Ognuno di noi è come una telecamera che fissa il Mondo dal raggio visivo e percettivo della propria ‘apertura’.
Ognuno di noi costituisce una individualità. Ognuno di noi è un ‘Re’. Ciò è permesso ed ‘incoraggiato’ dalla legge della biodiversità e dalla ricerca/conoscenza ‘evolutiva’ di Se Stessi.
Eppure, tutti insieme, formiamo un tessuto sociale tenuto insieme da una miscela di motivazioni, emerse nelle 3d, con la formazione di leggi scritte, di consuetudini e di abitudini, come dettate per:
- paure
- interessi
- rinunce
- pressioni
- sopravvivenza
- ignoranza.
Ogni 'scandalo', ad esempio, prevede la formula rituale del ‘Io sono innocente’. Da sempre e ad ogni latitudine. È davvero esilarante se ci si pensa con fare staccato da ogni attaccamento, oppure è davvero destabilizzante se non si riesce ad assumere quella più ampia apertura che richiede la via della conoscenza del Sé.
Il giudizio è una polarizzazione individuale della ‘realtà’, ispirato da criteri e ‘spinte’ diverse interiori e esteriori.
Emilio Fede racconta la sua verità sulla cacciata.
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Ognuno di noi è uno Human Bit, ossia una ‘sonda’ esplorativa del Cosmo con almeno una Missione individuale e, per riflesso, anche collettiva:
- Conosci Te Stesso.
- Modificare la vibrazione del Mondo con la sola 'Presenza'.
È come dire che facendo bene un ‘lavoro’ si producono effetti indotti o inerziali sul ‘tutto’ che ospita e avvolge:
è il dare ed avere della bilancia della 'Giustizia'. Un atto Celeste di equilibrio naturale.
La Natura sa sempre come sorprendere:
scoperto un tirannosauro con le piume.
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La Natura vive secondo la propria prospettiva, come ogni altra essenza, eppure è sempre più chiaro che, intimamente, non possa fare altro che riflettere la presenza vibrazionale della Vita umana sulla Terra 3d, essendo la specie umana quella più preponderante per ‘effetti’ fisici su di essa.
La Natura è una risposta frattale al nostro tipo di comportamento.
Può sembrare naturale asserire che in Natura esista la ‘legge del più forte’ o che ‘pesce grande mangia pesce piccolo’, all’insegna di una sorta di fantomatica ma inequivocabile ‘catena alimentare’. Eppure la Natura si adatta e riflette il cammino emerso della specie umana.
Non a caso molti autori hanno dipinto l’umanità con fattezze animali, come la ‘Fattoria degli animali’ di George Orwell o l’album musicale dei Pink Floyd ‘Animal’, ad esempio. In molti film d’animazione, come Bee Movie, le società animali più organizzate sono esplicitate ad immagine e somiglianza di quella umana. Dall'antichità sono giunte molte statue raffiguranti rappresentazioni di poteri 'animalizzati'...
Ci sarebbero decine e decine di esempi da riportare, ma penso di avere comunque reso l’idea.
Quando una ‘massa’ prende il sopravvento sul ‘panorama’ osservabile, in termini di presenza energetica, allora il ‘panorama’ rifletterà maggiormente la presenza di quella stessa ‘massa’, tanto 'opprimente'. La 'rimanenza' non è che scompaia, ma semplicemente vede i propri riflessi diluirsi nella capacità a specchio della Natura. Vedasi la 'fine' o trasformazione della 'società dei Dinosauri'.
Ad esempio, per rimanere nella cerchia umana, oggi si ricorda di più un certo Napoleone piuttosto che uno dei suoi 'cannonieri', ad esempio. Però questo non significa che l’Universo ha delle ‘preferenze’, ma che l’obiettivo dell’osservazione, o spettro dell’osservazione, è spostato verso il campo energetico dell’Imperatore piuttosto che su quello di un suo ‘suddito’, ma solo per gli occhi della Massa osservante e opportunamente 'indotta a vedere in quel modo'...
