venerdì 22 gennaio 2021

Ogni volta.


Perché “ogni volta”, a prescindere ed anzitempo, chiunque sia il s-oggetto di turno, non importa a quale ambito app-artenga, devi sentirti le solite “promesse”? Tipo, “per un futuro migliore”, “per una società più equa”, “per un domani diverso”, etc. etc. etc. Ancora, “per ricostruire il Paese”, “per superare le disparità”, “per eliminare l’ingiustizia”, etc. etc. etc. Perché continua a succedere? Perché è tale. 

No? 

Essendo sostanzialmente “già successo”... come te lo immagini il reame di un tiranno? Forse, non credi che possa essere come queste continue promesse ti permettono di comprendere “sentendo” che è così? 

Auto decodificando l’informazione ambientale (che ogni s-oggetto/evento-vicissitudine comporta), riesci a… e puoi sempre accorgerti. Oltre al “di fatto”, che rivela

: è sempre questo il messaggio portante. Lo step iniziale: auto ricordarti da te, di te, attraverso il luogo comune che ti ha e che è una versione, delle infinite im-possibilità, del reale manifesto Vs quello manifestabile (potenziale contemporaneo). 

Qualcosa che dipende da te. Ecco perché seite”. 

 

Dove? Nell’Anti-Sistema, ch’è come una paratia stagna che divide e fa imperare. Cosa? Chi: la compresenza “ombra” eco-dominante che, bada bene, potrebbe persino essersi già estinta, anche se questo nulla toglie al “pilota automatico” preimpostato, in termini di 1- ambiente che è anche legge e strumento (oltre che memoria) e 2- ogni sottodomino che ad immagine e somiglianza continua a… Ok?

 


Fra l’altro, ecco perché non esiste ma c’è tutto questo che, infatti o – meglio – “di fatto” continui bellamente o miseramente ad auto ignorare (nel senso che lo ignori) di certo non perché sei ignorante, essendo sempre dotato di potenziale contemporaneo (contemporaneamente).

Unilever: progetti per creare una società più equa e inclusiva.

Lo comunica la multinazionale anglo-olandese, sottolineando che questo obiettivo sarà perseguito “attraverso il miglioramento degli standard di vita delle persone e delle aziende che operano lungo la sua catena del valore, con il supporto all'inclusività e la preparazione per il lavoro del futuro…”…

“Il mondo… deve risolvere soprattutto i problemi legati al cambiamento climatico e alla disuguaglianza sociale. L'anno trascorso ha indubbiamente ampliato il divario sociale… Una società sana è la base per un business fiorente…”.

Alan Jope

Askanews Red 22 gennaio 2021 Link

Non ci siamo proprio. 

E certamente ne converrai (come no). 

Innanzitutto, l’unica “responsabilità” a cui deve attenersi una multinazionale è “quella verso i propri azionisti”. Dunque, hai voglia. Il “lavoro” è il perno attorno al quale ruota tutto? Per favore. Così però ti dicono e dunque “sai”, ci credi e “lotti per…”. 

 



Allora, se la società è tale (con tutti questi problemi da risolvere) è per caso? Oppure, la società siffatta sta “solo” dimostrando, se non proprio denunciando” qualcosa che dipende da qualcuno, che ad esempio l’industria rappresenta persino linearmente. Già. Se la società è messa così, c’è un motivo auto af-fondante e non è certamente l’industria che può risolverlo, non visto che si preoccupa continuamente di gettare “nuovebasi per un business fiorente 

Tutto risuona talmente forte ed evidente, che non renderti affatto conto risuona, a sua volta, in maniera alquanto “strana = come per incanto”.

 


I problemi legati al cambiamento climatico e alla disuguaglianza sociale… proseguendo su questapista”, potranno anche essere superati, ma, sempre all’interno di piani di business industriali, ch’è come spostare la polvere sotto al tappeto e prima o poi il “tappeto si solleva”. Ma, come in “natura (ogni cadavere diventa carcassa e poi polvere”, prima si crea il danno non solo ambientale e, poi, si interviene per risanare, perché “nuovamente” ancora business = lo stesso di sempre nell’Anti-Sistema.

Misurare l'impatto di Co2 di ogni nostra azione è possibile.

La partnership tra Fabrick, Doconomy e Mastercard permette alle banche di misurare le emissioni generate dai consumi quotidiani delle persone.

Quando sostenibilità ambientale e innovazione finanziaria si incontrano, il potenziale creativo è enorme. Lo dimostra la nuova partnership tra Fabrick, ecosistema che promuove l’Open Finance attraverso nuovi modelli di business, e Doconomy, realtà nata in Svezia per proporre soluzioni tecnologiche capaci di migliorare l’impatto ambientale, con il contributo fondamentale di Mastercard.

Quanto sono sostenibili le nostre azioni quotidiane?

