ e che il senso del tutto sia sin troppo ‘oscurato’, se riferito alla sua certa decodifica ai fini evolutivi individuali.

Quello che intendo dire è che, talune leggi Celesti dovrebbero essere molto più chiare ed evidenti. Perché? Perché in questo modo il ‘debito’ sarebbe rimesso molto più in fretta ed in maniera certamente autentica. Perché? Perché la decodifica di queste leggi superiori condurrebbe gli individui alla loro osservazione, in quanto punto prospettico certamente comune, ossia impartito da mano superiore a tutto quello che si estende 'al di sotto'. 

Sarebbe una sorta di democratica ed imparziale amministrazione di giustizia…

E invece no. Se una persona ha qualcosa da farsi perdonare, magari commessa in altre Vite, l’oscurantismo imperante anche a livello di somministrazione delle leggi Celesti dilata, secondo tempi diversi, il momentum necessario al fine di raggiungere la ‘remissione delle colpe’. Le colpe sono ovviamente delle responsabilità mal riposte, nel senso che ‘in quel Tempo’ l’individuo non era ancora pronto ad assumere se stesso come parte Divina capace di co-creare secondo linee guida 'pre impartite'. Quindi, non una colpa, bensì una ‘immaturità’ capace, però, di generare ‘debito’ e, dunque, inclinazioni pericolose sul proprio futuro.

È ‘giusta’ questa linea auto educativa, che per essere compresa necessita di tanta pazienza, lungimiranza, fiducia, tenacia, etc.? O, piuttosto, ciò che è tanto chiaro da un certo punto prospettico sovradimensionale, da un'altra prospettiva rimane quasi completamente incomprensibile?

Ossia, non è che questa sorta di ‘oscurantismo’ sia basata sulla latitudine che ci ospita in un determinato momento della nostra esistenza, piuttosto che su una sorta di segretezza cosmica ‘sadomaso’? La mia domanda è: ‘perché tanta sofferenza?’... 

Secondo me esistono infinite vie per giungere alla comprensione di sé e non necessariamente solo quella legata a ciò che questo paradigma identifica come ‘unica realtà 3d’.

Occorre ‘osare’. 

L’Universo è molto 'generoso' e comprensivo e non ha, come linea base principale, l’abitudine di ‘nascondersi’ in termini comprensivi. La Natura è sempre esplicita e ognuno di noi è strutturato per decodificare la realtà emersa secondo i codici autentici della sua manifestazione.

Il problema è, semmai, che una certa lontananza da noi stessi, instaura la medesima distanza dalla comprensione dell’Universo circostante che ‘contiene noi stessi’. Il ‘velo’ è opera nostra e al fine di ‘evocarlo’ abbiamo avuto la necessità di attirare talune entità capaci di amministrare un simile volere. L’incrostazione dei sistemi ghiandolari umani, ossia delle porte di comunicazione universale, è solo la conseguenza di un ‘rifiuto’ interiore alla comprensione

È come prendersi del Tempo per godere il panorama mozzafiato trovato lungo il cammino e rimanere talmente invischiati dall’osservato da confondersi con esso e smarrire il senso della propria auto esistenza in loco…

Prendiamo come frattali la grande proliferazione di ‘punti compro oro’ e di ‘sale da gioco Vlt’, che sono emersi come diretto sfruttamento di questo periodo storico caratterizzato ed abbozzato dalla cosiddetta ‘crisi internazionale’. Ecco. Coloro che attentamente osservano a livello 3d tendono a sfruttare per un proprio vantaggio materiale le anse o la risacca dell’evoluzione altrui; il risultato è la creazione di una zona paludosa in cui si è comunemente inseriti.

La decodifica parziale di una verità superiore conduce alla separazione di una comunità, in quanto per vie Naturali biodiverse, ognuno risponderà alla propria maniera al feedback ambientale. Eliminando la componente spirituale dalla capacità di discernimento raggiungeremo certamente un ‘territorio’ polarizzato con il nostro stato deficitario e confusionario, da cui parte l’emissione di segnale che mantiene eretto l’intero castello di carte che scambiamo per realtà.

È il solito circolo vizioso che siamo abituati a toccare con mano in SPS.

Ora, se potessimo tornare indietro nel Tempo, al fine di cambiare direzione a certe nostre decisioni, avendo visto il loro Naturale sbocco in un’ansa della possibilità non molto edificante, non sarebbe meraviglioso? Certamente. Ma se non è successo è perché ‘noi’ non ce lo meritiamo, nel senso che molti di noi sfrutterebbero questa possibilità per esaudire la propria sete di attaccamento, proprio come scritto pocanzi, quando alludevo alla nascita strategica di determinati esercizi commerciali in risposta alla ‘crisi’ globale in atto. 

Niente di male, per carità, tuttavia non mi sembra questa la migliore modalità di risposta etica alle difficoltà dei molti. Sembra, invece, una risposta reattiva ed egoica ad un momento particolare, che dovrebbe suscitare effetti diametralmente opposti nel tessuto sociale. 

Approfittarsi di una situazione non cambia di molto il senso del contesto, in quanto la globalità rimane nei ‘guai’ e le situazioni personali di coloro che hanno un immediato miglioramento delle proprie risorse economiche, si ammantano solo di un apparente livello di benessere, anch’esso momentaneo, che sfocerà più avanti in una correzione di rotta necessaria al fine di un maggiore affinamento sensoriale inerente alla consapevolezza necessaria per decodificare, in maniera diversa, la medesima situazione osservata, dunque, solo in altra maniera.

