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mercoledì 25 gennaio 2012

Sensibilità post terremoto.




Quello che una volta scandalizzava il popolo americano, ora raccoglie consensi…
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Le opinioni hanno l’abitudine di 'stazionare', per un certo lasso di tempo, ruotando in uno stretto giro della possibilità. Cerchiamo di osservarle come solidi Platonici, che ruotano su se stessi, al fine di generare effetti illusori relativi al proprio movimento. 

Quello che vediamo è solo l’apparente traccia evidenziata da una rotazione su se stessi e attorno ad un ‘anello’ gravitazionale, allo stesso modo di un Pianeta. Ciò equivale a sostenere la visione prospettica di uno sciabordio di leggi provenienti da diverse 'latitudini' dell’Universo; solitamente suddivise in:
  • native o Planetarie
  • esistenti o Cosmiche.
La rivoluzione attorno ad un ‘qualcosa’ comporta l’essere sotto l’influsso di quello stesso ‘qualcosa’. È come una sorta di ‘dipendenza’, questa attrazione a cui ci si concede. Una dipendenza anche funzionale, ossia relativa ad una certa scala gerarchica. La rotazione attorno a se stessi è una necessità, mentre quella attorno a ‘qualcosa’ è una funzione relativa all’appartenere all’insieme Universale. Quindi:
  • rotazione sul proprio asse = Vita = Io = esplorazione 3d = conosci te stesso
  • rivoluzione attorno ad un ‘corpo centrale’ = esistenza = Io sono.
Nelle 3d tutto concorre a formare dei loop, perché è la forma più ‘stabile’ dell’energia e della sua ottimizzazione. Questi loop descrivono frattalmente la rotazione attorno al proprio asse, in quanto una simile rotazione conferisce magnetismo appartenente al ‘corpo che ruota’. Il magnetismo è una forma di conservazione della ‘memoria’ e, quindi, del contesto racchiuso nel loop.

L’Aura è un effetto illusorio della rotazione su 'se stessi', come ci ricorda Carlo Dorofatti

Quando Castaneda descrive il Volador, come ‘attaccato’ all’Aura umana, in realtà descrive la visione dell’effetto illusorio di quello che gli ‘sciamani’ vedevano

La ‘macchia scura’ sullo sfondo dell’Aura è una proiezione magnetica di quel ‘lato oscuro’, che esiste in ogni individualità, ad immagine e somiglianza del Creatore. 

È come la cineproiezione di una pellicola relativa al Sé. 

I colori dell’Aura descrivono le varie funzionalità e ‘stati appartenenti’, per cui allo stesso modo le parti oscure descrivono i ‘gap funzionali’. Da questo punto di vista il Volador viene scambiato per la nostra ‘problematica’, invece che per un’autoesistenza attratta irresistibilmente dal nostro ‘scompenso’ energetico

In fondo al cammino del Conosci Te Stesso è installato il principio della ‘fine’, sia nostra che del parassita, nelle forme incarnate e ‘accessoriate’. L’accessorio è il parassita che ha sempre un senso, un preciso compito esistenziale e funzionale, scambiato molto spesso per un ‘nemico’ o per la ‘causa’ dei nostri problemi. Questa prospettiva cambia nel momento in cui si trascendono le paratie stagne dell’isolamento adattivo a cui ci siamo concessi. 

Nella sopravvivenza c’è il continuum di tutti quei meandri abitudinari legati alla diluzione nel tempo della consapevolezza. Sopravvivere mantiene intatti tutti quei ‘germi’ legati alla fase della sopravvivenza. È come se l’umanità dettasse i tempi e i ritmi della ‘Natura’ attraverso il proprio cammino, ottenendo di rimando sempre un preciso riflesso di Sé

Il riflesso è tale da indurre il proprio cambiamento persino nello ‘specchio’, che fedelmente non può fare altro che ‘obbedire’. 

Il riflesso è autentico, perché il corpo riflettente, effettivamente, diventa quello che riflette. Questa è la co creazione. Il corpo diventa quello che riflette: anche il nostro corpo.

Dove si colloca l’uscita dal loop?

Precisamente a livello trascendente le 3d. Alzando la propria vibrazione è possibile ricomprendere il loop, abbracciarlo e gentilmente scioglierlo nella sua continuazione, nel senso che ‘sciogliendolo’ si scopre quello successivo. 

