Spesso, quasi sempre, il cielo è a… strisce.
Te ne sei accorto? Sì, le scie di condensa. Sì, le scie chimiche. Sì, quello che vuoi. Ma, il cielo è a strisce. Ma quando mai? Le foto nei libri scolastici, i fumetti, etc. lo ritraggono così, come se fosse “normale”.
Un cielo “pezzato”. Ap-prezzato.
Un
patchwork “fai da te”, ad arte. Un puzzle o collage. Ricordi? “Una volta” li
facevano fare, alle “elementari”. Forse anche alle “medie”. Ma non alle
“superiori”, laddove il lassismo degli in-segnanti aumenta a dismisura e il
merito diventa “merito” (ovunque ormai). E vai di fotocopie.
Sino alla “università”, dove è l’atteggiamento “mafioso” ad auto imperare.
Sì, le solite sterili polemiche. Certo.
In-tanto, le cose accadono, si succedono, “fioccano come nespole” al Processo del lunedì. Biscardi docet. Su tale falsariga, va da sé che ti possono buggerare come se niente fosse.
È “te” che ingannano. Chi? Lor signori.
E qual è lo “strumento”? Ancora “te”. No? La-gente “Smith”, sei proprio “te”. L’essere “a Massa”. O, “ammazza”.
L’esse-Re dimentico: l’ex-se-Re = l’ex Re.
Laddove è la “lex” che impera o, meglio, impazza.
Come, sempre lor signori, riescono a cancellarsi dalla realtà conseguente manifesta? Mediante la rivelazione, che conta assolutamente su di “te” per auto ri-attuarsi, av-venire sin da “ora” per, potenzialmente, “sempre” o nei secoli dei secoli, amen.
Ne sovvieni? Come no.