“Molti non capiranno neppure di cosa si tratta; altri crederanno forse di comprendere l’importanza dell’energia fondamentale, ma senza averne un concetto chiaro. Bisogna impadronirsi dell’idea di... al punto da percepirla come un qualsiasi oggetto fisico. Ho detto “percepirla”, perché la sola conoscenza teorica non basta…”.
Agni Yoga / Sovramundano – La vita interiore – Volume I / Nikolaj Konstantinovič Roerich
Quello che sta succedendo in/a SPS è proprio “questo”:
- l’accorgersi e il percepire espanso, caricando le valenze teoriche nel relativo intreccio esatto “oggettivo”, ossia… condensare la 'teoria' nella pratica, “al punto da percepirla come un qualsiasi oggetto fisico…”.
Un po’ come – ad esempio – puoi ritrovare traccia, nell’usanza “antica” di manifestare i fenomeni naturali, conferendogli “tratti umani”. Qualcosa che, fai molta attenzione:
- non significa divinizzare l’ambiente in toto
bensì
- ridurlo (*) di/in “dimensione (ottava, complessità)”.
Questo è possibile, visto che la caratteristica ambientale è frattale espansa.
Questo è ciò che "è già successo", e che ti mette (tra le righe) nella direzione/prospettiva migliore, per renderti conto di cosa significa "realtà manifesta e potenziale".
Quando la realtà aumentata diverrà popolare (virale), si aprirà la via per il "nuovo mondo (ancora una volta)".
A quel punto, vedere qualcosa che non esiste, se non per mezzo della "lente (interfaccia comune)", significherà, anche, poter caricare quell'evento, per mezzo della "tua" sensorialità (programmata), che - ad esempio - si ritradurrà in:
- fisica
- fatica
- sforzo
- limite
- dolore
- controllo, etc.
Un "mondo sovrapposto a questo (accettato da tutti, poichè, di moda)".
Tanto apparente, quanto reso "fisico", proprio per mezzo dell'accettazione (e relativa regolamentazione dominante) massiva.
Qualcosa d'invasivo, visto che le "lenti", nel tempo, diverranno "parte di te". Sempre meno visibili, sino a diventare "nuovi organi interni 'naturali'".