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mercoledì 25 gennaio 2012

Sensibilità post terremoto.




Quello che una volta scandalizzava il popolo americano, ora raccoglie consensi…
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Le opinioni hanno l’abitudine di 'stazionare', per un certo lasso di tempo, ruotando in uno stretto giro della possibilità. Cerchiamo di osservarle come solidi Platonici, che ruotano su se stessi, al fine di generare effetti illusori relativi al proprio movimento. 

Quello che vediamo è solo l’apparente traccia evidenziata da una rotazione su se stessi e attorno ad un ‘anello’ gravitazionale, allo stesso modo di un Pianeta. Ciò equivale a sostenere la visione prospettica di uno sciabordio di leggi provenienti da diverse 'latitudini' dell’Universo; solitamente suddivise in:
  • native o Planetarie
  • esistenti o Cosmiche.
La rivoluzione attorno ad un ‘qualcosa’ comporta l’essere sotto l’influsso di quello stesso ‘qualcosa’. È come una sorta di ‘dipendenza’, questa attrazione a cui ci si concede. Una dipendenza anche funzionale, ossia relativa ad una certa scala gerarchica. La rotazione attorno a se stessi è una necessità, mentre quella attorno a ‘qualcosa’ è una funzione relativa all’appartenere all’insieme Universale. Quindi:
  • rotazione sul proprio asse = Vita = Io = esplorazione 3d = conosci te stesso
  • rivoluzione attorno ad un ‘corpo centrale’ = esistenza = Io sono.
Nelle 3d tutto concorre a formare dei loop, perché è la forma più ‘stabile’ dell’energia e della sua ottimizzazione. Questi loop descrivono frattalmente la rotazione attorno al proprio asse, in quanto una simile rotazione conferisce magnetismo appartenente al ‘corpo che ruota’. Il magnetismo è una forma di conservazione della ‘memoria’ e, quindi, del contesto racchiuso nel loop.

L’Aura è un effetto illusorio della rotazione su 'se stessi', come ci ricorda Carlo Dorofatti

Quando Castaneda descrive il Volador, come ‘attaccato’ all’Aura umana, in realtà descrive la visione dell’effetto illusorio di quello che gli ‘sciamani’ vedevano

La ‘macchia scura’ sullo sfondo dell’Aura è una proiezione magnetica di quel ‘lato oscuro’, che esiste in ogni individualità, ad immagine e somiglianza del Creatore. 

È come la cineproiezione di una pellicola relativa al Sé. 

I colori dell’Aura descrivono le varie funzionalità e ‘stati appartenenti’, per cui allo stesso modo le parti oscure descrivono i ‘gap funzionali’. Da questo punto di vista il Volador viene scambiato per la nostra ‘problematica’, invece che per un’autoesistenza attratta irresistibilmente dal nostro ‘scompenso’ energetico

In fondo al cammino del Conosci Te Stesso è installato il principio della ‘fine’, sia nostra che del parassita, nelle forme incarnate e ‘accessoriate’. L’accessorio è il parassita che ha sempre un senso, un preciso compito esistenziale e funzionale, scambiato molto spesso per un ‘nemico’ o per la ‘causa’ dei nostri problemi. Questa prospettiva cambia nel momento in cui si trascendono le paratie stagne dell’isolamento adattivo a cui ci siamo concessi. 

Nella sopravvivenza c’è il continuum di tutti quei meandri abitudinari legati alla diluzione nel tempo della consapevolezza. Sopravvivere mantiene intatti tutti quei ‘germi’ legati alla fase della sopravvivenza. È come se l’umanità dettasse i tempi e i ritmi della ‘Natura’ attraverso il proprio cammino, ottenendo di rimando sempre un preciso riflesso di Sé

Il riflesso è tale da indurre il proprio cambiamento persino nello ‘specchio’, che fedelmente non può fare altro che ‘obbedire’. 

Il riflesso è autentico, perché il corpo riflettente, effettivamente, diventa quello che riflette. Questa è la co creazione. Il corpo diventa quello che riflette: anche il nostro corpo.

Dove si colloca l’uscita dal loop?

Precisamente a livello trascendente le 3d. Alzando la propria vibrazione è possibile ricomprendere il loop, abbracciarlo e gentilmente scioglierlo nella sua continuazione, nel senso che ‘sciogliendolo’ si scopre quello successivo. 

Oggi, alle 9.07, penso che sia avvenuta una scossa di terremoto nella zona del Vigevanese. Ero al computer e ho percepito come una forza ‘sconosciuta per me’, che è letteralmente entrata in casa secondo un movimento ondulatorio:

la struttura della casa è stata attraversata da una forza che era ‘sotto’, ma allo stesso tempo ‘sopra’, attraverso l’effetto vibrazionale che ha scosso le finestre. Si è mossa anche l’aria, infatti degli sbuffi improvvisi hanno attraversato i serramenti. Una sensazione davvero strana e nuova per il circolo abitudinario a cui sono agganciato sensorialmente

La ‘campana eolica’ si è messa a suonare lentamente, per cui non ci sono dubbi che si sia trattata di una scossa di terremoto. I cani hanno iniziato ad abbaiare, anche se non molto aggressivamente. È stato come un evidenziare la ‘novità’… La sensazione iniziale di ‘non capire cosa stesse succedendo’ è ancora chiaramente impressa dentro di me, come la precisa sequenza di eventi accaduti, forse, in quattro/cinque di secondi, a scandire gli effetti fisici di una forza che giunge per ricordarci ‘qualcosa’: che siamo di passaggio su questa Terra. 

Non è un intimidire ma un ricordare, molto simile ad un buffetto ricevuto sulla guancia dallo zio di turno.

È un avvertimento e va preso in quanto tale, nell’ottica sinfonica dell’esistenza. Una cosa è certa: ho compreso l’illusorietà fisica del pavimento, perché quell’onda lo ha reso simile all’essere su un materasso ad acqua. Una vera e propria meraviglia sensoriale.

Uno ‘schiaffo’ molto simile a quello shock addizionale descritto da Gurdjieff, al fine di compensare il semitono mancante della scala d’ottava? Le abitudini o i ‘loop’ vengono scossi alle fondamenta da eventi di questo tipo; eventi capaci di mutare le ‘aspettative’ prospettiche. Il ‘domani’ rischia di cambiare, alla luce di simili manifestazioni. Perché? 

Perché si evidenzia la struttura energetica di un luogo 'condensato' nell’abitudine, un luogo che si crede conoscere e misurare con la sola razionalità.

Gli effetti distruttivi di forti terremoti sono terribili, per carità, ma è il ‘ricordo’ che si installa in profondità che potrà fare la differenza, ‘poi’. Il valore aggiunto di un terremoto è quel senso di ‘leggerezza’ che si avverte anche dopo anni, quando la paura e lo sconforto si dissolvono sempre di più, lasciando spazio per quello strano, ma evidente, senso di ‘trascendenza fisica’ capace di aprire nuovi spiragli nella prospettiva.

Le abitudini 3d hanno simili fattezze, ad esempio:

risultati trimestrali in crescita per McDonald's. Il big statunitense dei fast food ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari pari a 6,82 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto ai 6,2 miliardi registrati nell'analogo trimestre nel 2010... In salita anche l'utile netto che si è attestato a 1,376 miliardi, ossia 1,33 dollari per azione, contro i 1,24 miliardi, ossia 1,16 dollari per azione, registrati dodici mesi fa. Il mercato si attendeva un Eps per 1,30 dollari. McDonald's intende aprire 1.300 nuovi ristoranti.
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A quanto pare Francia e Germania hanno preparato un documento comune in cui chiedono regole meno penalizzanti per le banche che hanno anche business assicurativi; il rinvio delle regole sul leverage e sulla liquidità…
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Queste ‘abitudini’ descrivono lo stato dell’incantesimo che 'abbiamo creato' e che, ‘adesso’, ci controlla in virtù della propria intenzione di sopravvivenza.

