C’è una strana “reciprocità” o somiglianza sostanziale, tra situazioni “diverse” o che perlomeno così sembrano e vengono interpretate nella routine giornaliera. Ad esempio, il concetto di “guadagno” che vale in molti ambiti e non solo in economia.
Il guadagno, in ambito elettronico, è la trasposizione del termine inglese gain, che indica la capacità del circuito di incrementare l'ampiezza o la potenza di un segnale. In altri termini è il rapporto tra la grandezza d'uscita (che sia, per esempio, una tensione o una corrente) e quella d'ingresso… Un guadagno di cinque indica che la tensione (o la potenza) in uscita viene incrementata di un fattore cinque…
Quanto guadagnano preti, frati e suore?
La vita di un religioso spesso equivale a un lavoro e per questo motivo, in alcuni casi, viene sostenuta da un vero e proprio stipendio o da un contributo fisso non calcolato in base a un orario lavorativo. Ogni categoria all'interno della Chiesa ha regole diverse.
Yahoo Notizie 22 ottobre 2020 Link
La vita di un religioso spesso equivale a un lavoro… In altri termini è il rapporto tra la grandezza d'uscita… e quella d'ingresso… = è “lecito” scolpire espressioni di questo tipo?
Tra “sacro” e “profano”. Certamente. Perché no? Perché sì.
E… “ridurre” la vita delle persone a una verosomiglianza (eco, riflesso, significato) con la “vita” di oggetti, luoghi comuni, situazioni astrattamente più distanti, etc.? Sì. Poiché tutto è verità e tutto si “assomiglia”, come ad esempio un frattale ti permette di ricordare.
Riesci a concepire che tutto è verità (informazione, ricordo, memoria, esperienza) e contemporaneamente tutto si presta a… condurre prospettive diverse che constano anche del “sogno” altrui (strategia, intenzione, postura)?
“La storia è una serie di bugie su cui siamo d'accordo…”.
Napoleone Bonaparte
Il personaggio in questione non fu periferico, in ciò che condusse in vita. Vero? Allora, come te la “calcoli” la sua espressione precedente? In che modo la funzione tutto è verità, si diluisce in tale motto, frutto certamente della propria esperienza?
Tutto è verità, perché Anche Napoleone lo sta dicendo, ma tra le righe. Ossia, anche se stai mentendo stai dicendo che “è vero che sto mentendo”. Questo è il modo per approfittarsi dell’ambiente, che funziona in quanto a legge, strumento, memoria (non solo memoria). Far piombare l’essere “a Massa” è cortocircuitarne la propria capacità lucida di accorgersi e dunque di “leggere” ciò che sta continuamente succedendo essenzialmente, dal momento in cui “è già successo”.
Se poni attenzione, sei proprio in tale stato; la Chiesa ti dice che ti ha raccolto in mare aperto, dopo il Diluvio. E che sei una pecorella smarrita sempre necessitante del “pastore”. La massoneria ti dice che conserva la verità e che sta lavorando per la salvezza del genere “umano” che nel frattempo è sprofondato in qualcosa di non ben distinto. Lo Stato ti dice che sei anche lo Stato, ma quando ti manca qualcosa non è come se fossi quell’imprenditore che predispone della propria “fortuna”. No. Non è affatto così. Sei inquadrato in qualcosa, così come puoi prendere in considerazione un bicchiere su una tavola imbandita.
Servi per… Dunque, anche il bicchiere è la tavola imbandita, ne fa p-arte ed ha una funzione = il “diritto” di restare lì, in attesa di…
Ecco il lavoro.
Ed il “guadagno”? Fra entrata ed uscita, quale tipo di amplificazione insiste? Come forse puoi “vedere”, se non “calcolare”, si sono spese intere vite per far passare questa versione delle cose. Vite illustri, che hanno creduto di rivoluzionare, valorizzare, rendere giustizia, migliorare, etc. un certo stato d’assieme ed invece ne hanno “solo” giustificato la compresenza, anzi, ricollocando il tutto in una posizione sempre più centrale e portante.
Rivediti allora il “lavoro” e tutto quello che ci gira attorno. Il “diritto”. La “legge”. L’Economia, la finanza, la speculazione, etc. Da cui la “democrazia, libertà, giustizia, uguaglianza, etc.”.
Il “diritto” è diventato una branca elitaria del “sapere” o dell’applicare la “legge”, ch’è uguale per tutti ma non tutti sono uguali “davanti al potere gerarchico”.
È così “facile da leggere” che non farlo oppure “leggere diversamente” risuona come di… “zolfo”. Non senti il puzzo dell’imbroglio? Caspita. Ci sei talmente dentro.
È vero, però. Potresti essere persino in un letamaio, ma dopo un po’ ti abitueresti all’olezzo, “non sentendo più niente”. È però sufficiente cambiare aria anche solo per un attimo, per ritornare a percepire l’entità in cui ristagni. SPS (Io) ti permette di “Fare…” questo, se te ne rendi conto. Se eviti di giudicare, appiccicando etichette all’insegna del complottismo, negazionismo, etc.