Se non sono emerse, ancora concretamente, una serie di possibilità biodiverse è solo perché globalmente siamo impreparati a gestirle: siamo ‘immaturi’. Un certo ‘potere’ verrebbe utilizzato solo per questioni di ‘dominio egoico’, per cui un simile potenziale rimane ‘oscurato’ pur essendo sempre davanti ai nostri occhi. 

Il fenomeno del calcioscommesse va stroncato. Ma non si può squalificare una persona in questo modo, senza nessun riscontro. Chiunque può alzarsi, puntare il dito su qualcuno e mandarlo al macello. Dei giudici ho fiducia, del sistema meno

Se per assurdo avessi ammazzato delle persone, il tifoso juventino sarebbe lo stesso pronto a difendermi. 

Per gli altri accade il contrario. Ma questa storia va al di sopra delle fazioni. Voglio che la gente sappia che una cosa così può capitare a chiunque
Antonio Conte
Link 
 
Questa modalità di ‘giudizio’ è una costante della società umana. Essa incarna una mesta necessità di voler vedere affondare il proprio ‘avversario’, che ha avuto un certo livello di 'successo'. È invidia e bassezza morale. Non gli si va incontro a stringergli la mano, bensì lo si attende oltre l’angolo per piazzargli un colpo basso e lo sport, in questo senso, è divenuto l’ambiente in cui meglio si può vedere all’opera questa bassezza umana:

lo sport dovrebbe emanare energia di tipo diametralmente opposto, rispetto a quella a cui ci siamo abituati a rilevare…

Sembra di essere tornati al passato. Polemiche arbitrali, Zeman contro la Juventus e Juventus contro Zeman... ‘Non c'è niente di nuovo sotto il sole, non c'è niente che mi stupisca. Mi stupisce soltanto che ci sia chi ne continua a scrivere e, soprattutto, che ci sia gente che continui a voler leggere di queste cose
Marcello Lippi
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L’appellativo che mi sembra più corretto per identificare questa abitudine è quello di ‘incantesimo’. Non sembra possibile chiamarlo in altra maniera, perché questo risultato è perlomeno magnetico in termini quasi di possessione: 

la gente lo alimenta riversandoci dentro il proprio ‘veleno’. 

Gli ‘sportivi’, che da giovanissimi hanno già risolto ogni problema economico, come investono il loro denaro mediamente? Investendo in immobili, aprendo attività commerciali, speculando in Borsa, etc. Ossia fanno esattamente come ogni altra persona che deve ancora risolvere la propria questione economica e, per farlo, scendono in campo disposti a tutto pur di ‘venirne fuori’.

Il denaro, in questo modo, diventa una ossessione e una possessione.

Denaro chiama altro denaro e ci ritroviamo con miliardari che diventano ancora più affamati dei nullatenenti. Una vera e propria spirale incantesimale.

Il professor Seth Lloyd, è un ricercatore nell'ambito della computazione quantistica, vale a dire quella branca dell'informatica che si lega con la meccanica quantistica. Un fenomeno interessante che il professor Lloyd stava studiando è l'effetto di post-selezione

Questo ‘effetto’ permette ad un computer quantistico di lavorare a velocità infinitamente più elevate rispetto ai computer tradizionali. Infatti, mentre nell'informatica tradizionale, quando il computer esamina una condizione, deve verificare una per una tutte le possibili alternative e vedere se soddisfano quel criterio (vero) o se non lo soddisfano (falso). Invece, nella meccanica computazionale questo avviene simultaneamente

Tutte le possibili soluzioni vengono verificate allo stesso istante e vengono restituite subito quelle che danno risposta positiva (vero). In altre parole si sfrutta le proprietà del Qbit, che trasporta simultaneamente tutte le informazioni alle quali sono associati degli stati quantici

Questo fatto permette di avere subito un risultato senza bisogno di provare tutte le soluzioni. 

Il sistema si comporta come se sapesse già in anticipo quali sono le risposte giuste e quali quelle sbagliate. È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Questo principio, associato al teletrasporto quantico, permetterebbe di trasportare una particella e di riportarla all'origine tramite un processo di post-selezione. Di fatto sarebbe un vero e proprio viaggio nel tempo…
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Il teletrasporto ed il viaggio nel Tempo sono certamente possibili e Dio solo sa se i Militari già non dispongano di simili possibilità. Ma il solo fatto di avvicinare un simile contesto ad un simile ambiente, fa certamente capire l’uso che questo ambiente farà di una simile scoperta.

È già scritto tra le righe, senza per questo essere pessimisti o negativi.

È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro. Questo processo non è quello che potenzialmente esegue l’evoluzione Naturale? In che senso? Non lo so. Lo intuisco applicando l’Analogia Frattale alle scoperte umane:

se gli umani hanno scoperto qualcosa, la Natura lo fa certamente ad un livello superiore!
 
Non appena qualcuno intuisce qualcosa, la Natura lo è già. Stiamo parlando di un ambito ‘magico’, che risponde direttamente alla nostra ‘antenna’. Il ‘segnale’ attiva questa magia, senza che l’emettitore ne sia pienamente consapevole. Come dire che la Natura è sempre un passo davanti a noi, così come l’ombra sembra sempre essere ‘dietro’ a noi, ossia una conseguenza della nostra esistenza fisica.

