lunedì 29 giugno 2020

Ridicolo.


Il Riddikulus è un incantesimo utilizzato per contrastare i Mollicci... Siccome il Molliccio assume la forma di ciò che terrorizza di più la persona che si trova davanti, nello scagliare l'incantesimo occorre pensare a qualcosa che renda esilarante la forma che assume:
ad esempio Neville, poiché la creatura assume l'aspetto di Severus Piton, immagina il professore con indosso i vestiti di sua nonna
Incantesimi di Harry Potter Link
La situazione è “ridicola”, e - all’insegna de’ “l’abito (non) fa il monaco” - rende ridicolo l’essere “a Massa”. 
Oppure, è l’essere “a Massa” che rende ridicola la situazione? Non è portante questo. Piuttosto:
che cosa (chi) continua ad auto riproporsi, sostanzialmente.
Ridicolo = assurdo, incredibile, stravagante, etc.  
Bah; è “stravagante” la condizione in cui versa, d’assieme, l’essere in società? No. 
Non lo è, poiché non si sta “misurando” qualcosa in termini di… “sartoria”. 
Non è di un vestito che si tratta, bensì, della “veste” che incarna chi è “dentro” a tale situazione che, or dunque, è sempre “alla moda”, nonostante non si tratti propriamente della moda. 
Le “cose”, 1- succedono, perché 2- “è già successo”, allora 3- contemporaneamente continua a succedere sostanzialmente il punto 2, dal momento in cui 4- è l’ambiente che lo permette, 5- funzionando proprio in tal “modo”. 
Il “grande” evento, sintanto che non è “superato (giurisdizionalmente)”, continua ad auto ripetersi, livello per livello, in quanto a “memoria ambientale”. 
Ciò che credi di “riconoscere”, ad esempio, in termini sterili di ciclicità, frattalità, reincarnazione, etc. 
La situazione, di conseguenza, è ridicola nella misura in cui non ti rendi conto sostanzialmente, e, contemporaneamente, c’è chi se n’è accorto e, quindi, funge da ipotetico “capo saldo” o fonte di comparazione.
Infatti, in assenza di ciò, persino il ridicolo più assoluto rimane in un campo di fattibilità indiscutibile
Una questione di consapevolezza, maturità, evoluzione e consapevolezza?
Non nell’accezione ormai divenuta comune, nell’Anti-Sistema; laddove questo si applica a contesti “minori”, come la famiglia o il “giudizio”.
Mentre, contemporaneamente, sfugge completamente il senso sostanziale del “è già successo” e continua a succedere. Se, continua a succedere, infatti, significa che nonostante ogni prosopopea sociale o qualsiasi forma di “credo”, rimane assolutamente inalterato il grado eco-dominante che ha totalmente l’intera situazione reale manifesta o Anti-Sistema. 
Ma… come ben sai, questo è tutto da com-provare, alias, dimostrare… procurando “prove” nella maniera in cui se l’aspetta qualsiasi organo “tribunale”, nell’accezione “di fatto” o codice di legge, regola scientifica, “credo”, etc.
Insomma, il giudice si aspetta che SPS (Io) riesca a “produrre” prove schiaccianti assolutamente evidenti, rispetto alla “tesi” portata sino a lì. Cioè
Di cosa stiamo parlando? 
Ti sembra qualcosa di praticabile, tenendo conto che la situazione Anti-Sistema è ancora assolutamente in auge? 
Anzi, che è totalmente in atto e continua a succedere
Quando un intero è in una simile condizione di “potere”, sei come dentro ad una perfetta macchina oliata che funziona come dovrebbe essere (lato “proprio”). 
E “tu”, mentre ci sopravvivi “dentro”, dovresti riuscire a procurare prove inconfutabili a tal riguardo? Per favore. 
Prove che... se anche tali, in qualcosa di simile verrebbero inevitabilmente auto disinnescate, poiché si sono infiniti modi per poterlo predisporre. 
Il ridicolo è, allora, persino un dato di fatto, dal momento in cui c’è perlomeno SPS (Io) che insiste a formare ed a “tenere” come… una piega, una grinza, una increspatura, etc. nel “tessuto” d’assieme. 
