Visualizzazione post con etichetta Inception.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Inception.. Mostra tutti i post

martedì 6 dicembre 2011

Piani evolutivi e pressione.




Nulla di ciò che facciamo è casuale. Allo stesso modo, non è mai casuale quello che ‘succede’ o ‘ci accade’. Esiste sempre un ‘progetto’ a monte

Chi è il fautore di quest’intenzione? 

Semplicemente altre ‘parti’ di noi stessi. Una convergenza dell’energia ad un livello diverso da quello in cui percepisce l’individuo incarnato.

Le entità parassite derivano dalla scissione energetica superiore, che permette il fluire di ‘rami’ di se stessa con diverse consapevolezze, attitudini, missioni:

  • ad un certo ‘punto’ della vibrazione avviene la riunificazione. 
  • ad un altro ‘punto’ avviene la separazione. 
Questo fenomeno è una caratteristica nativa ‘contenuta’ nell’energia. È come scaldare un oggetto e vederlo sparire e poi ‘tornare’ quando la temperatura ridiscende. Impossibile? In ambito energetico è tutto possibile. Ricordo che in uno splendido lavoro di David Wilcock, forse ‘The Divine Cosmos’, c’era una menzione particolare ad esperimenti condotti nella prima metà del 1900, in cui si era provato in maniera tangibile, che un certo metallo spariva e riappariva proprio in conseguenza della diversa temperatura/vibrazione a cui era sottoposto. Purtroppo non sono in grado di risalire con esattezza al link in questione.

Ma sono certo di avere letto questa preziosa informazione.

Nei modelli meteorologici si parla sempre di ‘alta e bassa pressione’. Una zona ad alta pressione sarà caratterizzata da ‘bel tempo’ e analogamente l’altra polarità sarà ‘portatrice di brutto tempo’. Pressione. Da cosa dipende?
 
2.6 - Negativo e Positivo: semplici differenze nella pressione.
Come ogni scienziato sa, le nubi di elettroni possiedono carica negativa mentre i protoni nella molto più piccola area del nucleo ne possiedono una positiva… 
 
Nel nuovo modello del dott. Crane e altri, queste cariche opposte, o polarità di carica di positivo e negativo sono in realtà nulla più che differenze nella pressione eterica. Le nubi di elettroni negativi possiedono una maggior pressione, mentre il nucleo positivo ne possiede una minore. Detto in parole povere, le cariche negative nell’elettrone scorrono nell’area positivamente caricata al centro dell’atomo
 
Ciò suggerisce che sia possibile unificare maggiormente l’elettromagnetismo e la gravità, poiché sia la gravità che la polarità della carica rappresentano la pressione orientata verso l’interno dell’energia eterica, che si dirige al centro del campo sferico o dell’oggetto. (La scienza esoterica potrebbe affermare che queste siano entrambe forme della lotta della materia e dell’energia per diventare nuovamente Uno)... 

Ora, con il concetto del dott. Crane di ‘pressione eterica’ relativa alla carica, il mistero della polarità della carica è chiarito. A questo concetto è dato un supporto fattuale incontrovertibile da ciò che è noto come effetto Biefeld-Brown, proposto per primo dal dott. Paul Biefeld

Allievo di Albert Einstein a Zurigo, Biefeld ha proposto un concetto eterico della carica come flusso di etere, in cui la carica negativa è da considerare un’area di alta pressione in un mare di energia eterica, che tende poi a confluire in aree a bassa pressione di ciò che chiamiamo carica positiva nello stesso mare

Se questo modello dovesse essere vero, propone Biefeld, allora con un livello di intensità elettromagnetica sufficientemente elevato, dovrebbe essere possibile creare una forza propulsiva anti-gravitazionale.
Link

Ecco una sontuosa spiegazione del come, il clima possa avere, allo stesso modo della Natura subatomica della materia/energia, movimenti evidenti dovuti ai cambiamenti di pressione. Non solo, esso risente certamente dello ‘stato’ in cui permangono le persone, la massa, la Terra stessa, gli astri, etc.

Questa miscellanea produce gli effetti climatici. L’umanità ha influenza sul clima, ma non solo nella maniera che ci raccontano, ossia in termini di inquinamento atmosferico. Diciamo che possiamo ‘inquinare’ in molti modi diversi e non sempre direttamente percepibili.

