martedì 18 gennaio 2022

L’arte di non andare da nessuna p-arte.



Si esordisca con una spolverata di “news”, usual-mode.

La corsa alle varianti a cui stiamo assistendo è legata alla poca efficacia nel tempo di questi vaccini… Il vaccino contro l’epatite B è per antonomasia uno dei migliori mai realizzati. E dura vent’anni…”.

Andrea Crisanti

15 gennaio 2022 Link

Crisanti è, fra gli “addetti ai lavori”, quello che ha cambiato di più “narrativa (personale)”. È probabile che quello che ha “visto”, indagando a Bergamo e dintorni (per quello che è successo agli inizi del 2020 in termini di “virus e pandemia” ma soprattutto per quanto concerne la “risposta” del Governo e del Ministero della Sanità, dei “medici” e degli “esperti” coinvolti dall’operazione “Tachipirina e vigile attesa” = intubazione e relativo decesso) sia stato sufficiente per saturarne l’indifferenza dimostrata per oltre un anno di comparsate in Tv. 

Tuttavia, ci si ferma ancora – al massimo – alla considerazione legata alla “poca efficacia” di questi sieri, mentre all’opposto… si tratta di una inoculazione forzata di una pozione venefica in grado di alterare il sistema immunitario degli individui, lasciandoli inermi alle prese con qualsiasi “influenza” esterna. 

È incredibile. Davvero:
questa volta
la Rivoluzione Industriale
pretende di
andarti a caratterizzare dentro.

Nonostante sia passato un anno dalla prima puntura, non smetto ancora di meravigliarmi ed indispormi per quanto sia andato e vada ancora in onda, nella più completa indifferenza di chi dovrebbe anzitempo controllare, anzi, prevedere. Oltre alle “bolle” che intrattengono tutti quei servomeccanismi che sarà sempre più difficile inquadrare ancora come “esseri umani”

Qualcosa di pazzesco succede e “tu” cosa fai? “Niente”. 

 

Sostanzialmente, niente: perché andare a farti bucare, dopo un simile flop (comprovato dai dati ufficiali ed ora, persino da Crisanti) significa che, come volevasi dimostrare, esisti ma non ci sei.

Per questo sei “tu”, qua, piuttosto che... Tu. 

Sei qualcosa che “digerisce” di tutto: anche che chi non intende sierarsi venga “sospeso” = perda il lavoro (anche se tecnicamente viene “conservato”), ma, credimi, se sei senza stipendio, della conservazione del posto di lavoro non te ne fai niente, perché passare sei mesi a reddito zero non ti fa nemmeno arrivare a giugno 2022

Eppure, davanti ad un “giudice”, non sarai stato licenziato, motivo per cui non potrai appellarti alla “legge” che, infatti, non prevede che si possa perdere il posto per questioni “ideologiche”. 

Giustizia è fatta: per l’ennesima volta

Le tenebre sono qua, ora: ma per “te” non cambia niente, perseguendo comunque sia il medesimo “stile di vita”, non importa se te lo devi guadagnare ogni 4 o 5 o 6 mesi per, probabilmente, sempre. 

I “diritti” sono naturali (nativi) oppure te li devi guadagnare o venire “riconosciuti”?

E da chi/cosa semmai? Ma de che



Nella gerarchia, questo continua a succedere. È il governo dei “forti”. E a quanto pare, chi non è con lor signori, si auto ritrova “a valle” di costoro.

Ergo: ne dipende. 

Ecco perché ora devi dimostrare di aver diritto ai “tuoi” diritti. Già tutto è precario, ma ora è anche “ricaricabile” la durata del riconoscimento altrui di quello che è “tuo”, sacrosantamente. 

Bello. No? 