Amen. Così sia: sembra esprimere la Natura, mentre si forma e forma al/il nostro passaggio.

Ho rivisto in questi giorni, quasi in contemporanea per motivi ‘casuali’, due film intessuti nella possibilità di ‘viaggiare nel Tempo’ in maniera differente:

Deju-Vu e Frequency.

Vedendoli insieme, ho colto le due trame come se fossero una sola

quella inerente ad un messaggio che si avvale della visione dei due lungometraggi in questione. Che cosa ho colto?
 
Che i cosiddetti ‘fantasmi’ o fenomeni del tipo poltergeist, potrebbero essere delle sovrapposizioni di linee temporali diverse. Terra A e Terra B, ad esempio. Che cosa potrebbe accadere? Che due Mondi diversi a tutti gli effetti, ma che fanno capo ad uno stesso filo conduttore, possano in determinate circostanze comunicare in maniera ‘biodiversa’ tra loro, mediante assunzione di effetti collaterali originanti conseguenze molto simili a quelle interpretabili, da una mente non consapevole, come magia o atti diabolici. 

Stiamo descrivendo ancora e solo un altro tipo di Medioevo.

Ad esempio, la scena del tavolo, in Frequency, a cui viene impressa una frase con la punta di un saldatore di trent’anni prima e nel presente l’osservatore vede formarsi la stesa frase apparentemente dal nulla.

Magia? Possessione diabolica? No, semplice ignoranza di colui che giudica non conoscendo.

Entrambi i film narrano di una certa ‘casualità’ nello scoprire il ‘ponte’ che sorregge la comunicazione temporale tra versioni diverse temporalmente dello stesso Mondo. Così come entrambi sostengono la possibilità di teletrasporto nel Tempo sia di oggetti che di persone, anche se trattati ovviamente in maniere differenti. 

Cosa potrebbero rappresentare questi canali temporali aperti? 

Certamente una possibile fonte di biunivocità naturale presente nell’Universo, impressa talmente a fondo e sensata da risultare frattalmente replicata in ogni ambito del contesto energetico della Vita. Ma, dal momento in cui siamo noi ad essere padroni del nostro atteggiamento nei confronti della Vita, una simile possibilità viene come velata in virtù del contesto inerente al Piano di Studi in corso d’opera. Come dire che i ‘segreti’ dell’Universo sono tali in quanto qualcuno necessita dell’esistenza di un segreto al fine di bruciare speranza per proseguire nel percorso.

Tutto ha un senso.

I canali temporali tra Mondi e tra Mondo A e Mondo B, potrebbero essere aperti in funzione di questa espressione: 

è come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Per permettere ciò l’energia necessita di una non-localizzazione temporale, ossia della possibilità di agganciare lo scorrimento del Tempo in ogni sua singola partizione, che non avrebbe più senso definire e svolgere in un percorso unidirezionale ‘Passato/Presente’

L’umanità che cosa ha dovuto creare al fine di telecomunicare? Un sistema di torri di comunicazione e apparecchi portatili con i quali poter parlare. Allo stesso modo l’Universo potrebbe essere sorretto da una forma di comunicazione simile, e ovviamente molto più perfezionata, essendo ormai insita nella proprietà della componente energetica multi stratificata. Tuttavia, l’Universo o, meglio, il percorso umano di decodifica dell’Universo, potrebbe passare prima dall’osservazione dell’equivalente sistema di torri di comunicazione Universale, nei panni dei cosiddetti ‘Buchi Neri’.

La Scienza si è sempre fermata, nel Tempo, a causa del ‘giudizio’ e della Paura di poter perdere un vantaggio acquisito nel corso del Tempo stesso, che come un fiume infrastrutturale contiene e veicola ma, contemporaneamente, è contenuto e veicolato, proprio come un cavallo da un umano.

Un articolo di news.cnet.com e uno del Daily Mail fanno alcune considerazioni sulle parole del noto astrofisico Stephen Hawking, dicendo che risulta confortante sapere che uno scienziato ammette di rinunciare a esporre pubblicamente le sue conclusioni per il timore di essere preso per uno svitato...
 
Riguardo ai viaggi nel tempo, Hawking ha ammesso di essere stato abbastanza riservato su questo soggetto per paura di essere considerato un eretico dalla comunità scientifica, ma che di recente ha cambiato idea(Perché?).
 
‘Sappiamo già, dagli acceleratori di particelle, che il tempo rallenta per gli oggetti che si muovono ad alte velocità; quando portiamo una piccola particella al 99.99% della velocità della luce nello Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra, il tempo che sperimenta è solo una frazione del nostro, un sette millesimo’…
Brian Cox
Link

Il proprio ‘aggiornamento’ procede sempre e il non tenerlo in considerazione o il rifiutarlo conduce ad un blocco evolutivo di ogni situazione, che emerge da sè e dalla propria presenza. Da cosa dipende il proprio 'orizzonte degli eventi'? Dal punto in cui ci si trova ad osservare. Da una montagna il panorama sarà molto più aperto rispetto a quello che si vede da una pianura.

Non solo:

esiste anche una certa fisionomia del luogo che ospita. Un certa ‘forma’ che occorre intuire e interpretare al fine di essere certi di assumere la visione prospettica più vera, dal punto in cui è possibile abbracciare il massimo livello di apertura possibile

Non sempre questo punto è raggiungibile dal livello stesso che ospita. A volte è solo una triangolazione superiore che permette una simile osservazione. Il frattale è un volo in aereo o la visione satellitare. La forma della Terra è intuibile vivendogli sopra ma soprattutto levandosi al di sopra di essa. Pur rimendo consapevoli che eventuali masse d’acqua illudono sulla sua vera forma e che la Luce può giocare strani ‘scherzi’ alla nostra ipotesi di visione anche se ultratecnologica.

