Beh, correggimi se sbaglio ma, a SPS (Me) sembra che:
- tu non fai nulla di sostanzialmente “nuovo/diverso”
- tu non vai da nessun’altra parte che non sia questa versione della realtà
- tu non ti muovi concretamente in maniera "altra"
- tu guardi sempre, sostanzialmente, nella stessa direzione.
È, forse, più complesso arrivare ad accorgersi della situazione complessiva e totale nella quale versi. Qualcosa di molto simile ad un grattacielo che toglie il cielo, la luce, il calore naturale, di un panorama libero di potersi manifestare…
non è del tutto naturale ciò che ti accade. Lo sai, vero?
coppia di pezzi di cuoio cuciti lateralmente alla testiera del cavallo per impedirgli la visuale ed evitare così che, disturbato, si imbizzarrisca…
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Ma… quando questo “disturbo” corrisponde ad un’ingresso/aggancio di alternativa, che cosa diventa allora il “dispositivo” applicato alla tua apertura ottica?
E, chi/cosa corre questo “pericolo”?
Chi o cosa?