Scrivevo anche ieri, ad esempio, di Matrix e della presenza di Smith in ogni individualità appartenente alla neuro simulazione globale. Ebbene, quel principio di controllo presente in ognuno di noi, corrisponde sia ad un aspetto interiore che esteriore: la paura attira i predatori.

Un discorso, quello relativo al parassitismo eterico, che mal si adatta allo status Antisistemico, che ‘ha’ il possesso della massa. È un discorso che non viene 'digerito' e che suscita ‘malumore’, generalmente

Infatti, va per la maggiore ‘far finta di nulla’, lasciandosi andare a quel finto divertimento sociale da intavolare nei momenti liberi del tempo ‘concesso’. Ieri, riflettendo sul perché il mio discorso intuitivo relativo al ‘controllo’, in generale, non venga preso sul serio dalle persone, ho capito improvvisamente la motivazione di base

Il pensiero è andato proprio alla ‘figura’ di Smith, cioè al fatto che, potenzialmente, egli è presente in ognuno di noi. Egli rappresenta il controllo dell’inconscio, quel ‘meccanismo’ sviluppato interiormente, in grado di attivarsi al fine di trasformare ognuno di noi in Smith

un controllo invisibile del nostro operato, che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo. Giudici di quello che fanno gli altri.

Ciò 'spiega' tutto quello che succede quando è la massa stessa a processare quegli individui che ‘esulano’ dal contesto abitudinario, in maniera ‘pericolosa’ per la consuetudine e, quindi, per la sopravvivenza del potere parassitario condensato nel ‘paradigma’.

Ho capito il perché dei miei problemi ‘pseudo nativi’, relativi all’approccio con il 'prossimo', ed il perché dell’indifferenza del 'prossimo' alle mie sollecitazioni, per la verità sino ad ora un po' all'acqua di rose.

È semplicemente una strategia – basata sull’indifferenza dimostrata da ogni potenziale ‘Smith’ presente all’interno del 'prossimo'

Un sistema di sicurezza Antisistemico, che emerge dalla nostra ‘rinuncia’ a conoscerci. Il loop è servito: come uscirne?
 
Insistendo con tenacia, pazienza, lungimiranza e ‘vera intenzione’: conoscendo se stessi.

Essendo se stessi e non un surrogato di se stessi. 

Smith è diventato una delle nostre personalità che dobbiamo imparare a riconoscere e gestire. È un grande lavoro da compiere. Un ‘lavoro’ che necessita di totalità e presenza, scelte radicali e non-paura.

Esattamente tutto quello che viene incoraggiato, al contrario, dal tessuto Antisistemico. È solo lì da ‘vedere’…

Abbiamo occhi per vedere? Oltre che bocche per lamentarci e sentirci vittime? Noi siamo anche i nostri 'carnefici'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 11 maggio 2011

Paura, eh?







11 maggio terremoto a Roma: la bufala di Bendandi fa il boom di ferie.
Molti romani hanno preso ferie per l'11 maggio 2011. Non è vacanza, e non siamo nemmeno vicino al weekend. Lo strano 'ponte' è dovuto alla misteriosa profezia, ormai nota, secondo la quale l'11 maggio 2011 la capitale sarebbe stata colpita da un violento terremoto e distrutta.

La profezia di Bendandi gira da tempo in rete, e da tempo è stata bollata come una bufala: protezione civile ed esperti di vulcanologia hanno più volte ripetuto che non c'è motivo di allontanarsi da casa. Ma il tam tam tra social network e tv è stato abbastanza per scatenare il panico, e nonostante le rassicurazioni della protezione civile, in molti hanno deciso di stare a casa dal lavoro per potersi allontanare dalla città. Un insolito boom di ferie nella capitale: rispetto all'11 maggio 2010 si registra un 20% in più di assenze dal lavoro. Una vera psicosi.
Da Yahoo 

È proprio il caso di dire: la paura fa 90

Ma che cosa significa questo ‘detto’. Molto probabilmente che la paura 'ricomprende' tutto (tutti gli altri numeri che, nel caso specifico, alludono ai numeri possibili delle estensioni del gioco del Lotto). Questo è un bellissimo caso di frattale analogico, ossia di ‘piccola’ verità che racchiude ed esprime a ‘raggiera’ le verità più grandi. 

Anche da questa prospettiva si può comprendere il ruolo ‘centrale’ della paura, la grande paura di… vivere. Se al posto del termine ‘vivere’ agganciamo l’allegorico termine di ‘vincere’, ritroviamo ancora il medesimo sentire, ossia la paura di vincere, che ad esempio coglie una squadra di calcio minore allorquando è in vantaggio sulla squadra più blasonata ed il tempo non sembra trascorrere mai e le gambe e la mente diventano come di… gesso.

La paura.

Nel caso sopracitato, paura di morire. Morire… La Grande Sorella che arriva per tutti è ritenuta, giustamente, l’unico ‘effetto’ parificante a cui siamo integralmente sottoposti. La ‘livellatrice’ provvede a ‘cancellarci’ da questo Mondo, a terminarci e ad annullare una ‘casualità’ che, non si sa bene come e perché, ci aveva portati ad affiorare sulla Terra.

Di che cosa si ha, in realtà, paura? 

Di scoprire di essere stati uno ‘scherzo’ di Natura e che la nostra Vita sia l’unica Vita e dunque che non si abbia un senso nell’economia dell’Universo. Questa ‘piccolezza’ conduce l’umanità a vivere come se l’unica chance assegnata fosse proprio questa unica ed eccezionale Vita. Bene. Se fosse davvero così, perché, mi chiedo, la gran parte della gente passa metà della sua Vita, quella ‘migliore’ teoricamente, a lavorare e a formarsi nelle scuole? 

E, quando il paradigma in corso le ‘scarica’ dal Mondo del lavoro, le riduce ad interpretare modelli di Vita basati sulla riduzione e lenta sparizione dal contesto sociale? Allora, se la maggior parte di noi pensa di essere uno ‘scherzo di Natura’, perché non vive in maniera coerente con un simile pensiero? 

Forse, qualcuno potrebbe dire che in realtà succede, ma non è esattamente così, a mio modo di vedere, perché la gran parte della gente vive di lavoro per mancanza di alternativa ma anche per senso di responsabilità verso se stessi e verso i proprio figli.

Usciamo dalla visione impoverente che avvolge ogni dinamica globale.

La comunità umana è più centrata di quanto i ‘luoghi comuni’ possano fare supporre. Si dice ‘meglio un giorno da leone che cento da pecora’, poi il tutto si riduce, mediamente, a tirare tardi nel fine settimana, a bere un po’ di più, a lasciarsi andare quando c’è la possibilità. Togliamoci dalla testa ciò che si vede nei film, come certe ‘esagerazioni’ sociali

Quel modello è basato sul focus di quello che fa una minoranza e non è rappresentativo seppure 'virale'.