(Hawking ), in collaborazione con Jim Hartle, ha sviluppato dagli anni ottanta un modello cosmologico in cui l'universo non ha confini nello spaziotempo, sostituendo il Big bang, inteso come singolarità iniziale, con un modello matematico che egli descrive per analogia come la regione di un polo terrestre

nessuno può viaggiare più a nord o più a sud dei rispettivi poli in quanto in tale luogo non esiste un contorno

Originariamente la nuova proposta prevedeva una forma dell'universo di tipo chiuso, ma le discussioni con Neil Turok hanno portato a concludere che la proposta di assenza di condizioni al contorno è valida anche nel caso di un universo aperto…
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In assenza di un contorno che facciamo? Continuiamo a girare senza sosta convinti del contrario, animati dal desiderio di trovarlo. Ma se non esiste affatto? Si forma un loop, un motore di esperienza che sfocia nelle 3d. Questo è un canale spazio/tempo tra Mondi e al suo ‘interno’ anche tra Mondi A e Mondi B. Le informazioni circolano ad ogni livello della struttura interconnessa e tutto si avvale di questo passaggio comunicativo. 

Tutto è informazione…

In astrofisica il teorema dell'essenzialità (in inglese no hair theorem) postula che tutte le soluzioni del buco nero nelle equazioni di Einstein-Maxwell sulla gravitazione e l'elettromagnetismo nella relatività generale possono essere completamente caratterizzate soltanto da tre parametri classici esternamente osservabili
  1. massa
  2. carica elettrica
  3. momento angolare. 
Tutte le altre informazioni  riguardanti la materia di cui è formato un buco nero o sulla materia che vi sta cadendo dentro, ‘spariscono’ dietro il suo orizzonte degli eventi ed è dunque permanentemente inaccessibile agli osservatori esterni
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L’orizzonte degli eventi è il ‘paraluce’ che non permette di assumere il massimo dell’estensione del possibile; esso varia e dipende da ogni situazione individuale e globale. È il Libero Arbitrio che si espande e si contrae in funzione del Piano di Studi e della consapevolezza.

Esso è sempre giustamente livellato ed opportuno.
  1. massa (scenario)
  2. carica elettrica (polarità)
  3. momento angolare (Tempo/Prospettiva).
Lo scenario polarizzato nel Tempo secondo una certa Prospettiva

realtà emersa che informa l’Universo di noi. Informazioni…

Un orizzonte degli eventi è, nell'accezione più diffusa, un concetto collegato ai buchi neri, una previsione della relatività generale. In una accezione molto più generale, se per ‘evento’ si intende un fenomeno (particolare stato della realtà fisica osservabile), identificato dalle quattro coordinate spazio-temporali, un ‘orizzonte degli eventi’ può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare il fenomeno.
 
C'è, inoltre, da osservare che dall'interno di un buco nero non può uscire alcuna informazione che possa dire alcunché sulla sua struttura intima o, perlomeno, non esiste una teoria di riferimento ben consolidata e suffragata da dati osservativi.
 
Tale teoria sarebbe la gravità quantistica, la quale, andando oltre la relatività generale e, probabilmente, oltre la meccanica quantistica, dovrebbe unificarle e trovare il quadro matematico dal quale scaturiscono entrambe. 
 
Oltrepassare l'orizzonte degli eventi di un buco nero.
Un errore molto comune è quello di immaginare l'orizzonte degli eventi di un buco nero come una superficie statica di forma più o meno sferica. Quello che è invece bene tenere presente è che si tratta di un orizzonte a tutti gli effetti, ovvero di qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore (esattamente come l'orizzonte terrestre).
 
Con la locuzione di orizzonte degli eventi s'intende anche il limite dell'Universo osservabile…
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Qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore. Le Colonne d'Ercole...
 
È proprio quello che succede se non si è sufficientemente in equilibrio consapevole: 

tutto sfugge e si ottiene l’esatto opposto di quello che si auspica

Per cui l’espressione precedente è frutto di una attuale limitazione umana e non è assoluta. Cerchiamo di comprendere e di non fermarci alle voci enciclopediche di riferimento inerziale

(Durante) la 17a Conferenza Internazionale sulla Relatività Generale e la Gravitazione che si è tenuta a Dublino… Stephen Hawking ha parlato, ammettendo il suo errore e svelando quello che c'è di nuovo a proposito dei buchi neri

L'errore era stato ritenere che i buchi neri distruggessero tutto ciò che fagocitavano e, malgrado dopo eoni fossero destinati a dissolversi, niente di ciò che c'era prima poteva sopravvivere, in nessuna forma. 
 
Invece le cose non starebbero in questo modo. 
 
Hawking è giunto alla conclusione che nel processo di disintegrazione dei buchi neri, la materia e l'energia che li costituiva viene restituita agli orizzonti infiniti dell'universo in una forma stravolta, ovvero in nessun modo riconoscibile rispetto a com'era prima

Nella sua precedente visione, Hawking ammetteva anche la possibilità che la materia caduta in un buco nero, finisse in un universo parallelo. ‘Non c'è un altro universo neonato dall'altra parte, come pensavo una volta’, ha affermato Hawking, dispiacendosi con gli appassionati di fantascienza. ‘Ma l'informazione rimane saldamente nel nostro universo e non c'è alcuna possibilità di usare i buchi neri per viaggiare verso altri universi’. 
 
