Roma, 7 feb - È ufficiale, il Sole è una sfera ed ora ci sono le prove. L'annuncio è arrivato dalla Nasa grazie all'osservazione realizzata da due sonde gemelle Stereo dell'Ente spaziale statunitense. Le sonde si sono posizionate su due lati opposti della nostra gigantesca stella, rinviando agli scienziati a Terra un'immagine completa, anteriore e posteriore, del Sole. "Per la prima volta, possiamo vedere l'attività solare nella sua piena gloria tridimensionale" ha affermato Angelos Vourlidas, uno dei membri del team scientifico Stereo del Naval Research Lab di Washington.
Questa scoperta avrà importanti ricadute, oltre che per lo studio dell'influenza dell'attività del Sole sulla Terra, anche, più in dettaglio, per le previsioni meteo che condizionano le Tlc, i voli aerei o il lavoro delle società elettriche. "Questo è un grande momento per la fisica solare" ha sottolineato Vourlidas. "Stereo - ha proseguito lo scienziato - ha rivelato il Sole come realmente è.
Ogni sonda Stereo, spiega la Nasa, fotografa metà della stella ed i ricercatori combinano le due vedute per creare una sfera. I telescopi Stereo sono sintonizzati a quattro lunghezze d'onda della radiazione ultravioletta estrema selezionati per tracciare gli aspetti chiave dell'attività solare, come razzi, tsunami e filamenti magnetici. Nulla sfugge alla loro attenzione.
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"Nulla sfugge alla loro attenzione": ne siamo proprio certi? Attenzione ad affermare queste cose... Basta "voltarsi indietro" per abbassare le ali.
Ciò rappresenta l’evidenza della rotondità della logica moderna, da scienziati quali siamo o, meglio, da San Tommaso quali siamo divenuti.
I sensi ci conducono per una via illusoria molto ma molto concreta, sulla quale sembra non esserci spazio per nessun dubbio, in quanto il toccare e il vedere appiattiscono ogni supposizione.
Adesso che la Nasa ha provato che il Sole è sferico, inizio a pensare che, invece, possa avere un’altra natura. Perché? Perché è tutto al contrario ciò che percepiamo nello scenario 3D dell’Antisistema.
“Il nucleo centrale della teoria di Copernico, l'essere il Sole al centro delle orbite degli altri pianeti, e non la Terra, fu pubblicato nel libro De revolutionibus orbium coelestium (Delle rivoluzioni dei corpi celesti) l'anno della sua morte. Il libro è il punto di partenza di una conversione dottrinale dal sistema geocentrico a quello eliocentrico e contiene gli elementi più salienti della teoria astronomica dei nostri tempi, comprese una corretta definizione dell'ordine dei pianeti, della rivoluzione quotidiana della Terra intorno al proprio asse, della precessione degli equinozi.
La teoria di Copernico non era però senza difetti, o almeno senza punti che in seguito si sarebbero rivelati fallaci, come per esempio l'indicazione di orbite circolari, anziché ellittiche - come oggi sappiamo - dei pianeti e degli epicicli. Questi errori rendevano i risultati concreti degli studi, come per esempio le previsioni delle Effemeridi, non più precise di quanto non fosse già possibile ottenere col sistema Tolemaico.
La teoria impressionò grandi scienziati come Galileo e Keplero, che sul suo modello svilupparono correzioni ed estensioni della teoria. Fu l'osservazione galileiana delle fasi di Venere a fornire il primo riscontro scientifico delle intuizioni copernicane.
Il sistema copernicano può sintetizzarsi in sette assunti, così come dal medesimo autore enunciati in un compendio del De rivolutionibus ritrovato e pubblicato nel 1878. Steso tra il 1507 e il 1512, nel De hypothesibus motuum coelestium commentariolus, Copernico presentò le sette petitiones che dovevano dare vita ad una nuova astronomia:
- Non vi è un unico punto centro delle orbite celesti e delle sfere celesti;
- Il centro della Terra non è il centro dell'Universo, ma solo il centro della massa terrestre;
- Tutti i pianeti si muovono lungo orbite il cui centro è il Sole. Il centro dell'orbita terrestre è il centro dell'Universo (il nostro sistema solare);
- La distanza fra la Terra ed il Sole, paragonata alla distanza fra la Terra e le stelle del Firmamento, è infinitamente piccola;
- Il movimento del Sole durante il giorno è solo apparente, e rappresenta l'effetto di una rotazione che la Terra compie intorno al proprio asse durante le 24 ore, rotazione sempre parallela a sé stessa;
- La Terra (insieme alla Luna, ed esattamente come gli altri pianeti) si muove intorno al Sole ed i movimenti che questo sembra compiere (durante il giorno e nelle diverse stagioni dell'anno, attraverso lo Zodiaco) altro non sono che l'effetto del reale movimento della Terra;
- I movimenti della Terra e degli altri pianeti intorno al Sole possono spiegare le stazioni, le stagioni e le altre particolarità dei movimenti planetari.
