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Dualità... centralizzata (servitù)... |
Che differenza esiste tra SPS e “gli altri canali (d'ogni tipo)”?
Che SPS utilizza tutto, in chiave frattale espansa, riparametrata verso la constatazione “sufficiente e certa”, dell’esistenza “compresente, non manifesta”, della dominante, nell’ambito del piano di realtà emersa, procedendo “qua, così”.
Verso, cioè, l’emersione della “formula riunificata del/nel tutto” (cosa molto ambita, da sempre, da ogni genere di “scienziato”, disperso – però – nella deviazione AntiSistemica, che confonde, smarrisce, obnubila ed, alla fine, rende “ciechi e sordi… facendo prendere ‘lucciole per lanterne’”).
Quella che ti sembra paranoia, complottismo, allucinazione o, più semplicemente, una “fissa”, è – nella sostanza – “quello che ti succede, da sempre, riflesso/a allo specchio dell'interesse, di ogni tipo”.
Ossia:
SPS si è “accorto e ha raggiunto un punto di fermezza tale, da risultare – ora – in costante e coerente proiezione ‘lato proprio, centrale’”.
Per questo motivo e con questo “motivo”, SPS è sempre “sul pezzo”, nonostante 1) la compresenza non manifesta, dominante, 2) il firewall ambientale, 3) l’AntiSistema, 4) i Punti di Riunione AntiSistemici, 5) il segnale portante modulato, dominante, 6) la strategia dominante, 7) la mancanza di memoria, post “è già successo”, 8) il modello temporale/scientifico/religioso, deviato a monte, 9) la corsa alla sopravvivenza “qua, così” e 10) le paure relative al “futuro” e all’impotenza generata indirettamente dalla forma infrastrutturale, reale manifesta, ad hoc, by Dominio.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito, visto che:
- “qua, così”… l’eccezione conferma la regola (AntiSistemica).
L’eccezione è una percentuale irrisoria e diluita nel tutto, ad un punto tale che “non te ne fai nulla”. L’eccezione è, quindi, simile alla “speranza”. E la speranza è simile ad una forma di “tossicodipendenza incantesimale”.