Circa trent'anni dopo l'uscita della teoria sui buchi neri che l'ha fatto salire alla ribalta, anche grazie al suo bestseller Dal big bang ai buchi neri — Breve storia del tempo, Hawking da grande scienziato qual è ha quindi ritrattato umilmente la sua teoria, ammettendo di aver perso una sorta di scommessa trentennale con John Preskill, astrofisico del CalTech, il quale aveva sempre sostenuto che qualcosa della materia inghiottita dai buchi neri doveva pur conservarsi
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Ecco apparire il primo abbozzo scientifico relativo all’Akasha:

Akasha è il termine sanscrito per indicare l'etere.
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Ma è anche una ‘memoria’ dell’Universo, consultabile se idonei alla sua presenza. Molti autori ne hanno scritto. Ad esempio, Rudolf Steiner ha riscritto la Storia Umana attraverso lo stampo del registro Akasico, nel suo ‘Le Cronache dell’Akasha’.

Come coloriamo quello che sentiamo, ipotizziamo, udiamo, vediamo, immaginiamo? Secondo crismi sfuggevoli tuttavia opportuni. 

Con grande stima e fiducia… 

SPS

DavideNebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 28 aprile 2011

Abbracciare e/è decodificare la Vita.





Perché, molto spesso, utilizzo come fonte ‘autorevole’ di termini e concetti il sito di Wikipedia? Perché Wikipedia rappresenta la voce dal punto di vista 'medio/ufficiale' e una sorta di Stele di Rosetta ai fini della comunicazione e 'comprensione' comune. 

Non è un giudizio che si esprime in merito al ‘sapere’ ivi contenuto, ma una semplice osservazione del tipo di fonte che ‘colora’ e riporta quel sapere. La fonte in questione è rappresentata dalla buona volontà di ogni persona che si sente di fornire il proprio contributo all’espansione dell’enciclopedia più famosa del Web. Non mi sento di utilizzare il termine ‘enciclopedia libera’,  perché non credo che lo sia veramente, perché le persone che collaborano volontariamente si riferiscono sempre al sapere ufficiale che passa l’Antisistema

L’ho, più volte, appurato soprattutto in ambito di controinformazione o informazione parallela. È come se anche Wikipedia dovesse rendere conto al pubblico paradigma al fine di ‘rimanere a galla’. Può essere certamente una linea di condotta molto sagace e lungimirante, alla Leonardo Da Vinci, per intenderci: fare buon viso a cattivo gioco. 

Comunque a lei spesso mi riferisco perché è un punto di unione condiviso e valente, rispecchiante una sorta di nazionalpopolarismo della raccolta del sapere. È, dunque, un buon riferimento visti gli argomenti affrontati da SPS. Se riportassi le fonti allineate con certi argomenti trattati, il rischio sarebbe quello di esporsi alla pubblica demonizzazione del preconcetto. A volte lo faccio, per carità, però tendo a livellare il baricentro dell’articolo tramite riferimenti a siti divenuti ormai ‘istituzionali’, ossia che non creano troppo 'stupore' se agganciati. 

È questo un chiaro frattale del 'come vanno le cose' a questo Mondo e di come il cambiamento ‘strisci’ sottilmente tra tutte le parvenze di realtà che andrebbero certamente meglio inquadrate e vissute. Il Mondo non può cambiare troppo in fretta, pena l’affrontare un pesante crollo delle infrastrutture di ‘carta’ sul quale poggia. Un esempio lampante lo si riscontra nel campo dell’energia: una liberazione repentina dal dominio del petrolio, paradossalmente, metterebbe in ginocchio il paradigma sociale imperante da secoli. Probabilmente, nel breve, i danni sarebbero maggiori dei vantaggi. Io penso che chi è al comando della ‘nave’ questo lo sa benissimo e che non è quell’irresponsabile che ognuno di noi ha pensato almeno una volta nella propria Vita

Il meccanismo sviscerato da Zeland, inerente ai ‘pendoli’ è molto chiaro: ogni forma di organizzazione umana, nel tempo, inizia a 'camminare con gambe proprie', utilizando i membri interni fondatori e partecipanti allo stesso modo del bruciare risorse carbon-fossili

Ossia, le persone vengono assorbite da ciò che hanno creato. 

Ciò che hanno creato assume una propria identità e necessita dell’energia delle persone schierate all’interno. Tutto questo meccanismo descrive una sorta di prigionia in casa propria, costituita da una serie contorta di ‘quieto  vivere’, di vantaggi acquisiti e di uno stile di Vita a cui si fatica a rinunciare come una specie di… dipendenza reciproca

Ecco che il meccanismo scoperto ed evidenziato da Vadim Zeland, ricorda molto da vicino il concetto di parassitismo energetico sviluppato in una serie di articoli in questo Blog. Le entità che controllano il genere umano sono rispecchiate ampiamente dalla legge dell’analogia frattale imperante in ogni ambito esistenziale. Il loro ‘passaggio’ è sempre più chiaro, proprio come in Astrofisica, ad esempio, per scoprire l’esistenza di un buco nero si osservano i suoi effetti nell’ambiente in cui si presuppone essa ‘esista’

Oppure l’osservazione degli effetti gravitazionali ‘anomali’, osservati in un sistema planetario, che permettono di capire che un pianeta esterno esiste e si sta avvicinando. Ogni ambito sul quale si ‘posa’ il pensiero e l’attenzione si trasforma immediatamente in una forma codificata di informazione

La cosa meravigliosa è che questa ‘informazione’ non è mai fine a se stessa o fuori luogo, ma rispecchia fedelmente lo status dell’osservatore ed, allo stesso tempo, veicola una informazione completa. 

