In una sperimentazione in cieco, i pazienti non sanno se sarà somministrato loro il farmaco che viene testato. In uno studio in doppio cieco, anche gli sperimentatori/medici non sanno fino alla fine della sperimentazione stessa a quali pazienti è somministrato il trattamento. In questo modo si prevengono bias e aspettative da parte dei pazienti e dei medici e ricercatori…
Questo si non solo legge in giro per la Rete. Ok?
Prendi spunti e… a più tardi.
“Annunciazione! Annunciazione! Tu Marì, Marì, fai il figlio di Salvatore. Gabriele t'ha dato la buona notizia. Annunciazione! Annunciazione!
Ma io non sono Maria, io non mi chiamo Maria.
Annunciazione!
Gabriè, tu si scemo! Cose 'e pazzi. Uno sta int' 'a casa sua... Che vuò scusa?...”.
Il caso/caos non c’è; forse, per “te”, esiste.
Sì, “te” che sei così… “scientifico”. A “te”, a cui non sfugge “niente”. Il meglio sul Mercato (Unico):
chi “siera” i piccoli per proteggere i vecchi.Ma quando mai s'è vista sta cosa?
“Vuoi proprio sopravvivere in eterno”.
Incattivito. Incallito.
In... c-attività.
Vuoi raggiungere il secolo di “vita” afona, senza alcun tono. Una stonatura generale, nella perfezione assoluta che non ti passa nemmeno per la testa; che però ti trapassa ogni volta (Qua, AntiSistema).
E venne un’altra volta il “Natale”.
In questo giro la “Ue” ed il “Papa” hanno desistito, a differenza del Natale scorso, rispetto allo screditare tale tradizione a favore dell’inclusione e non discriminazione altrui. Sob; che tristi sinistri lor signori, così “fluidi” da ricordare causalmente proprio la serpe.
Puntuti. App-unti-ti. Puntuali.
