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giovedì 30 marzo 2017

Ferma la tua parte del motore.



Sembrate un libero pensatore, capace di immaginare un mondo meno limitato da quella che tutti credono essere la verità”.
Penny Dreadful
La “verità”. Uno stato di auto convincimento. Dove per “auto”, s’intende qualcosa che sembra e, quindi, diventa automaticamente, inconsciamente consciamente (una sorta di 'induzione alla prostituzione').
Auto convincimento = stimolazione, leva, proiezione, riflesso, interesse, strategia, sogno, desiderio, potere, dominante:
frattalità espansa
che puoi sempre (sempre)
decodificare attraverso il simbolismo sostanziale frattale espanso.
Allora, perché non ti accorgi e non “registri” più alcuna traccia della compresenza immanifesta dominante (la ragione fondamentale per la “forma” sociale reale manifesta “qua, così”)?
Perché l’hai auto esclusa dalla “tua” immaginazione, attraverso la convenzione, che non la prende più in considerazione, dimenticandola di conseguenza.
Quando tutt3 confluisce nell'immagine di Dio o del Diavolo, nella scienza deviata, nella religione, nella spiritualità, nella “politica”, nell'economia del denaro (speculazione, debito), etc. allora, come credi di continuare a ricordare (notando) tale compresenza (seppure, al “top” della gerarchia)?
Non puoi più farlo, temporalmente.
Poiché queste “idrovore artificiali” drenano tutt3 ed il contrario di tutt3, che non è niente ma… “il “vuoto”, che viene riempito di palliativi, in luogo di valori universali (by la "formula").
La giustizia, ad esempio, è un valido argomento in tal senso:
raschiando via il concetto di giustizia ad angolo giro (che non dipende dalla prospettiva singolare, massiva, dominante)
che cosa è rimasto “qua, così”?