Non è semplice da descrivere a parole. 

Il livello della decodifica dipende dalla nostra capacità vibrazionale raggiunta o maturata in un dato istante. In questa maniera, l’Universo ha ‘trovato il modo’ di non abbandonarci mai, riuscendo sempre ed in continuazione a fluire attraverso un fiume costantemente in piena, sempre abbondante e ricco di informazione di Verità condivisa: Verità ‘nascosta’ alla luce del Sole.

Dipende ‘solo’ da noi… coglierla, raccoglierla, abbracciarla…

La famosa massima - Tutto scorre – sembra proprio riferirsi all’esempio soprariportato, inerente ad un fiume in piena nel quale ‘tutto possa scorrere liberamente’. Il riferimento è al cambiamento ma non solo: la chiave di lettura relativa alla portata del fiume esistenziale, conferisce un altro aspetto al pensiero attribuito ad Eraclito. Quale? 

La prospettiva legata al fiume dell’abbondanza che non può mai conoscere la secchezza. Il concetto del cambiamento è vero ma striminzito se rapportato alla Verità maggiore contenuta nel ‘messaggio’. Tutto è abbondanza. Semmai il cambiamento è una ‘costola’ di questa Verità…

L’Antisistema non lascia mai nulla al caso, esprimendo in questa modalità un altro frattale delle leggi Celesti, ossia che ‘tutto è opportuno ed appropriato’. Medesimo frattale contenuto nella Bibbia o in qualsiasi altro testo sacro, ossia inerente alla portata dell’informazione codificata e stratificata al loro interno. Informazioni idonee ed in ‘simpatia’ con il livello evolutivo dell’umanità che legge. 

Informazioni che emergeranno con ben altro spessore allorquando il lettore sarà pronto. L’atto del celare e del nascondere, in questo senso, in questo modo, diventa persino… terapeutico, proprio come rispecchiato dal crescere quotidiano del bambino, al quale per attraversare la strada si inizia con il dare la mano e si termina con il chiederla. È tutto in ordine perfetto. Non è semplice ‘capirlo’ ma tant’è.

Scrivevamo di una forma intelligente di abbondanza caratterizzante il tessuto dell’Universo; abbondanza codificata e dunque necessitante di una organizzazione, di uno stoccaggio delle informazioni stesse. In che modo potrebbe ‘fare’ il Genio all’opera? Quando usiamo il termine ‘tessuto’, non andiamo molto lontani dalla veridicità dell’evento, infatti esiste un ‘fenomeno’ naturale, non riconosciuto dalla scienza, denominato ‘etere’:

L'etere (in greco antico αἰθήρ, confluito in latino come aether), sinonimo di quintessenza (dal latino medievale quinta essentia, a sua volta variazione del greco pémpton stoichêion, quinto elemento), era un elemento che secondo Aristotele si andava a sommare agli altri quattro già noti: il fuoco, l'acqua, la terra, l'aria. Secondo gli alchimisti, l'etere sarebbe il composto principale della pietra filosofale.
 
La storia dell'etere inizia con Aristotele… credeva che l'etere fosse eterno, immutabile, senza peso e trasparente. Proprio per l'eternità e l'immutabilità dell'etere, il cosmo era un luogo immutabile, in contrapposizione alla Terra, luogo di cambiamento.
 
Come regola, tutto ciò che giunge anche come eco lontano dal passato, è solo ed esclusivamente pura Verità. Che la scienza non supporti ancora questa Verità non mi interessa. La saggezza antica è un vento che spira sempre alla pari del fiume dell’abbondanza dell’Universo. Se il termine ‘aether’ identifica il quinto elemento, quello che permea tutto il resto, e se questo termine lo dobbiamo alla conoscenza dei nostri avi, cioè ancora noi stessi, ebbene io credo in questa indissolubile Verità a ‘prescindere’ dalla logica Verista o Illuminista

Se ci pensiamo bene, anche la logica ci viene in ‘soccorso’: la logica legata all’intuizione e alla sensienza. 

Tramite l’etere l’Universo ha potuto intessere l’organizzazione dell’informazione multidimensionale che ci permette di ‘non perderci mai veramente’. Il frattale costituito inconsciamente dall’umanità è quello relativo a Internet ed allo stoccaggio dei dati di ogni tipo raccolti, gestiti e manutenuti. Oggigiorno, tutto ruota attorno alla capacità di memorizzazione intelligente delle informazioni e cio riporta alla mente ciò che scriveva Steiner nelle ‘Cronache dell’Akasha’, quando riferiva che in epoca precedenti alla nostra, l’umanità si esprimeva attraverso la propria capacità di memoria: chi aveva più memoria aveva un peso maggiore nell’allora società

A proposito di Akasha, leggiamo cosa significa in una lingua antica come quella del Sanscrito: 

Akasha è il termine sanscrito per indicare l'etere.
 