Oggi, alle 9.07, penso che sia avvenuta una scossa di terremoto nella zona del Vigevanese. Ero al computer e ho percepito come una forza ‘sconosciuta per me’, che è letteralmente entrata in casa secondo un movimento ondulatorio:

la struttura della casa è stata attraversata da una forza che era ‘sotto’, ma allo stesso tempo ‘sopra’, attraverso l’effetto vibrazionale che ha scosso le finestre. Si è mossa anche l’aria, infatti degli sbuffi improvvisi hanno attraversato i serramenti. Una sensazione davvero strana e nuova per il circolo abitudinario a cui sono agganciato sensorialmente

La ‘campana eolica’ si è messa a suonare lentamente, per cui non ci sono dubbi che si sia trattata di una scossa di terremoto. I cani hanno iniziato ad abbaiare, anche se non molto aggressivamente. È stato come un evidenziare la ‘novità’… La sensazione iniziale di ‘non capire cosa stesse succedendo’ è ancora chiaramente impressa dentro di me, come la precisa sequenza di eventi accaduti, forse, in quattro/cinque di secondi, a scandire gli effetti fisici di una forza che giunge per ricordarci ‘qualcosa’: che siamo di passaggio su questa Terra. 

Non è un intimidire ma un ricordare, molto simile ad un buffetto ricevuto sulla guancia dallo zio di turno.

È un avvertimento e va preso in quanto tale, nell’ottica sinfonica dell’esistenza. Una cosa è certa: ho compreso l’illusorietà fisica del pavimento, perché quell’onda lo ha reso simile all’essere su un materasso ad acqua. Una vera e propria meraviglia sensoriale.

Uno ‘schiaffo’ molto simile a quello shock addizionale descritto da Gurdjieff, al fine di compensare il semitono mancante della scala d’ottava? Le abitudini o i ‘loop’ vengono scossi alle fondamenta da eventi di questo tipo; eventi capaci di mutare le ‘aspettative’ prospettiche. Il ‘domani’ rischia di cambiare, alla luce di simili manifestazioni. Perché? 

Perché si evidenzia la struttura energetica di un luogo 'condensato' nell’abitudine, un luogo che si crede conoscere e misurare con la sola razionalità.

Gli effetti distruttivi di forti terremoti sono terribili, per carità, ma è il ‘ricordo’ che si installa in profondità che potrà fare la differenza, ‘poi’. Il valore aggiunto di un terremoto è quel senso di ‘leggerezza’ che si avverte anche dopo anni, quando la paura e lo sconforto si dissolvono sempre di più, lasciando spazio per quello strano, ma evidente, senso di ‘trascendenza fisica’ capace di aprire nuovi spiragli nella prospettiva.

Le abitudini 3d hanno simili fattezze, ad esempio:

risultati trimestrali in crescita per McDonald's. Il big statunitense dei fast food ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari pari a 6,82 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto ai 6,2 miliardi registrati nell'analogo trimestre nel 2010... In salita anche l'utile netto che si è attestato a 1,376 miliardi, ossia 1,33 dollari per azione, contro i 1,24 miliardi, ossia 1,16 dollari per azione, registrati dodici mesi fa. Il mercato si attendeva un Eps per 1,30 dollari. McDonald's intende aprire 1.300 nuovi ristoranti.
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A quanto pare Francia e Germania hanno preparato un documento comune in cui chiedono regole meno penalizzanti per le banche che hanno anche business assicurativi; il rinvio delle regole sul leverage e sulla liquidità…
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Queste ‘abitudini’ descrivono lo stato dell’incantesimo che 'abbiamo creato' e che, ‘adesso’, ci controlla in virtù della propria intenzione di sopravvivenza.

Scrivevo anche ieri, ad esempio, di Matrix e della presenza di Smith in ogni individualità appartenente alla neuro simulazione globale. Ebbene, quel principio di controllo presente in ognuno di noi, corrisponde sia ad un aspetto interiore che esteriore: la paura attira i predatori.

Un discorso, quello relativo al parassitismo eterico, che mal si adatta allo status Antisistemico, che ‘ha’ il possesso della massa. È un discorso che non viene 'digerito' e che suscita ‘malumore’, generalmente

Infatti, va per la maggiore ‘far finta di nulla’, lasciandosi andare a quel finto divertimento sociale da intavolare nei momenti liberi del tempo ‘concesso’. Ieri, riflettendo sul perché il mio discorso intuitivo relativo al ‘controllo’, in generale, non venga preso sul serio dalle persone, ho capito improvvisamente la motivazione di base

Il pensiero è andato proprio alla ‘figura’ di Smith, cioè al fatto che, potenzialmente, egli è presente in ognuno di noi. Egli rappresenta il controllo dell’inconscio, quel ‘meccanismo’ sviluppato interiormente, in grado di attivarsi al fine di trasformare ognuno di noi in Smith

un controllo invisibile del nostro operato, che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo. Giudici di quello che fanno gli altri.

