Roma. Il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato con 8 voti a favore e un astenuto il bilancio del gruppo per il 2009 che prevede un perdita di 61,8 milioni di euro rispetto ad un deficit tendenziale ad inizio anno di oltre 150 milioni di euro. Tale risultato, informa una nota, è stato ottenuto a seguito di interventi incisivi decisi dall’azienda e che hanno riguardato contemporaneamente la razionalizzazione dei costi e delle spese e una più attenta gestione dei ricavi. Gli ulteriori interventi di risanamento del bilancio aziendale, sino al pareggio dello stesso, sono compresi nel Piano Industriale 2010-2012 già approvato dal CdA del 20 maggio scorso.
Fonte: Reuters
Come girare la “frittata“, quando si amministra un bene pubblico, senza sentire particolari responsabilità. Allora, perdere 61 milioni di euro diventa un risultato. Tutti gli anni, mamma Rai, raccoglie centinaia di milioni di Euro dalla richiesta globale del canone:
“Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto”.
(Regio decreto legge 21 febbraio 1938, n.246 art.1)
Fonte: Wikipedia
Ora, non intendo io fare le solite polemiche su questo balzello, scivolato tra noi da una finestra spazio temporale sul Medioevo, bensì intendo porre lo “sguardo” su coloro che “amministrano” questa importante azienda, la quinta in Europa. La Rai raccoglie denaro pubblico dal canone e dalla pubblicità. La concorrenza solo dalla pubblicità. La differenza è notevole. Eppure la concorrenza non è in rosso, mentre la Rai lo è per default. Cosa significa? Che coloro che gestiscono il carrozzone pubblico non sentono e non sono nemmeno chiamati ad esprimere “virtù” del buon padre di famiglia, nella pratica quotidiana del loro lavoro. È suffciente tenere "l'elefante" in strada.
Questo è, secondo me, il motivo dello scempio pubblico ad ogni sua “latitudine”. Non è semplicemente richiesto di essere responsabili di una azienda, in maniera tale da renderla virtuosa nei conti, bensì di amministrare passivamente il suo lato di controllo sulle masse. Per i continui “buchi” di bilancio c’è sempre un modo di mettere una “pezza”; anzi, la modalità con la quale viene sempre messa la “pezza”, fa parte proprio del “gioco”.
Aprire gli occhi? meglio chiuderli, almeno ci evitiamo più veleno di quello che nel quotidiano ingoiamo . Era più di un sospetto il magna magna , e condivido che la tv purtroppo agisca da droga per deconsapevolizzare le persone e gettarle in una qualità di bassa lega e nella cecità sui veri valori verso se stessi e verso gli altri .. Sono riusciti a sedare le coscienze .E' una situazione che ti porta proprio al v.Che schifo di mondo.
RispondiEliminaCara Amica,
RispondiEliminatenerli chiusi ci porterà solo a continuare a vivere in un mondo così; che piace a pochi...
Lo scopo è l'autoeducazione: comprendere cosa succede e perchè... evoluzione!
Evoluzione senza rivoluzione, ma lucida, superiore, spirituale riorganizzazione...
E' un frattale che si ripete all'infinito...
Grazie di cuore...
Buona Vita
Io la televisione la guardo pochissimo perchè quello che viene trasmesso oggi il 90 % è finzione o menzogna.
RispondiEliminaMi dispiace perchè la tv sarebbe uno strumento potentissimo di educazione ed evoluzione ma finchè ci sono persone di scarso livello evolutivo a dirigerla e a comandarla credo che ci sia ben poco da fare.
Non tutto è da buttare però . Ci sono alcuni canali sky molto buoni dal punto di vista documentaristico ed informativo mentre in rete ci sono alcune web tv che si occupano di spiritualità e miglioramento personale che sono proprio belle da seguire.
si lo so Davide , volevo dire chiudiamoli su quelli indecenti e apriamoli su quelli che ti arricchiscono. e in effetti io accendo solo su programmi decisamente piu dignitosi e culturali .
RispondiEliminaCari Amici,
RispondiEliminaabbiamo il telecomando; abbiamo dunque il "potere". Scegliamo almeno con oculatezza...
Da ottobre 2010, io e Silvia non vedremo più tv, perchè approfittiamo del cambio al digitale per "mollare la presa"; la tv sarà un'ottima fioriera.
Grazie ancora...
Buona Vita