Nell'Induismo il termine è utilizzato per indicare l'essenza base di tutte le cose del mondo materiale, l'elemento più piccolo creato dal mondo asytale. Akasha è uno dei Panchamahabhuta o 'cinque grandi elementi', la cui principale caratteristica è Shabda, il suono. In hindi il significato di Akasha è cielo.
Per le scuole filosofiche Hindu Nyaya e Vaisheshika l'Akasha è la quintessenza, substrato della qualità del suono, una sostanza fisica eterna, impercettibile e che tutto pervade.
Da Wikipedia 
 
Veramente un bell’incrocio di riferimenti univoci. Se gli Antichi avevano questa conoscenza, perché è andata via via smarrendosi? Secondo me, per via della duplicità della fenomenologia esistenziale: ciò che ‘sparisce’ non scompare nel vero senso della parola, ma si trasforma in un qualcosa d’altro, permette l’emersione di un altro aspetto ancora di sé, più appropriato ed in linea con la nuova vibrazione dell’osservatore

A questa dinamica, ad esempio, dobbiamo l’emersione dell’Io nell’umanità, proprio a scapito della componente chiaroveggente, effettivamente molto presente in altre epoche. Nell’economia dell’evoluzione tutto trova un senso. Lo stare ‘qua’, in Terra 3D, in un corpo fisico e con la consapevolezza ridotta al lumicino, ha un  senso nel momento in cui smettiamo di sentirci delle vittime. Comunque anche interpretando quel ruolo, stiamone certi, che l’entità e lo spessore del ‘viaggio’ non cambia. Forse sarà più lungo, difficile ed arzigogolato, ma sicuramente condurrà inequivocabilmente e sempre sulla via del ritorno a ‘casa’. 

Ecco un frattale evidente che ci rammenta l’esistenza dei registri Akasici:
       
Arriva la spiegazione ufficiale di Sony sul blackout del PlayStation Network che ormai durava dal 20 aprile: ‘un'intrusione illegale e non autorizzata’ nel network, avvenuta tra il 17 e il 19 aprile, ha portato al furto dei dati personali di 77 milioni di utenti. Informazioni estremamente delicate come i nomi dei clienti, gli indirizzi, le email, le date di nascita, gli username e le password e la storia degli acquisti di PlayStation Network e Qriocity.
Link 
 
Nella limitatezza tridimensionale si cerca di rubare di tutto; ciò è inerente ad un riflesso di quelle entità parassite che controllano le energie vitali del genere umano. Ricordiamo le vastissime mandrie di bisonti che caratterizzavano il territorio americano prima della venuta degli uomini ‘bianchi’: che ne è stato? Perché le popolazioni native, che stazionavano in armonia prima di tutto con se stesse, manifestavano una ‘sensibilità’ del tutto diversa da quella delle popolazioni 'invadenti'? 

Secondo me, perché erano libere da queste forme esistenziali di assorbimento dell’energia altrui. 

Al fine di costituire il miglior ecosistema utile ai propri scopi, non esitarono ad ispirare quella sete di sopraffazione che dimostrarono pienamente le nazioni colonialistiche dell’epoca. Da questo punto di vista, queste entità sembrano non appartenere all’intero genere umano, o meglio, sembravano non appartenere all’intero genere umano

Come asseriva Steiner, le entità Asuriche sarebbero giunte più avanti, di pari passo allo sviluppo nell’uomo della nuova sfera interiore relativa all’Io. Tuttavia, a quel tempo, erano già sviluppate le altre entità riferite da Steiner, ma questo probabilmente nell’uomo occidentale, anche se a ben 'vedere' l'umanità intera è stata sempre interessata da molto vicino al 'volo a cerchio' di un certo tipo di energia 'oscura'

Stiamo parlando, dunque, di una sorta di ‘infezione’ del substrato energetico umano. 

Un contagioso modo d’essere in totale disarmonia con le leggi del Creato. Non che le popolazioni native americane ne fossero immuni, ma probabilmente esse avevano una maggiore comprensione naturale della decodifica dell’informazione Universale, ossia possedevano una maggiore consapevolezza del chi essi fossero nella più profonda concezione dell’esistenza.

Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
Tatanka Iotanka

Questo personaggio, a cui sopra mi riferisco, nell’immaginario collettivo è chiamato ‘Toro seduto’, in realtà la traduzione del suo nome indiano dovrebbe essere ‘Bisonte seduto’, ma la lettura della sua biografia porterebbe ad una maggiore comprensione ed estensione di un simile ‘suono’. 

L’Antisistema schiaccia tutto quello che può mutare la vibrazione in auge, e lo fa in quanto tale, senza altri scopi, se non per realizzare ciò che ‘va per la maggiore’. Questo scenario è neutro in sé e per sé, ma si presta ad essere ‘colorato’ nel momento in cui una certa massa critica inizia a manifestarsi. Chi dirige questa massa critica?
 
Un qualcosa fuori dal ‘cerchio’…

Ecco un’altra traccia del suo passaggio e della volontà di ‘andare avanti’:

Le medicine nello spazio non funzionano.
Avete in programma un viaggio nello spazio? Che sia per lavoro o per semplice turismo (spaziale, ovviamente) mettete nella valigia una maglia di lana e qualche vestito pesante. Lassù è meglio non ammalarsi: anche un banale raffreddore, un torcicollo o una semplice infiammazione articolare potrebbero diventare piuttosto fastidiosi. 
 