Ciò 'spiega' tutto quello che succede quando è la massa stessa a processare quegli individui che ‘esulano’ dal contesto abitudinario, in maniera ‘pericolosa’ per la consuetudine e, quindi, per la sopravvivenza del potere parassitario condensato nel ‘paradigma’.

Ho capito il perché dei miei problemi ‘pseudo nativi’, relativi all’approccio con il 'prossimo', ed il perché dell’indifferenza del 'prossimo' alle mie sollecitazioni, per la verità sino ad ora un po' all'acqua di rose.

È semplicemente una strategia – basata sull’indifferenza dimostrata da ogni potenziale ‘Smith’ presente all’interno del 'prossimo'

Un sistema di sicurezza Antisistemico, che emerge dalla nostra ‘rinuncia’ a conoscerci. Il loop è servito: come uscirne?
 
Insistendo con tenacia, pazienza, lungimiranza e ‘vera intenzione’: conoscendo se stessi.

Essendo se stessi e non un surrogato di se stessi. 

Smith è diventato una delle nostre personalità che dobbiamo imparare a riconoscere e gestire. È un grande lavoro da compiere. Un ‘lavoro’ che necessita di totalità e presenza, scelte radicali e non-paura.

Esattamente tutto quello che viene incoraggiato, al contrario, dal tessuto Antisistemico. È solo lì da ‘vedere’…

Abbiamo occhi per vedere? Oltre che bocche per lamentarci e sentirci vittime? Noi siamo anche i nostri 'carnefici'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 23 gennaio 2012

Ascoltare in tutti i sensi.




La verità è sempre ‘sconvolgente’. Perché? Perché va ad impattare con un sistema di abitudini che si è radicato nella percezione d’esistenza umana. A quale ‘verità’ mi riferisco?

Ad una verità spirituale riflessa da una verità 3d.

Un esempio potrebbe essere questo:

Giglio: Schettino, scatola nera rotta, non registrava da 15 giorni.
La scatola nera della Costa Concordia era rotta, non registrava da 15 giorni. È quanto emerso dall'interrogatorio di garanzia del comandante Francesco Schettino e agli atti dell'inchiesta dei pm di Grosseto.
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Giglio: Costa pianificava 'inchini' per pubblicita'? Pm indagano.
I pm di Grosseto stanno indagando sulle dichiarazioni rilasciate durante l'interrogatorio di garanzia dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che aprono scenari in cui potrebbe rimanere seriamente coinvolta la Costa Crociere

Secondo Schettino infatti non solo ‘la Costa era al corrente della prassi ricorrente degli inchini in tutto il mondo’, ma addirittura ‘l'inchino al Giglio del 13 gennaio venne pianificato e voluto prima della partenza da Civitavecchia per ragioni pubblicitarie’, ha affermato Schettino. 

C'è inoltre un altro particolare rivelato dal comandante della Costa Concordia e cioè che i comandanti della società si sfidavano in quelle acrobazie molto spesso, e l'inchino del Giglio doveva essere la 'risposta' di Schettino a precedenti 'acrobazie' di un suo collega, Massimo Garbarino.
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Senti, senti, cosa sta emergendo da questo 'incidente'. C’è veramente da rimanere sbigottiti da tanta ‘disinvoltura’, sia da parte del Comandante, sia da parte della Costa S.p.A. La sicurezza delle persone, molto spesso in viaggio per motivi davvero ‘unici’, verrebbe ‘dopo’ le questioni egoiche e di business

La scatola nera, che non registra, è molto simile all’effetto dell’indossare delle cuffie per isolarsi dal resto del Mondo, ossia ‘non sentire’:

‘La privazione sensoriale causata dalle cuffie è un problema, perché spesso i segnali acustici sono importanti quanto quelli visivi’. Insomma, andarsene in giro ascoltando a tutto volume i Led Zeppelin equivale a camminare bendati
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La verità spirituale sottintesa è questa ‘rinuncia’ al ‘sentire’ ed alla mancanza di responsabilità e coerenza. In generale questo genere di ‘lezioni’ riguardano, per ‘osmosi’, tutti coloro che erano sulla nave, passeggeri compresi. Ancora più in generale, riguarda l’intera società che è in 'ascolto' sulle frequenze dei Mass media. 

Che cosa si ‘ascolti’ è un dato di fatto, le cronache Antisistemiche, mentre rimane un dato soggettivo il ‘come’ si ascolti e il ‘cosa’ rimanga in profondità di quell’ascolto.

