Anche quei “valori” considerati più… “spirituali”.Ad esempio, la consapevolezza… è una “unità di misura” che va dal livello minimo a quello massimo (laddove definire “minimo e massimo” dipende, a sua volta, dalla prospettiva che incarna la singolarità e, sopra a tutto, quella che deriva dall’assieme, che è – “qua, così” – a sua volta, la conseguenza della prospettiva sotto dominante).
Ergo, come puoi effettivamente “non avere dubbi”?
Certo, “viaggi” attraverso ogni certezza scientifica (deviata) che, tuttavia, auto descrive “per te”, un percorso ricco di reazioni piuttosto che di scelte sovrane.Ma (ma) tali “certezze”, a ben osservare, sono ritagliate in qualcosa che complessivamente sfugge, tanto è vero che esiste anche la religione e l’immagine di Dio (laddove la scienza si ferma e/o non ha ancora una teoria dimostrata, subentra e si affianca, a completare il paradigma, proprio la religione. Anche se ti sembra che "venga prima" la religione).
Scienza e religione - ti dicono - derivano da una “antica ed unica forma di ‘conoscenza’”, che si è sgretolata, nel tempo, così come sembra essere successo alla Pangea.
Per cui, “ora”, sei alle prese con qualcosa di parziale o, meglio, susseguente.Il che ti porta a comprendere che la scienza non può avere ogni “risposta”. Il che ti porta ad accettare che la religione ne completi l’opera.
I due “mezzi vettori” procedono, allo stesso modo, a “suon” di… teorie, dogmi ed assiomi.La scienza, occupandosi di questioni più “misurabili”, sembra molto più concreta – tuttavia – non lo è affatto… così come la religione (che si occupa di questioni di raccordo, ovverosia, di completamento dell’opera scientifica deviata).
Tutto questo “serve” per rendere la Massa interamente molto più “docile”, avendo – questa – già dimenticato, ed essendo sempre desiderosa di avere “risposte”; risposte che saranno tanto più convincenti, quanto più d’assieme, scienza e religione giungeranno a competere senza in realtà mai esserlo, nella sostanza.La loro “unione di fatto” controlla l’umanità “in leva”, senza dare nell’occhio insomma (da sotto dominante).
Una strategia inarrivabile, data la consapevolezza “di parte e parziale” che l’umanità stessa, “qua, così”, incarna… omettendo completamente una portata tale della strategia stessa auto ammissibile:
spingerti sino a questo “punto” è, infatti, 1) peccato, oppure 2) a-scientifico.Come al solito, è la storia umana (deviata) che “parla per te”.
Ciò che ti riportano (credo) ha la capacità di auto bloccare il “tuo” livello di orientamento (scelta, decisione, logica, “valori universali”, etc.). E, di conseguenza:
“è il nostro mondo… incertezze, nuance…”.
Manhattan
Auto succedendo = attraverso di te e le “tue” scelte.
Ancora il “loop”, il “cane che si morde la coda”, l’Uroboro, il ciclo, il labirinto, le sfumature, il dubbio, i continui “anelli di congiunzione aperti”, la ricerca continua, etc. e, di conseguenza, la “necessità” di avere la religione che in qualche modo risulti come complementare e, dunque, avente capacità di credo e fede, capac3 di “riempire gli spazi” apparentemente vuoti, poiché, svuotati (drenati) opportunamente “prima” (“è già successo”).
Eppure, un inizio… c’è (di questo stanne assolutamente cert3).
C’è, anche, perché assolutamente “logico”.
Qualsiasi tipo di inizio sia stato (ed “è”), esiste inoppugnabilmente, nonostante ogni “moina” scientific3 religiosa (deviata) di parte…
Ovvio:
occorre maturare in termini di frattalità espansa.
“B” → “A” + “X”.
In “A” c’è sempre “per auto trasformazione” anche “B”, ma (ma)… in “B” non c’è “X”, se non potenzialmente (in leva):
da “lì” è portante, allora, accorgersi di “X”…
Link
“X” è ciò che si auto sprigiona dalla/nella reazione “B” → “A”.
Prova a “ricordare”. Trova il modo di “ricordare”…Pensa (aggancia) come quando “non ricordi qualcosa ma fai ‘mente locale’”. Come quando “ce l’hai sulla punta della lingua ma, fai fatica a riportare l’immagine del ricordo sino al livello di superficie, direttamente processabile”…
Ecco.
C’è bisogno di maggiore scientificità?
C’è necessità di rivolgerti a Dio?
C’è tutta l’esigenza (e l’importanza) di avere studiato “complessità” per gran parte della “tua” vita?Coloro che diventano, poi, “espert3 a pagamento”… è come se “te la facessero pagare molto salata, questa loro grande fatica”.
La Massa è il target:
il limone da spremere opportunamente.
E, anche senza essere “X”, lo sono ugualmente… come quei droni che vengono pilotati da distanze assolutamente “fuori portata” per la tua capacità di comprendere quello che succede, a livello significativo, o frattale espanso.
Così, automaticamente, viene meno anche il “è già successo”, ossia, il senso più profondo e sostanziale del “perché (ragione fondamentale)”.
Se (se) poni attenzione, la reazione chimica più “classica” – quella da “laboratorio chimico” che emula quella che succede in “natura” – non è l’unica “reazione” che esiste.Anzi, la chimica è l’estrazione parziale di/del significato, che la frattalità espansa rappresenta a pieno.
L’analogia con quello che compi “tu, ‘qua così’”, è palese anche se non ti sembra. Il lavoro, ad esempio, è una reazione chimica che porta alla comparsa di… qualcosa che, prima, era solo potenziale.
Ma, nella sostanza, è ciò che la attraversa... l’autentico mezzo (vettore), ossia:
la compresenza immanifesta dominante, che è possibile sempre tenere in considerazione “radar”, immaginandola come “energia che si trasforma” e che, dunque, è sempre presente durante ogni fase della chimica:
una “reazione” avente significato
ad un certo livello della prospettiva/consapevolezza
simbolic3 sostanziale frattale espanso (memoria).
il significato che rimbalza ovunque
in termini di
valenza, sostanza, “denuncia (potenziale)”, etc.
L’equivalente del famoso “non giudicare”.Allora (e solo allora) potrai assumere il significato assoluto ed universale, di ciò che incarna “tutto quello che prendi in considerazione”… Ovvio, tutto ciò per quanto concerne il “è già successo ‘qua così’”, alias:
il livello assoluto ed universale di ciò che incarna il “qua, così”
cioè
la compresenza immanifesta dominante.
Ma (ma) per ora è d’uopo compiere, prima, questo step della consapevolezza:
accorgerti del “terzo incomodo”.
Scelte non pro o contro… né a favore o contro un amministratore o un altro.
Semplicemente scelte che hanno messo al centro dell'azione di governo l'interesse del paese, dei cittadini e delle imprese di questo paese.
Ed è merito del governo… aver proseguito con determinazione su questa strada. Quando si governa si fanno errori, succede a tutti. Ma aver fatto parte del governo che ha privatizzato la rete… e chieder conto ai governi che stanno cercando di affrontare i problemi nati da quella scelta mi sembra un po' troppo…"...
La rete è il mare e l'azienda telefonica è il traghetto… Non puoi dare ad un'azienda di traghetti anche la proprietà del mare…
Link
Ovvio, se (se) la decodifichi a livello frattale espanso (il “massimo”). Senza decadere in facili auto suddivisioni di ogni stampo e procura.
“La Convenzione di Ginevra…
Nel posto dove andrà si tiene poco conto delle convenzioni…”.
Manhattan
Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.