All’inizio d’articolo scrivevo che ‘esiste sempre un progetto’ dietro ad ogni manifestazione. L’ispirazione viene inspirata dai nostri centri. Il pensiero, le idee, sono assorbite dall’esterno come l’aria che riempie i polmoni.

La differenza, in termini di ‘risultati e discernimento’ la fa il nostro stato d’equilibrio superiore: la nostra consapevolezza. Possiamo divenire ‘immuni’ a questo flusso respirato o prenderne una parte e neutralizzare il resto.

Tuttavia senza un ‘centro’, si rimane in una zona di dipendenza del 'respirato'. L’Ego potrà avere la meglio e cogliere quello che gli serve per manifestare i proprio propositi non sempre allineati eticamente e moralmente. È, come al solito, un test, un esame di noi stessi. Il progetto è questo, al fine

Frattalmente lo possiamo comprendere attraverso quello che succede di ‘concreto’ nel Mondo che ci attornia. Ad esempio:    

cosa guardiamo, quando i nostri occhi esplorano una pagina Facebook o di Linkedin? Il sito Mashable, con il supporto della start-up Eye Track Shop, ha ideato un metodo per capire dove si posano i nostri occhi quando esploriamo il profilo di qualcuno.
 
La metodologia è stata questa: trenta webcam dei partecipanti all'esperimento hanno registrato i movimenti degli occhi mentre scrutavano le pagine dei social network: Facebook, Google Plus, Flickr, Tumblr, Twitter e così via, a intervalli di dieci secondi. 

In questo modo è stato possibile effettuare una gerarchia di cosa veniva visualizzato e in che ordine.
 
La ricerca ha evidenziato che quando siamo su Facebook ci focalizziamo soprattutto sulla foto del profilo: è da lì che parte ogni esplorazione, mentre su un sito più professionale come Linkedin il titolo lavorativo cattura immediatamente l'occhio.. Un altro aspetto, che tutti conosciamo e che lo studio ha confermato scientificamente, è che tutto quello che risiede più in basso in una pagina viene tendenzialmente ignorato

Una ricerca del genere ha delle applicazioni importanti nel campo del marketing: sapere dove va l'occhio può essere uno strumento chiave per il posizionamento spaziale della pubblicità su internet.
Link 
 
C’è sempre uno scopo. Quello che ci viene ‘fornito’ rappresenta sempre un substrato sul quale siamo stati attirati. Perché siamo in un certo ‘luogo’? C’è un motivo.

Il 'buon' Darwin aveva scoperto solo ‘metà’ dell’opera e d'altro canto, credere al 'caos' è credere solo a metà di se stessi

Esso è ‘vero’ come è ‘vero’ anche il suo contrario. 

La differenza tra le due verità è una configurazione concreta che dipende dal nostro ago della bilancia: quanto ci identifichiamo in una delle due polarità. Tuttavia, anche di fronte ad un modello ‘basso’ della nostra identificazione, si rimane sempre all’interno di altre ‘decisioni’ superiori, la cui punta massima è rappresentata dal Piano Divino, ossia da quella intelligenza che intende conoscere se stessa attraverso la sua scissione ‘apparente’ in tutte le forme di esistenza che caratterizzano l’Universo.

Le nostre 'decisioni globali' ci rappresentano davvero? Leggiamo questo fermo proposito. Lo sentiamo davvero nostro? 

Manovra, Di Paola: nessun paese al mondo taglia su Difesa.
Nessun paese al mondo taglia un servizio fondamentale come la Difesa e la sicurezza solo perché c'è la crisi. Inoltre la Difesa ha già contribuito all'equilibrio del bilancio negli anni scorsi’.
 
Lo ha detto oggi il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, a chi gli chiedeva cosa rispondesse ai pacifisti che invocano tagli nel settore della Difesa piuttosto che misure sulle pensioni.
 
Ognuno è libero di pensare quello che vuole ma non è detto che abbia ragione. Io penso che non abbiano ragione’, ha detto Di Paola a margine dei lavori parlamentari.
Link 
 
Osserviamo, ancora, come la polarità si alterni e dia luogo ad effetti ‘climatici’ diversi nella società umana e sulla Terra:

S&P pone in creditwatch negativo rating Italia e altri 14 paesi.
S&P's nella notte ha messo 15 paesi della zona euro in credit wacht negativo - comprese Italia, Germania e Francia -aggiungendo che si sta creando un ‘rischio sistemico’ poichè le condizioni del credito si sono ristrette nei 17 paesi della regione...
 