Vado al dunque, ossia a quello che mi preme mettere in risalto quest’oggi: 

l’ascoltare alla luce di quello che si intuisce dentro di sé.

Solitamente, o con altissima probabilità, l’ascolto dei rumori della Vita, di quello che succede intorno a noi, è unidirezionale, cioè, dall’esterno verso l’interno. Abbiamo imparato a livello abitudinario a subire questo tipo di processo e viene difficile accettare che, invece, il processo possa anche svolgersi al ‘contrario’

Chi si sente il fautore del proprio destino oggigiorno, immersi in un oceano di problemi legati a mille situazioni differenti che si accavallano? È persino più ‘comodo’ sentirsi fuscelli nella corrente, piuttosto che ‘agire attivamente al fine di provare a se stessi che in realtà si è sempre al timone della propria nave’, anche nell'apparente sventura.

Poi, può succedere che durante la visione, e l’ascolto, di un film, o di una particolare musica, si senta in profondità un potenziale enorme ‘adagiato sul nostro fondo’. La ‘vibrazione’ con la quale si entra più o meno in risonanza è tale da evidenziare quella grande possibilità d’innesco esistente in ognuno di noi. 

Solitamente non dura per più di una decina di minuti, poi lo scenario si chiude e riprende il rumore di fondo della mente di superficie, carica di programmi abitudinari e di contenimento. Rimane solo una sorta di ‘ricordo’, di memoria dell’esperienza vissuta, di quell’ascolto vestito da effetto tonico e rinvigorente.

Ecco. Allora cerchiamo di ascoltare tutto quello che giunge sulle ali del presente. Questo tipo di ascolto deve essere tale da coinvolgere tutti i sensi, per cui l’ascoltare è relativo ad ogni senso umano. È chiaro che stiamo rimanendo in un ambito 3d della percezione. È sufficiente, anche se il risultato dell’ascolto sensoriale deve essere processato da altre capacità più sottili, come ad esempio, l’intuito e la visione prospettica inerente alla presenza miscelata di diverse tipologie di leggi, Cosmiche e Planetarie, auto esistenti.

La storia deviata appartiene al tempo deviato e, più in generale, all’Antisistema, ossia alla  polarizzazione di questo ‘scenario 3d’ ad opera nostra. Andiamo allora ad ‘ascoltare’, alla luce di una maggiore consapevolezza, alcuni significati nascosti nel racconto del Mito o di chissà quale altra mancanza di luce.

La 'vicenda' delle Termopili, per esempio. Sappiamo tutti di questo grande sacrificio, ad opera di un pugno di valorosi soldati contro un esercito imponente. Ma cosa sappiamo? Che, in fondo, è stata una guerra come tante altre e che, quel ‘gesto’, è stato uno dei tanti eroismi, spesso ignorati dalle cronache, di cui ogni guerra è costellata. 

Invece io intendo andare ‘oltre’. Cioè? 

Intendo alludere a quella ‘diluizione’ delle forze esterne al fine di conoscere se stessi. Il numero non conta nulla se lo si riporta, se lo si diluisce, attraverso la conoscenza del ‘territorio’, ossia frattalmente di se stessi.

La resistenza partigiana è da sempre la più difficile da sgominare per un potere o un esercito invasore. Perché? Proprio perché il ‘partigiano’ conosce le anse della terra che difende. Nel mito delle Termopili c’è tutto questo: è la dimostrazione di una ‘conoscenza’ che va al di la della forza da affrontare, forza che veicolata nella maniera più opportuna può essere completamente disinnescata dal territorio stesso in cui ‘si è’

Non mi importa se Leonida e i suoi fidati rallentarono solamente l'avanzata di Serse, una divinità aliena ancora fisicamente sulla Terra. Mi importa evidenziare il valore aggiunto che trascende dal Mito: la conoscenza del proprio 'luogo' esistenziale.

Lo scenario 3d mette sempre a disposizione i ‘mezzi e gli strumenti naturali’ per affrontare ogni tipo di sfida o esperienza umana e non. In questo caso abbiamo una diluizione del numero, una sua semplificazione, un effetto leva nelle due direzioni, in virtù della maggiore conoscenza del ‘territorio’. Non è solo forza, coraggio, intelligenza… no, il significato va davvero ‘oltre’, sino a raggiungere il più saggio dei ‘consigli’ che giunge dall’antichità: conosci te stesso. Tutto il resto viene di conseguenza…