L’obiettivo? Permettere a tutte le banche in Italia di offrire un servizio che, attraverso l’analisi delle transazioni di pagamento, misura l’impatto di Co2 generato dalle azioni del singolo individuo. Operazione sofisticata per la quale è stato creato un indice, “Aland”, in grado di calcolare l’emissione media di Co2 di ogni euro speso in alcuni settori industriali già selezionati. A svilupparlo ci ha pensato Doconomy, a potenziarlo Fabrick, in prima linea nell’elaborazione di soluzioni digitali sviluppate e legate alla sostenibilità. L’occhio vigile di Mastercard sugli acquisti dei clienti ha accelerato il processo.

La finanza deve essere sostenibile…

Financialounge.com Gaia Terzulli 21 gennaio 2021 Link

Quindi, “tu” devi essere… educato; devi capire quantoconsumi” per dotarti di un comportamento “migliore”. Per fare questo, ti viene calcolato anche quantoinquini”, mentre sei all’interno del “tuo” stile di vita. 

Ma ti rendi conto? Sì, ma sostanzialmente, però. 

Non, così, alla bellemeglio. Sei in un “ecosistema che promuove l’Open Finance attraverso nuovi modelli di business…”. “Di fatto” sembra tutto solare, come ogni promessa da marinaio che però si avvera, industrialmente. Nella sostanza è tutto lunare, come ogni “sentire” che però rimane tale, nell’indotto industriale dell’Anti-Sistema.

 


Se pensi al Pil, che si basa sui consumi, e, se continui ad udire i continui moniti delle “Autorità” che incitano a consumare sempre di più o a ritornare a consumare, dopo la “crisi”… che cosa puoi evincere? L’industria basa i propri progetti sul continuo miglioramento delle “entrate”, che sono proprie = denaro che passa dalle tasche individuali (e consumatrici), a quelle di chi?

Dell’azionariato. 

Sì, puoi anche essere tu a beneficiarne “democraticamente”: è sufficiente che ti compri un numero significativo di “azioni” ed il giogo continua ad essere fatto. I dividendi saranno divisi anche con “te”. E poi? Che cosa te ne farai del provento o del “maltolto”? Verso chi sei debitore, in quanto sempre cittadino facente p-arte dello Stato e, ti dicono, essendo anche lo Stato? 

È uguale. 

Non lo riesci a “capire”, perché va auto decodificato sostanzialmente il dato. Altro che. Altro che studiare economia o quello che (non) vuoi. Non è lì che ti fregano, perché sei già s-fregato (“è già successo”). È come se controllassi tutte le volte che lo scontrino del supermercato sia veritiero, relativamente all’entità della spesa ricorrente. Sì, può capitare un prezzo battuto male. Tuttavia, è più “grande, vasto, avvolgente e coinvolgente” il teatro, essendo tutto ciò che riesci a prendere in considerazione. 

Come se lasciassi andare la vista fino all’orizzonte conosciuto (che la mente interpreta come il limite oltre cui non riesce ad andare), decretando che è tutto quello che esiste e c’è. L’Anti-Sistema ti promette di essere “tutto” e tu che fai? Ci credi. Perché sei “tu”, ossia, sei già “sotto all’influsso” = nel teatro laddove va sempre in onda sostanzialmente solo… l’Anti-Sistema.

 


Dunque, l’Anti-Sistema non è l’unica f-orma reale manifestabile nel teatro (ambiente), ma è “solo” una versione fra le infinite sempre a disposizione. Il teatro ospita chi, allora? E quale “prezzo” deve pagare per rimanere oltremodo l’unica f-orma manifesta(ta)? Niente, perché a quel livello il denaro non serve, poiché creazione sottodomino by eco-dominante. 

Vuoi che l’ambiente accetti denaro in cambio di…? 

Che cos’è il denaro, se le persone improvvisamente decidono di fermarsi e farne a meno? Il denaro non è niente: così come vedi pezzi di carta per terra, che reputi “solo” inquinamento e dunque comportamento rozzo ed incivile, certamente da giudicare, salvo perdersi la quintessenza di ciò che continuamente vedi ma non “senti”, anche se ci puoi letteralmente inciampare.

 


Come se fosse senza senso ultimo o fine. Come se avesse solo la stessa capacità ma a livello ordinario o industriale. 

Nonsololeggi, allora.

Lombardia, sindacati: priorità vaccini ad anziani e fragili

I pensionati dei tre sindacati, dopo la richiesta di incontro con l'assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti, chiedono rassicurazioni sulle tattiche vaccinali, riguardanti soprattutto la fascia degli over 80, che già alcune voci vorrebbero esclusa dalla prima fase di somministrazione…

Askanews Red 21 gennaio 2021 Link

Covid e vaccino, la Norvegia registra 23 morti tra persone anziane e fragili

“I rapporti suggeriscono che le comuni reazioni avverse ai vaccini con Rna messaggero, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito a un esito fatale in alcuni pazienti fragili...”, ha detto Sigurd Hortemo, medico capo dell’Agenzia, il quale ha ricordato che le sperimentazioni svolte da Pfizer e BioNTech non hanno incluso “pazienti con malattie instabili o acute” e hanno coinvolto “pochi partecipanti di età superiore agli 85 anni...”.

