venerdì 10 agosto 2018

Sulla considerazione dello Stato in cui ti riversi e del come puoi “fare”.



Il mondo è dei furbi. No?
Di più... è dei potenti, ovvero, di chi detiene il controllo.
Sì. Ma quale tipo di controllo? Quello che da “a monte” discende (da cui la discendenza, le generazioni, le tradizioni, tutt3 ciò che ti sembra “normale, giust3, reale”) sino ad “a valle”, verso la Massa (sotto/dentro, quindi, ad un autentico “incanto”).
I “furbi”, nella sostanza, si adattano a regole non scritte che formano la società.
Pertanto, espandendo la “visione”, chi si regola in tale modoconsegue:
se non puoi batterli, unisciti a loro
la potenza è nulla senza il controllo…
Ma (ma) quando il controllo assume le caratteristiche ambientali, che la tecnologia – di riflesso – ti “ricorda (attraverso se stess3)”, ovvero, la non località, l’ubiquità, il wireless, etc. il controllo diventa (da) remoto
Così come diviene la delegazione del potere, quando forma la società gerarchizzata, che è il massimo per centralizzare il segnale portante, distribuendol3 ovunque, senza dare nell’occhiocome un Cavallo di Troia
Così, sei “liber3” di s-cambiare ciò che assumi respirando ambientalmente, per ciò che unicamente esiste e, quindi, è potenziale da raggiungere e congiungere a te/“te”. 
La normalità è una conseguenza, anch’ess3, di/in tale solco dell’aratro AntiSistemico.
E tutt3 ciò che ti sembra “fuori”, non è altro che… la periferia underground che risiede Oltre Orizzonte.
Come reiett3 non autorizzat3 ad entrare nelle città, poiché il loro “esempio vivente” potrebbe minare seriamente la società stess3, nel/dal fondamento su cui si sorregge, ovvero:
il paradigma che “edita” e permette lo status quo “qua (così)”.
Quindi, sopravvivi in una “forma” particolare che, da un lato finge di apprezzare la biodiversità (creatività) mentre sostanzialmente spinge per una normalizzazione, pianificazione, linearizzazione (controllo delegat3 in leva da “a monte”) del tessuto sociale.
Qualcosa che apparentemente risulta altro. 
Una strategia (dividi et impera). E, alfine, riflesso (memoria ambientale frattale espansa):
la “diversità” indica l’auto sovranità originale, appartenente ad ogni singolarità
lo stess3 potenziale nella forma propria, singolare.
Del resto, lo stesso significato è impress3 direttamente attraverso la “forma” umana:
ognun3 ha due braccia, due gambe, due occhi, due orecchie, un naso, etc.
ma (ma)
ognun3 ha contemporaneamente le proprie fattezze (carattere, apparenza, connotati, etc.).
Ok?
La “forza” è potenza, che è controllo.
E nella gerarchia, il controllo a giurisdizione planetaria, è “a monte” ed interagente attraverso gli attributi conferiti all’immagine (luogo comune, simbolo, significato) “Dio”.
La grande concentrazione di massa è eco/dominante “qua (così)”. 
Poi, la scelta strategica è identificat3 nella soluzione della lottizzazione e relativo subappalto (delegazione gerarchica).
Ossia:
quando la gerarchia permette il più ferreo dei controlli (quell3 da “a monte” in leva, per delegazione frattale espansa)
conseguentemente
è realizzabile la piena funzionalità della strategia “multi livello”
che permette di 1) mantenere sostanzialmente il controllo, 2) evitare l’impegno e la manifestazione dirett3 e, non da ultimo 3) non esistere; esserci.
Così, chi ha il controllo a livello secondario, è sottoDomin3 rispetto alla valenza eco/dominante, che lascia carta bianca o libero arbitrio a tutt3 ciò che sostanzialmente non lo è e non lo ha
Tutt3 ciò in/a cui credi è, per default, apparente (di parte).
Ed è proprio quest3 il significato incarnato, ad esempio, nella/dalla tradizione orientale (e non solo) relativ3 a “maya (il velo d’apparenza della realtà manifesta)”. 
Quindi, si possono scrivere intere enciclopedie del “sapere”, ma (ma) senza accorgerti del significato fondamentale - che puoi auto ricavare decodificando da te in te l’ambiente attraverso qualsiasi s-oggetto/evento(situazione) che capita, ti succede ed avviene tutto attorno e dentro a te, “qua (così)” – non andrai mai molto distante, ovvero, rimarrai per sempre nella forma reale manifest3 AntiSistemica.
La strategia eco/dominante è tale da auto possederti
Ti accorgi della enorme differenza che esiste con la strategia sottoDomin3 (ciò che rilevi attraverso i Media, le Tv, i Tg, etc.), che sembra una corrida tra Paesi, società, multinazionali, squadre di calcio, partiti politici, religioni, associazioni di categoria, organizzazioni (non) umanitarie, etc.? 