In Matrix abbiamo le due fasi dell’incontro tra Neo e Smith:
  1. Neo entra in Smith. L’effetto è liberatorio per Smith
  2. Neo assorbe Smith, dandogli l’impressione opposta. L’effetto è trasmutatorio per Smith.
Che altro?
  • Nella prima fase, Smith è potenzialmente chiunque si trovi in Matrix e non sia un ‘ribelle’, ossia un ‘risvegliato’. La sua presenza è distribuita in tutti ed è, per questo motivo, un principio silente, non visibile
  • Nella seconda fase, Smith è libero dai condizionamenti della struttura di controllo dell’Architetto, per cui è manifesto, perché progressivamente libera il proprio potenziale nascosto da ogni persona, alla stessa maniera di una invasione virale.
Dunque:
  • Smith solitamente era invisibile, seppure ‘presente’ in virtù di un potenziale
  • Smith diventa poi  visibile, cioè si manifesta nel Mondo come entità auto esistente, assumendo il controllo dei suoi ‘contenitori’, o meglio, delle proiezioni dei suoi contenitori esistenti in Matrix.
Quello che mi preme evidenziare è l’emersione del ‘principio Smith’: un principio ‘demoniaco’, di controllo sovrasensibile finalmente manifesto, a sua volta sotto il controllo di 'leggi' superiori. Cioè? 

Una vera e propria ‘trappola’ tesagli dalle ‘circostanze’. 

Nulla è per caso, per cui la sua emersione è il frutto di un ‘volere superiore’, di un ‘Piano’:

vederlo per ‘prendergli le misure’, ossia accompagnarlo nella luce.

Neo, dandogli l’impressione di essere conquistato, in realtà lo conquista, assorbendolo dentro di sé, proprio dove è più ‘forte’, essendo completamente centrato nella propria presenza. Neo, in quel momento, incarna il principio dell’unione con il tutto, persino con il proprio ‘nemico’, che lo rimette nella neuro simulazione sensoriale, temendo che il virus Smith potesse mettere a repentaglio la propria ‘infrastruttura’.

Fare 'di necessità, virtù'.

Neo rappresenta il sistema immunitario dell’organismo Matrix. Smith è paragonabile ad un tumore che cresce ‘libero’ all’interno del 'corpo'. Esso è liberato da una nuova energia, dalla ‘conoscenza’, e ciò mette in evidenza come tutto sia in ‘evoluzione’. 

Nella biologia umana, il tumore, ci dicono, è un effetto dovuto al caos cellulare. Si parla di comportamento anomalo e di ‘pazzia’ di alcuni ceppi cellulari. In realtà il sistema immunitario compie solo il proprio dovere, attaccando, in pratica parti di sé, in quanto ‘percepisce’ l’agente invisibile, il potenziale di controllo invasivo, e si muove di conseguenza

Il sistema immunitario è anche un 'rilevatore' altrui...

Non esiste errore n’è pazzia, in questo atto, ma semplicemente l’evidenza di un controllo silente parassitario, che esiste nei piani sovrasensibili dell’esperienza umana 3d.
 
La sua presunta 'pazzia' è un campanello d’allarme, un frattale dell’aggressione ‘esterna/interna’ del potere invasivo, che utilizza il genere umano come batterie di carica.

L’ascolto mi porta ancora a comprendere quella modalità, quel grande potenziale inespresso relativo all’applicazione dell’analogia frattale, ossia l’emersione e l’indagine investigativa relativa all’evidenziazione delle tracce sottili lasciate dal Controllo, allo stesso modo dell'abbandonare impronte digitali ‘invisibili’, ma sino al momento in cui non ci si autorizza a rilevarle e a ritenerle sufficienti, in virtù di ‘prove’, dell’esistenza altrui in un certo ‘luogo’.

Mi viene in mente la modalità procedurale di Einstein, il quale era in grado di proiettarsi con l’immaginazione, oltre alla linea di frontiera conosciuta, oltre al limite 'attuale', mediante una spinta capacitiva slegata dalla necessita immediata di dare una spiegazione a quello che ‘si aspettava di vedere’

Una tenuta stagna di quello che ‘ci si aspetta’, semplicemente lasciandosi andare per le terre inesplorate del ‘pensiero’. Un talento molto vicino a quello naturale del bimbo, di immaginare Mondi impossibili ma ‘graditi’

Il fatto di mettere da parte, nella parte iniziale dello 'slancio', la pesante mole della mente razionale, lo ha portato ad esplorare nuove ‘terre’ isolate dall’acqua dell’invisibilità nelle 3d. Come se si fosse trovato su di un’isola mai vista dalla solita angolazione della percezione abitudinaria relativa all’orizzonte visto dalla ‘costa’ o terraferma. Il costruire un ponte tra l’isola e il continente, è venuto dopo la scoperta dell’isola. Infatti chi costruirebbe un ponte per raggiungere il ‘nulla’?
 
