- il mondo superiore
- il mondo inferiore
Certamente sì, dal momento in cui l’esperienza in Terra è proprio affine allo sviluppo di qualcosa che ‘prima’ non esisteva. Ego, Io, Coscienza, Super Io, Sé, Anima, etc. quanto ci siamo complicati la Vita, le cose, il gioco. Ognuno di noi si perde in queste classificazioni, cadendo nella separazione, nel giudizio, nella confusione, nella complessità della diversificazione, nei meandri dell’illusione…
Occorre sviluppare una visione armonica che non necessita di nessuna ‘spiegazione’, una semplificazione di ciò che si è sviscerato dalla posizione dominante del ‘divide et impera’ e che si trova usualmente nella voglia di giocare di un bambino o di un cucciolo.
Nella consapevolezza di ciò che è l’essenza della Vita.
Una modalità intuitiva, innata, semplice, che non ha necessità di Maestri. Un altro dei capovolgimenti dell’Antisistema è proprio intessuto nella figura del bimbo, ritenuto un perfetto 'lenzuolo bianco' che ‘appare’ nel mondo senza nemmeno sapere il perché, come scagliato nella bolgia per volere altrui.
Non è certamente così: consapevolezza occorre.
Consapevolezza è semplificazione del complicato, proprio come l’osservare un bel fiore di Margherita.
Ritenere i bambini come dei veli bianchi sui quali apporre le proprie firme è bloccare il flusso dell’esistenza. Ciò di cui necessitano è di Amore intorno a loro. L’intimidazione progressiva subita nel corso dei secoli, dei millenni, ha portato il bambino a dimenticare ‘chi è’ e ‘chi è stato’.
Come descrive anche Giorgio Cerquetti nel suo libro "La prossima Vita", occorre una ‘buona Morte’ per ricordare nella successiva Vita.
- conoscersi
- deprogrammare
- riprogrammare se stessi.
Il potere racchiuso in noi è tale da dissolvere ogni ritenuto ostacolo all’istante: ma a cosa servirebbe? Non avrebbe senso un simile sprigionamento istantaneo. Perché? Perché verrebbe meno l’utilità di ogni aspetto della Vita 3D. Tornare ad essere ‘divini’ senza avere completato il percorso, equivale ad ammettere una sconfitta.
Perché abbiamo avuto necessità di soffrire, ingabbiati in un corpo a ‘termine’?
Ovviamente perché incarniamo lo spirito evolutivo del Padre Creatore: il Tutto che permea ogni aspetto della Creazione. Non bisogna cadere nel paradosso, bensì comprendere l’impulso di evoluzione contenuto nella massima che ‘la perfezione è in cammino’.
Noi siamo fatti a sua immagine e somiglianza. Poco importa se di mezzo c’è una tecnologia Annunaki. Nulla cambia nell’equazione sopra riportata. Perché nulla è lasciato al caso. Le vie possono ingarbugliarsi ma mai venire meno alla loro, seppur lentissima, soluzione di destinazione.
“Quando faccio attenzione a me stesso, è quando realmente finisco per sapere chi sono, cosa sto facendo e verso dove mi dirigo: è il passo che precede il cambiamento”.
“La strada da percorrere la traccio io, questo è il mio proposito e attraggo il necessario per percorrerla”.
“Non dobbiamo mai accomodarci in una situazione in cui non stiamo bene. Esiste sempre la possibilità di definire il modo in cui desideriamo vivere, avvicinarci ad esso sempre di più, fino a conseguirlo”.
Onda Incantata del Viandante del Cielo Rosso – www.13lune.it
Di miracoli ci nutriamo costantemente, capitano sempre intorno a noi, eppure non ce ne accorgiamo, impegnati come siamo a… correre.
Il miracolo di Chase, nato senza cervelletto e dato per spacciato alla nascita...
Un bambino americano è nato senza il cervelletto (la parte del cervello che controlla la capacità motoria, l'equilibrio e le emozioni) e senza altre parti del cervello fondamentali per attività vitali come il dormire e il respirare.
Ma la cosa più misteriosa, e che i medici non sanno interpretare in nessun modo, è che il piccolo riesce a fare cose che secondo la scienza sono inspiegabili.
"Il medico ci ha chiamato e non sapeva che cosa dire" - ha rivelato Britton - "Nessuno aveva mai visto un caso simile prima di allora. Siamo quindi andati dai neurologi che ci hanno detto: "Non è possibile. Ha la stessa risonanza magnetica di un vegetale", ci ha confessato uno dei medici". Ma Chase non è un vegetale, e questo ha lasciato gli esperti sconcertati costringendoli a ripensare tutto quello che credevano di sapere sul cervello umano.
Ma il mistero si approfondisce, quando la madre rivela di avere dettagliate immagini agli ultrasuoni del cervello di Chase durante le diverse fasi del suo sviluppo fetale. E le scansioni mostrano chiaramente che inizialmente aveva il cervelletto. Il caso di Chase, ha spiegato l'esperto Adre du Plessis, sfida "i principi fondamentali" della medicina.
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Meraviglioso frattale che ci indica di vivere nella semplicità. Tutto è possibile se vuoi veramente vivere.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
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