Che cosa sai?
Come ti assicuri che ciò che “sai” corrisponde a verità? In che modo verifichi le nozioni che giungono sino a te? In quale maniera provi a te stesso che i “tuoi studi” si radicano su fatti autentici?
In un Mondo che tende alla logica ed alla “necessità di dimostrare sempre attraverso la prova”, forse ti sarai accorto che, non certo paradossalmente, ti muovi ed affondi in un modello sociale di riferimento unico, totalmente fondato sulle convenzioni e sulle convinzioni. Ossia, in un (Anti)Sistema che viene molto ben fotografato, ad esempio, dal “Paradosso di Moore”:
piove ma non ci credo.
Il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci…
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Cioè, è la persona stessa che “se la suona e se la canta”. Un qualcosa di “preoccupante” e assolutamente patologico, persino dal punto di vista della scienza deviata.
Al giorno d’oggi e, forse, da sempre… le persone “credono ma… non troppo”. Cioè, ogni individuo si fonda su una base che affonda (interessi trasversali). Il substrato che sostiene il “peso” umano è, quantomeno, poco stabile ed incongruente, non appena la singolarità si interroga un poco più in profondità.