Il focus dell’osservante in questione è quello relativo alla ‘Storia Deviata’, ossia a quel fiume d’informazioni filtrate opportunamente dai ‘vincitori’, dai 'disegnatori' dell’attuale status quo. Tale imprinting viene depositato, tramite le scuole ed in infiniti modi, sui campi d’energia 'aperti' degli scolari, che ‘vanno a scuola per imparare’ e che invece ‘vengono coltivati’.
Paese che vai, usanza che trovi. Questa è la forza della biodiversità spalmata sul Mondo, in cui le impronte digitali affermano silenziosamente gli stessi effetti individualizzanti anche a livello umano.
Le forze che ‘hanno’ l’umanità derivano da una magnetizzazione del campo percettivo, del ‘buco della serratura’ da cui l’umanità stessa guarda alla realtà.
Giustizia, la riforma ‘ineludibile’ che può attendere.
Il 13 novembre del 1989, i condomini dello stabile di viale Beatrice d'Este 16, in una zona centrale del capoluogo lombardo, iniziavano una causa civile contro i proprietari di un appartamento uso ufficio che da qualche anno non pagavano le spese condominiali e avevano accumulato 15 milioni di lire di arretrati.
Ventidue anni e cinque mesi dopo, il conto da saldare è salito a 100.000 euro, il processo civile di esecuzione non si è ancora concluso, e i condomini continuano a pagare di tasca loro la quota aggiuntiva di spese condominiali mai versate dai proprietari di quell'appartamento. Per quanto tempo ancora, non ne hanno la certezza.
‘Siamo rassegnati. Andiamo avanti ma siamo convinti che non ci sia una tutela giuridica effettiva’, ha commentato Silvia Lanata, 46 anni, una dei condomini.
Se questo è un procedimento civile in Italia, gli esempi di paralisi non mancano nemmeno per il penale, sino al ‘monstrum’ citato dall'ex pm di 'Mani Pulite' Piercamillo Davigo, secondo cui per scagionarsi dall'accusa di avere falsificato il biglietto del bus da 1 euro l'Italia concede tre gradi di giudizio, fino al responso degli ermellini della Cassazione, e all'avvocato del presunto reo un compenso di almeno 3.000 euro.
Commentatori e analisti da anni fanno a gara nel mettere l'inefficienza della macchina giustizia e l'incertezza del giudizio al primo posto degli ostacoli alla vita economica del Paese, ma una riforma organica e globale - che questo governo ha definito ‘al di sopra delle proprie forze’ - sembra ben lontana all'orizzonte, molto dietro a liberalizzazioni e riorganizzazione del mercato del lavoro...
Piercamillo Davigo, ex pm di Mani pulite, poi giudice d'Appello a Milano e infine giudice di Cassazione, non nasconde la sua frustrazione.
‘Nel 2001 sono stati depenalizzati diversi reati, tra cui la sfida a duello, ma non il reato di cui all'articolo 462 del codice penale, che punisce con la reclusione fino ad un anno la falsificazione e l'alterazione dei biglietti del pubblico trasporto’, ha detto di recente Davigo in una conferenza a Roma.
‘Sono quelli che cancellavano con la gomma il timbro del biglietto della metropolitana per utilizzarlo un'altra volta. È roba da impazzire, perché per un biglietto da un euro facciamo tre gradi di giudizio’.
‘Siccome di solito chi fa queste cose è un disperato, e frequentemente irreperibile, il suo difensore è pagato dallo Stato con un onorario di circa 3000 euro’.
Racconta Davigo che quando era in Appello affrontava ricorsi ‘fatti bene’ da avvocati che chiedevano una perizia sul biglietto - altri 1500 euro - per accertare se fosse stato davvero cancellato e si trovava a pensare:
‘Perché non dò io un euro all'Atm (Azienda dei trasporti di Milano) e la smettiamo? Ma non si può fare, perché da noi c'è l'azione penale obbligatoria’.
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Una riforma organica e globale - che questo governo ha definito ‘al di sopra delle proprie forze’ - sembra ben lontana all'orizzonte.
