Rai: Esenzione Canone Per Gli Over 75 Con Redditi Sotto Ai 6.700 Euro.
Roma, 20 set. - (Adnkronos) - Buone notizie per gli abbonati Rai ''di lungo corso''. Gli ultra 75enni non dovranno più versare il canone di abbonamento al servizio radiotelevisivo dovuto a partire dal 2008. Possono fruire del beneficio i contribuenti con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 6713,98 euro (516,46 per tredici mensilità) e che non convivono con altri soggetti diversi dal coniuge stesso…
Il limite di 6713,98 euro va calcolato sommando il reddito del soggetto interessato e quello del coniuge convivente, tenendo conto di ogni possibile entrata indipendentemente dal fatto che sia assoggettata a Irpef o meno secondo le regole ordinarie. Ciò in virtù del fatto che la finalità della norma e' quella di tutelare i soggetti che versano in una condizione di reale disagio economico.
Fonte: Yahoo
Gli over 75 saranno molto felici di questo "aiuto del cielo”. Mi chiedo se coloro che “decidono” si rendano conto di cosa significa “condizione di reale disagio economico” . Il tutto senza nemmeno chiedere se una coppia è in affitto, oppure no. Ma siamo in Italia dove quasi tutti possiedono una casa di proprietà, no?
È come chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina. Non ha senso perché è nata prima l’osservazione intelligente di un “Principio Creativo”. Senza quella osservazione nulla poteva addensarsi, fissare l’energia nella “solida” realtà. La Società ha creato e dunque permesso la nascita dello Stato, il quale oggi trasmette l’immagine della Società alla Società stessa, solo che nel frattempo lo Stato ha preso Vita, per cui la Società che lo alimenta lo rispecchia anche, ma lo Stato è "vivente" per cui percepisce il suo "potere" e lo intende perseguire e mantenere.
Significa che abbiamo quello che “meritiamo”, in quanto le responsabilità sono solo ed esclusivamente degli individui. La “gentilezza” che manca è un sinonimo della diffidenza che i cittadini nutrono l’uno nei confronti dell’altro. È un segno della mancanza di Amore, della chiusura dei loro “Re”, come scrive l’Amico Rino che ringrazio.
E tutto ciò mentre gli Stati spendono cifre folli per ottenere capacità di calcolo sempre più potenti, chissà per quali motivi:
Francia, supercomputer per lo stato.
Due milioni di miliardi di operazioni di calcolo al secondo. Il gruppo informatico francese Bull ha siglato con la società Genci, detenuta al 49% dallo stato, un contratto per sviluppare un supercalcolatore, che dovrebbe essere il più potente in Europa e fra i primi tre al mondo.
La sua potenza di calcolo nel 2011 dovrebbe essere pari a 2,2 petaflop, ovvero due milioni di miliardi di operazioni di calcolo al secondo.
La macchina sarà messa in servizio al Très grand centre de calcul (Tgcc), realizzato dal Commissariato per l'energia atomica (Cea) a Bruyères-le-Châtel, nella regione parigina, e sarà accessibile alla comunità scientifica francese ed europea.
Fonte: Yahoo
Ci sono sempre motivi di “facciata” e motivi di “interesse”. In questo caso, secondo me, i motivi di interesse sono relativi alla fornitura di potenza elaborativa per mantenere con efficacia il potere di controllo sulla Società. Una Società “sana” non permetterebbe un simile contrasto tra le politiche di “gestione” della cittadinanza. È inutile scrivere trattati per dimostrare l’ingiustizia che regna sovrana, basta osservare i frattali all’opera. La potenza organizzativa accumulata non è usata per il benessere cittadino, ma per il mantenimento e la stretta sul controllo cittadino.
In una società in “equilibrio” i cittadini non si “lamentano”. E anche se la moda del lamento è tipica degli italiani, pur lamenti essi rimangono. Ripeto; è uno specchio ciò che ci prende a "calci nel sedere".
Scrivevo della “gentilezza”. Ebbene dietro a questa facciata c’è molto altro, interi mondi celati da maschere, veli, illusioni:
Motivi psicologici per non dissentire.
Oltre alle ragioni culturali, religiose, sociali, e sessuali che ci fanno assentire quando non vorremmo, esiste una miriade di motivi psicologici per non contraddire…
Le quattro trappole del “si”.
Sembra vi siano quattro motivi psicologici principali che ci fanno dire di sì anziché di no. Sono quelli che definisco i tranelli in cui cadiamo.
- Voler essere gentili
- Voler essere amati/rispettati/accettati
- La paura di perdere amici, amanti, lavoro, famiglia, posizione sociale, successo, denaro, beni materiali
- La sensazione di non avere il diritto di dire no
La “gentilezza” degli Stati cela la paura di perdere il proprio potere ed è lo specchio diretto degli individui, la dimostrazione che le paure dei singoli sono state impresse nella “creatura statale”: una creazione fatta ad immagine e somiglianza. Questa "immagine" rappresenta la nostra opera di co creazione. Questa è la realtà che ci rappresenta adesso ma che giunge dal passato. Il “ritardo” nell’espressione di una nuova società è figlio dei dubbi e delle illusioni che attanagliano il tessuto sociale, il singolo che si riflette nella creazione.
Cambiando nell’adesso cambiamo il futuro cambiando il passato.
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