lunedì 10 gennaio 2022

Riprendersi.



La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire…”.

Aldous Huxley

La guerra questa volta è nella “tua” testa. Non fare questo o fai questo è uguale, sostanzialmente, se sempre in gerarchia. Il flusso arriva sempre dal cosiddetto “alto” e non sembra mai avere un vero “nome” o direzione. È certo che non decide mai dal “basso”, ma se ne serve

Ma l’alto dov’è o cos’è? 

Tieni conto che sei come in un pollaio. Hai presente il grado di disparità nel… potere? Ecco. Dunque, oltre che a scoreggiare, qua, che si fa? Niente = decidono sempre altri, ma non lo “capisci” perché nella testa hai, appunto, ben altro. 

La “multa” di 100 euro agli over 50 sarà l’inaugurazione del modello di controllo cinese, basato sul digitale “democratico”. Altro che privacy. Allora; ecco il nuovo punto di presa che mi sento, dopo l’ennesimo “shock”, di dover condividere nel personale diario online SPS:

dopo aver messo da parte anni ed anni di “teoria” AntiSistemica (poiché ho avuto l’impressione di averne evocato la relativa manifestazione reale), ecco che mi ritrovo a doverla reinserire all’interno della faccenda che, nel frattempo, è assai andata “avanti”. 

 

 

Riporto, ancora una volta, l’immagine parlante che definisce la differenza sostanziale o vibrazionale (atteggiamento) fra due distinti momenti di “è già successo” o punti di sospensione, da cui prendono il via due distinti e separati rami del “tempo” o im-possibilità.

 



Ecco. Il “riprendersi”, dunque, passa dal ricordare che IO fungo da “osservatore speciale”, un po’ come lo storico ma, di più. Infatti, nel momento in cui - dopo oltre un decennio di denuncia in SPS – emerge il potere eco-dominante o perlomeno quello sottodomino (nell’ipotesi non remota che quello eco-dominante si sia già “estinto”), come da “appunti conservati in SPS”, che faccio? Mi prendo paura e faccio finta di nulla, mutando scenario o narrazione? 

Ma quando mai.

Da “lettore della cronaca planetaria” non posso esimermi dal continuare a raccontare l’accaduto, che affonda senza ombra di dubbio nel “passato”, laddove “è già successo” fisicamente quello che “ora” continua a succedere sostanzialmente, ancora fisicamente. Ergo: lo s-nodo o switch “temporale” è anch’esso alle spalle e di conseguenza è necessario e “sufficiente” auto decidersi relativamente a quale ramo dell’im-possibile percorrere in toto.

Cioè, in assenza di decisione altra, sei ancora nell’AntiSistema, perfettamente diretto verso il punto di approdo o intubazione nel Metaverso (nel cosiddetto “digitale”). 

Ecco: 

mi sono “ripreso” e, allora, riprendo ancora con la fedele stesura dei Bollettini quotidiani, non evitando di considerare ancora centrale e portante la condizione planetaria AntiSistemica, ma evitando di andare a spalmarla necessariamente anche nel “futuro”.

Con questo voglio dire che l’alternativa sostanziale non esiste ma c’è, proprio come l’AntiSistema, nel quale “sei e siamo”. Il come dovrebbe essere consta nel punto di sospensione più recente e, per questo, meno preso in seria considerazione dall’essere ch’è sempre “a Massa” e non se ne avvede nemmeno. 

Il “Sistema” è ormai pressoché accessibile e passa per l’avvento di un potere planetario che si spartisce tutto quanto con un’altra p-arte. Solo attraverso tale “ferma separazione” del potere unico, puoi “sperare” di essere liberato, qua ed ora. Sì. Non sarà bello da sentirsi dire o non solo leggere ma è così

altrimenti, si continua ad emettere, al limite, peti rumorosi o comunque caratteristici, come cimici o segnali traccianti in un cielo notturno ampiamente vicino al concetto di “lavagna scolastica”.

Sì… è bello sapersi superiori a tutto questo, sapersi potenzialmente dotati, etc. Ma la verità è che “se non ti salvano ancora una volta”, sarà la fine = la continuazione in una differente versione della realtà manifesta orchestrata ed amministrata da chissà mai chi o cosa. 

Non a caso, che cosa succede? 

