È un periodo di grande caldo. Le forze mancano e si è più nervosi o meno pazienti. È notevole osservare, però, come basti fare una doccia leggermente fredda per tremare di freddo. Cosa voglio dire?
Che la condizione legata al caldo necessita di una grande energia per essere alimentata in continuazione. Il caldo è l'effetto di una dissipazione d'energia o di un un suo grande utilizzo, l'aspetto 'esterno', direttamente percepito, del 'lavoro'.
Ciò mi porta infatti a pensare allo Spazio infinito e 'buio' in cui si raggiunge la temperatura dello zero assoluto. Il ‘freddo’ è l’aspetto ‘esterno’, direttamente percepito, della ‘quiete’.
L’Universo economizza l’energia, non tanto perché manchi ma perché è 'saggio e lungimirante' e segue un indirizzo o 'piano'.
Questa ‘abitudine all'economia' può sembrare fuorviante perché in realtà la biodiversità è una caratteristica tipica della Vita e una ricchezza anche numerica e, dunque, anche ‘costosa in termini di energia alimentante. La riflessione che giunge immediata è questa: la biodiversità ‘costa’ energia ma quanta ne fornisce?
La biodiversità per continuare ad 'essere' deve trovare un senso di partecipazione proattiva al 'viaggio dell'Universo'.
Quello che fornisce o trasmuta è un prodotto evolutivo per le specie più avanzate, proprio a formare una catena unificante, una cordata invisibile di 'collaborazione sottile':
Biodiversità, studio: 8,7 milioni di specie viventi sulla terra.
Gli scienziati devono ancora scoprire o classificare circa il 90% delle piante o degli animali sulla terra che dovrebbe, secondo uno studio pubblicato oggi sul giornale PLoS Biology, ospitare poco meno di 9 milioni di specie viventi.
Lo studio rivede in forte rialzo le stime sulla varietà della vita animale e vegetale sul pianeta. Al momento sono state classificate poco più di 1,2 milioni di specie.
Gli scienziati hanno a lungo cercato di classificare le specie viventi ma le stime variano molto da 3 a 100 milioni. Non si tratta solo di una mera disquisizione scientifica perché gli uomini traggono giovamento dalla ricchezza e dalla biodiversità del pianeta, ricavandone cibo e medicine.
Studi in merito potrebbero avere delle ripercussioni positive sul genere umano.
Il forte aumento di specie in via d'estinzione ha reso la ricerca ancora più urgente, dicono gli scienziati.
'Con l'orologio dell'estinzione che adesso procede più velocemente per molte specie, penso che velocizzare il processo di descrizione delle specie terrestri meriti una priorità in ambito scientifico e nella società tutta', ha detto il responsabile della ricerca Camillo Mora della University of Hawaii e della Dalhousie University di Halifax, Canada.
Alcuni studi dell'Onu dicono che il mondo sta affrontando le più gravi perdite da quando, 65 milioni di anni fa, scomparvero i dinosauri.
Le specie sono classificate secondo un sistema di tassonomia che ha 250 anni, che raggruppa le specie viventi secondo una gerarchia piramidale. Alla base la specie, poi il genere, la famiglia, l'ordine, la classe, il phylum, il regno e il dominio.
Questa classificazione è molto simile al contare i granelli di sabbia del deserto. Non abbiamo idea di quanto grande sia il ‘fenomeno’ Vita, ma le nostre pretese sono sempre quelle di supporre, come quando azzardiamo a sostenere di conoscere come sia l’interno della Terra o la temperatura del nucleo del Sole, o come quando i media danno notizie relative alla riunione segreta dei presunti gruppi che controllano le sorti del Pianeta: si sa tutto, orario, luogo, partecipanti e probabilmente anche il programma degli incontri super segreti…
Io sostengo che la verità è una terra senza sentieri e non la si può avvicinare da nessun tipo di percorso, religione o setta.
Questo è il mio punto di vista, al quale aderisco in modo assoluto e incondizionato. Essendo la verità illimitata, incondizionata, non raggiungibile da nessun tipo di strada, non può essere organizzata né si dovrebbe formare nessuna organizzazione per guidare o forzare le persone a percorrere vie particolari.
Se innanzitutto comprendete questo, allora vedrete quanto sia impossibile organizzare un credo. La fede è una questione puramente individuale e voi non potete e non dovete organizzarla; se lo fate, diventa una cosa morta, cristallizzata, diventa un credo, una setta, una religione da imporre agli altri.
E’ questo che tutti cercano di fare nel mondo.
La verità viene ridotta a qualcosa di ristretto, a una specie di trastullo per coloro che sono deboli, che si sentono momentaneamente insoddisfatti. La verità non può essere 'portata giù' è piuttosto l’individuo che deve fare lo sforzo di innalzarsi fino ad essa.
