I soldi “sporchi” sono portatori di “virus”?
I soldi cartacei e le monete… secondo gli esperti, sono uno dei principali veicoli di infezione da nuovo Coronavirus.
Ma non solo... stando ai dati analizzati dagli scienziati emerge come su ogni singola moneta si depositino circa 26 mila batteri di tremila specie diverse. Ed è per questo che il post-Coronavirus potrebbe vedere la scomparsa dei pagamenti in contanti in favore di quelli elettronici…
La prima banconota italiana è del 1746 e oggi… possiamo diventare, orgogliosamente, il primo grande Paese senza soldi sporchi…
9 maggio 2020 Link
Addirittura:
sono uno dei principali veicoli di infezione da nuovo Coronavirus…
Tuttavia, l’espressione “soldi sporchi” ha maggiore “valore”, dal punto di sospensione del significato.
Infatti:
Il riciclaggio di denaro è quell'insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita, rendendone così più difficile l'identificazione e il successivo eventuale recupero.
In questo senso è d'uso comune la locuzione di riciclaggio di denaro sporco…
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Dunque, il denaro è “sporco” in termini di… provenienza.
Ergo:
da “dove” proviene detta creazione?
Sostanzialmente, è proprio la sua “origine” ad essere tale = “sporca”.
L’invenzione “denaro” è un illecito, allora.
Sì, poiché, smettendo di auto prendersi in giro, tale compresenza mina ogni rapporto tra individui, tendendo a mutarne l’atteggiamento di fondo.
Ma, nell’Anti-Sistema, al fine di poter dichiarare illegale il soldo, occorre essere in grado di potersi manifestare come dovrebbe essere:
in quanto ad identità auto sovrane
al pari di chi che ne testimonia, ancora, il potenziale
ovvero
ogni regnante
che, nell’Anti-Sistema, è divenuto, di più… imp-regnante.
In “assenza” di tale levatura, nel “di fatto”… si rimane “cittadini”, sottoposti al vincolo della legge e, in quanto tali, parte della nave e parte dell’equipaggio. Alias:
né carne né pesce, bensì, cibo per l’altrui “alimentazione”.
Ti dicono che:
sei lo Stato
perché ci sei inserito “dentro”
ma
che cosa continua a succedere, essenzialmente?
Il “lavoro”. Il ritmo sociale che mantiene attivo lo Stato.
Quindi, è come se ti avessero dato la “bicicletta” per pedalare indefinitamente o, meglio, per alimentare – appunto – qualcosa che nella fattispecie non può corrispondere che al desiderata (progetto) di qualcuno:
Il lavoro nobilita = il lavoro rende liberi (scritto all’ingresso del famoso campo di concentramento, da cui, per altro, non si usciva che orizzontalmente o completamente “in cenere”). Suvvia.
stando ai dati analizzati dagli scienziati emerge come su ogni singola moneta si depositino circa 26 mila batteri di tremila specie diverse...
Ed è per questo che il post-Coronavirus potrebbe vedere la scomparsa dei pagamenti in contanti in favore di quelli elettronici…:
laddove “non si butta mai via niente, sostanzialmente”
vale a dire che “nulla è lasciato al caso”.
Non ti lasciar confondere, però:
“di fatto”, si getta via di tutto e di più, in termini di “spreco”
è nel sostanziale che funziona (c’è) il progetto Anti-Sistema
giungendo a negare persino ciò che è
pur di non esistere più nemmeno a livello di immaginazione.
Un “piano” che ha due diverse origini, potenzialmente:
l’Anti-Sistema è sempre stato tale
l’Anti-Sistema è diventato tale.
Nello scenario 1, l’intero flusso storico è una “storia (come il copione unico che sorregge una trama unica)”.
Nello scenario 2, si è “sviluppato” progressivamente…
A livello auto intuitivo, decodificando l’informazione ambientale, che cosa prevale?
Sostanzialmente:
il dato che indica ancora l’attuale compresenza della natura con la “natura”
ad ogni livello (non da ultimo in termini persino di “Eden e caduta”)
implica l’esistenza di una sorta di pietra miliare, a partire da cui “è già successo” l’Anti-Sistema.
Quando si conteggia, globalmente, a partire da taluni “fatti” portanti, tipo… prima e dopo Cristo, significa che non esiste ma c’è, dunque, chi si sta continuamente approfittando e rivelando attraverso detti “episodi” storici, religiosi, sociali, etc. etc. etc.
Insomma, la più che classica “montatura”:
come la rappresentazione cinematografica, realizza e dunque rappresenta simbolicamente.
L’industria del “cinema”, allora, non è solo tale. Bensì, soprattutto ciò che sostanzia = che cosa (chi) significa.
Come puoi “vedere”, ecco l’infinita differenza che insiste tra “di fatto” e sostanziale.
Infatti, prova a consultare l’enciclopedia (persino digitale), a tal proposito e… “vedrai”:
che cosa vuol dire?
chi significa...
sono due “cose” diametralmente opposte.
Ergo:
rivelazione (continua a succedere)
e
verità (”è già successo”).
Qualcosa che alimenta la “forma” di sé, in termini di conscio ed inconscio:
con il conscio che concede zone d’ombra, al proprio interno
ossia
con l’essere “già successo” che è riuscito ad invadere, conquistare e possedere
quel “territorio (stato)” potenziale, di cui si dispone tutti sin dal momento della manifestazione in vita.