Bè… ogni “capo popolo (anche a sua insaputa o nemmeno desideroso di esserlo) si spartisce porzioni del gregge (anche su Telegram), a cui intima di… “non fare niente (sostanzialmente)” e di “non aspettarsi la venuta di alcun salvatore”. Completamente alla mercé ed in balia di tale ordalia che non esiste ma c’è

Il potere è unico ed è planetario

Solo se volesse inscenare qualcosa d’altro, rispetto alla “fine del mondo (altra destinazione d’uso)”, allora si paleserebbe l’alleato o appunto chi giunge a “salvare”. 

Poni attenzione al contesto d’assieme, generale:

la contro contro contro contro informazione si annida su Telegram

e

divisa in “canali”, che gestiscono decine di migliaia di individui assai smarriti ed abbisognevoli di “guida, aiuto, senso delle cose, speranza, etc.”

cosa fa?

Incita a comportarsi in modi differenti, rispetto allo status quo? Sostanzialmente è davvero così, qua? Ebbene, c’è chi ti affossa del tutto facendoti capire che sei un fesso inenarrabile, ovvero ti incita ad alzare il culo e… fare cosa? Fare cosa, dopo decine di anni nella lava ed asciuga sociale? 

Laddove la gran massa è dissociata mentalmente. O Vittima...

C’è chi ti dice di imbracciare la via della legge, della legalità e della giustizia: alias, rivolgerti ad un avvocato (sempre a pagamento, bada bene: non importa la “causa” o la portata dell’evento attuale, avente tutte le caratteristiche per la “rivoluzione”). 

Puoi davvero ammettere che una “rivoluzione” necessiti ancora di denaro per essere avviata e portata a termine? Suvvia. Chi scendeva coi forconi in piazza, aveva pagato per…, oppure la propria discesa era proprio dovuta al fatto che non aveva più un quattrino per sfamare sé e famiglia. No

Poi, c’è chi ti dice che è con la non violenza che si vincerà e non esita a sputtanare, qualora ne venga a conoscenza, ogni piano altro ed altrui magari prossimo a decidere in maniera diversa e ben più ficcante rispetto al fare “meditazione”. Poi, c’è chi suona e dirige concerti, proprio come sul Titanic mentre affondava inesorabilmente. Chi già mesi fa aveva “predetto” che tutte queste norme orribili sarebbero presto decadute (sapendolo da fonti certe). 

E poi sappiamo tutti quanti come è andata e dunque, “niente”… mentre si predica coi “capi popolo” Telegram la non-violenza, la via della legge, la via della politica, la via del non fare niente che poi passa, la via del scendiamo in piazza mettendo fiori nei fucili puntati contro, la via del mi siedo in piazza pacificamente e… aspetto che mi spediscano via, a norma di “legge”, la via del faccio casino ma se mi fermano e mi chiedono i documenti e mi schedano allora vadano a fanculo tutti, la via del tampone provvidenziale positivo (così mi assicuro qualche mese di tregua), la via del scappo dall’Italia (come se dalle altre p-arti fosse essenzialmente diverso), la via dell’informarsi sui propri diritti, mentre li hanno tutti calpestati ma quasi nessuno nemmeno se ne rende conto, la via del fermi tutti “scioperiamo ma da casa”, quella del portiamo via tutto dalle banche, quella del raccogliere firme per denunciare cosa/chi a chi/cosa? Bah

Se ci fai “caso”: d’assieme tutti questi pseudo capi popolo che cosa stanno ottenendo? Di certo, intercettano il “dissenso”: quello più pronunciato ed autentico. E cosa fanno

Lo trasformano in… “certezza” = dubbio. 

Mentre nel frattempo il “Governo” va avanti come un rullo compressore. Tale opera-to taglia sempre più fuori (“dentro”) il dissenso, mentre sanno benissimo che l’abitudine è come un vero virus, che r-ac-coglie consenso soprattutto per tacito assenso. Alias, ogni momento che passi a bagnomaria equivale al lento ed inesorabile con-fondersi d’assieme, individuo per individuo

Senza praticamente fare “niente”, ovvero, facendo tutto quello ch’è pre-visto essendo “già successo”. Mentre da altre parti è con il vero dissenso organizzato e “pesante”, che hanno ottenuto qualcosa (anche se è sempre AntiSistema). Dunque? Una cosa non va bene, l’altra nemmeno, l’altra ancora ma manco pe’ sogno. Allora? Premesso ch’è l’atteggiamento che fa la differenza di non potenziale contemporaneo, in assenza di almeno un individuo che ritorna in Sé, da Sé, per Sé (“Dio”) e che decida poi per il come dovrebbe essere, anche qua… quello che rimane, in assenza di ciò, è il desiderata di chi non esiste ma c’è (in quanto a strategia più performante).