Da una parte il credit watch negativo è un segno di un possibile downgrade nel giro di tre mesi, dall'altra S&P's ha detto che pensa di concludere la sua revisione ‘il più presto possibile’ dopo il summit Ue di venerdì.
Link 

Zona euro, Juncker: decisione di S&P esagerata e scorretta.
L'annuncio di Standard and Poor's… è esagerato e scorretto, ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker a una radio tedesca.
 
Non sono turbato da questo, ma sbigottito, dopo gli sforzi significativi degli ultimi giorni per superare la crisi come i piani di risparmi di Italia e Irlanda’, ha detto. ‘È un'assurda esagerazione ed è anche scorretto’, ha detto…
Link

C’è chi tenta istituzionalmente, ossia non essendo se stesso, di 'aggrapparsi ai vetri' e scivola inesorabilmente. Una volta tanto che S&P afferma una verità, scatena l’ovvia polarità opposta di coloro che devono ‘affermare per forza maggiore' un'altra versione dei fatti.

‘Dopo gli sforzi significativi degli ultimi giorni per superare la crisi’… ma a rigor di logica è sensato affermare un pensiero simile? Come possono 'pochi giorni' cancellare all'istante perlomeno un secolo di 'squilibri'?
  
Lasciamo che gli eventi, oramai innescati dalle ‘nostre’ scelte, diano sfogo all’energia riservata per l’occasione. Noi siamo eterni. Di quali paure ci siamo infarciti? Smettiamo di alimentare questo scenario. Togliamo la ‘corrente’. Dimostriamo un po’ di coraggio di fronte all’evidenza del cambiamento che bussa inascoltato alle nostre porte da parecchio tempo.

La forza che genera il vortice depressionario globale è ‘guidata’ dal nostro campo percettivo/sensoriale. Le entità che si cibano di paure lo sanno. Per questo ci temono. Temono di morire e la nostra paura è, in realtà, la loro. Noi siamo super eroi in evoluzione. Nulla ci può fermare…

I veicoli dell’anima non sono infallibili strumenti di percezione. Essi offrono una visione parziale nei mondi vibratorii della dimensione fisica ed una visione soggettiva tramite tutte le altre dimensioni di coscienza. L’anima non è messa di proposito nella limitazione, piuttosto queste sono invece condizioni naturali che risultano dalla densità della vibrazione di un ambiente planetario

Queste limitazioni delle capacità, unite alla sofisticatezza del modello del veicolo dell’anima, possono causare una consistente diminuzione dell’influenza dell’anima, ed è proprio questa diminuzione a causare la condizione di minore armonia della specie e a far sì che i suoi sforzi non supportino i suoi obiettivi spirituali come specie.
 
Il modello del veicolo dell’anima è progettato per avere un’innata ed innegabile spinta a comprendere se stesso – non la coscienza dell’anima, ma gli aspetti fisici, emozionali e mentali che ricoprono l’anima. Questo errato indirizzamento primario è una deviazione necessaria lungo la strada verso la scoperta del Gran Portale perché il veicolo dell’anima comprende molto più se stesso che la coscienza individualizzata o l’anima che esso veicola.
 
Quando l’anima si impegna a imparare sulla propria vera identità, comincia ad evolvere le sue capacità di apprendere, concettualizzare, creare e manifestare nuove realtà. Queste nuove realtà cominciano a modificare la densità vibratoria del suo pianeta natale e queste a loro volta modificano il veicolo dell’anima e la sua abilità di percepire qualcosa di ciò che contiene.
Wingmakers

Il modello del veicolo dell’anima è progettato per avere un’innata ed innegabile spinta a comprendere se stesso’. Ecco cosa è sempre successo nel Mondo, cosa ha sempre spinto l’umanità oltre alle digradanti colonne d’Ercole. Ecco che cos’ è quella ‘spinta’ che alimenta sempre l’individuo ad ‘andare avanti’. Ecco la fiamma della speranza che non muore mai. Ecco la differenza tra un umano e un pezzo di plastica. La Vita è un motore. Sono previste delle ‘fermate’, delle 'deviazioni', che non vanno scambiate per la Vita stessa:

quando l’opposizione alla scoperta e/o diffusione del Gran Portale ha temporaneo successo, ritarda solo il risultato finale – ma non lo impedisce mai in modo permanente.
Wingmakers

Nella storia più recente, i membri del Lyricus si conoscono solo per la loro influenza, ma non per loro fama personale. Non ci sono membri singoli di cui si conoscono i contributi, a livello di registrazione storica. Questo è dato dal fatto che i membri del Lyricus non vedono la conoscenza che hanno come una conoscenza che possiedono, scoprono o hanno inventato. 