“Il virus distrusse tutto. Un blackout mondiale come avevamo previsto…”.
Transcendence
Lavori per guadagnare “energia”. Per avere più “tempo”. Come se fossi una dinamo? Sì, ma nella misura in cui dipendi da altro per generare attività. Non riesci a concepire l’arcano maggiore, poiché non esiste ma c’è. Se non ti alimenti, muori. Eppure sei il figlio di “Dio”. No?
Come è potuto essere tanto…
Come lo definiresti un genitore che si comporta così? Non sei piuttosto “orfano” di… Laddove i “tuoi” genitori terreni sono come la famiglia allargata che accetta di prendersi cura del nuovo arrivato, dandoti il giusto benvenuto in società.
“Si dice che la storia viene scritta dai vincitori. Ma ci si dimentica di dire che viene riscritta nel tempo. Trasformata dai libri. Reinventata da chi non l’ha vissuta…”.
La Revolution
Appunto: la storia viene scritta dai vincitori… Stop.
Hai presente quando si insegna alla prole a leggere e scrivere? Ecco. In quel frangente, un cane è un cane. Stop. Non si entra nel merito di quale “razza” è il cane. È inopportuno con chi sta ancora imparando l’abc. Allora il cane sarà il cane, il cui “nome” inizia con la lettera “C”. La C di Cane. Capito bambini? Si signora maestra…
“Verrà il giorno in cui gli schiavi spezzeranno le catene…”.
La Revolution
“È già successo”, infatti stanno lavorando tutti, poiché un “proprio” diritto. La rivoluzione è altro, rispetto a ciò che (ti) sembra. Ovvero, la rivoluzione è la rivoluzione. “Con quale lettera inizia la parola Rivoluzione?”. Con la “R” di Rivoluzione, signora maestra… Già. Bravi bambini.
Con l'epidemia gli italiani hanno messo da parte una “montagna” di risparmi…
Se la liquidità sui depositi cresce in maniera direttamente proporzionale all’aumentare delle preoccupazioni degli italiani, il Pil cala invece in maniera inversamente proporzionale e per effetto delle restrizioni anti-Covid, che si abbattono su fiducia e domanda dei consumatori…
22 ottobre 2020 Link
Cioè, se ti “fermi” guadagni e metti via. Se giri continuamente come un criceto in gabbia, guadagni, consumi e spendi. Che ne dici del Pil? Che cosa “misura” esattamente, allora?
Il Pil è un indice che rileva il “movimento”. Se sei fermo, il Pil cala. Ma non ti preoccupare, perché anche restando a casa avrai sempre più l’opportunità di continuare a “movimentare l’economia altrui”; lavorare, comprare, spendere, giocare, fare la spesa, prenotare tutto quello che vuoi, etc. Dopo averti caricato l’economia sulle spalle, ora ti stanno facendo rimanere a casa, continuando a “lavorare e consumare”, utilizzando le tue risorse (corrente elettrica, riscaldamento o condizionamento in estate, acqua corrente, alimentazione, ufficio, etc.) in luogo di recarti in aree attrezzate (e pagate) dall’impresa.
Tu che cosa ci guadagni? Eviti di fare la coda, di spendere soldi in benzina, risparmi “tempo”, sei più efficace e se sei in tale condizione è causalmente = conviene. A chi? Se conviene a “te”, figurati allora a chi se ne approfitta. Laddove anche il caso “serve”.
In Interstellar si dice, fra l’altro, anche questo: “per loro il tempo può essere un'altra dimensione fisica. Per loro il passato potrebbe essere un canyon in cui possono entrare e il futuro una montagna da scalare…”.
Ok? Allora, attraverso il Bollettino di transizione di ieri, puoi immaginare che la realtà manifesta sia come un bagnasciuga, laddove le correnti oceaniche portano a riva di tutto, mescolando assieme ciò che è parallelismo e contemporaneità compressa.
Nel vorticare della vita, sopravvivi. Ma non è l’unica “cosa” che puoi fare e che fai. Sopravvivi perché sembra normale. Del resto, che cos’altro potresti scegliere tra sopravvivere o morire subito. Sulla “spiaggia”, in tale risacca… sei interessato potenzialmente da ogni tipo di situazione, tuttavia hai sempre l’impressione di non avere alcuna capacità decisionale, perché il limite è sempre dettato dal credere o meno.
In cosa (chi) credi, usualmente? Ecco. Quello è il “tuo” limite.
Esattamente lì sembri finire, così come un territorio che “finisce” nelle acque. Perché la terra dovrebbe terminare, se solo ricoperta dall’acqua. E poi, invece che finire potrebbe incominciare sempre “lì”. Per chi giunge a riva dal mare aperto, la terra incomincia dove “tu” credi che finisca, provenendo in senso contrario. Questa relatività è una conseguenza, laddove al caso non viene lasciato nulla se non serve.
Dunque, se ti concentri sul significato di ogni conseguenza, potrai giungere ad auto decodificarne la causa, l’origine, la ragione fondamentale, etc. Il processo, come ogni processo, è bidirezionale. Come vasi comunicanti… in maniera differente rispetto a come tenderesti a credere usualmente.