Permettendo un “rilievo” tale da rendere conducibile la differenza di potenziale, ovvero, il rendersi conto versus la situazione sociale = l’effetto auto ridondante conseguente, che è tra l’altro, appunto, il ridicolo
È infatti, ridicola la situazione, quando il sostanziale non viene nemmeno sfiorato, figurati se anche solo immaginato. 
È ridicolo ogni “dibattito”, quando è solamente “di fatto”, ossia, che lascia tutto essenzialmente come già è. 
Il ridicolo è l’essere “alla frutta”, senza rendersi conto del perché sostanziale. Come ricorrendo a continui “riti” senza alcun effetto direttamente al cuore del “problema” = l’Anti-Sistema. 
Ecco che, allora, la moda diventa di... essere “alla moda”. Mentre, al contempo, sfugge totalmente il significato di tale “scenetta”, che continua ad avvenire causalmente, laddove lo stampo sociale si illude di andare alla causa
E, anche quando lo fa, non basta mai… poiché, “di fatto”. Di più, in qualcosa dove la causa non è la ragione fondamentale, ma, la causa è ancora (o già) la conseguenza, poiché:
non esiste ma c’è ragione fondamentale eco-dominante
da cui dipende la
re-azione = conseguenza
mentre
l’origine (a cui il significato si rifà sempre) rimane assolutamente al di là di ogni contesto logico, razionale, etc. dato per buono e dunque acquisito, dove? Nell’Anti-Sistema.
Sai… quando ti accorgi da te in te, di qualcosa (qualcuno), poi, ti rimane esattamente “dentro”. 
E, in ciò, la fatale rinuncia (al dimenticare nuovamente) consiste in una pratica molto simile al “suicidio assistito”, motivo per cui alfine o nel durante o anzitempo… l’individuo muore fisicamente, andando a sancire quella (versione di…) realtà, che poi non può proprio essere messa in dubbio, dal momento in cui “qua si muore tutti, indistintamente”:
la caratteristica di fondo che ha assunto la nomea di “l’unica cosa giusta che esiste nel mondo; ciò che non guarda mai in faccia a nessuno; la sorte che prima o poi riguarda o tocca a chiunque; l’unica forma di giustizia, etc. etc. etc.”.
In una sola parola? Ridicolo.
È riduttivo, infatti, “concludere” tutto in tal modo. Perché? Perché è un’immane colpo di spugna:
il volemose bene, generale… in uno scenario che finge di… credendo a bacchetta che…
Al posto dei puntini di sospensione, infatti, ognuno può sostituire il contenuto che meglio crede:
ecco come si “comporta”
la concessione
“democrazia, libertà, legge, diritto, uguaglianza, etc.”.
Qualcosa che ti viene “riconosciuto”, dopo gli inevitabili scontri, ma, solamente “di fatto”. Poiché serve.
Un po’ come “votare il cambiamento” e “mandare a Roma” qualcuno di “diverso”, per poi nemmeno constatare che qualsiasi neo eletto è sottoposto sempre al medesimo “comitato di benvenuto e trattamento”, alias:
qualsiasi individuo persino sostanzialmente “onesto”
se sempre “dentro” a qualcosa che sembra ma non è
di conseguenza
prima o poi si “associa”, auto rassegnandosi.
È il classico “avere le mani legate” o col-legate a…, in maniera però in-dimostrabile secondo l’assunto “di fatto” o legge, scienza, logica, etc. = per mezzo del “calcolo” Anti-Sistemico.
Ergo:
la formazione di verità
emerge comunque, anche se “di fatto” o in maniera ridicolizzata (ridotta in polvere)
attraverso la formazione di frasi fatte, che la dicono lunga relativamente al tipo di “sostanza” che auto caratterizza l’essere “a Massa” in tale forma di società reale
sul modello
lo sanno anche i sassi che…”, eppure, tant’è.
Cosa significa = non lo riesci a dimostrare, in qualcosa che lo prevede. 
Che prevede cosa? Che in tal modo non potrai dimostrare… Ecco il loop, la ripetizione, la compresenza della strategia e, quindi, la fisica coesistenza parallela e contemporanea della radiazione di fondo eco-dominante che, infatti, non esiste ma c’è.
