Genesi 2,1-3
- (1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro.
- (1) Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
- (1) Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito.
È molto strano ciò che emerge in me, allorquando alcuni termini, letti all’interno di contesti particolari, risultino estranei come un filo d’erba in una moderna coltura pretrattata.
Nelle tre versioni del primo versetto della Genesi, è possibile leggere/trovare, dunque, i seguenti “apprezzativi” inerenti l’opera di “accompagnamento e compiutezza dei cieli e della terra”:
- tutto l’esercito loro
- tutte le loro schiere
- tutto il loro esercito.
Il “loro” (dei cieli e della terra) esercito e le “loro” schiere?
Perché? Per non farle esattamente capire. Perché?
E, guarda caso, che cosa fa frattalmente un esercito (le schiere), apertamente definito come “loro”, ossia, appartenente al modello attualmente ancora imperante definito dallo “stare sotto ai cieli e sulla terra” (gerarchia)?
polarizzata e “personalizzata” ad hoc, in funzione del tuo stato auto intrattenente, disposto interiormente a quella sorta di “tacito assenso” che, di fatto, permette ad ogni potere esterno di poter onorare la “legge” raggirandola. L’impressione di fare tutto da solo non è sbagliata, tuttavia, nasconde perlomeno l’idea che tu possa anche “non essere del tutto solo” nel compiere un simile atto di auto limitazione nelle 3d.
Leggi, se ti va, le prossime citazioni “tutte d’un fiato”. Servono per entrare in argomento.
I biologi dell’Università dell’Arizona che hanno individuato in tre differenti specie di Drosofile in tre luoghi diversi del mondo, accomunate da un salto evolutivo tanto raro quanto rapido, causando le mosche erbivore…
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Risolto un antico enigma della biologia.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Harvard ha scoperto un gene chiave che potrebbe essere la risposta all'antico enigma della biologia sulla riproduzione degli insetti.
Secondo a quanto scrive Harvard Gazette, in questo studio, gli scienziati hanno dimostrato che questa ipotesi non può essere corretta. Oskar è presente in entrambi i gruppi di insetti, quindi deve essere comparso nel loro ultimo antenato comune.
Nonostante tutto, è vero anche che il processo di formazione delle cellule germinali ora è differente per gli insetti inferiori rispetto a quelli superiori. Per questo il ruolo di Oskar non poteva essere originariamente quello di starter per la riproduzione. Infatti, contrariamente ai moscerini, che non possono formare cellule germinali senza Oskar, rimuovere il gene dai grilli non ha alcun effetto su questo processo, che si mantiene immutato.
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Scoperta rivoluzionaria: modificando un solo gene si guadagnano 16 anni di vita in più.
È una scoperta scioccante. Modificando un solo gene si è riusciti ad allungare la vita ai topi del 20%. Questo, trasportato nell'uomo, potrebbe significare che in un futuro non molto lontano, l'età media degli esseri umani sfiorerebbe i cento anni.
Si è così ottimizzato il coordinamento e la memoria, ma si è anche deteriorato più velocemente il tessuto osseo e si è verificato un forte abbassamento delle difese immunitarie.
Tuttavia questi risultati potrebbero aiutare le terapie guida per le malattie legate all'invecchiamento su specifici organi bersaglio, come l'Alzheimer. Sembrerebbe che allo studio ora ci sia un altro gene, che in pratica funziona come un orologio, che serve a regolare e rendere omogeneo l'avanzamento dell'età in tutto le parti del corpo.
Salute: identificato il gene che rallenta l'invecchiamento.
Identificato un gene - precedentemente correlato al morbo di Parkinson - che rallenta l'invecchiamento e aumenta la longevità dei moscerini della frutta.
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Scienza: un gene predice l'ora della morte.
Il nostro corpo contiene gli orologi circadiani interni che regolano i ritmi delle varie funzioni e dei comportamenti. Anche l'ora della morte è influenzata da questi orologi interni...
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Che cosa si evince dalla lettura di queste news?
Che esiste un “mondo sotterraneo” (subatomico, invisibile all’occhio umano) nel quale delle componenti intelligenti (geni) detengono un potere specialistico, condensato nel loro operare individuale e d’insieme.
Attraverso la regolazione genica, tutto può accadere ad altro livello (dimensione). I geni sono l’equivalente del “genio della lampada”? Racchiusi e costretti a lavorare, impegnando il loro potere regolante e specializzato, alle (in)dirette dipendenze del controllo centrale del cervello…
La natura riflette la presenza umana. Le fazioni vegetariane umane sono rispecchiate da un nuovo adeguamento naturale, ad opera di alcune specie animali, che cambiano da uno stato ad un altro. Visto che in natura esistono già gli erbivori, il cambiamento umano “moderno” viene riflesso da un nuovo salto operato dalla natura stessa, in qualche sua variante animale.