Deve necessariamente ‘venire dopo’. La mente razionale, invasa dal Controllo, non permette tanto facilmente questo tipo di 'slancio', se non per ritenerlo 'opera di fantasia' o di scherno.

Il metodo della divinazione si basa proprio su questo principio: lanciare ‘qualcosa’ per aria e osservare cosa va a formare, ad esempio. 

È come fare carotaggio in una distesa di ghiaccio o fra gli strati di roccia ed analizzare, al fine di comprendere non solo il passato, ma anche il futuro più probabile alla luce degli avvenimenti

Utilizzando l’analogia frattale è possibile, dunque, esplorare nuove possibilità della nostra capacità di co creazione.

Comprendendo una verità a qualsiasi livello, la si può espandere ai due lati della percezione - sopra/sotto - e, per così dire, esplorarla nel corso del tempo. È possibile lanciare vettori esplorativi in 'terre impossibili' e renderle fertili della nostra presenza (l'analogia la troviamo nell'esplorazione dello Spazio, in virtù della propria auto determinazione).

Una presenza confusa per una maledizione per il ‘territorio’, dal genere umano stesso, se preso massivamente, ma invece una benedizione per l’emersione di ogni possibilità, ‘depurata’ progressivamente dalla sua conoscenza, ad opera dell’umano stesso.

Come se fossimo uno strumento di ‘bonifica’ del possibile emerso dall’impossibile, in virtù di un momento presente eterno in perfetto scorrimento ‘nomade’. Fautori di ‘valore aggiunto’

Sempre meno ‘sconvolti’ da quello che 'siamo', da quello che possiamo essere in grado di far emergere e dalla verità che sottintende.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 6 ottobre 2011

Il tenero Algie è l'Agente Smith.




Da oggi il Mondo ha perduto la presenza fisica di Steve Jobs. Perché ricordiamo lui e non le migliaia di morti che accadono quotidianamente sulla sfera di terre e acque?

Semplice: perché lui era ‘famoso’. La notorietà di un nome, legato ad un’immagine, un’azione, un gesto, fanno la differenza nell’ottica dell’immaginario collettivo. Quel ‘contesto’, fatto di energia più o meno addensata, diventa un simbolo.

Il simbolo rappresenta un sunto capace di trasportare un ‘significato globale’. 

È come una chiave, un codice capace di orientare ed introdurre in un vero e proprio Mondo che scaturisce da quel ‘simbolo’. La sua rappresentazione più classica è quella di un oggetto magico, che solitamente vediamo esemplificato in una produzione letteraria o cinematografica:
  • l’anello di Tolkien
  • la bacchetta magica di Harry Potter
  • la pillola di Matrix
  • l’armadio delle Cronache di Narnia
  • lo Swoosh della Nike.
Assunto il simbolo (o 'respirato il pensiero' direbbe Carlo Dorofatti), l’individuo può 'entrare' e sentirsi in una diversa ‘dimensione’

Avrà di conseguenza un comportamento diverso dal solito e penserà in maniera ‘laterale’, rinnovata secondo lo ‘spirito’ addensato nel simbolo. Una intera Vita può essere condensata in un oggetto, in una immagine, etc. 

Una intera Vita altrui che viene ‘scaricata’ all’istante non appena si entra in risonanza con la chiave di accesso. 

Entrare in un ‘ordine’ comporta di ‘essere nell’ordine’ e, per quanto tale, significa comportarsi secondo norme ad hoc, funzione di quell’ordinamento. Si fa parte di un diverso modo di essere.

Ora, questo meccanismo è ripartito ad ogni ‘latitudine’ esistenziale, lo troviamo praticamente dappertutto, dal micro al macro. Le tendenze e le mode catalizzano l’attenzione della massa attraverso l’utilizzo dei simboli, alcuni dei quali diventano ‘status symbol’. 

Qualcosa di 'unico' da ostentare o da ‘indossare’.

Il simbolo Antisistemico è la rappresentazione di un potere incantesimale, di un paradigma, di una eggregora, di una polarizzazione magnetica del nostro ‘spazio vitale’, di un campo morfogenetico artificiale, di una routine o loop energetico… 

Nel tempo e con il 'tempo deviato' entriamo a fare parte di quella ‘forma d’onda’. Zeland parla del meccanismo dei ‘pendoli’ per fare comprendere il medesimo significato. Alla base c’è sempre una configurazione di attrazione e relativa estrazione d’energia dai ‘partecipanti al vortice’.