Vedono la conoscenza come qualcosa equivalente all’aria – tutti possono respirarla, nessuno la possiede.Wingmakers

Per questo motivo nelle ‘cronache della storia deviata’, quella che si tramanda a scuola, non c’è nessuna menzione a certe ‘figure’ influenzanti il cammino della specie umana. C’è un progetto preciso a monte. L’Antisistema non è stato programmato per ‘evidenziare’ queste energie illuminate e sovrasensibili che, come risultante, rimangono al di fuori dei piani percettivi globali.

In questa maniera si spiega anche l’invisibilità. 

Se i nostri centri orchestrati da cervello e Dna non ‘sanno’ che esiste un determinato fattore, allora non lo vedranno anche se gli si para d’innanzi. È un vero e proprio processo di ‘riconoscimento’:

il sistema di conoscenza viene portato alla specie in modo graduale e anche in modo tale che la specie lo assimili come suo proprio.
Wingmakers

Se tutto ciò non è equivalente ad un esatto ‘progetto’, allora non so cosa sia un 'progetto'. Da questo livello muove una vibrazione caratterizzata da un certo 'lauto respiro’, a differenza dello stato ansiogeno parassitario irrorizzante il genere umano.

Un piano nel piano nel piano, come la trama del sonno organizzato  a strati in Inception:

Yusuf: Un sogno dentro un sogno. Due livelli.
Dom Cobb: Tre.
Yusuf: Non è possibile. Tutti quei sogni dentro un sogno sono instabili.
Dom Cobb: E invece, è possibile. Basta aggiungere un sedativo.
Yusuf: Deve essere molto potente questo sedativo.

Un ‘sedativo’: pensiamoci bene. Il Mondo è stato sedato per rimanere nello stato di trance dovuta al sogno attuale

Il seme che pianteremo nella mente di quell'uomo, diventerà un'idea che lo condizionerà per sempre. Potrebbe cambiarlo... può arrivare a cambiarlo radicalmente. (Dom Cobb) 
 
Non ti senti perseguitato Dom? Inseguito per tutto il pianeta da società anonime, forze di polizia, così come le proiezioni perseguitano il sognatore? Pensaci bene. Tu non credi più in una sola realtà, ammettilo. Quindi scegli. Scegli me... (Mal Cobb) 

Dom Cobb: Qual è il parassita più resistente? Un batterio? Un virus? Una tenia intestinale? [si rivolge a Mr. Saito]
Arthur: Ehm... Quello che il signor Cobb vuole dire è che...
Dom Cobb: Un'idea. Resistente, altamente contagiosa. Una volta che un'idea si è impossessata del cervello è quasi impossibile sradicarla. Un'idea pienamente formata, pienamente compresa si avvinghia, qui da qualche parte.

Dom Cobb: Dicono che usiamo solo una frazione del vero potenziale del cervello, ma questo quando siamo svegli. Quando dormiamo, la mente può fare quasi ogni cosa.
Ariadne: Ad esempio?
Dom Cobb: Immagina di progettare un edificio, d'accordo? Ne crei consapevolmente ogni aspetto, ma a volte sembra quasi che si stia creando da solo, non so se mi spiego.
Ariadne: Sì, sì, come se lo stessi scoprendo.
Dom Cobb: È pura ispirazione, giusto? In un sogno la nostra mente lo fa di continuo, senza interruzioni. Noi creiamo e percepiamo il nostro mondo simultaneamente e la nostra mente lo fa così bene che neanche ce ne accorgiamo. Questo ci consente di inserirci nel mezzo di quel processo.
Ariadne: E come?
Dom Cobb: Assumendo la parte della creazione ed è qui che ho bisogno di te. Tu crei il mondo del sogno, noi portiamo il soggetto dentro quel sogno e lui lo riempie con il suo subconscio.
Ariadne: Ma come faccio ad acquisire abbastanza dettagli per fargli credere che sia la realtà?
Dom Cobb: I sogni sembrano reali finché ci siamo dentro, non ti pare? Solo quando ci svegliamo ci rendiamo conto che c'era qualcosa di strano.