La media non è rispecchiata da quei modelli di Vita ai ‘limiti di tutto’. Insomma, siamo stati tutti adolescenti, diciottenni, venticinquenni, trentenni, etc. e lo sappiamo benissimo che il corpo e la mente, dopo un po’, non ce la fanno più a reggere un certo tipo di Vita. Scatta qualcosa dentro che ci fa, per fortuna, cambiare. Perché? A cosa corrisponde questa dinamica? Che cosa è?

È certamente qualcosa che ci fa capire di non essere solo quello che ‘vediamo, pensiamo, sentiamo’ attraverso i sensi. Non è una prova, questa? Basta riflettere, nemmeno meditare. È logica spiccia. Mera considerazione basata sui fatti. Eppure non lo facciamo volutamente ma lo subiamo attraverso le ‘lezioni’ della Vita.

Cosa significa avere paura di morire, allora? Io penso che significhi, in definitiva, anche paura di avere fallito l’appuntamento con quello che ci eravamo prefissati di ‘fare’ in questa Vita. Questa è una verità sottile, nascosta, celata, oscurata dalla più grande paura possibile: soffrire durante l’atto del ‘passaggio’, un po’ come per la donna è la paura del dolore vissuto durante una gravidanza. È come una prova, una iniziazione… a che cosa? Ad un qualcosa che nemmeno riusciamo a comprendere ma che ‘riteniamo anche remotamente possibile’: esistere per sempre

Anche questo fa paura, no? 

E poi c’è la paura di quello che ci potrebbe succedere se le religioni dicessero la verità; ossia? Andare all’Inferno o soffrire nel tempo indefinito del Purgatorio. Ma anche se fosse, le religioni stesse affermano che ‘tutto dipende da noi’, che la 'dannazione o la salvezza' dipendono dal comportamento che abbiamo tenuto in Vita. 

Nel corso del tempo si era diffusa  addirittura la credenza di poter acquistare la ‘salvezza’. Queste dinamiche mettono in evidenza come l’umanità abbia sempre tentato di aggirare ‘l’ostacolo’ invece di puntare diritto su di lui

La paura corrisponde a questa dinamica giroscopica di mantenere l’individuo il più possibile sul proprio ‘asse di rotazione’, tentando di tentarlo a cercare e trovare quel centro grazie al quale poter superare ciò che sembra insuperabile. La ‘cura’ può venire solo da noi stessi

È paradossale, lo so. È come scambiare lucciole per lanterne, invertire il senso di quello che ci hanno insegnato a ‘sentire’. Il bene ed il male alla rovescia. Ma che scrivo? No. Il bene ed il male unificati nel senso di opportunità del vivere. In funzione di ‘come siamo fatti’ avremo necessità di un cocktail diverso di queste due energie: il bastone e la carota, insomma. Le nostre impronte digitali affermano che ognuno di noi è ‘unico’, speciale, Uno

Ciò corrisponde all’archetipo dell’eletto, osservato ad esempio in Matrix. Un ‘modello’ metaforico della nostra unicità inserita nel contesto omnicomprensivo degli ‘altri’. Una sol cosa, in realtà. Facciamo del male a qualcuno e lo capiremo immediatamente. Perché? Perché qualcosa dentro di noi non smetterà più di tormentarci e se non riusciremo a trasmutare questa ‘sensazione’ in atti di pragmatica ‘conversione’, sconteremo questo atto in un ‘futuro’ imprecisato in cui non crediamo ma che sentiamo anche possibile: ancora paura.

Perdonare: una possibilità di terribile efficacia.

Lasciare l’altro in balia delle proprie ‘scimmie’, della incapacità di potersi sfogare e, dunque, di riflettere...

Gli individui sono stati responsabilizzati dall’Antisistema. Il ‘guadagnarsi da vivere’ cosa è, se non prendere atto di questa momentanea separazione dalla condizione divina che ci contraddistingue. Le entità parassite è come se non avessero dimenticato chi noi siamo. È come una parte di noi che ‘sa’ e che ci vieta di fare questo  o quello, perché dice ‘Hey, ma tu sei Dio, come puoi abbassarti a fare questo?’. 

Chiamiamolo Ego o Satana, il risultato non cambia: siamo sempre e solo noi. 

La violenza che fuoriesce dalle maglie della società è una dinamica che sfocia dall’incontro di più forze ‘alleate’ nei due grandi schieramenti che prendono il nome di bene e male, bianco e nero, Yin e Yang, etc. e noi rappresentiamo quel 'punto di incontro'

Tutto è preposto al nostro ultimo e definitivo ‘volere’. L’ultima decisione è sempre la nostra ed è sempre stata la nostra. Chi decideva di schiacciare il grilletto della propria arma, allorquando il superiore ordinava di puntare, mirare e… sparare? Perché si schiaccia quel dispositivo? Perché esiste un esercito che difende un dittatore e un esercito che lo combatte? I due eserciti sono fatti della stessa ‘pasta’, eppure si combattono. Entrambi hanno fattezze simili, hanno le stesse modalità di gioire e di soffrire, hanno famiglie e sentimenti simili, stesse modalità di alimentarsi e di pensare… eppure l’uno combatte l’altro. Cosa c’è nel ‘mezzo’?
 
C’è il ‘dovere’, un giuramento, un senso di fedeltà, un indottrinamento, una ipnosi di base. Simile che combatte simile. Dove succede una cosa analoga nell’ecosistema della Vita sulla Terra, oltre alla sfera umana? Eliminando alcune eccezioni, che certamente esisteranno ma che esprimono solo il nostro riflesso, non mi sembra che una tale dinamica sia stata allargata dai 'flussi' naturali alle altre forme viventi. Ripeto, non esiste un ambito di 'simile che attacca simile' in maniera esponenziale come succede ed è successo all’umanità. Cioè, non mi sembra che esista o sia esistita la prima guerra mondiale delle formiche, per esempio. 

I feroci dinosauri non si sono estinti a causa di una guerra d’indipendenza. È la società umana che ha introdotto il concetto della guerra su questo Pianeta. Le facoltà umane hanno ‘permesso’ di sviluppare questa dinamica aggressiva e fondata sul senso del possesso e del controllo.

Questa immagine, tuttavia, mi sento di poter affermare che non appartenga alla specie umana, ma è stata ‘ereditata’ in qualche maniera da un’altra sfera dimensionale. Anche se intimamente ci riguarda, perché tutto quello che succede ha un senso, non è ‘nostra’. Ora, non voglio tornare sul concetto del controllo ad opera di entità parassite sovrasensibili, ma solo rammentare da quale ‘piano’ giunge la ‘mano che controlla’ e che esprime in continuazione paura di perdere questa situazione dominante silenziosa, sete di energia e, dunque, di controllo sulla specie divina addormentata umana

A cascata tutto si propaga e si sviluppa. Le cause vengono confuse con le conseguenze.

A quale livello della percezione ci poniamo? Da quale quota decidiamo di osservare? Questa è la fonte del giudizio e della separazione. È come dire tutti la stessa cosa senza capire che diciamo tutti la stessa cosa. Davvero pazzesco. L’opera del controllo è totale ed affine, intimamente, a scrollarci di dosso le ‘ragnatele’ che ci hanno caratterizzato dopo la ‘caduta’. Il controllo vive della nostra energia ma sottilmente ci spinge al risveglio. Lo scenario tridimensionale  che ci accoglie, che abbiamo ‘colonizzato’, è neutro per sua Natura; noi lo abbiamo personalizzato attraverso quello che ‘siamo’

L’Antisistema compie solo il proprio dovere.

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, vero? Vero. Infatti il ritenere la dualità superata, osservandola da un piano più ‘elevato’, non è sufficiente al fine di superare i nodi stessi intrecciati nella dualità.