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“Queste asserzioni rappresentavano l'esatto opposto di quanto affermava la teoria geocentrica, allora comunemente accettata”: ecco cosa intendo!
Il “nuovo” che giunge come un fulmine a ciel sereno porta quasi sempre un ribaltamento dei piani.
“Il movimento del Sole durante il giorno è solo apparente”: questo è un frattale molto importante che deve fare riflettere. Questa apparenza modella il pensiero, plasma persino l’utilità dei sensi, ipnotizza e rende paradossalmente “ciechi”.
Quante volte è già successo nel corso della storia deviata? È tutto così…
Ricordo che Ighina sosteneva che il Sole è un “buco” dal quale entra la luce “esterna”, come se fossimo in una cupola oscurante ed il Sole fosse l’unica apertura verso il “fuori”. Egli stesso sosteneva che i corpi celesti sono fermi e l’illusione del movimento è data dal “rimbalzo” della luce.
Oggi è difficile dare credito a Ighina di avere ragione, ma "guardandoci indietro" come è possibile affermare che egli stesse affermando delle amenità?
Dobbiamo sempre perlomeno mantenere una modalità di assenza di giudizio e un punto prospettico sempre lungimirante. Perché il nostro moto di appartenenza dipende dal dove e dal come si osserva una cosa. Noi tutti, in qualità di co creatori della realtà percepita, concorriamo a disegnare il mondo che ci accoglie, proprio come ci teniamo ad abitare in una casa dei sogni, perfetta per come l’abbiamo desiderata: il problema è che siamo utilizzati come “lapis magici” da un Potere esterno a noi che ci vincola, che ci ha svuotati e poi riempiti di altre nozioni necessitanti “prove” e “dimostrazioni” fisiche.
Non possiamo perdere la nostra qualità nativa di co creazione, però la possiamo “dimenticare” pur non esimendoci dal praticarla seppur inconsciamente. È un concetto contorto che rispecchia la complessità e l’asprezza della storia deviata del Mondo.
Il frattale è la permanenza di Ulisse nel reame della Maga Circe, tra ozio, vizio e oblio.
“Gli uomini vengono invitati a partecipare ad un banchetto ma, non appena assaggiate le vivande, vengono trasformati in maiali (oppure si dice che i maiali li abbiano partoriti), leoni, cani, a seconda del proprio carattere e della propria natura. Subito dopo Circe li spinge verso le stalle e li rinchiude”
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Sitchin ha dimostrato anch’esso che i Sumeri possedevano nozioni almeno eguali a quelle del giorno d’oggi, eppure ciò non costituisce una prova evidente per la comunità scientifica che, a cascata, si riversa sulla massa che attende di essere imbeccata dall’ufficialità delle notizie provenienti dall’Antisistema.
“La sfericità della Terra è considerata una nozione acquisita, ben nota e non più argomento di discussione sia da Platone sia da Aristotele. Eratostene, nel III secolo a.C., non solo usò coordinate sferiche per rappresentare i punti della superficie terrestre, ma calcolò anche con ottima approssimazione la circonferenza della Terra.
Al tempo di Plinio il Vecchio nel I secolo la forma sferica era generalmente accettata da tutti gli intellettuali nel mondo occidentale. Tolomeo disegnò le sue mappe considerando la Terra sferica e sviluppò il sistema di latitudine e longitudine. I suoi scritti furono basilari per l'astronomia europea nel corso del Medioevo, sebbene ancora nella tarda antichità e nel primo Medioevo si trovi qualche raro autore (come Cosma Indicopleuste) che sostiene la piattezza della Terra.
La moderna idea (sbagliata) che nel Medioevo si credesse che la Terra fosse piatta è entrata nell'immaginario collettivo nel XIX secolo".
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“Immaginario collettivo”: ecco il termine, la maschera con la quale si aggancia il discorso “incredibile” delle forme pensiero.
Belle domande che servono per elevare il nostro punto di osservazione e consapevolezza: "c’è molto di più dietro alla nostra ritenuta limitatezza, agganciata esclusivamente alla lunghezza finita della Vita cristallizzata in un corpo fisico, denso, solido, corruttibile, a termine”…
Come diceva Renzo Arbore tanto tempo fa - “Meditate gente. Meditate!”.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
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