Con la Chiesa ed il “Papa” che incitano a sierarti, come se fosse tutto quello che “serve per certificarsi un posto in… ‘paradiso’”. Qualcosa che è, per inciso, sempresopravvivere, qua nell’AntiSistema. Altro che Eden. Non solo non mangi la foglia, bensì “vivi per permetterti di arrivare a fine sera, ogni ‘nuovo’ giorno”. Così, il “rischio” è quello di non avere nulla nemmeno da mettere sotto ai denti

Proprio come, guarda non caso, “una volta”. 

Hai presente quando le generazioni più datate ti ricordano com’era la vita di quando loro erano bimb3? Erano davvero poveri. Certo, non tutti. Ma le vicende vere riguardano chi era povero e “faceva la fame”. Tra la prima e seconda guerra mondiale, ad esempio, nelle campagne e nelle zone meno industrializzate. 

Se descrivo questo è perché ne sono certo, avendo sentito storie di vita vissuta assolutamente autentiche. Indubitabili. Individui che, tuttavia, non contarono niente relativamente alle decisioni che altri presero per essi. 

Proprio come oggi. 

Dunque, la “speranza” si deve limitare a confidare in chi decide per chiunque, qua? È tutto “lì o qua” il tuo potere, diritto, scopo? Aspettare all’ombra di chi decide anche per Te che, di conseguenza, allora, non sei già più tale (Te), perché va da sé che se non decidi mai sostanzialmente nulla… “è già successo” che Te sei diventato “te” = sei nell’AntiSistema che, infatti, dal 2020 ha deciso anche di ritornare a manifestarsi, concretamente. 

Certo, non per chi e-segue gli “ordini”, come un perfetto robottino.

Ecco che tutte le famiglie a reddito zero (benintesi: “solo” per sei mesi), dovranno affrontare anche il consueto “aumento dei prezzi”, che va in onda solitamente in occasione delle “feste” principali oltre che durante le “ferie estive”. 

Una prassi ormai consolidata: 

come quelle pubblicità che, negli stessi periodi, ti invitano a comprare l’ennesima enciclopedia a fascicoli, l’ennesimo trenino, robot da s-montare, patchwork, puzzle, disegno da colorare, corso tal de’ tali, etc. sempre a dispense o ad episodi. Che tristezza. Una volta c’erano le “figurine”, mentre ora ci sono le “card”, che riportano al Web. 

Una nuova stangata per le famiglie italiane

Gli ultimi dati dell'Istat fotografano l'aumento del 2,4 per cento dei prezzi dei beni alimentari e del 4 per cento dei prodotti ad alta frequenza di acquisto…

18 gennaio 2022 Link

Link

Sì: sei “diventato” proprio quel dispositivo che ti vendono come se fosse il “tuo” hobby

Il fai da “te”, insomma.
Qualcosa da s-montare.

Sei una persona che si è “fatta” da sé: qualcuno o qualcosa che tossico-dipende dall’ennesima, prossima, “dose”. 

Se non riesci ad auto decodificare il simbolismo sostanziale, frattale espanso, ad immagine e somiglianza, etc. etc. etc. che continuamente ti “interessa (accade)”, bè… è come essere veramente ancora dispersi in mare aperto.

Allora, non mangi la foglia ma ti bevi di tutto, qua.

Novak Djokovic, in volo per Dubai

L’atleta, che non è vaccinato, è stato espulso dal Paese…

Favorevole alla decisione è l’Atp, l’associazione che riunisce i giocatori professionisti del tennis maschile di tutto il mondo, che però dichiara:

“l’assenza (di Djokovic) agli Australian Open è una sconfitta per il tennis…”.

16 gennaio 2022 Link

An-nota bene la “reazione” dell’Atp: wow

Che eroi. E, comunque sia:

l’assenza (di Djokovic) agli Australian Open è una sconfitta per il tennis…

La “sconfitta” è per l’essere “umano”, in toto. 

Altro che per il “tennis”. Non che Djokovic perirà di fame, ma è sempre il “simbolismo sostanziale” che detta legge: 

qualcosa di cui dovresti proprio accorgerti. 