Noi ‘viviamo’ contemporanemente a più livelli. 

Su quale di questi livelli decidiamo di sostare più a lungo? Ecco una bella chiave di lettura di quello che ‘ci succede’. Per capirlo frattalmente è sufficiente osservare se stessi mente si pensa, ad esempio:
  • a sé 
  • agli altri 
  • alla propria famiglia 
  • al lavoro 
  • allo Stato 
  • all’Europa 
  • al Pianeta
In ognuno di questi ‘livelli’ noi abbiamo una nota vibrazionale diversa. Eccoli i 'famosi' livelli o dimensioni. È come amministrare un patrimonio di mille euro e uno di un milione di euro: è diverso, no? Ma in realtà cosa cambia? 

Cambia solo la concezione/percezione che abbiamo e che ci facciamo in termini di ‘consapevolezza’.

Lo posso fare? Sono in grado?

Ogni scenario è possibile ed è già esistente nello ‘spazio delle variabili’ dipinto da Vadim Zeland o anche descritto dalle Guide di cui ci hanno tradotto il sentire i membri del CerchioFirenze77. I coniugi Hicks ci dicono che i nostri desideri sono missili lanciati all’Universo e che la nostra Anima diventa subito quello che desideriamo. La differenza tra ‘noi’ e la nostra Anima è rappresentata dallo spazio vibrazionale che ci separa

La scatola guida delle emozioni ci indica il ‘dove siamo’ rispetto al percorso, ad uno dei percorsi che conducono al ‘luogo’ vibrazionale in cui troveremo quanto desiderato: si dice ‘realizzarsi’ in termini sociali.

Come è possibile che esistano tutti questi scenari allo stesso ‘momento’. Quanta energia e spazio ci vogliono? Osserviamo, a tal proposito, cosa sta succedendo alle memorie dei computer. Nei primi anni 80, il Commodore64 aveva 64 Kb di memoria! Oggi una fotografia della mia macchina Reflex/Digitale Canon ha almeno necessità di 1 Mb di memoria. Cosa è successo? Si ha avuto necessità di spazio e lo si è ottenuto. Gli hard disk arrivano e superano già il Tera byte. Non è un problema questo. 

Lo spazio non è un problema.

Arriviamo agli ‘scenari’ ed alla loro contemporanea esistenza. Esiste un frattale sulla Terra che dimostra questa possibilità: la biodiversità. Rimanendo in ambito umano, è sufficiente che ognuno di noi si trasferisca di nazione e/o continente per trovare condizioni diverse in cui si è letteralmente ‘diversi’. Vivere nella giungla Amazzonica non è esattamente come vivere nel centro di Londra. Questi scenari esistono allo stesso tempo e la nostra figura ‘itinerante’ li può visitare tutti: dipende da noi. Per cui possiamo capire che nemmeno questa possibilità costituisce un problema.

Gli scenari esistono già anche a livello della realtà percepita, ed esistono in maniera ‘ubiqua’.

L’immagine che ho in mente spiega anche come si possa ‘risparmiare’ energia per mantenere tutte le possibilità ‘aperte’. Eccola: corrisponde al modello di autolavaggio delle macchine.


Quando si entra per primi in un moderno ‘tunnel’ per lavare in automatico la vettura, è possibile osservare che è tutto in uno stato ‘silente’, ossia i dispositivi sono solo in stand-by. Appena si entra nel raggio di azione della fotocellula iniziamo a sentire e vedere acqua che cade sulla vettura e sapone che viene cosparso un po’ dappertutto, poi continuando sul rullo trattore, non appena ci avviciamo alle prime spazzole, queste iniziano a mettersi in movimento: solo in quel momento l’energia richiesta aumenta. 

In quel momento noi ci siamo avvicinati ai sensori.

Quella energia è fornita a monte ed il prezzo da pagare è compreso nella somma che abbiamo versato al proprietario, ossia, quell’energia è stata innescata dalla nostra decisione di ‘lavare la macchina’. Allo stesso modo, l’intero ‘spazio delle varianti’ potrebbe reggersi su questo concetto, certo molto più evoluto e raffinato, senza necessità ovvie di nessun tipo di denaro, ma bensì di utilizzo della nostra forza direzionale esistenziale: cosa faremo per raggiungere ciò che desideriamo?

Cosa facciamo per raggiungere i nostri desideri? E di che tipo di desideri ci ammantiamo?

Quest’ultima domanda costituisce un altro ‘capitolo’.

Una delle cose più incredibili che scoprii, mentre lavoravo con i miei clienti, è che tutti noi abbiamo la chiave per tutelare la nostra salute, i nostri corpi e la nostra vitalità.
ThetaHealing - L’eterna giovinezza di corpo mente e spirito VIANNA STIBAL

Nella neo-scienza della cimatica, è stato provato che le onde sonore generano forme geometriche nella materia. Nella futura scienza della realtà multidimensionale, si potrà scolpire delle forme d’onda per entrare nei campi biogenetici e catalizzare processi biochimici, ristabilire la guarigione cellulare ed innescare i campi elettromagnetici codificati all’interno delle funzioni cellulari del Sistema Nervoso Centrale (SNC).
Estratto da: La Musica del Lyricus – Wingmakers

Facciamo un attimo di silenzio dentro di noi e permettiamoci di ‘sentire’: domandiamoci allora ‘che cosa è una malattia?’ alla luce di ciò che abbiamo letto. Quale può essere la sua vera causa? Quale informazione sottile conduce sino a noi? Quale funzione ha? È possibile ritenerla come una sorta di maledizione? È possibile concepire l’esistenza di malattie incurabili? Che cosa sappiamo di noi stessi e della nostra malattia? Quale legame funge da collante tra le due dimensioni della salute e della malattia? Esiste una separazione ‘di fatto’ tra queste due modalità del ‘sentirsi’? In cosa consiste quel motivo di continuità che sentiamo tra gli intervalli di salute e malattia? Cosa ci spinge, quando siamo malati, a guarire? Cosa ci spinge, sottilmente, quando siamo in salute ad ammalarci? 

Esiste la malattia? Esiste la salute? 

Che cosa è e che cosa rappresenta un ipocondriaco, un malato immaginario? Che cosa è e che cosa rappresenta l’effetto placebo?

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

venerdì 29 aprile 2011

Un punto di appoggio per sollevare il Mondo.





Ci manca un punto di ‘appoggio vero’, ossia ci manca l’alternativa a questa realtà, o meglio, ci manca un 'varco' tra questa realtà e un’altra realtà.

Questo ‘varco’ corrisponde a quello che film e produzione letteraria di un certo genere, definiti come ‘fantasy’, hanno visualizzato come un libro, una porta segreta, un oggetto, un rituale, una parola magica, una chiave, un passaggio, etc. Cosa rappresentano, nella loro intima essenza, tutti questi ‘motivi ornamentali’? Nella trama delle vicende raccontate, quale ruolo occupano? 

Posso dire, senza nessun timore d’alcun genere, che occupano un ruolo centrale e, probabilmente, costituiscono proprio il perno centrale delle ‘storie’, insieme alla lotta tra il bene ed il male ed il lieto ma solo abbozzato finale. Tutti questi sforzi immaginari costituiscono un unico corpus codificato dentro di noi, in profondità, come una ‘voce’ che sussurra continuamente un ritornello o un mantra per i nostri 'centri' conquistati dall’essenza parassita della forma esistenziale  che ci controlla. 