Mr. Saito: Se si può rubare un'idea dalla mente di un altro perché non se ne può innestare una?
Arthur: Ok. Adesso provo a innestarle un'idea. Se io le dico 'non pensi agli elefanti', a cosa pensa?
Mr. Saito: Elefanti?
Arthur: Esatto. Ma non è una sua idea perché lei sa che gliel'ho trasmessa io. La mente del soggetto può sempre rintracciare la genesi dell'idea. Non si può falsificare l'ispirazione.
Da Inception

Il sistema di conoscenza di trasformazione è codificato nel modello originale della specie. È semplicemente una questione di preparazione e di attivazione. 

La preparazione consiste nello sviluppo multi-generazionale della coscienza individualizzata, mentre l’attivazione può avvenire con una semplice parola, immagine o suono.

Desiderare di avere una conoscenza distillata in un formato che sia comodo per la mente è un artificio della mente umana non per acquisire conoscenza, ma per trasmetterla, da qui il desiderio di stilare la conoscenza in un testo

Il problema con questo approccio è che l’attivazione è finalizzata esclusivamente alla mente e non agli altri elementi della coscienza individualizzata

Conseguenza di tale approccio è che il desiderio della mente di imparare viene soddisfatto, ma si atrofizzano per mancanza di nutrimento le altre aree della coscienza individualizzata.
Wingmakers

Guardare all’Uno significa in primo luogo guardare nell’Uno… e l’Uno, amici miei, è il campo dell’Infinitamente Possibile.

Guardare all’uno è riconsiderare ogni cosa, rimuovendo le barriere che fino ad ora hanno limitato il vostro campo di comprensione, il vostro campo di ‘ragionevolezza’, ossia l’ambito investigativo nel quale avete autorizzato la vostra coscienza a muoversi
Anne e Daniel Meurois-Givaudan – Wesak: il tempo della Riconciliazione.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 5 gennaio 2011

Città cartolina di un altro mondo.

 
 


Penso che sfugga molto di quello che ci succede attorno. Un esempio? Lo sviluppo delle città. È come se mi fossi fatto una dormita di 40 anni e, svegliandomi, avessi trovato dal nulla le sagome da chip delle città “moderne”. È incredibile. Viviamo in veri e propri paradossi, infatti sembra che ognuno si faccia gli affari propri e si disinteressi della globalità e, per questo motivo, ogni ambito sembra dettato dal caos.  

In realtà lo sviluppo globale esiste eccome. 

Proprio come per i campi morfologici che regolano la crescita degli organismi e che bypassano il concetto di “delta” o di probabilità di un “evento”, riscontrato nella presa di decisione a livello subatomico:

La meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica in quanto si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato a partire da una certa misurazione, secondo l'interpretazione di Copenaghen, rinunciando così al determinismo assoluto proprio della fisica precedente. Questa condizione di incertezza o indeterminazione non è dovuta a una conoscenza incompleta, da parte dello sperimentatore, dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca, quindi ultima e ineliminabile, del sistema e del mondo subatomico in generale.
La teoria quantistica, dunque, descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione. Questo nuovo modo di interpretare i fenomeni è stato oggetto di numerose discussioni all'interno della comunità scientifica, come testimonia l'esistenza di diverse interpretazioni della meccanica quantistica. L'osservazione ha quindi effetti importanti sul sistema osservato: collegato a questo nuovo concetto si ha l'impossibilità di conoscere esattamente i valori di coppie di variabili dinamiche coniugate, espressa dal principio di indeterminazione”.
Da Wikipedia 

Un appunto al volo: sento un depistaggio in questa definizione di quantistica. Come un limite imposto alla collettività, non dalla Natura, ma dalle forze dell'Antisistema. Il frattale che dimostra questo limite è la scoperta della legge d'attrazione. Esiste un certo arbitraggio ma, con lo sviluppo di certe capacità intrinseche all'uomo, questo "gap" scompare. 

Probabilmente l'indeterminazione è tipica di questo scenario 3D o di questa dimensione, ma non è certa o ineliminabile. Questa "versione" non deve ancorarsi in noi, pena lo sviluppo di limiti senza senso.