In Norvegia al momento stiamo vaccinando gli anziani e le persone nelle case di riposo con malattie gravi pregresse, pertanto è prevedibile che avvengano decessi vicini alla data della vaccinazione… In Norvegia in media 400 persone muoiono ogni settimana nelle case di riposo… Per i soggetti nelle condizioni più fragili, anche effetti collaterali vaccinali relativamente leggeri possono avere serie conseguenze… Per coloro che hanno comunque un’aspettativa di vita restante molto bassa, il beneficio del vaccino potrebbe essere marginale o irrilevante…”.

HuffPost 16 gennaio 2021 Link

Una stupidata? Complottismo? Già

Bè… se dipendi sempre da ciò che ti dicono, sarà sempre notte pro-fonda, laddove ti dovrai sempre fidare di… cosa/chi? Ecco perché sei “tu” nell’Anti-Sistema.

Con meno inquinamento, 50mila morti in meno.

È quanto sostiene uno studio pubblicato sul Lancet. Ridurre la concentrazione di polveri sottili e di diossido d’azoto permetterebbe di ridurre la mortalità in Europa.

Ridurre l’inquinamento atmosferico ai livelli raccomandati dall’Oms potrebbe prevenire più di 50’000 decessi all’anno in Europa, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health che auspica urgenti azioni in questo senso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che l’inquinamento atmosferico uccida più di sette milioni di persone all’anno in tutto il mondo e provochi anche malattie e assenteismo sul lavoro. 

La nocività delle polveri sottili per la salute è dimostrata, in particolare, nelle aree urbane dove è alta la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie, disturbi della gravidanza e della crescita fetale. Lo studio ha calcolato le morti premature legate a Pm 2,5 e diossido d’azoto in 1’000 città europee, giungendo alla conclusione che seguire le raccomandazioni dell’Oms impedirebbe 51’213 morti premature all’anno.

Molte città non stanno ancora facendo abbastanza per affrontare l’inquinamento atmosferico...”, ha detto Mark Nieuwenhuijsen del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal). Il numero di decessi legati all’inquinamento atmosferico varia da città a città: particolarmente colpite quelle situate nella pianura Padana, in Italia, in Polonia e in Repubblica Ceca. Al contrario, la capitale islandese Reykjavik, Tromso in Norvegia, Umea in Svezia e Oulu in Finlandia sono tra le città meno inquinate. In media, l’84% della popolazione nelle città è esposta a livelli superiori a quelli raccomandati dall’Oms per il Pm2,5 e il 9% per No2. Per Sasha Khomenko, coautore dello studio, è importante mettere in atto misure adeguate alle condizioni locali, date le variazioni dei livelli di inquinamento. Le modifiche da apportare riguardano la circolazione stradale, l’industria, gli aeroporti e i porti, ma anche il riscaldamento a legna e carbone.

Keystone-Ats 20 gennaio 2021 Link

Perchè è portante essere sostanziali? 

Perché anche questa “notizia” diventa immediatamente valore aggiunto: nella società “come dovrebbe essere” ciò darebbe subito luogo alla risoluzione finale del “problema”. Mentre, nella società del “di fatto (Anti-Sistema)”, ciò dà luogo alle solite sceneggiate pigliatutto

L’autentica responsabilità è sostanziale, motivo per cui chi è originalmente responsabile anche per l’inquinamento? L’industria. No? È fuori questione che se per secoli non avessero inquinato, di conseguenza non saresti arrivato a tal punto. 

È talmente semplice da non credersi. 

Invece, nell’Anti-Sistema, che cosa continua a succedere? Il modello di business plan industriale, ch’è sottodominante rispetto al punto di sospensione eco-dominante, che non esiste ma c’è. Ciò che prima produce, inquinando tutto; e che poi contribuisce a risanare, continuando a generare profitti privati e solo in p-arte utilizzati a pioggia comepubblicità progresso”. 

Sei cotto e mangiato. 

E passi continuamente dalla padella alla brace e viceversa. Ecco laciclicità” della ruota del criceto. Eccoti nello “splendore” che ti viene riconosciuto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che l’inquinamento atmosferico uccida più di sette milioni di persone all’anno in tutto il mondo (altro che il “virus”)

e provochi anche malattie e assenteismo sul lavoro... (pensa te qual è il problema)

la nocività delle polveri sottili per la salute è dimostrata (appunto).

 



È come in Johnny Stecchino: il “problema è l’inquinamento (non la Mafia)”. Infatti, ti parlano dell’inquinamento. Ma da chi è generato l’inquinamento

Da quale comportamento (questo sì, da rieducare).

Che cosa (chi) dunque difendi a spada tratta? I “valori”, non il… valore. 

Sì, sembra una frase fatta, perché inflazionata dalla solita “politica”. Tuttavia SPS (Io) in qualche modo deve comunicare. Motivo per cui “tu” dovresti ritornare tu. 

Altrimenti, ogni volta sarà sempre la stessa volta (infatti sei nel teatro, la cui rappresentazione funge da volta “celeste”, che confondi per... tutto). 

Dai retta al “sentire”: “Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-334
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.