Secondo un recente studio della NASA, infatti, nel cosmo, l'efficacia di aspirine, antibiotici e medicinali vari sembra essere notevolmente ridotta. Un bel problema, visto che la durata delle missioni spaziali e l'impegno fisico richiesto agli astronauti sono in costante aumento. Le medicine, sulla Terra, hanno una vita utile media di un paio di anni, poi cominciano più o meno rapidamente a perdere le funzionalità terapeutiche. Ma nello spazio l'esposizione prolungata alle basse dosi di radiazioni ionizzanti ne riduce notevolmente la vita utile: in altre parole, scadono prima.
 
Gli scienziati del Johnson Space Center hanno inviato sulla stazione spaziale Internazionale 35 campioni di medicine diverse e, a intervalli compresi tra i 15 giorni e i 28 mesi, ne hanno analizzato l'efficacia terapeutica. I risultati sono stati sconfortanti: la maggior parte dei composti è tornata dallo spazio completamente o parzialmente degradata e molti di loro non avrebbero più superato i test della Food and Drug Administration per la commercializzazione negli USA.

Le adrenaline, la vitamina A e la vitamina C hanno invece tratto giovamento dalla permanenza in orbita: l'ambiente ricco di CO2 le ha protette dalla ossidazione alla quale sono particolarmente sensibili. 'Lo studio faciliterà la ricerca e lo sviluppo di prodotti farmaceutici progettati per lo spazio e di tecnologie di packaging adatte all'ambiente extraterrestre' spiega Lakshmi Putcha, responsabile dello studio.
Da Yahoo 
 
Il Lyndon B. Johnson Space Center (JSC) è l'installazione della NASA sede del Centro di Controllo delle Missioni (Mission Control Center - MCC) per tutti i voli spaziali con equipaggio umano, oltre che centro di ricerca e preparazione per il volo spaziale umano.
Da Wikipedia 
 
Lo studio faciliterà la ricerca e lo sviluppo di prodotti farmaceutici progettati per lo spazio e di tecnologie di packaging adatte all'ambiente extraterrestre’. Quanti 'interessi' si celano dietro a questi ‘preparativi e studi’? 

Certamente il tentativo di sopravvivere a se stessi, di esportare un modello Antisistemico anche nello sviluppo della società umana nello Spazio. Se l’Universo parla in codice, viene naturale l’associazione del nome del ex presidente americano Johnson con quella Johnson & Johnson, che ‘è una società farmaceutica multinazionale americana che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale e l'automedicazione. È stata fondata nel 1886… È fra le imprese che finanziano i partiti statunitensi’
 
I cognomi sono frutto del caso? Bah. L’Antisistema, come del resto l’Universo, non lascia mai nulla al caso. Proprio come le immagini di quel video preso da Wikileaks, in cui si vedono gli elicotteri 'invisibili' americani che attendono e terminano i loro target umani. Una precisione estrema che non conferisce scampo ai poveri malcapitati

La differenza tra un film e questa realtà è che le pallottole, nelle 3D, non mancano mai il bersaglio, mentre nei film possono sfiorare il bersaglio, soprattutto se il bersaglio è anche l’eroe di turno. Nella realtà 3D le pallottole sono ‘intelligenti’, secondo la volontà di chi schiaccia il dispositivo di scoppio, come dimostra il tragitto magico della pallottola che ha tolto da questo piano dimensionale John Fitzgerald Kennedy: un vero e proprio prodigio di abilità balistica e di magia quantica di precisione, deposta nelle mani di un solo uomo infiltrato tra le maglie statiche della sicurezza feroce che si schiera attorno alla visita in campo aperto di un presidente di stato. Mi sembra del tutto normale, no?
 
Quanta parodia ci circonda. 

Da sempre. Non falsità ma vera e propria rappresentazione teatrale della Vita, come l’11 settembre 2011, come l’attacco a Pearl Harbour, come l’innesco di ogni conflitto, come la ritirata strategica della ‘coalizione’ nella prima guerra del Golfo o come quella di Hitler di fronte a Mosca nel 1941. L’illusione è totale e ci avvolge in ogni ambito ed in ogni campo dell’esistenza visibile ed invisibile al nostro apparato sensoriale. Facciamoci ‘caso’…

L’intuizione ci parla con il ‘linguaggio dell’occasione’. L’impreparato si lascia sfuggire la sua occasione; a volte non la riconsce neppure. Chi è preparato afferra l’occasione, perché per lui è una risposta alla sua attesa… L’intuizione viene dall’esterno verso di noi.
L’uomo alla soglia – Bernard Lievegoed

Fate attenzione alle domande che vi pongono poste, in esse si esprime il vostro Karma.
Rudolf Steiner

La via d’evoluzione che conduce all’intuizione richiede una preparazione cosciente riguardo al saper riconoscere tali domande, le quali, per lo più, non sono udibili in parole, ma nel linguaggio che si esprime nelle circostanze della Vita.
L’uomo alla soglia – Bernard Lievegoed

Chiudi gli occhi e contempla chi sei. Sei rispettato o denigrato? Morale o immorale? Giovane o vecchio? Un padrone o uno schiavo? Chi sei? Chiudi gli occhi e, nella tua solitudine, ogni concetto decade: non puoi essere nulla. A quel punto affiora il vuoto, qualsiasi concetto viene nullificato: resta solo la tua esistenza.
L’arte del mutamento – Osho

L'amore e l'arte non abbracciano ciò che è bello, ma ciò che proprio grazie al loro abbraccio diventa bello.
Di Notte - Karl Kraus

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com