Il “ridicolo” consta, allora, nel credere di sapere tutto di qualcosa e in qualcosa che insiste coerentemente, mentre, il “sapere” rimane “a Massa”. 
Col “di fatto” che vince sempre relativamente al sostanziale, seppure si crogioli e “dimostra” di provenire da un lunghissimo cammino evolutivo che, alfine, ha comportato l’emersione della forma sociale di riferimento globale “moderna”:
il “tanto di cappello” che si auto designa addosso
attraverso il medesimo auto insegnamento o l’educazione in cui chiunque “ci passa dentro” ed è allora s-oggetto di attenzione, prevenzione, etc. anzitempo.
Ovvero, l’auto caratteristica propria di chi è totale verso chi si ritrova all’opposto, poiché “serve”. 
Ergo:
di quale evoluzione si tratta
se non di quella che riguarda proprio la parte che “è già successa”.
Chi havinto”, infatti?
Che cosa? Quale guerra? Di che parli? Sei matto? Informati gonzo.
Vero? 
Ecco il trattamento riservato a chi sostanzialmente “la pensa diversamente”, rispetto al flusso. Applicando Voltaire, ma, “di fatto”. Poiché... alla moda e fa figo.
Di quale “guerra” si tratta? Di chi si tratta, semmai.
Sei “credente”? Bene. Allora credi sostanzialmente a questo
Papa: corruzione Governi, perché al primo posto interessi familiari
“mettere al primo posto l'interesse familiare porta sempre su una strada sbagliata…”…
Papa Francesco
Gtu Askanews 28 giugno 2020 Link
Il ridicolo è credere di aderire a tali forme di monito, “di fatto”, mentre al contempo o sostanzialmente, si continua a ricircolare come acqua nei tubi. 
Se ti è familiare... ciò che percepisci, è perchè sei alle prese con un fermo interesse familiare...
Qualcosa che anche la Mafia riflette, di rimando.
Tale forma di auto illusione comporta disillusione = rende sempre più aridi dentro, scavando un vuoto nel già vuoto, ovvero, continuando a succedere.
Infatti, non si dice forse che “una volta toccato il fondo, non puoi che risalire”? Già
Ma quale versione di te risale in superficie e, poi, fa del proselitismo inconscio? 
Come l’effetto del “virus”:
il contagio. 
Qualcosa che sembra sempre iniziare da… mentre, sei alle prese con il… continua a succedere “dalle infinite teste”. 
Così, in superficie sbucano gli effetti, ovunque, mentre l’essere “a Massa” crede che siano delle cause, ovvero, va continuamente a ricercare la causa di un fenomeno che crea continuamente una fenomenologia assolutamente rivelata, o meglio sostanzialmente sfuggevole, poiché ad immagine e somiglianza della strategia utilizzata per auto disperdere ogni tipo di traccia. Allora
Com’è che SPS (Io) comunque svela l’Anti-Sistema?
Qualcosa può succedere quando è (nel) potenziale. 
Per cui occorre interrogarsi in maniera non lineare, quando è il lineare che impera globalmente, celandosi proprio nel non lineare.

Quando ogni via com-porta sempre “Roma”, sei alle prese ovvero alla mercé di qualcosa che auto ricorre proprio nel modus insospettabile. 
Ne riesci attraverso l’essere sostanziale, allora. 
E, coerentemente, dando massimo vigore all’essere poi, sempre, sul pezzo o totale. 
È logico che si corrono deirischi”. Così come è evidente che se sei da solo, allora… chi te lo fa “Fare…”? 
Purtroppo è così, in ogni forma di Anti-Sistema = quando sei in gerarchia, sempre, nonostante la radice “democratica”.
Perché certe trame sono auto ricorrenti, neifilm”? 
Perché i “cattivi” sono sempre più potenti, intelligenti, sagaci, organizzati, visionari, determinati, totali, pronti a tutto, etc.? 
Perché ormai è il mondo intero a cui mirano?
Domandatelo
Sì, ma, sostanzialmente = avendo una “seria (coerente)” ripercussione sull’atteggiamento che ti auto caratterizza nel durante (sempre). 