Diokovic avrebbe potuto perdere in campo, una partita a tennis. Ma, così, ha vinto per sempre, perché la storia in termini di “albo d’oro” di quel torneo sarà per sempre marchiata da tale assurda presa di posizione. 

E, ovvio, il “torneo” è indice della medesima situazione essenziale sociale, addirittura non solo australiana, essendo un torneo internazionale e Djokovic uno straniero a cui tocca in “sorte” una simile decisione bloccante, su base “razziale-sanitario-politica”. 

Un orientamento planetario, ormai. 

Lasciare fuori il “numero uno” è alquanto ad alto peso specifico: il “torneo” sarà mancante, monco, parziale, etc. eppure partorirà ugualmente il “proprio campione” per l’anno corrente. 

Così come i vari “campionati del mondo” premiano sempre il relativo “campione del mondo”, anche se per la verità non è proprio tutto il mondo che partecipa, perché la gran parte non ha nemmeno gli occhi per piangere e allora figurati se ha l’energia e la voglia per allenarsi così duramente e per pagarsi attrezzature e tasse-spostamenti vari, etc. etc. etc. 

Viene alla mente quando, in piena epoca nazista, Jesse Owens il “nero” vinse quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino 1936: 

sì. 

Nemmeno “Hitler” pensò di non farlo partecipare ai gioghi

Mentre nel 2022 agli Open d’Australia Djokovic non potrà essere della partita

non potrà difendere il “proprio” titolo. 

Qualcosa che la dice lunga. Oppure no? Dipende: se sei “te”, ti dirà molto poco; giusto il “tempo” della pausa caffè al lavoro (“tu” che ne hai ancora “diritto”). 

Bah. 

L’atteggiamento sostanziale permette di “Fartene…” qualcosa, sempre: rispetto a qualsiasi “cosa” che ti succede e che, solitamente, passa via come acqua corrente o come “normalità”. Sto diventando noioso

lo so. Sono... noioso.

Mi è venuta a mancare una certa verve, in questo “tempo”. Come se oltre a razzolare “male”, ormai mi venisse meno anche “predicare bene”. È arduo. Che cosa? Bè… dopo tutti questi anni, non essere riuscito a incidere nella società, qualcosa. Era il mio scopo? Boh. 

E chi lo sa. 

Non ho mai saputo “cosa fare”, qua. So solo ch’è il “Fare…”, però, l’atteggiamento più corretto poiché coerente. A prescindere: 

se sei sempre coerente con l’atteggiamento che incorpori, il “risultato” sarà senza ombra di dubbio… simile. 

Diversamente, ti becchi quello che viene = qualcosa che non è mai casuale, non visto che se Tu sei “tu”, qua… questo non significa che non esista ma ci sia ancora chi è pienamente in Sé, oppure, chi è sempre coerente rispetto all’incipit (decisione). 

Ecco la gerarchia, allora. 

Ecco che prende a “parlarti”, significando piuttosto che… altro. E se Tu sei “tu”, il risultato è la risultante di un’opera di triangolazione che comporta la s-vendita, mentre passa in rassegna qualcosa di assolutamente con-vincente, come la prassi AntiSistemica. 

Tutto questo detta i ritmi dell’involuzione, con buona pace di “Darwin”:

certo, mentre dell’altro evolve ma in termini di approfittarsi della situazione, intensificandone gli estremi, polarizzando sempre più integralmente ogni accadimento e decidendo così per tutti coloro che brucano quello che cresce dal terreno, mentre pensano che sia tutto quanto “naturale”. 

Questo sostanziale non andare da nessuna p-arte, nella sostanza sospinge regolarmente a rimanere nell’AntiSistema, poiché è tutto quello che si conosce e dunque si ricorda, ancora. 