La frase ‘the Matrix has you’ (la Matrice ti ha) espressa in questa maniera ‘strana’, tramite il costrutto parlante ‘Ti Ha’, è esemplificativa del concetto di possesso a cui siamo silenziosamente sottoposti

Il punto di appoggio, a cui mi riferivo pocanzi, è una oscillazione della densità che mantiene questa versione della realtà, o paradigma, condensata nello scenario 3D messo a disposizione dalla regione vibrazionale dell’Antisistema

Una simile oscillazione, se 'osservata', potrebbe costituire un aggancio per introdurre una nuova versione della realtà o per, semplicemente, prendere atto della verità che sentiamo nata in cuor nostro: ossia che esiste un altro modo di vivere, al di fuori di questo Mondo preconfezionato sin dalla nostra nascita. A cosa mi riferisco? Ad un 'miracolo', ad esempio. I miracoli succedono molto più spesso di quello che crediamo, solo che non ce ne accorgiamo o non crediamo nemmeno di fronte all’evidenza. 

Nel mio libro, di prossima uscita, ‘Prospettiva Vita’, narro di ‘Sentinelle’ che scattano in noi allorquando il Controllo avverte che ‘qualcosa’ in noi sta sfuggendo alla sua totale opera di sottomissione della nostra capacità divina di co-creazione

Succede sempre qualcosa che ci svia dal ‘momentum’ che ci sta colpendo. Magnifici esseri intrappolati da eoni in gabbie invisibili di vortici energetici di assorbimento: ecco cosa siamo divenuti. Insieme all’amico Hacker L.L. ipotizziamo la diffusione di un pensiero altamente ‘contagioso’: un costrutto fatto di energia, come una idea, capace di raggiungere le persone in maniera quantica, che possa radicarsi e agganciare la struttura di controllo dei parassiti e sostituirla attraverso un 'black out' delle comunicazioni distorcenti l’animo umano

Il pianto di Castaneda di fronte alla visione dell’umanità 'incatenata' è un qualcosa che tocca le estreme profondità o altezze della compassione: non piange per esso ma per l’intera umanità. Ciò, mi ricorda il sacrificio di molti individui e di molti Avatar che si sono succeduti nel corso della storia deviata sulla Terra 3D, uno su tutti: Gesù Cristo

Il piccolo Gesù a Eliopoli trova una confraternita di ‘saggi’ che lo aiutano a completarsi, lasciandolo libero di apprendere secondo il proprio modo d’essere.  Sanno che Egli, semplicemente, 'sa', ma che necessita di... tempo e luce, come il seme necessita di acqua e luce nel reame del tempo. In una frase, del caldo abbraccio dell'Amore...

Questo frattale deve sempre ricordarci che, in questa localizzazione dell’energia, abbiamo necessità dell’aiuto degli ‘altri’, perché viviamo un luogo in cui lo ‘scontro’ è in campo aperto, viviamo la frontiera. Non è semplice districarsi qua. È forse più facile dimenticare, depositarsi sul fondo di noi stessi, nell’oblio, nella dimenticanza, nel sonno della coscienza… Perché gli Angeli e gli Arcangeli vengono dipinti, spesso, come dei guerrieri con tanto di corazza, armi e sguardi oltremodo penetranti? Andiamo oltre al 'canale' che li ha ritratti in questo modo. Lasciamoci andare, suvvia… andiamo oltre alle apparenze, oltre a quello che ci hanno inculcato attraverso ogni modalità disponibile… perché? 

Perché 'quaggiù' si deve stare attenti a come ci si muove, a quello che si fa e che si dice. Perché la luce è velata da un ‘qualcosa’ che si frappone tra la sorgente e la destinazione o sua propagazione. Questa ‘resistenza’, se analizzata nel suo nucleo pulsante, è solo un mezzo ‘feroce’ per condurre le ‘cose’ al loro posto. Una medicina pesante per ‘malati’ che non ne vogliono sapere di guarire ma che, inesorabilmente, lo dovranno fare, perché è quella la via e la destinazione: 'guarire' nella luce e nella grazia della luce

Non credo ad ogni termine, anche riportato nelle Sacre Scritture di qualsiasi religione, che allude o affermi che noi siamo servi della luce

Noi non siamo servi di nessuno, nemmeno del Creatore. 

Ogni fonte che si esprime in questa maniera, esprime ancora un vincolo di assorbimento energetico. Ci hanno avvisato, da sempre, che saremmo stati tentati e sottoposti alle divaricazioni della mancanza di luce in noi. Questa ‘divaricazione’ è presente ad ‘altezze’ che nemmeno immaginiamo. Il frattale che lo dimostra viene agganciato dalla caduta di Lucifero:

Lucifero significa letteralmente 'Portatore di luce', in quanto tale denominazione deriva dall'equivalente latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), sul modello del corrispondente greco phosphoros (phos=luce, pherein=portare), e in ambito sia pagano che astrologico esso indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere che, mostrandosi all'aurora, è anche identificato con questo nome.
Da Wikipedia

Colui che ‘porta la luce’ diventa il simbolo del male? Diciamo che questo luogo comune dovrebbe essere spazzato via dall’immaginario collettivo, una volta per tutte. Questo simbolo del 'male' è uno dei meccanismi, creati appositamente dalla luce, per condurre l’umanità alla luce. Come? 

Opponendosi, facendo resistenza in maniera efficace, ossia concretizzando i principi oscuri contenuti negli individui che vivono in Terra proprio per questo motivo. Apparendo, la tenebra conduce insieme alla paura anche l’abitudine alla paura e, quando ‘abituati a sufficienza’, la paura può essere trasmutata nel suo esatto complementare: l’Amore

Conoscete un altro modo per fare emergere l’Amore? 

Intendo modi che esulino dal condizionamento dovuto ad un credo, ad un dogma, ad una fede, impartiti come ordine subliminale dall’alto di un vertice costituito da uomini, che creano solo un surrogato dell'Amore...

Esiste un’ombra… Un’ombra che ‘ci ha’.

Tutto ciò che sappiamo è circoscritta dall’area e dal perimetro di questa ombra. L’ombra è la proiezione di un corpo immateriale; corpo che se fosse materiale sarebbe uguale al… nostro corpo. Che altro? Tutto ruota attorno all’essere umano. Non diamo retta a chi dice che ‘non contiamo’. Non contiamo? Ma noi siamo dappertutto, siamo oltre all’evidenza, siamo il tutto, siamo fatti con il 'tutto'

Come possiamo non contare? Questo è un pensiero di autosvalutazione di natura parassita. Inizio a comprendere che ‘tutto’ sia sotto l’influenza di questa ombra, persino Karma e Libero Arbitrio. Ciò che assunsero come verità gli Antichi, poteva già essere minato dai parassiti? 

Se il concetto di peccato originale è chiaramente un manto di pesantezza gettato sull’umanità al fine di farne abbassare le ‘ali’, e su questo non ho dubbi, allora anche il Karma potrebbe essere un costrutto, una illusione; potrebbe fare parte dell’ombra che tramava già all’epoca della sua osservazione. Ricordiamo: tutto ciò che l’uomo ha ‘partorito’ in questo reame Antisistemico è sotto il 'copyright' dell’ombra: tutto…
 
Ma allora non possiamo fidarci di niente e nessuno? A cosa possiamo agganciarci? Qual è il punto denso in cui possiamo essere certi di rimanere noi stessi? Non esiste ancora, secondo me. 