Altrimenti, il continuo tira e molla, comporta (“chiama”) alfine il consueto tipo di reset.
Al solito, infatti, l’effetto che ha su di te persino il “film” più motivante, dura all’incirca “da qualche secondo a qualche minuto”. Poi, il nulla sostanziale = il… continua a succedere o Anti-Sistema.
Gualtieri: ridotte le tasse a 16 milioni di persone
Mlp Askanews 26 giugno 2020 Link
Conti pubblici, pressione fiscale sale al 37,1% nel primo trimestre
Adnkronos 26 giugno 2020 Link
Vitalizi, Di Pietro: “Mai fatto ricorso, ma taglio era forzatura giuridica…”…
"Io guardo alla sostanza, oggi c'è gente che muore di fame e se ce ne hanno tolto la metà… dico che va bene, viviamo lo stesso bene noi che lo abbiamo, io l'ho visto come un gesto di solidarietà, con la metà, ripeto, viviamo bene lo stesso…”…
Adnkronos 26 giugno 2020 Link
Se si “guarda alla sostanza”, nella sostanza… emerge l’Anti-Sistema. Altro che
Tutto il resto è apparenza o “di fatto”.
Nello stabilimento italiano che produce il vaccino: “Fiala contro Covid-19 potrebbe esserci entro l'autunno…”…
Notizie.it 27 giugno 2020 Link
Nello stabilimento italiano che produce il vaccino:
ma… il vaccino non è ancora, ti dicono e dunque “sai”, allo studio?
Il tutto è spendibile attraverso il “verbo (condizionale)”? Suvvia. In questo modo chiunque può fare… “notizia”. 
Ad esempio:
domani “potrebbe” succedere che gli alieni decidano di manifestarsi.
Ergo:
scrivo un bel “titolone” con il condizionale
e
il giornale è (di) fatto.
Vittorio Feltri ha deciso di dimettersi dall’Ordine dei giornalisti
Il direttore editoriale posso continuare a farlo lo stesso perché lo può fare chiunque anche un geometra… Il direttore editoriale non risponde dei contenuti del giornale…”…
Yahoo Notizie 26 giugno 2020 Link
Ok?
Il direttore editoriale posso continuare a farlo lo stesso...
Chiunque può fare il direttore editoriale…
E… il direttore editoriale non risponde dei contenuti…
La gente va a queste marce… Se chiedessi alla maggior parte di loro per cosa esattamente stessero protestando, probabilmente non lo saprebbero…”.
Bernie Ecclestone
Sportal.it 28 giugno 2020 Link
Non perché non avesse una coscienza, ma perché la sua coscienza gli parlava con una ‘voce rispettabile’, la voce della rispettabile società che lo circondava…”.
La banalità del male – Hannah Arendt
Viene alla mente il “caso” Eichmann e la famosa “banalità del male”:
come, chiunque
in qualcosa che ha il “potere” necessario
ne diventi uno dei tanti ingranaggi per il processo di funzionamento
senza nemmeno rendersene conto
ovvero
ritenendo di “fare (bene) solo il proprio dovere”
di più
conservando la ferma capacità (il “diritto”) di… difendersi.
È come conferire ad un automa lasensibilità”:
comunque
rimane sempre un automa.
Qualcosa che “sa” di ridicolo, ma, solamente quando si auto ricorda da un atteggiamento sostanzialmente altro. Altrimenti, il ridicolo rimane come un ornamento sempre alla moda, poiché di moda.
Esso (il male) può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo.
Esso ‘sfida’, come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla.
Questa è la sua ‘banalità’…”.
La banalità del male – Hannah Arendt
Sostanzialmente, non è… “di fatto”:
ecco in cosa (chi) consta tale forma di “banalità”.
È nell’atteggiamento la chiave per l’auto decodifica dell’informazione ambientale, frattale espansa o “ad immagine e somiglianza”...
“Fare… che questo succeda e, soprattutto, insista coerentemente, ‘Fa…’ la differenza di non potenziale contemporaneo”. 
Dai inizio a tale processo, sin daora”. Perché no? Perché, sì. 
Tutto il resto è… “ridicolo”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-192
Riproduzione libera”.