L’energia che viene ‘data’ all’inizio, al fine di convincere le individualità, viene ripresa in seguito con gli interessi, per così dire ‘a Vita’. I frattali che permettono di percepire questo meccanismo sono la medicalizzazione della società con relativo affioramento di malattie croniche da ‘abbonamento’ alla sanità privata, che si nasconde sempre e comunque anche ‘oltre’ alla sanità pubblica. 

Il ‘maiale’ è un simbolo animale di sfruttamento totale della sua ‘configurazione’. 

Il ‘maiale’ è uno degli archetipi che i Pink Floyd hanno utilizzato nel loro album ‘Animals’ per raffigurare parte della società umana:

‘Algie’ il celebre maiale immortalato nella copertina ‘Animals’. L’idea del maiale volante, ispirata al brano ‘Pigs on the wing’ che apre e chiude l'album e al libro di George OrwellLa fattoria degli animali’, fu di Roger Waters.
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Maiali volanti.
Se non ti interessasse ciò che mi è successo
e io non mi occupassi di te
zig-zagheremmo attraverso la noia e il dolore
ogni tanto alzando lo sguardo attraverso la pioggia
chiedendoci a quale stronzo dare la colpa
e stando in guardia dai maiali volanti
 
Sai che mi importa di quello che ti accade
ed io so che anche a te importa di me
perciò non mi sento solo
e non sento il peso della pietra
ora che ho trovato un posto sicuro
per seppellire il mio osso
e ogni idiota sa che un cane ha bisogno di una casa
un rifugio dai maiali volanti.
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Il ‘maiale volante’ mi ricorda tanto da vicino il concetto di ‘Agente Smith’ visto in Matrix. Ognuno di noi lo è potenzialmente ed ognuno di noi è posto al controllo di quello che fanno gli altri e può trasformarsi all’occorrenza nella vigilanza operativa Antisistemica. 

Tutto ciò descrive una società in cui il ‘controllo’ è interiorizzato e in cui la caccia all’untore è sempre aperta e capace di sconvolgere qualsiasi tentativo di ‘aprire gli occhi’.

Chi erano gli untori, nel passato?

Nella Milano del XVII secolo un uomo viene visto aggirarsi con sospetto all’alba. Questo sospetto basta per farlo arrestare con l’accusa infamante di essere un untore, di avere cioè sparso per la città dell’unguento pestifero.

L’uomo, malgrado i supplizi della tortura, nega l’accusa. Viene di nuovo torturato e finisce per confessare. I giudici, a questo punto, vogliono conoscere i nomi dei suoi complici, perché non può non aver avuto dei complici

Viene così tirato in ballo il suo barbiere. Anche questi, arrestato, prima nega, poi finisce per confessare sotto lo strazio della tortura, Viene così accusato un terzo uomo. E da questi, grazie all’ostinazione dei giudice, si giunge a scoprire una fantomatica catena di untori che ha al proprio capo un insospettabile, tale Cavalier Padilla, di nobile lignaggio spagnolo. Anche questi viene arrestato, interrogato, ma non torturato. Ed alla fine scagionato

Tutti gli altri, invece, vengono condannati a morte e nel punto della città dove sorgeva la casa del barbiere viene fatta erigere una colonna, a monito immortale della riprovevole azione di aver diffuso la peste.
Link

Questa vicenda mi ricorda, allo stesso modo, ciò che Wikipedia Italia ha cercato di evidenziare in questi ultimi giorni. Cioè? La propria chiusura temporanea:

In queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando.

La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero… Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto - neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti - rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
 
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., così modificato (vedi p. 24), alla lettera a) del comma 29 recita:
 
Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.
 
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine
 
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per 'non avere problemi'.
 
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Link 
 
Dunque:
  • Simbolo
  • Ipnosi
  • Società separata e ‘animalizzata’ archetipicamente
  • Agente Smith
  • Untori
  • Comma 29 del DDL intercettazioni.
Secondo me, il Mondo Individualizzato non è ancora pronto per gestire un simile ‘potere’. Che uso ne farebbe il ‘singolo’? 

Difenderebbe la propria immagine o potrebbe attuare una diversa strategia di faida o d'interesse personale? 

Ricordiamo come nei film il genere umano venga sempre definito ‘ all’alba del vero sé’. Questa ‘legge’ è un’arma che sta per passare pubblicamente, allo scopo di fornire ulteriore protezione per coloro che possiamo definire come ‘i potenti’, per coloro che ‘sanno come muoversi e che hanno buoni avvocati che possono consigliarli’. È troppo presto per estenderla al ‘resto del Mondo’.