Perché? Perché è proprio il nostro compito crearlo tramite la conoscenza di noi stessi. Ci siamo riusciti? C’è qualcuno che può dire di essere giunto alla conoscenza di se stesso? Certo. Esistono e sono esistite ‘persone’ che sono state in grado di poter raggiungere questo livello. Ma adesso dove sono? Sono Ascese… Sono tornate per aiutare gli altri? Può darsi. Diciamo che fanno il ‘tifo’ per noi, ma non possono fare molto di più se ognuno di noi non lo capisce, se non intende essere liberato, se crede di essere già libero…
 
Esiste un punto nel reame Antisistemico in cui possiamo essere veramente noi stessi? Un punto in cui le ‘comunicazioni’ sono libere dall’azione distorcente?

Non esiste, in quanto densificazione della teoria della massima libertà. Esiste in termini di ibridizzazione di questa verità. Questo punto è una localizzazione nella densità che corrisponde ad un canale energetico della Madre Terra, in un grado già sufficientemente evoluto a sua volta. Un punto sacro in cui la Terra invia e riceve la comunicazione superiore con gli altri astri in evoluzione, con il Sole, con gli esseri elementali, con il Creatore, con noi tutti… 

Questo punto corrisponde ad un varco nelle maglie della distorsione.

Come raggiungerlo? Dove si trova?

Scrivevo all’inizio dell’articolo che questo punto ‘ci manca’. Ecco allora dove si trova. Si trova nella nostra mancanza. Se non vivessimo questa mancanza non cercheremmo nemmeno questo punto, non sapremmo che esso esiste. Dov’è? È dappertutto

È dentro e fuori di noi. 

È un sasso, un luogo, un lago, un albero, il nostro cuore, un uomo, una bimba, un neonato, una collana, un sogno, una parola, una idea, una musica, un disegno, una bambola, una poesia, un piatto, una ricetta, un abito, un sorriso, uno sguardo, un mezzo, una azione, un desiderio, una casa, un animale, un profumo, etc. Questo varco è ogni cosa che per noi sia sufficientemente autorevole per esserlo. Dunque? È ogni cosa che noi autorizziamo a ricoprire quella ‘parte’. Allora? 

È ogni cosa che nasce da noi. Quel varco siamo noi, nella nostra interezza, nella nostra funzione di ponte, di albero di comunicazione multidimensionale. È la nostra pazzia e la nostra saggezza. È una carezza, un abbraccio, una stretta di mano, una lacrima, un gesto qualsiasi interpretato nella maniera corretta…

Dunque, non cerchiamo un punto nella densità se quel punto non esiste dentro di noi. Se non crediamo alla nostra  ‘potenza’ allora non crediamo a nulla. Allora i parassiti hanno Vita facile e hanno vinto ancora una volta. Nella fonte dell’autosvilimento esiste la forza che ci viene estratta, come per Sansone il taglio dei capelli aveva significato la perdita della propria forza. La nostra ‘forza’ esiste sempre, immagazzinata ed usata per altri scopi, ma la grande ed infinita portata della ‘forza’ scorre sempre libera nel Creato ed è sempre a nostra disposizione

Noi sappiamo come fare, i parassiti no

Noi siamo i supereroi dei film, dei cartoni animati, della fiction… chi altri se no? Ciò che s’emana dalle anse della fantasia e della creatività è sempre il riflesso della nostra vera immagine: quella di esseri immortali e portatori di luce.

La luce bianca è la sommatoria di ogni altra tonalità. 

Questo ‘totale’ dimostra tutta la sua saggezza, divenendo invisibile all’occhio umano. Il potere racchiuso in un raggio di luce è senza eguali, inglobando egli stesso il ‘tutto’. Il suo calore conduce alla Vita, scalda i cuori, prende per mano il seme che è interrato e lo guida alla luce del Sole. Nel processo della nascita di un vegetale è racchiusa tutta la magia e l’importanza del venire alla luce, un frattale estremamente significativo dell’Ascensione oltre ad ogni asperità che possiamo incontrare lungo il tragitto che conduce alla luce.

L’illusione è solida come la realtà a questo livello.

Ecco un altro filone 'frattalico' da seguire; scrivevo il martedì 9 marzo 2010, nell’articolo ‘La Luna è molto di più di quello che sembra; l'origine della Vita umana’  che:

C’è un’altra foto (presa da uno dei filmati; nei filmati si capisce meglio cosa intendo) che riproduce quello che sembra proprio un 'corpo' enorme riflesso dalla struttura del suolo lunare, anzi ce ne sono più d’uno. Da queste immagini mi sembra quasi che Luna possa essere un manufatto, una astronave camuffata da 'pianeta'; che possa essere la Luna Nibiru? In fondo gli Anunnaki e la Luna (Sin) hanno molte relazioni… 
 
Ora, David Icke sta uscendo nelle librerie con la sua ultima ‘fatica’ letteraria. In cosa consiste? Leggiamo da Macrolibrarsi:

La sua rivelazione più incredibile e controversa è che le mente umana collettiva e la Terra siano manipolate dalla Luna che non è un satellite naturale bensì una struttura artificiale, una enorme astronave spaziale dal cui interno agisce il gruppo di extraterrestri che controllano da migliaia di anni l'umanità.
 
Icke descrive ciò che ha definito 'Moon Matrix', ovvero la falsa realtà trasmessa dalla Luna che viene decodificata dalla nostra mente, in maniera simile a quanto avveniva nella trilogia cinematografica Matrix.
 
Viviamo tempi straordinari. Da un lato vediamo come si vada instaurando uno stato globale orwelliano, un regime fascista di controllo globale con a capo coloro che servono la 'Moon Matrix'; dall'altro invece vediamo come sia in atto una fantastica trasformazione energetica, 'Le vibrazioni della Verità', un fenomeno che Icke ha predetto nel 1990. Le vibrazioni della verità stanno risvegliando un gran numero di persone nel ricordo di cosa sono realmente: infinita, eterna coscienza.
 
Ecco l’indice del libro: 
 
Cap. 1 - Io non sono David Icke
Cap. 2 - Non sarò “un altro mattone nel muro”
Cap. 3 - Cosa sta succedendo al nostro Dave?
Cap. 4 - “Devi solo seguire gli indizi”
Cap. 5 - “Vuoi accomodarti nel mio salotto?” chiese il ragno alla mosca
Cap. 6 - Uomini Ragno
Cap. 7 - Il Mainframe di Zion
Cap. 8 - Vendere il “film”
Cap. 9 - Vendere il “film” (2)
Cap. 10 - Cos'hai detto che sono?
Cap. 11 - Il Culto del Serpente
Cap. 12 - Verità codificata
Cap. 13 - Ma allora, dove sono?
Cap. 14 - Astronave Luna
Cap. 15 - La Voce
Cap. 16 - Il “gioco” di realtà virtuale
Cap. 17 - Internet Cosmico
Cap. 18 - Decodificare la realtà
Cap. 19 - La Matrice Lunare
Cap. 20 - Piano di gioco (1): Distruggere la salute
Cap. 21 - Piano di gioco (2): La Decimazione
Cap. 22 - Piano di gioco (3): Guerra al corpo e alla mente
Cap. 23 - Piano di gioco (4): Diverse maschere – stesso volto
Cap. 24 - Piano di gioco (5): Mondo globale
Cap. 25 - Piano di gioco (6): Assalto alla libertà
Cap. 26 - Piano di gioco (7): Sequestrare i bambini
Cap. 27 - Piano di gioco (8): Gli Idioti Vantaggiosi
Cap. 28 - Rompere l'incantesimo
Cap. 29 - La Ribellione
 
Oramai l’umanità ha agganciato il sentore che qualcosa si oppone al suo cammino. E questo qualcosa non è un uomo o una donna ma una entità parassita, ‘esterna’. 