Non potete portare a valle la cima del monte, se volete conquistare quella cima dovete attraversare la valle e arrampicarvi su per la salita, senza temere i pericolosi precipizi.
Questo è il motivo principale, dal mio punto di vista, per il quale l’Ordine della Stella deve essere dissolto.
Ciononostante, voi probabilmente formerete altri ordini, continuerete ad appartenere a qualche organizzazione alla ricerca della verità.
Io non voglio appartenere a nessuna organizzazione di tipo spirituale, vi prego di comprenderlo...
Krishnamurti conosceva molto bene il ‘giro del fumo’ e come un certo modello di organizzazione umana tenda ad irretire le personalità partecipanti, invischiate come nella tela del ragno.
Ci sta che nella vasta biodiversità, di tanto in tanto, nasca un Krishnamurti. Ma per una persona così quante ne esistono pronte a prendere il suo posto?
Quanti 'squali' popolano queste lande 3d?
Il 2011 potrebbe passare alla storia come l'anno dello squalo. E non stiamo parlando del calendario cinese, ma della tragica sequenza di attacchi registrati negli ultimi mesi ai danni di sub, pescatori e surfisti.
Squali cattivi o umani imprudenti?
Le ricerche su ciò che provoca l'attacco da parte di uno squalo non sono molte, ma tutte le spiegazioni che offrono sono riconducibili a comportamenti degli esseri umani...
Secondo i biologi marini il primo imputato sono… le vacanze low cost, che offrono a grandi masse di persone la possibilità di recarsi in zone dove fino a pochi anni fa gli squali potevano nuotare indisturbati.
'L'aumento nel numero di attacchi non implica un aumento nella percentuale di bagnanti attaccati' spiegano gli esperti dell'International Shark Attack File, 'ma piuttosto indicano un incremento del tempo speso in mare dagli uomini'.
Poi ci sono comportamenti irresponsabili come quelli degli armatori di Sharm-el- Sheikh che nutrono clandestinamente gli squali per attrarre i turisti: nelle acque della località egiziana lo scorso dicembre ci sono stati ben 5 attacchi di cui uno mortale.
Inoltre ci sono la pesca indiscriminata e il surriscaldamento globale: 'Lo squalo è un animale opportunista', spiega David Jacoby, ricercatore presso la Marine Biological Association di Plymouth, in Inghilterra, 'e va dove sa che può trovare cibo. Le risorse alimentari del mare si spostano in base alle correnti e alla pesca e così gli squali'.
Ma lo squalo è soprattutto una vittima dell'uomo: più di un terzo delle specie conosciute è a rischio di estinzione. Tra le cause la domanda inarrestabile di pinne, utilizzate come elemento base per la zuppa tanto apprezzata nei paesi orientali.
Lo squalo è una vittima dell’uomo. È quasi un paradosso ma la verità è questa.
Il genere umano imperante è un arma caricata di violenza e supponenza e nulla sfugge alla sua sete di dominio e di controllo.
È logico però che queste caratteristiche non siano altro che un riflesso frattale di quello che subisce ad opera del controllo parassitario, in un loop infinito che violenta questa versione delle ‘cose’.
Nel 2010 ci sono stati 6 morti in tutto il mondo a causa degli squali. Viene da sorridere, perché probabilmente la gente muore di più per ogni altra modalità del vivere, ma la figura dello squalo è entrata nell’immaginario collettivo a causa delle fattezze stesse dell’animale marino in questione.
Della sua alta 'spettacolarità'.
È sempre lo stesso ritornello dell’abito che non fa il monaco, forse alla rovescia ma pur sempre valido ed esemplificativo. Il 'diverso' e 'quello dall’aspetto forte' inducono la società a ‘difendersi’. Perché?
Perché mettono a dura prova la tenuta energetica del paradigma, che prima di tutto si alimenta cibandosi dell’anima delle stesse persone. La massa, allarmata dallo squalo di turno, cerca un capro espiatorio per sfogare le proprie tensioni accumulate nelle giornate trascorse a ‘correre’ dietro al tempo.
Un fratello diventa un pericolo. Un amico diventa uno sconosciuto… da un momento all'altro.
È la paura che fa 90. Paura di che cosa? Del nulla. Cosa c’è di più pauroso di uno sfondo buio o di un buco nero?
Per questo lo Spazio è buio. Perché abbiamo paura di 'vedere' e di affrontarlo affrontandoci… il che equivale a dire che temiamo noi stessi, essendo fatti delle medesime sostanze di cui sono fatte le stelle ed il tutto.
Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011