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venerdì 29 gennaio 2016

Tutti frutti (2)



Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom tutti frutti
au rutti tutti frutti au rutti tutti frutti
au rutti tutti frutti au rutti tutti frutti
au rutti wop-bop-a-loom-bop-a-boom-bam-boom…”.
È chiaro che non ha senso. No? Ma, il grande successo è dovuto alla sonorità, alla musicalità, all'orecchiabilità, al ritmo, al costume, alla moda, allo spettacolo, all'apparenza, etc. Ossia, "cosa ti piace"?
Ad ogni evidenza, quello che "non capisci ma, risuona accattivante (ti rapisce, ti porta via, ti ha)".
Il misterioso titolo "tutti frutti".
Alzi la mano chi non si è mai domandato il significato del titolo di questa canzone… Tutti frutti non è italiano, è un'espressione americana presa dall'italiano che vuole significare "gelato alla frutta". Siamo negli anni '50, e quando ci si voleva provare con una ragazza la si invitava a mangiare un gelato. Un po’ come oggi si beve uno spritz e qualche anno fa un caffè...
Era quindi abbastanza evidente che l'autore (Little Richard) intendesse invitare la splendida ragazza della canzone a prendere un gelato alla frutta.
In parte è vero, ma la storia della canzone è tutta un'altra!
In realtà le cose andarono così: 
Little Richard aveva scritto musica e testi, ma, secondo Blumps Blackwell le parole della canzone erano troppo volgari. In quel tempo stavano frequentando una cantautrice di colore, Dorothy La Bostrie, che a parere del secondo, scriveva musiche banali, ma ottimi versi. Chiesero a lei di buttare giù il testo, che fu preparato in pochi minuti.
A detta della Dorothy ad ispirarla fu proprio il gusto del gelato a cui stava pensando in maniera ossessiva.
Nessuno aveva ancora capito la portata del brano che stavano per incidere, che di fatto venne registrato in 15 minuti.
Per praticità vennero eliminati 3 paragrafi, motivo per il quale il titolo tutti frutti sembra così criptico.
Ripeto che la registrazione venne fatta alla buona in 15 minuti, per cui nessuno dette peso al fatto che in questo modo avrebbe perso il suo significato.
Aggiungo poi, a titolo del tutto personale, che in America non si è mai dato molto peso ai testi delle canzoni rock. Questo compito spetterà, qualche anno più tardi, agli inglesi…
Link 
  • per praticità vennero eliminati 3 paragrafi, motivo per il quale il titolo tutti frutti sembra così criptico
  • nessuno dette peso al fatto che in questo modo avrebbe perso il suo significato...
    

lunedì 9 febbraio 2015

Quando “basterà”?

 
Il tennis… è un riassunto della vita, e nella vita c’è chi gioca sporco. La vita è una giungla e devi essere pronto a tutto...”.
Sergio Giorgi
"Vogliamo dire chiaramente a tutti che non negoziamo la nostra sovranità nazionale, non negoziamo il mandato (ricevuto) dal popolo", ha aggiunto Tsipras…
Link
O tu, viandante che t’imbatti in SPS, e che leggi con fare diverso... che cosa pensi e quale "colore ti fai", allorquando superi le prime righe dell’articolo quotidiano e percepisci in te, la forte "istigazione al… lasciar perdere la continuazione di una simile (ri)flessione"?
Sai, non sei davvero tu a prendere tale decisione, bensì… è qualcosa in “parallelo” a te, che (ri)esce sempre ad avere la meglio sulle “tue” parti in rotazione costante. È “noia”? Naa
È un effetto delle “droghe” che assumi da tutta la Vita, stazionando nell’attuale forma di realtà emersa (status quo). Tutto è… droga, nel senso che:
le conv(i/e)nzioni drogano il tuo più autentico modo di essere/vedere/percepire.
Quando “ti fissi” su una modalità del vivere, questa è per effetto della “droga/credo”, che ti ha convinto ad eliminare tutto il resto, dimenticandolo, a favore di una direzione tra le infinite che (co)esistono ed alle quali dai o togli “spazio e luce”.
La possibilità è un potenziale che, da qualche parte, rimane sempre attuale/viva (speranza).
Isolare questo potenziale è:
farti vivere una solida forma di realtà (paradigma), mantenendoti vivo mediante l’assunzione di questa forma di speranza, isolata in se stessa ed assolutamente e costantemente fuori dalla tua (porta)ta.
È come annunciare il Paradiso, che (av)verrà dopo la tua morte, intanto… vivendo l’intera Vita nel modo (pre)impostato per “meritare il Paradiso” (una sorta di… pagherò).
Tutto è sotto al controllo, visto che ogni infrastruttura è centrale rispetto a te e a quello che puoi/devi fare.
Cosa auto esiste al di sotto di ogni istituto/istituzione?