È da questo ‘punto’ che dobbiamo agire tramite la ‘leva’ per sollevare il Mondo. Ricordate? 

Datemi un punto di appoggio e solleverò il Mondo. Archimede. 

Ecco il vero significato della frase. Il punto di appoggio è una prospettiva nuova, diversa, un’alternativa a questo paradigma, a questo scenario, a questa gabbia

Prepariamoci all’onda d’urto che giungerà in maniera multidimensionale.

La moltitudine di persone chiederanno sempre di più. Ed io credo che ne abbiano il diritto. Ma quella mole di informazioni farà letteralmente tremare la Terra. 
Robert Dean.

Ecco una seria di analogie frattali che mi hanno colpito:
  • Mer Ka Ba – occhio di Ra – forma di disco volante
  • Rumore che ne copre un altro – ombra della Piramide – un altro Mondo
  • Radice che lasciata scoperta mette i rami e le foglie
  • Foglia di fico come una mano – esatte proporzioni
  • Vivere secondo passione
  • Legge d’ottava/d’attrazione – potenziale superfluo Zeland – semitono mancante Gurdjiieff
Quante cose. Ogni 'cosa' un capitolo... Avrei necessità dell’intera giornata per sviscerare tutto quanto. Mi sento come coloro che vivono/vissero la propria Vita secondo ciò che sentono/sentivano veramente come spinta interna. Non ascoltare questa spinta conduce alla separazione, alla pazzia o alla rassegnazione e, quindi, all’assorbimento della propria energia vitale

Ciò che giunge deve essere rilasciato e condiviso, altrimenti diventa una bomba che necessita comunque di uno sfogo. Da questo punto di vista, la distanza tra il bene ed il male è una inezia, una sottile differenza nella vibrazione che i parassiti sanno cogliere molto bene

Destabilizzare una persona è molto facile per loro se la persona non ha consapevolezza del chi egli sia e del fatto che esista questo controllo. Ci pensate? È come avere la facoltà dell’invisibilità ed agire di conseguenza solo per i propri scopi personali. Se questi scopi personali sono relativi alla propria sopravvivenza, allora tutto diventa lecito al fine di utilizzare gli altri, che non vedono, a proprio vantaggio. È quasi comprensibile, no? 

È come sbarcare in un nuovo Mondo con armi 'tonanti' e avere la meglio sulla popolazione locale che ci viene incontro e ci accoglie con collane di fiori, no?
 
Apriamo gli occhi! La sentite questa energia? Aprite gli occhi!

Basta con questa miseria avvilente, con questo accontentarsi delle briciole. Noi siamo molto di più

Noi abbiamo creato tutto questo: noi. Noi siamo come i supereroi dei film, lo ripeto. Vediamoci e sentiamoci così, per diamine. Tutto ruota attorno a questo fulcro, alla nostra consapevole identificazione con il principio divino. Non succede nessun miracolo nel sentirsi così? Pazienza e lungimiranza. Il nostro avversario può alterare persino il corso del tempo, perché abitiamo un’ansa del tempo deviato. Ma non per sempre. Con perseveranza e sagacia dobbiamo tenere duro e seguire la voce interiore che non smette mai di ispirarci, oltre alla scatola emozionale

Facciamo un po’ di silenzio. Troviamo il ‘punto’… e con fiducia attendiamo... Un cuore alla volta.

È solo una questione di tempo…

* I piedi nella foto di apertura di articolo, sono di Claudio72, che ringrazio :)

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

venerdì 8 aprile 2011

Ciclicità, Borse, Luna a Stregatto.




Ieri sono successe molte cose inerenti a strane ciclicità. Qualche 'riflesso' di ciò lo vorrei riportare oggi nell’articolo quotidiano. Dunque: riflessi ciclici e frattali. Partiamo dal fatto ‘non riconosciuto’ se non per gli analisti tecnici che si occupano di Borsa, che ieri finiva un ciclo a 4 giorni sul mercato obbligazionario del debito pubblico tedesco (il Bund, il Bobl e lo Schatz sono titoli di stato emessi dalla Germania), puntualmente verificatosi con quadratura teutonica. 

La cosa interessante è che potrebbe essere anche l’inizio del nuovo ciclo mensile, quindi un punto di svolta, almeno temporaneo, dell’attuale trend che vede le Borse salire e le Obbligazioni scendere. Allora, cosa succede verso le 14.30, ora teorica di scadenza del vecchio ciclo e di cambio di tendenza? Ecco cosa succede:
  • ore 13.45 – la BCE alza il costo del denaro
  • ore 15.00 – forte scossa di terremoto in Messico
  • ore 16.32 – nuova forte scossa di terremoto in Giappone
Di seguito le notizie relative a queste tre citazioni.

La Banca centrale europea ha deciso di alzare di un quarto di punto il tasso di riferimento principale in Eurolandia, portandolo all'1,25% dal minimo storico dell'1%. E' la prima stretta monetaria varata dal Consiglio direttivo da meta' del 2008 ed era ampiamente prevista dal mercato. La Bce ha aumentato anche il tasso marginale, dall'1,75% al 2% e ha fissato quello sui depositi allo 0,5%.
Da Yahoo 
  
Citta' del Messico, 7 apr - Un forte terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito la regione messicana di Veracruz. Nessuna notizia di danni o vittime. Lo riferiscono funzionari messicani in Usa, precisando che la scossa e' stata abbastanza forte da scuotere gli edifici e i ristoranti della capitale, a 600 chilometri dall'epicentro. Il sisma ha colpito intorno alle 15.00 (ora italiana), nei pressi della citta' di Las Choapas, a 167 km di profondita'. Lo ha riferito l'US Geological Survey. Al momento nessun allarme tsunami dal Pacific Tsunami Warning.
Da Yahoo 
  
Un nuovo violento terremoto ha colpito la zona nordovest del Giappone provocando un allarme tsunami. La scossa e' avvenuta alle 16.32 (ora italiana) e secondo l'istituto di Geofisica statunitense ha raggiunto una magnitudine di 7,4 gradi della scala Richter con epicentro a una sessantina di chilometri da Sendai. Il devastante sisma dell'11 marzo scorso aveva raggiunto gli 8,8 gradi.
Da Yahoo 
  
Il mercato denominato Bobl inizia a ‘ballare’ intorno alle 13.47, subito dopo la notizia dell’intervento della BCE. Fa ‘cose strane’, su è giù, quasi senza senso. Poi, precipita e proprio alle 14.30 fa un minimo importante e rimbalza con grande forza: è il punto di svolta del trend! La giornata finisce con i mercati obbligazionari sui massimi e le Borse sui minimi. Ossia, cosa è successo? 

Previsione teorica rispettata alla lettera. Inizio del nuovo ciclo a 4 giorni e, forse, del ciclo mensile. Ecco come è stata spiegata la giornata dal breve riassunto serale:

A pochi minuti dal termine delle contrattazioni è arrivata la notizia di una nuova forte scossa (magnitudo 7,4) in Giappone. In attesa di maggiori particolari su eventuali danni o rischi di tsunami, i mercati finanziari hanno stornato, ed alla fine il nostro indice principale, che aveva viaggiato in territorio positivo per tutta la seduta, ha dovuto cedere alle vendite.
Da Yahoo 
 
Da come vanno le quotazioni questa mattina, il rialzo di ieri è stato già interamente assorbito, per cui l’inizio del nuovo mensile sembra rimandato. Ma rimaniamo a quello che è successo ieri, perché  è stato rilevante in quanto ha mosso una massa di denaro colossale.