Qualcosa che tuttavia non si ri-conosce affatto, dato che sostanzialmente Tu sei “tu” e di conseguenza questa aberrazione diventa la “tua” storia interpersonale. 

La cronaca quotidiana è riportata dai Media. 

Ma ne hai davvero bisogno? È storia che nel “tempo” l’essere “a Massa” sia sempre rimasto tale. Perché? Perché ha sempre cercato il consenso, dipendendo. E chi ti de-scrive le “notizie”, se è al soldo di chi non esiste ma c’è (potere), dove ti porterà con il comprendonio?

In gerarchia, la coerenza è altr3: 

chi decide lo fa per tutti, mentre chi sceglie lo fa per “sé”. 

Bello: come c®edere che sia un gioco, però. Mentre, invece, è ciò che ti manu-tiene, qua nell’AntiSistema. Dipendere dalla “necessità”, dovuta alla “mancanza”, di denaro… bè: 

è alquanto imbarazzante

Come può infatti una invenzione, per sua natura, inesauribile (poiché affonda nell’immaginazione) avere limiti, vincoli, tasselli, barriere, controlli, leggi, etc.? Può divenirlo solo se ammetti che è p-arte di una strategia evoluta, al di là di “te”, così come Te sei diventato “te”, accettando tutto questo. 

Questa sorta di “distanza” è vibrazionale: 

dipende dall’atteggiamento da cui sei o ti proietti. 

Sono le regole del “giogo”, ma nulla a che vedere con il funzionamento dell’Ambiente che, comunque sia, ti mantiene sempre sostanzialmente agganciato al tuo potenziale contemporaneo, laddove di tuo c’è tutto questo ma parallelamente è disponibile per chiunque, motivo per cui è sia tuo che “tuo”. Mentre nell’AntiSistema vieni nutrito a pseudo potenziale “riconosciuto” dall’autorità competente di volta in volta = qualcosa ch’è veramentetuo”. 

Che non ti compete, non tanto perché non è parte del potenziale contemporaneo, quanto perché proviene da un piano strategico che ti ha tagliato fuori dal Te Stesso, mentre continui ad esserci

 ecco perché il “sentire”. 

Dai. Basta così. Ne ho abbastanza anche per oggi. C’è questa sorta di “delusione cosmica” da depressione costante. Ebbene sì: 

colui che intendeva “fare chissà che cosa”, sta finendo come quella fiamma, al lumicino, che presto o tardi smetterà di alimentare tutto quanto. 

Sarò anche patetico ma almeno sono onesto e coerente: quando il proprio “sentire” non si riconosce in nulla, allora significa che il segnale portante proviene da Oltre Orizzonte, mentre esiste l’AntiSistema nel mezzo, che funge da interferenza continua. 

Fosse per Me, il qua sarebbe “come dovrebbe essere”. 

Se non lo è, allora… sta facendo “festa” qualcun altro. E se non te ne accorgi sostanzialmente, allora è corretto che sia IO ad auto dissolvermi nel “nulla”. 

Ci sta. 

Se l’intruso sono IO, non mi resta che prenderne atto. Questa “stanchezza” logora. Mentre il “potere” può corrodere. Motivo per cui il mondo AntiSistemico funziona ma secondo logiche che non mi appartengono ed in cui non mi riconosco: 

accorgerti è già tanto. Intanto:
giro giro tondo…

Non ha mai attecchito niente di Me o SPS, qua, nell’AntiSistema. Per questo mi sento proprio “estraneo” a tutto ciò. Quello che per Me è così evidente (così come la relativa risoluzione), per “te” non lo è altrettanto (così come continuare a sopravvivere, piuttosto che essere e dunque esistere ad immagine e somiglianza), motivo per cui… “va bene così, a questo punto”. 

Tutti riuniti qua così, eppure tutti separati all’interno delle “proprie” ferme convinzioni. 

Bah: contento “te”, contenti lor signori.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-584
prospettivavita@gmail.com