L'ambiente risulta come impazzito nell'andamento climatico... Il cambiamento umano comporta un'immagine frattale della natura, di questo tipo. Ergo? Non c'è equlibrio in ciò che sta avvenendo (anche se un equilibrio c'è sempre, ma di diverso ordine di appartenenza). Ti dicono, gli esperti, che in realtà... la Terra è ciclica ed è sempre andata incontro a sconvolgimenti periodici del "clima". Per cui? Beh... dal punto di vista di SPS, il genere umano non è affatto cambiato negli ultimi dodicimila anni.
Cioè, "è cambiato sul posto"... ma non certo secondo la prospettiva evolutiva relativa alla sua "ascensione" (cambiare tutto per non cambiare niente)...
Beh… anche “qua”:
(1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro...
Genesi 2,1-3
Non è forse descritta la "natura", in questo versetto? E non è forse perlomeno definibile “antico”, lo stesso versetto? E non è forse stato (ri)tradotto nel Tempo, lo stesso versetto?
I “geni” chi sono, nelle 3d? O… cosa diventano? Da cosa sono rispecchiati, frattalmente?
Con il neologismo app s'intende una variante delle applicazioni informatiche dedicate ai dispositivi di tipo mobile, quali smartphone e tablet. Il termine deriva proprio dall'abbreviazione di "applicazione"…
Una app per dispositivi mobili si differenzia dalle tradizionali applicazioni sia per il supporto con cui viene usata sia per la concezione che racchiude in sé. Si tratta a tutti gli effetti di un software che per struttura informatica è molto simile a una generica applicazione ma è caratterizzata da una semplificazione ed eliminazione del superfluo, al fine di ottenere leggerezza, essenzialità e velocità.
Il nome stesso, di per sé un'abbreviazione, può essere percepito come una semplificazione del nome completo "applicazione" per dare l'idea di un qualcosa di semplice e piccolo…
La popolarità delle app ha continuato a crescere, così come il loro utilizzo fino a diventare strumenti indispensabili e irrinunciabili da avere al pari di uno smartphone. Uno studio comScore di maggio del 2012 ha, infatti, riportato un dato rilevante: l'utilizzo di app mobile ha superato quello della navigazione web, rispettivamente 51,1% vs 49,8%.
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È ancora una forma di dipendenza dal supporto infrastrutturale informatico, che tralascia di dire "tutto" alla “superficie umana”. I “dati” d’utilizzo non vengono utilizzati solo per finalità pubblicitarie e di marketing o di spionaggio d’ogni tipo (campionamento). I “dati” servono non solo ed in quanto tali, bensì, la loro esistenza clonata indirettamente dimostra a pieno che “qualcosa esiste ed è all’opera in una maniera altra, rispetto a tutto quello che puoi immaginare” .
È uno strano procedere quello del Nucleo Primo che, in realtà, non omette mai di dirti nulla, relativamente alla situazione più profonda nella quale versi. Solo che il suo “dire” si avvale della facoltà frattale del “detto e non detto che, tanto, pari è”. Cioè:
affermare qualcosa e permettere l’emergere spontaneo (risposta) nel tessuto sociale, del suo esatto opposto. In questa maniera il tuo stato di dubbio è totale e continuo…
Alla “fine”, nessuno potrà mai sostenere del tutto di “non aver saputo”.
Semplicemente, la limitazione relativa sarà dell’ordine:
“Ah. Che stupido che sono stato!”…Lo so che non capisci. È ancora troppo presto e, temo, che sarà sempre troppo presto (ipnosi).
Perché SPS, “ora”, te lo sta dicendo.
Come ti accorgi se… a violare la legge è chi fa la legge, anzi… è tenuto a farla?
Il Nucleo Primo ha invaso e conquistato inizialmente l’inconscio umano.
Qualcosa che può avvenire anche stanziando indefinitamente in un bacino di raccoglimento (recinto ed allevamento).
In realtà, il frammento non è per l’Anima come un figlio, bensì, è ancora l’Anima stessa, il suo auto realizzare l’antica unione relativa al “prima della caduta”:
se stessa nel pieno della “forma”.
Ogni frammento costituisce una caratteristica Animica, allo stesso modo di ogni “gene”, che è dotato di una particolare “funzione univoca”.
Che cosa affligge l’Anima al proprio livello? SPS, in questo, è ancora in un loop mentale, oppure… sta afferrando sprazzi della più grande storia?
C’è qualcosa di ”irrisolto” all’opera. Qualcosa che mina dalle fondamenta l’opera della ritenuta Creazione.
Che, ciò, sia relativo alla sola componente “mentale umana attuale” è possibile, tuttavia, andando a ricevere informazioni nella modalità tramite la quale opera SPS… (Analogia Frattale Sincronico Istintiva), nel Tempo, nella coerenza, nella presenza consapevole, sovrana e centrale… la mente viene come filtrata da altra sua capacità ed imbevuta come una spugna… da altra modalità di assunzione della verità.