Tutt3 ciò che risiede sotto/dentro… sembra avere una certa “forma”, ma sostanzialmente appartiene – a prescindere – sempre al medesimo “ombrello”, che ne detiene il controllo indirettamente ed indimostrabilmente (seguendo il cammino permesso dalla prassi della/nella legge). 
Ecco un altr3 riflesso frattale espanso, nel momento in cui immagini l’Olimpo e le varie “divinità”, che dall’alto – da sopra alle nubi – controllano ogni “mortale” sottostante:
renditi conto del livello significativo
automaticamente trasportat3 e diffus3 ovunque anche se, anzi… soprattutt3 se… “qua (così)”.
Sei dunque alle prese con una “forza (realtà, programma, funzione)” – come la memoria frattale espansa – che è al di là (Oltre Orizzonte) rispetto alla capacità eco/dominante di controllarne le “fattezze (il funzionamento, l’essenza, la caratteristica originale, etc.)”. 
Il che significa = il paradigma eco/dominante, controllerà dunque te, ovvero “te”, al fine di deviare la tua “attenzione significativ3” da ciò che la memoria frattale espansa (analogia con il “è già success3” e per ciò continua a succedere) coerentemente, non può proprio esimersi dall’auto realizzare ambientalmente.
La “deviazione” è, nella sostanza, artificiale ed insita in te, o meglio, in “te”:
la tua “rilavorazione” inizia sin da prima della tua manifestazione “qua (così)”
quando i genitori ti “concepiscono”
dando luogo alla personalizzazione, al “tuo” carattere, alle “tue” specifiche, etc.
ereditando ciò che fungerà da vaso di auto contenimento, nella continuazione della tradizione (status quo) AntiSistemica.
Ma (ma), tale deviazione (ereditarietà, genetica, epigenetica, etc.) non è mai totale, poiché tu, comunque, ti “porti dietro, appresso, addosso, dentro, etc.” ciò che esternamente è configurat3 e rappresentat3 ambientalmente proprio dalla memoria frattale espansa:
che puoi considerare come una sorta di “anima mundi
piuttosto che la “tua anima”.
La questione può risultare molto strana, poiché si tratta di singolarità umane - dotat3 del proprio “mondo potenziale e sovran3” - e, contemporaneamente, della questione sociale, umana… che sembra coinvolgere tutt3, uniformando il potenziale singolare alla/nella “causa terrestre dell’umanità (specie)”. 
Ossia, un’altr3 “trucco contabile”, un’altr3 tipo di “effetto speciale” che promette qualcosa che è (in) una ragnatela del possesso, dall’intensa differenza di potenziale “automatizzante”.
Tra specie ed individualità, che cosa/chi prevale? Te ne accorgi a livello di sottoDomin3:
ad esempio, tra Stato e cittadinanza… chi ha la meglio?
Lo Stato.
E, sostanzialmente, cosa/chi “è” l3 Stato?
Ancora dei cittadini, che da più “a monte” della Massa, controllano il flusso della/nella realtà manifesta “qua (così)”. 
Qualcosa di indimostrabile, se non auto decadendo nel “complottismo”. Vero?
La perfezione di tale “trappola” è un’opera di ingegneria inversa:
tutt3 ciò che “promette di andare Oltre Orizzonte (svincolarsi fondamentalmente)”
è inesorabilmente riassunt3
in quanto ad auto correzione dell’algoritmo (paradigma) status quo
tenendo conto dell’esperienza di chi è proiettat3 Oltre Orizzonte.
Insomma, è come l’opera dell’hacker, che mette in luce – attraverso la “propria” opera – le pecche di un modello di sicurezza che, dunque, diventa sempre più efficiente ed a prova di… riuscita. 
Come, forse, puoi notare, tutt3 ciò che accade a livelli secondari, è utile al fine di auto decodificare sostanzialmente anche ciò che continua a succedere dai livelli sovrastanti – sino a quell3 principale, eco/dominante (“è già success3”) – di modo che, attraverso un certo atteggiamento “formulare”, si possa divenire ciò che a livello di analogia frattale espansa si riesce a commutare in storia reale, verità sferica, dato di fatto, sostanza, pratica, “fare”, etc.
La più grande delle rivoluzioni (ossia, l’evoluzione che ogni rivoluzione significa) è, quindi, la coerenza totale proveniente dall’essere dal proprio atteggiamento “formulare”:
che è singolare, sovran3, originale, inalterabile perché sempre potenziale
e, contemporaneamente
che è plurale, quando sostieni, senza appartenervi, un sogno comune.
Da tutt3 ciò e per tutt3 ciò, puoi auto ricavare che:
qualsiasi forma ambientale, sociale, umana, altr3
non può mai essere confus3 con... te.
E per tale motivo, qualsiasi forma di Stato, repubblica, democrazia, governo, organizzazione, etc. non può mai funzionare “formularmente”, a meno che tali forme di ragione siano, appunto, “formulari”, ovvero:
ad immagine e somiglianza (di tale atteggiamento, che è lo specchio della sostanza originale umana, individualmente).