Ricordo che siamo su SacroProfanoSacro e che ogni ambito dello scibile è percorribile senza cadere in contraddizione. Le Borse rispecchiano l’illusione su cui si fonda questa dimensione tridimensionale. È opportuno osservare a 360 gradi. 

Dunque, notavo le coincidenze che hanno portato ieri i mercati internazionali a svoltare decisamente verso le 14.30. ora, mi chiedo: la BCE ha sentenziato proprio quel giorno e proprio a quell’ora. È casuale? Il terremoto in due parti del globo è giunto a cavallo di un’ora e mezza, con precisione quasi matematica. Andando a vedere quando era accaduta la precedente scossa disastrosa in Giappone, notiamo che il giorno era l’11 marzo 2011, che diede forza al debole mensile iniziato qualche giorno prima (parlo sempre di Bobl). 

Non vorrei diventare patetico ma non credo al caso fine a se stesso. L’uomo e/o la Natura hanno sempre un nesso casuale con ciò che succede: artificialmente o naturalmente le ‘cose’ non accadono ma ‘succedono’. C’è sempre una causa ‘non lineare’ oltre ad un fatto evidente. Tentare di dare spiegazioni, dopo, è come tamponare una falla col primo straccio che si trova e che si adatta a forza al foro. 

Si parla spesso di Haarp, ma cos’è?:

In parole povere, l'apparato di HAARP è l'inverso di un radio telescopio; le antenne inviano segnali invece di riceverli. HAARP è un test attivo per lo sviluppo di una tecnologia basata sulle onde radio che rialza aree della ionosfera colpendole con un raggio e riscandandole. Le onde elettromagnetiche poi rimbalzano indietro sulla terra penetrando qualsiasi cosa vivente o non.

Questo meccanismo consiste in una raccolta di antenne, disposte in una griglia controllata da un computer, conosciuta come 'phased array' che può inviare segnali radio in una specifica direzione senza dover girare le antenne.

Il phased array in HAARP non è un radar, ma utilizza alcune delle stesse estremamente alte frequenze per indirizzare un potente raggio radio in uno specifico luogo all'interno della ionosfera. Il Programma HAARP è gestito insieme dalla US Air Force e dalla US Navy, e ha base in Gakona, Alaska. E' progettato per 'capire, simulare e controllare processi ionosferici che potrebbero alterare le performance dei sistemi di comunicazione e di sorveglianza.' Il sistema HAARP intende irradiare 3.6 Gigawatts di energia radio ad alta frequenza all'interno della ionosfera per:
  1. Generare ELF, onde a frequenza estremamente bassa per comunicare con i sottomarini.
  2. Condurre indagini geofisiche per identificare e caratterizzare processi ionosferici naturali in modo da sviluppare tecniche in grado di mitigarli e controllarli.
  3. Generare lenti ionosferiche per focalizzare in un punto una grande quantità di energia ad alta frequenza per scopi militari di difesa.
  4. Accelererare gli elettroni per gli infrarossi (IR) ed altre emissioni ottiche che potrebbero essere usate per controllare la propagazione delle onde radio.
  5. Generare ionizzazione allineata al campo geomagnetico per controllare le proprietà di riflesso e dispersione delle onde radio.
  6. Usare riscaldamento obliquo per produrre effetti sulla propagazione delle onde radio a scopo militare.
     
Insomma, è una sorta di ‘cannone’ che emette onde e deriva dallo sviluppo delle idee rivoluzionarie del genio di Tesla, il quale purtroppo non ha potuto nascondere questa micidiale arma al potere Antisistemico.

Si dice anche che Haarp possa provocare terremoti mirati, quasi su ‘commessa’. Il segreto che avvolge questa struttura è totale. La cosa 'curiosa' è che ciò che accade, se si osserva attentamente, è piuttosto sincronico con un certo modo di fare ‘negativo’ tipico della società del Controllo globale. 

Sono certo che se avessimo la pazienza e la perseveranza di raccogliere dati, in poco tempo riusciremmo, non a capire, ma a vedere letteralmente la ‘mano’ che muove con grande destrezza i fili di ogni ambito planetario.

Illusioni? Le illusioni sono altre cose, sono le cose che sembrano vere pur non essendole. Sono quello che la storia deviata ci racconta. Sono le cose oramai svelate o ‘mutate’ come le credenze e le abitudini. Qual’era il modello di pensiero nel 1200? E 100 anni dopo? E 500 anni dopo? E 1000 anni dopo? Non lo sappiamo ancora, ma credeteci, ne sono certo, che sarà diametralmente diverso da quello attuale. È persino logico!

Non ha senso per quest’oggi riportare le altre riflessioni, se non a proposito di 'riflesso' di ciò che ‘brilla’ nel cielo notturno: la Luna. Vi siete accorti che il suo sorriso da ‘Stregatto’ una volta era verticale e adesso è quasi orizzontale? Fateci caso. Sarà una miscellanea di spostamento dell’asse terrestre e di precessione? Non so. So solo che questo fatto potrebbe essere la prova dei primi effetti dello spostamento dell’asse della Terra, sancito in seguito agli ultimi tre grossi terremoti verificatisi nel 2004, 2010, 2011:
  • Indonesia
  • Cile
  • Giappone
È cosa certa che questi tre fenomeni hanno spostato l’asse terrestre di almeno 15 centimetri. Altra cosa. Nel mio giro in bici che faccio quasi quotidianamente, verifico sempre dove ‘cade’ il decimo chilometro. Ebbene, da dopo il sisma del Giappone, il decimo chilometro non corrisponde più. Ossia si è spostato di almeno 50 metri, un po’ meno in linea d’aria. Non so verso quale punto cardinale, ma so che si è spostato. Il Pianeta è un grande essere che risente in ogni sua parte di quello che è accaduto in ogni altra localizzazione. 
  
Giappone: terremoto ha spostato fondale oceanico di 24 metri.
Tokyo - Il terremoto di magnitudo 9,0 che l'11 marzo scorso investì le coste nord-orientali del Giappone, generando un davastante 'tsunami', è stato così violento da aver spostato di ben 24 metri in direzione est-sud-est una porzione del fondale dell'Oceano Pacifico, quella più vicina all'epicentro, localizzato 24 chilometri al di sotto della piattaforma continentale, e 130 chilometri a est del porto di Sendai: lo riferisce la Guardia Costiera nipponica .
Da Yahoo 
 
Termino con questa ‘poetica’ proposta tecnologica del 2007: ma cosa ne è stato?
 
Lampioni ad 'energia Lunare' Civil Twilight.
Civil Twilight un progetto innovativo e interessante per lampioni stradali a risparmio energetico.
Questi speciali lampioni dosano la propria luce in relazione al tempo e  alle fasi lunari: se il cielo è coperto, e quindi la luce lunare è assente, il lampione emette il 100% di luce artificiale; se invece c’è una splendida luna piena brillante nel cielo l’emissione di luce si abbassa al 5-10% sfruttando le emissioni luminose della luna per l’illuminazione stradale.
 
Il progetto ha vinto il concorso di design ecologico 'Next Generation' (dove è emerso anche il contatore ecologico i-save). Interessante vero? Soprattutto un ottimo metodo per risparmiare energia.
Da www.architetturaedesign.it

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com