Del resto se non si inizia mai non si può fare esperienza, per cui… posso anche comprendere il punto di vista opposto. Nell’assenza di giudizio ripongo la scelta al buon senso collettivo, pur avendo il mio punto prospettico completamente riverberante con l’energia della mia presenza multidimensionale che ‘è’ a prescindere da ogni legge 3d.

Scorgo comunque qualcosa di nuovo in questo DDL; qualcosa da non sottovalutare in entrambe le polarità del pensiero. 

Viviamo in un contesto iper controllato all’origine da un’energia intelligente che non ha mai perso la ‘memoria’ di sé, a differenza di quello che è accaduto a tutto il ‘resto’. La possiamo vedere all’opera sempre, in continuazione, in ogni ambito:

A 45 minuti dal termine, ecco il miracolo. Mani sante e molto pesanti hanno cominciato a comprare senza sosta, provocando sull’indice principale un parziale di quasi il 4% di rialzo che ha permesso ad SP500 di chiudere con un +2,25% sul giorno prima…  

Conseguenza di quella concentrazione del potere di mercato in poche mani forti che riescono spesso a piazzare colpi a sorpresa all’inizio o alla fine delle sedute, trascinando il mercato a svolte clamorose ed immotivate… 

Chiaro che il mercato va sempre rispettato, anche quando non si riesce a capirlo, per il semplice motivo che è lui che comanda. Piuttosto riflettiamo su quanto sia diventato difficile operare in questi ultimi anni, anche basandosi su strumenti come l’analisi tecnica, che spesso coglie le inversioni, ma a volte subisce inesorabilmente i cambiamenti repentini di idea del mercato (o le trappole dei manovratori, non fa differenza).
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Un giorno si legge che gli aiuti economici alla Grecia sono in alto mare. Ciò viene detto per trovare una spiegazione ‘logica’ ad un pesante ribasso. Poi, il giorno dopo, viene detto che ‘forse’ quegli aiuti possono arrivare prima del previsto, perché il Mercato sta salendo copiosamente. Ci si muove sul ‘nulla’.

In realtà si sta difendendo un livello: quello del nuovo due anni iniziato da un paio di settimane. Se quel minimo venisse violato sarebbe la prova definitiva che ‘si deve scendere ancora e parecchio’.

Ancora più reale è la difesa di un Mondo che sta collassando inesorabilmente, e questo fatto non lo vedo come solo negativo, ma ha delle valenza insospettabili di valore opposto, ossia di quel processo che il simbolo della Fenice rappresenta da sempre: il rinascere dalle proprie ceneri.

Greggio rimbalza grazie a impegno per salvaguardia banche.
Il brent rimbalza oltre i 101 dollari al barile, dopo tre sedute negative consecutive, grazie all'impegno manifestato dai ministri delle Finanze Ue per salvaguardare gli istituti di credito dell'area euro.
 
Le quotazioni sono anche sostenute dalla promesse dalla Fed di nuove misure per aiutare la fragile economia Usa, oltre che da un calo inatteso delle scorte di greggio Usa.
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Ecco il Mondo a cui abbiamo dato 'Vita'. La catena di collegamento degli interessi e dell’energia è molto evidente. Questa ‘cordata’ è tale da gettare tutti nel burrone se cade uno degli ‘attori’. Lo sforzo della cordata per rimanere in equilibrio è immane in questo momento. Verranno utilizzati tutti i trucchi del caso.

Nobel chimica all'israeliano Shechtman per i ‘quasicristalli’.
Lo scienziato israeliano Daniel Shechtman si è aggiudicato il Nobel per la chimica 2011 per avere scoperto negli atomi schemi ritenuti impossibili e il cui lavoro ha provocato controversie. Lo ha riferito oggi il comitato che assegna il premio.
 
Il Comitato del Nobel per la chimica dell'Accademia reale svedese per le scienze spiega che Shechtman ha scoperto i ‘quasicristalli’, che sono come ‘affascinanti mosaici del mondo arabo riprodotti al livello degli atomi’ e che non si ripetono mai.
 
Fino a questa scoperta, gli scienziati ritenevano che gli schemi dell'atomo all'interno dei cristalli dovessero ripetersi...
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Cè sempre dell'altro...

Per fortuna che il Mondo va Avanti, comunque ed in ogni caso. Non esiste l’impossibile. Esistono barriere da superare o aggirare. Il Mondo è polarizzato a vari livelli. Il Piano Divino è quello più alto.

Algie, alzatosi di quota fino a 13-14.000 metri, venne anche avvistato da piloti di aerei commerciali… prima di schiantarsi al suolo nella periferia di Londra.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com