Al fine di non dare luogo all’Inferno in Terra (AntiSistema), è portante che la caratteristica singolare “formulare” sia e rimanga rifless3 in Terra.
Alias, che ci sia coerenza sostanziale tra ciò che già sei (potenziale) e ciò a cui dai “luce” e in cui ti manifesti “qua”, ovvero:
quando il potenziale si riflette ed è auto rispecchiat3 senza de-generare in alcuna differenza di potenziale, di conseguenza, la realtà (che si) manifesta “è” la copia originale (fedele) come teletrasportat3 essenzialmente dalla dimensione dell’essere a/in quella terrena (e non più auto delimitante, auto depotenziante, auto disinnescante, auto storpiante, etc.).
Laddove, l’essere è come un/il “programma” interno che l’esperienza in Terra rende manifest3, senza passare dal filtro AntiSistemico (che è in una forma reale di singolarità eco/dominante: singolarità. Ok?).


L’ego indica, come il colesterolo “buono”, qualcosa che ci vuole; che “è” parte di te e che, altresì, in “te”… diventa come il colesterolo “cattivo”…
Quindi, non gettare via tutt3, d’assieme… sulla scorta di ciò che sembra e che credi di avere compres3.
Nella ridda AntiSistemica, ci sei anche tu, nella versione originale (tu) ed in quella artificiale/deviat3 (“tu”). Analogamente, c’è il livello eco/dominante + sottoDomin3 + singolarità + Massa. C’è tutt3 ciò che è dal momento di “è già success3” e continua a succedere. E c’è tutt3 ciò che è memoria frattale espansa (riflesso, eco), dentro/assieme a ciò che riporta ogni singolarità mentre esiste, c’è, esperienza, vive, sopravvive, etc. contemporaneamente.


Ci sei anche “tu”, che elemosini del lavoro, ossia, che ambisci a rimanere automaticamente schiav3. Una volta ricorrevano al rapimento ed alla forza; ora ti offri volontariamente, perchè non ti sembra di avere alcuna altr3 scelta e perchè... ti pagano per.
C’è un po’ di tutt3 e per tale motivo, hai la necessità di dare una forma finita (sensata) a/in tutt3 ciò. 
Nel senso unico eco/dominante ma (ma) di più, nella sostanza “formulare”... che ti permette di riconvertire qualsiasi vicissitudine in valore assolut3, utile al fine di accorgerti, ricordare, fermarti, “fare” e diffondere “qua”. 
Non esiste, infatti, alcuna “terra promessa”, dato che l’Oltre Orizzonte non è un luogo altr3, bensì, “è” la riuscita della tua esperienza dal giogo AntiSistemico, al fine di rimanere nell’unico luogo di manifestazione che merita la tua attenzione totale.
Perché sfuggire, scappare, ascendere, etc., quando ciò significa ancora AntiSistema, dal/nel momento in cui sfuggi, scappi, sogni di evadere, etc.
È esattamente “qua” che meriti di esistere ed essere/esserci, ma (ma) dalla/nella tua versione autentica, originale, sovrana, “formulare”.
Quando ricorderai (da) questo non fievole “dettaglio”, instaurerai l’autentica rivoluzione che è l’evoluzione sferic3.
Ciò che sino ad “ora”, nella “modernità continua del mondo”… si è arenat3 sulle rive dell’abbaglio AntiSistemico:
Ulisse ci mise molti anni ad accorgersi, di/in tale deviazione (incanto, interesse altrui, attrazione, magnetismo, possessione, etc.).
E tu/“tu”?
“Fai… di auto disincantarti. Che cosa/chi ti promette altr3, è parte del giogo AntiSistemico”.
Emblematic3 (significativ3) è il “caso” dell’Iva:
una decisione temporale che si è trasformat3 in legge
ovvero in automatismo ambientale
che “ora” promette continuamente di dare luogo ad aumenti di ogni prezzo (in leva, da remoto)
e non importa quali “manovre” vengano, di volta in volta, escogitat3 per impedire l’avverarsi di tale “programmazione (avvenire)”, che agisce da un certo momento di “è già success3” e, dunque, continua a succedere nei secoli dei secoli
sino a quando il Governo e/o la Massa non decideranno di eliminare da “a monte” la legge stess3
Ok? 
Hai di fronte a te la “mappa” frattale espansa (significativ3) che ti narra del “caos/caso”, del cosiddett3 “Karma”, del fraintes3 “destino/fato/futuro”, del conseguire e del “fare”, dell’atteggiamento “formulare” e/o ordinario “qua (così)”, della strategia eco/dominante, dello status quo, della speranza, etc. etc. etc.
Di quanti altri “vivid3 esempi” hai ancora bisogno/necessità, prima di iniziare autenticamente ad… “aprire gli occhi” ed auto proporti “qua (così)” attraverso (per mezzo) di te, finalmente?
Per quanto, ancora, sopravvivrà egemonica mente il “che te lo dico a fa”?
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2363

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