L’Analogia Frattale mi porta a dedurre che a livello massivo umano la situazione ‘energetica’ sia davvero ingarbugliata. Scoperta dell’acqua calda? Non penso. Penso di più in termini di ‘resa’ consapevole. Ossia, di aumento della consapevolezza del ‘dove’ si sia giunti sulla via intrapresa.
È come riaversi dopo uno shock o da uno svenimento, che nella fattispecie è avvenuto, globalmente, senza che ce ne sia accorti. Il Tempo ha cancellato il ricordo, la memoria e lentamente ci si è ‘adagiati’ al suolo terrestre:
inermi e indifesi come un bimbo che viene al Mondo.
Per questo motivo pensiamo di necessitare di una ‘protezione’. Per tutelare la nostra presenza sulla Terra 3d. Per paura di ‘non farcela ancora prima del nostro Tempo’…
Questa ‘delega’ è stata recepita da presenze non manifeste, che prontamente, ma oculatamente, hanno ideato un piano strategico perfetto di persuasione diluita nel Tempo, il cui frattale è, ad esempio, la trama raccontata nel film di fantascienza ‘L’invasione degli ultracorpi’:
Il dottore Miles Bennel, ricoverato all'ospedale in apparente stato confusionale, racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da esseri spaziali che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno. Queste creature si replicano all'interno di enormi baccelli che crescono finché creano copie senza emozioni ed eliminano gli originali…
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Dal punto prospettico del ‘Controllo’, infuso sulla Massa, come fu liquidato il senso intimo del film?
Al film furono date, senza riscontro con l'opinione dell'autore, diverse letture politiche:
fu interpretato sia come una parabola anticomunista sia antimaccartista.
Siegel, molti anni dopo, affermò:
‘Né lo sceneggiatore, né io pensavamo a un qualunque simbolismo politico. Nostra intenzione era attaccare un'abulica concezione della vita’.Link
Punti prospettici e verità temporanee.
Come riusciamo a digerire, ad esempio, che possano coesistere con noi le verità coperte dal segreto di Stato? Ossia, veniamo a sapere dopo 50 anni come è andata veramente la storia. È pazzesco. Se me lo raccontassero non ci crederei. È un modo magnifico per continuare a farla franca per sempre. È un velo ipnotico a cui noi tutti aderiamo perfettamente per inerzia.
La Massa sembra come disinnescata.
L’unica alternativa è essere facoltosi e, dunque, avere altro da fare, ossia godersi lo stato di privilegio, oppure rivolgersi al Gabibbo…
Le ‘Cause’ durano decenni, mentre nel frattempo ‘si deve mangiare ogni giorno’. Di fronte ad una ingiustizia come si risponde? Mandando giù, creando un grande potenziale di energia negativa:
ecco il punto, ossia la creazione di energia ‘raffinata’, proprio come succede alla raffinazione del petrolio, per alimentare ‘entità ‘che si nutrono di quel mix energetico particolare.
A voi come piace mangiare? È sempre un punto di vista, nulla di più.
Però bisogna accorgersene, bisogna divenire consapevoli di ciò.
Se l'Oriente, infatti, ha per lo più mirato alla liberazione individuale, mediante l'uso di discipline psicofisiche, l'Occidente giudeo-cristiano ha inteso la salvezza come momento collettivo, redenzione di un popolo, caduta di un oppressore, speranza in un liberatore-Messia…
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Osservate come la verità viaggi in maniera ‘omeopatica’, diluita in maniera frattale e la si possa assumere praticamente ad ogni latitudine della possibilità emersa della realtà 3d:
- liberazione individuale
- caduta di un oppressore.
Conosci Te Stesso.
Al tempo dell'Illuminato l'uomo non era più dotato della chiaroveggenza atavica che lo aveva spinto a vivere in simbiosi con la natura e con le forze invisibili del cosmo, non possedeva più l'antica veggenza che sorgeva dalle forze eterico-vitali del prâna; proprio per questo, avvertiva sempre più il bisogno di stabilire un colloquio ‘individuale’ con il Divino:
è ciò che la filosofia indiana chiama il dialogo fra il Sé e l'Assoluto, fra l'âtman e il brahman…
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Nulla è per caso e tutto è un punto prospettico.