Quindi, mentre l’essere che dimentica, va “a Massa”, dell’altro rimane assolutamente ben radicato in pianta stabile, andando a formare - d’assieme - come un meccanismo di rotore e statore che, non a caso, serve per generare un flusso di alimentazione ad “a valle”, ch’è in costante e dipendente attesa di… dopo la “scordatura” (shock) necessaria affinché tutto questo possa auto imperare sottilmente, mentre in “superficie” continua incessantemente a far “capire” esattamente il contrario.
Il denaro “sporco”, quindi, più che altro… significa.
E vedi bene che, anche se dovesse diventare solo ed esclusivamente digitale, sostanzialmente continuerebbe per sempre ad essere una sozzura immonda, poiché è la provenienza (origine) ad esserlo.
Ergo:
il denaro sostanzialmente indica tale forma di origine.
Infatti, nel ristagno, non si dice che:
è l’utilizzo che fa la differenza.
Certamente. Ma come puoi utilizzare diversamente qualcosa che è sostanzialmente un’arma?
Facendo “beneficenza”? “Aiutando il prossimo”? “Dando lavoro”? “Pagando spese mediche a chi non se lo può permettere”?
Appunto:
perché moltissimi non se lo possono permettere?
Perché si è in gerarchia, e anche il denaro non fa altro che evidenziare essenzialmente la questione portante e rivelata.
Lo “spirito” infuso nella società (che è sempre stata, temporalmente, “moderna”), è di competizione, concorrenza, sopravvivenza, sfida, rivalità, lotta, antagonismo, etc. (anche tra consanguinei).
Figurati, allora, che “razza” di aiuto può dare chi “aiuta gli altri”, contribuendo a “lavare” ciò che rappresenta “in soldoni (sostanzialmente)” il denaro, essendo la cristallizzazione della strategia eco-dominante nell’Anti-Sistema = che “uso” ne vuoi fare, in tale versione del reale manifesto.
Molti Bollettini or sono, anche SPS (Io) condivise il pensiero inerente al tipo di utilizzo che in un certo senso “nobilita” anche l’impossibile… eppure, pur rimanendo verità, se chi si adopera in tal modo rientra sempre in una logica Anti-Sistemica, di fondo, allora… che te lo dico a fare.
Non a caso, chi fa beneficenza deve avere già carrettate di denaro, al fine di investirne una piccola parte in tal modo (i più grandi filantropi risparmiano sulle tasse in maniera considerevole, grazie alla beneficenza).
E non è assolutamente una cattiveria.
Sembra logico che “è meglio poco, piuttosto che niente”, anche se tale “di fatto” rimane una macchia nell’ottica del sostanziale.
Chi riceve una simile “attenzione”, ne ha bisogno. Perché ne ha tale necessità? Perchè è... peggiore di te?
No... Perché il mondo “va” a denaro, essendone la benzina.
Dunque, chi ha progettato e poi fatto decidere a tutti, che è così e basta? Tu? Io? Noi? Voi?
Oppure… “essi”? Che non sono, però, “fessi”.
Così, tra le righe, il mondo si ribalta, intitolando vie, ospedali, monumenti, opere pubbliche, biblioteche, città, grandi territori o Stati, se non continenti o stelle, etc. etc. a chi si è contraddistinto per... l’avere aiutato i “più bisognosi”.
E che dire persino del “mondo” religioso, in cui si annoverano “santi e beati” dalla dubbia “corteccia”.
Al limite:
beati loro. No?
O, al peggio, è d’uso e abuso santificare chi, dopo averne decretato la “fine”, poi, lo si riedifica a distanza di “tempo” ma, soprattutto, non di memoria sostanziale.
Un po’ ciò che testimonia ogni sorta di “sacra scrittura” vs ogni “apocrifo”, dal punto di sospensione di chi può giudicare, mentre a tutti gli altri non rimane che pendere dalle labbra altrui o infischiarsene (due atteggiamenti che, comunque, lasciano il segno, per quanto concerne il sostanziale, che va sempre più alla deriva, tanto che ormai è più estinto di un dinosauro).
Ma… “ciò che siamo è ciò che eravamo…” (Amistad).
Di più:
ciò che siamo (nel potenziale contemporaneamente)
è
ciò che eravamo (dal punto di sospensione sostanzialmente).
Che cosa “è già successo”, allora?
Non si ricorda.
Ma…attraverso atteggiamento sostanziale, è proprio l’auto decodifica di ciò che continua a succedere (ad immagine e somiglianza), che ritorna a “Fare…” la differenza di non potenziale.
L’ambiente, infatti, è ad auto caratteristica frattale espansa = riflette tutto, attraverso tutto.
Per cui, la differenza la fai tu nella misura in cui sei “tu”.
In assenza di ciò, ossia, in presenza di te… nessuna compresenza “ombra” può insistere oltremodo, anzitempo. Nessuna forma di Anti-Sistema può avere la meglio su di te. Niente, nulla, nessuno, etc. può oltraggiare il come dovrebbe essere, che non è affatto utopia, ma, resta ciò che “è”.
Come eravamo? Sostanzialmente, diversi. Di fatto, come oggi.
Il passato è perso per sempre? No.
Si tratta di averlo dimenticato. Non, di averlo smarrito.
Col risultato, però, che lo smarrimento è stato inscenato e creduto.
Auto ricordati da te, di te.
Esisti ma non ci sei.
Anzi, non esisti più, ma, quantunque… ci sei sempre (nel potenziale sei eternità, infinito, essenza, firmamento).
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-184
“Riproduzione libera”.