Va da sé che proprio ora che si palesa questo non-potere, vuoi che IO mi discosto mutando narrativa (“teoria”)? Figurati: è la prova comprovata di quello che ho sempre sostenuto

Sono venuti a galla, finalmente. 

Ed ora possono essere colpiti una volta per tutte. Definitivamente. Sì, ma da chi? Di certo, da un “salvatore”. Sì. Senza questa forza o potenza o realtà, infatti, non ce la possiamo fare perché ti asfalterebbero

Come discuti contro bombe e cannoni? 

Le chiacchiere si fanno in salotto: altro che. Ecco perché ti dicono che non verrà nessuno a salvarti:

i capi popolo sono tutti infiltrati. 

E se non arriverà nessun “alleato” sarà finita. Purtroppo si è in una condizione di dipendenza. Anche per quanto concerne la “salvezza”. È una sorta di meglio poco che niente. No? 

Se ti “libereranno”, allora, poi toccherà a Te: 

auto determinandoti, ovvero r-ac-cogliendo la palla al volo. 

Intanto, tifa che venga qualcuno o qualcosa (tipo 25 aprile 1945). Magari ancora da Oltre Oceano. Poi si vedrà: 

opportunamente preparati ad hoc.

Vedo un mondo “passato” ch’era bellissimo, del quale la società “moderna” ha ereditato non solo p-arte della magnifica architettura ma anche tutto quello che storicamente chi è venuto dopo si è auto accreditato. Hai presente la “musica classica”, ad esempio? Ecco

Nota bene come “oggi” la società produca ben altri “prodotti”, a partire dalla costruzione delle case, che davvero si fa fatica a guardarle. Le città sono tristi. Come le persone che le abitano, sopravvivendo dimenticandosi di vivere, nella paura di morire

Ho trovato questo in Rete: 

non ho modo di inserire la fonte, perché perduta.

Definire il problema.

L'ipotesi nulla definisce i parametri in base ai quali i risultati di uno studio sarebbero indistinguibili dal rumore di fondo. L’interferometria delle onde gravitazionali è un bell'esempio: i segnali prodotti dalle onde gravitazionali sono molto deboli e ci sono molte fonti di rumore che possono influenzare i sensori Ligo. Un rilevamento confermato potrebbe essere effettuato solo una volta che tali fonti fossero state definitivamente escluse.

Se queste fonti non possono essere escluse, questo è ciò che viene chiamato risultato nullo. Ciò non significa che le onde gravitazionali non siano state rilevate; significa solo che non possiamo determinare di aver effettuato un rilevamento con certezza

Questo può essere davvero utile e in alcuni campi, come la cosmologia e l'astronomia delle onde gravitazionali, la pubblicazione di risultati nulli aiuta gli scienziati a regolare i parametri degli esperimenti futuri.

In altri campi, dove i risultati possono essere più qualitativi che quantitativi, i risultati nulli sono meno valutati.

“Parte del problema in molte scienze comportamentali e mediche è che non possiamo fare previsioni quantitative…”, ha spiegato Munafò.

“Quindi, stiamo solo cercando prove che ci sia un effetto o un'associazione, indipendentemente dalla sua entità, che poi crea questo problema quando, se non riusciamo a trovare prove che ci sia un effetto, non abbiamo impostato alcun parametro sul fatto che un effetto così piccolo abbia effettivamente importanza – biologicamente, teoricamente, clinicamente. Non possiamo farci niente…”.

Un niente straordinario.

Se utilizzato correttamente, un risultato nullo può produrre risultati straordinari

Esatto: 

proprio quello che sta succedendo con il “virus” e quant’altro.
Ecco perchè nonn è mai stato isolato.

Fermo le trasmissioni per oggi. È meglio così.

Si “Faccia…” qualcosa, laddove va benissimo anche l’arrivo di un’onda sottodomino “salvifica” perché, altrimenti, non ci sarà trippa per nessun3. 

Il potenziale c’è. 

È una piccola luce lontana, distante un “tempo” im-pre-visto.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-578
prospettivavita@gmail.com