Ancora una “mente”, sì… ma di altra “fattura” (Noosfera).
Ma… come puoi usare la mente per indagare se stessa, quando temi di morire e, dunque, temi “lo spegnimento della mente stessa”?
Puoi usarla credendo a ciò che emerge, utilizzando te stesso in chiave di Analogia Frattale (il caso non esiste e tutto è sincronico… se sei al tuo centro).
Allora, la tua “lente” deve essere assunta nella tua piena centralità derivante dall’applicazione consapevole e assolutamente in fede, della risposta derivante dalla presenza Analogica Frattale operante per mezzo del “tutto”…
In cosa credi? Nel… “Padre che è nei cieli”? Nel... "vuoto" che ti separa dalla tua parte “magico/creativa”, che... "viene preso da altro".
Al centro devi esserci solo tu ed il tuo “buon senso”…
Un sistema operativo ( abbreviato in So, in lingua inglese Os, "operating system" ), in informatica, è un insieme di componenti software, che consente l'utilizzo di varie apparecchiature informatiche (ad esempio di un computer) da parte di un utente...
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Nota bene. Esistono perlomeno tre macro componenti (attori):
- utente
- interfaccia
- macchina.
Come un jolly, tu puoi (ri)coprire qualsiasi delle parti in causa. La differenza che s’esala è relativa al mondo 3d che si va a (ri)costruire, mentre sei nelle 3d…
E se tu fossi tutte le componenti nel loro insieme? Lo puoi essere… perché no?
Il Creatore… crea. Che cosa dovrebbe limitarsi a “fare”’
Il software, in informatica, è l'informazione o le informazioni utilizzate da uno o più sistemi informatici e memorizzate su uno o più supporti informatici. Tali informazioni possono essere quindi rappresentate da uno o più programmi, oppure da uno o più dati, oppure da una combinazione delle due…
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Nella tua realtà 3d attuale… che cosa noti?
Uber secondo chi lo ha provato davvero.
Abbiamo chiesto a una cliente come funziona la controversa app e perché è vantaggiosa. Oggi si parla tanto, soprattutto a Roma e Milano, di Uber, l’app che fa infuriare i tassisti e che invece ha riscosso molto successo tra gli utenti. Proprio a una di loro, Paola, abbiamo chiesto perché si trovano così bene con Uber. Ma prima un riassunto delle puntate precedenti.
“Il funzionamento mi è sembrato molto semplice”, ci dice Paola, 32 anni, addetta alle pubbliche relazioni per una società di Milano. “Scarichi l’applicazione per lo smartphone, inserisci i dati della carta di credito e ti iscrivi al servizio: ci si impiega qualche minuto”. Secondo Paola, che per lavoro deve utilizzare spesso taxi e autovetture private, l’inserimento dei dati della carta di credito è un motivo per fidarsi del servizio:
“non c’è motivo di preoccuparsi sull’affidabilità: se non fosse sicura, chi sarebbe così folle da inserire il numero di carta di credito in un’applicazione sconosciuta e pericolosa?”.
L’auto arriva e il passeggero sale in macchina. “Quando sei in auto, lo smartphone si trasforma in una sorta di tassametro, calcola la durata della corsa e l’eventuale discostamento dalla tariffa prefissata se si modifica il percorso”.
Si parla di tariffa prefissata perché quando un passeggero prenota una corsa gli viene già comunicata la tariffa applicata per chilometro…
Ossia... quando l’informatica permette di praticare un "mondo migliore", quasi utopico... come il sistema LSD (Libero e Sovrano Denaro).
E i taxisti rifiutano l’avvento di ciò che li va a “danneggiare”, allo stesso modo di qualsiasi altra categoria toccata dal "cambiamento"…
Nell’osservare la separazione e la differenziazione… ci si separa e ci si differenzia (a meno che si operi, ad esempio, alla luce della corrente dell’Analogia Frattale, la quale riporta sempre fedelmente, come la sfera magica della fattucchiera o un moderno smartphone… l’immagine esatta relativa alla consultazione diretta, inoltrata dal centro di osservazione, meglio, se umano e credente nella legge stessa, che alimenta il risultato derivante dallo stato di consultazione. Un “loop” di altra natura rispetto a tutto ciò che, diversamente, ti intrattiene qua).
Ricorda: tutto quello che cambia qualcosa nel tuo mondo, senza in realtà cambiare nulla relativamente al tuo stato, è come un fuoco fatuo che accende la speranza ma mai a quel livello sufficiente da permetterti di assumere l’oltre orizzonte come nuova e prossima destinazione. Tra “i cieli e la terra” di derivazione e per opera della Creazione… tu non hai mai realmente accesso a ciò che si estende al di là…
Sia che si tratti di (a)scendere, di salire, di entrare o di uscire (a parte la direzionalità derivante dall’utilizzo della metafora dell’interfaccia lessicale)… tu sei disposto a percorrere questo “spazio vuoto”?
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