Il campo morfologico è un “raggio traente” regolatore, ispiratore, edificatore. È l’ago della bussola e la bussola stessa. È un indicatore di marcia che buca il “velo” dimensionale. 

Egli sostiene che “in qualche maniera dovete arrivare qua”. 

Cercate, muovetevi, fate, disfate… Evolvete verso questa direzione. Il campo morfologico celeste è inalterabile dall’uomo, mentre quest’ultimo ha ampie possibilità di farsi anche del male, personalizzando il proprio cammino all’interno delle leggi del libero arbitrio e del Karma. Tuttavia è come se ci fosse una sorta di “salvagente” sempre organizzato attorno alla globalità; un salvagente strutturato geneticamente soprattutto nel grande numero di individualità costituenti la nostra specie, nella biodiversità umana e della Natura.

Viviamo in un epoca in cui, una mattina un adolescente potrebbe svegliarsi e cambiare il mondo perché ha sognato i disegni per costruire un dispositivo di energia free. Questo mondo ha già sviluppato tutti i mezzi per costruire, dalla sera alla mattina, la soluzione di tutti i propri mali. Questo mondo è veloce e cannibale, spietato e competitivo, avido ed egoico: proprio come lo è la globalità. Ma se lo giriamo a 180 gradi, queste sue caratteristiche diventano dei punti di tal forza da fare impallidire tutto ciò che è stato fatto in millenni di storia “falsata” dal volere di pochi.

Questo mondo è efficiente, abile, lucido, capace di grandissime cose, organizzato, metodico, sagace, profondo, impara dai propri errori, senziente, numeroso, etc.

La prova? O meglio una delle prove? Lo sviluppo delle città.

Le città moderne, viste dall’alto e di notte, sembrano cartoline provenienti da un altro mondo, dal mondo della fantascienza, dal mondo dei chip che “animano” i computer, dal mondo di Tron o di Matrix.  

Queste città ce le siamo ritrovate dal nulla.

Pensiamo a New York: com’era solo nella seconda metà dell’800? Lo vediamo, ad esempio, in “Gangs of New York”. Oppure lo vediamo nelle serie di telefilm anche solo degli anni 70. Non era come oggi. Ma cosa è successo nel frattempo? Le città di oggi tendono a diventare come la metropoli descritta in Blade Runner: megalopoli interculturali.

È normale. Lo capisco. Ma quello di cui non mi capacito è come siano diventate così

Esiste veramente un lucido piano di sviluppo delle città. A questo proposito forse può interessare questa news:

"Astana è la capitale del Kazakistan e vuole assomigliare all'America. Almeno dal punto di vista architettonico... Amnesty International, pochi mesi fa, in un rapporto aveva scritto che in Kazakistan sono ancora pratiche comuni la tortura e la persecuzione contro i dissidenti. Ma Adil Akhmetov, senatore del partito presidenziale Nour Otan (Madrepatria), unica formazione rappresentata in parlamento, mette le mani avanti: abbiamo deciso di sviluppare innanzitutto l'economia, la democrazia verrà dopo".
Da Yahoo 

Ho sempre pensato al termine “piano urbanistico” come ad un modo di lottizzare il territorio per venderlo al migliore offerente, seguendo un filo di espansione legato esclusivamente agli interessi dei potenti o di quelli che possono disporre di molto denaro. Invece mi devo ricredere. Nella “nebbia” c’è anche dell’altro. Molto altro. 

Nella “nebbia” si sa anche come costruire e seguire un piano estremamente lucido che riesce a superare le divisioni politiche e le divergenze d’intenti. Insomma, se esiste un modello così sviluppato di edilizia cittadina che, visto dall’alto, fa sembrare le città dei perfetti reticoli strutturati ed ordinati, frattali del mondo al silicio, allora c’è davvero qualcosa di “esterno” ai problemi dell’uomo che guida tale crescita.

Nella ricerca morfologica dell’Uno, l’uomo segue quasi passivamente una “guida”, un indicatore silenzioso che ispira le motivazioni, i progetti sia degli architetti che dei politici e degli investitori. Fare un “disegno” di questo concetto è molto complesso. Secondo me l’uomo crea in continuazione le proprie “quinte”, in questo Scenario 3D predisposto proprio per questo motivo; e lo fa anche sbagliando, errando, subendo l’influsso dei pochi, ma alla lunga distanza il raggio “traente” morfologico ha sempre la meglio, ossia, riesce a portare l’umanità proprio dove deve andare ed essere.

È la risultante del "lavoro" in Vita di quella parte matura del "raccolto", come l'opera umana di coloro che sono divenuti degli Avatar

Lo so che è difficile da credere, vedendo come è messo il mondo, ma è solo una questione di sottolineatura di un aspetto piuttosto che di un altro. Se i Media focalizzassero sul "nuovo" piuttosto che sullo status quo o sul passato, le cose muterebbero molto più in fretta. Ricordiamo sempre che siamo nel reame del tempo e, dunque, dell’Antisistema. Siamo qua per imparare, per auto educarci e fare esperienza. Siamo qua per “capirci meglio” e osservare cosa si nasconde dentro di noi e dunque dentro al Creatore.

C’è un film davvero pazzesco in circolazione: Inception.
 
“Qual è il parassita più resistente? Un'idea. Una singola idea della mente umana può costruire città. Un'idea può trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Ed è per questo che devo rubarla”.
Da Wikipedia

Scriverò presto di questo meraviglioso e complesso film, che ci suggerisce qualcosa di molto importante e che ci permette di comprendere meglio il ruolo dell’Architetto, dello Scenario e degli Attori. Il filo del pensiero passa subito all’Architetto descritto in Matrix:

“Prima di costruire l'attuale Matrix, l'architetto ne aveva progettate altre sei versioni, le quali erano miseramente fallite in quanto troppo lontane dal modo di essere umano. Il risultato migliore lo ebbe con l'intervento dell'oracolo: questa nuova versione di realtà fu accettata dal 99%. L'1% degli uomini che rifiutava Matrix, invece era un problema inizialmente sottovalutato dall'Archittetto.
In Matrix Revolutions, l'Oracolo spiega a Neo che la funzione dell'Architetto è quella di bilanciare le equazioni matematiche che governano l'esistenza di Matrix. Egli, guarda all'esistenza umana come ad una serie di equazioni e non è in grado di concepire il concetto del libero arbitrio, vedendo le possibilità di scelta come semplici variabili di un'equazione”.
Da Wikipedia

Il grande Architetto del mondo è, secondo me, un bimbo che necessita di tutto. Per questo motivo ha necessità di sapere. Sapere come è fatto e cosa ha dentro. È  un bimbo speciale. La quinta essenza del bimbo, del gioco, del sapere, del crescere, dell’evolvere…

Non perde tempo ma lo impiega sempre con lucida intenzione. Ha necessità del tempo, dello spazio, della differenza vibrazionale. Per questo si muove sempre nella perfezione del momento. Ogni suo movimento, decisione, impulso, è perfetto: ammantato di quella perfezione in divenire, di pari passo alle lezioni dell’esperienza

Una perfezione in divenire, sempre perfetta nella propria imperfezione, o ancora imperfetta nella propria perfezione morfologica. 

Il tutto è ammantato di questa strutturazione della vibrazione esistenziale. In questo modo mi spiego lo sviluppo delle città moderne. Perfette se viste dall’alto, ancora imperfette se abitate o viste dalla prospettiva della strada. Dal livello zero, in cui si trova l’uomo, il tessuto è lacero, pieno di toppe, usurato… Ma si sta lavorando per rinnovarlo. Di questo dobbiamo esserne certi. Altrimenti vivremmo ancora nelle capanne.

L’uomo è stato attirato nelle città. Fa parte di un piano di annichilimento ad opera dell’Antisistema. Allo stesso tempo fa parte dell’impulso morfologico superiore: in qualche modo dobbiamo arrivare a… Evolverci nella giusta direzione. Il concetto di giusto o non giusto lo lascio perdere. Basti pensare che nell’economia universale, intere civiltà possono anche terminare. Ma quella “fine” non costituirà un fattore negativo. 

Tutto ha un perché, un senso, una motivazione. Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Come si suol dire: è uno sporco lavoro ma qualcuno lo dovrà pur fare.

Ringrazio tutti gli “uomini” dell’Antisistema per costringerci ogni giorno a riflettere ed imparare, sia dalla nostra riflessione, sia dalla nostra mancanza di riflessione.
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011