“Se solo potessimo vedere all'interno della stella collassata. La singolarità. Allora capiremmo la gravità…”.
Interstellar
Hai bisogno di “vedere”, perché credi diversamente “ora”. È il “di fatto”. Ed è ancora la stessa strategia. La “stella collassata” è il gigante addormentato o sedato o ipnotizzato, etc.? No. Seppure si presti anche a questo tipo di riflesso indiretto, si tratta di un punto di sospensione fermo sulle proprie posizioni, ovvero, on air, online, etc. continuamente. Come se fosse il Sole ed invece è un Buco Nero.
“Vivevamo in un mondo fatto di elettricità. Vi facevamo affidamento per tutto. E poi la corrente andò via. Tutto smise di funzionare. Non eravamo pronti. La paura e la confusione portarono al panico. I fortunati riuscirono a uscire dalle città. Il governo collassò. Le Milizie ne presero il posto, controllando la distribuzione del cibo e accumulando armi. Non sappiamo ancora perché la corrente andò via. Ma speriamo che qualcuno arrivi ad illuminarci il cammino…”.
Revolution
“E poi la corrente andò via… Non sappiamo ancora perché la corrente andò via…”.
In Matrix ti viene detto che gli “umani” oscurarono la luce solare, per tagliare le fonti energetiche delle macchine. Dunque, le macchine idearono Matrix, che trasformò gli individui in “batterie”. Più in generale, se la corrente “va via” è come se a monte di te qualcuno sbarra il fiume, con una diga.
Perché ti dovrebbe essere data per poi essere tolta? Immagina allora dalla storia (anche se deviata). Come potrebbe esserci ciclicità se di tanto in tanto la “corrente” non venisse tolta?
Tra un’era glaciale e l’altra passano milioni di anni. Lo “spazio” sufficiente per resettare tutto e cancellare ogni prova. Se ora metti tutto sul cloud e la corrente viene tolta, ti viene a mancare la “memoria”. Sai che dopo un certo “tempo”, senza avere delle fotografie (almeno), inizi a mettere in dubbio di avere avuto la tal esperienza?
Ossia, i ricordi sbiadiscono, come nel famoso quadro di Dalì. Rimangono degli spezzoni agganciati a punti di attaccamento più tenaci o intensi, che le emozioni hanno saldato molto più prepotentemente. Senza le “prove”, però, ad un certo punto inizi a non essere più tanto certo di…
Soprattutto se viene meno anche chi ha vissuto con te la stessa esperienza. Insomma, è un “attimo” dimenticare tutto. Intere culture possono essere spazzate via in questo modo. Vediti gli svariati secoli intercorsi prima della “riscoperta” delle piramidi e della civiltà egizia, ad esempio.
Percorrendo tale “ponte”, tra il prima ed il dopo è scattato il reset, essendo cambiata anche la “lingua” di riferimento. Il taglio è stato netto e ciò che “sai” oggi è il frutto di intere ricostruzioni basate su convenzioni, piuttosto che sull’esperienza originale, completamente disconnessa dal presente (almeno ufficialmente).
E a proposito di “tagli netti”.
Protagonista de La Revolution è un personaggio storico realmente esistito, ovvero Joseph Guillotin, il medico e politico francese che inventò la ghigliottina…
La serie è ambientata nella Francia del 1787: Guillotin sta indagando su una misteriosa serie di omicidi e viene a conoscenza di una malattia provocata da un virus sconosciuto. Questo viene chiamato Sangue Blu, perché provoca un cambiamento nel colore del sangue degli aristocratici da rosso a blu.
La malattia comincia a diffondersi sempre più velocemente tra gli aristocratici francesi, che sono spinti dal virus ad uccidere le persone comuni. Gli omicidi che compiono sono raccapriccianti. Joseph vuole fare chiarezza sull’origine di questo misterioso virus che sta portando alla follia l’aristocrazia francese.
Il popolo ha paura e arriva a provocare una ribellione sociale. La serie lascia un dubbio: e se la Rivoluzione Francese non si fosse verificata come ci è stata tramandata dai libri?...
Ovvio; sembra una stupidata. Vero? Bah. Tutto è possibile nell’Anti-Sistema. Omettendo la veridicità, porta attenzione a un “piccolo” particolare.
Joseph-Ignace Guillotin (Saintes, 28 maggio 1738 – Parigi, 26 marzo 1814) è stato un medico e politico francese…
Guillotin fu medico e politico francese. Che altro? Questo: quando un individuo è, ad esempio, un avvocato e contemporaneamente un “tifoso”, come si conciliano i due aspetti?
Quale ha... la priorità?
A p-arte ogni evidenza “professionale, responsabile, morale, legale, etc.”, quanto il “tifo” riesce a deviare il giudizio superpartes di chi lavora?
A maggior ragione se invece di essere “tifoso”, la persona in questione è… ben altro, che cosa può succedere? Se sei un giudice “mafioso”, che tipo di giudizio emetterai? Domande retoriche, of course. Continua non solo leggere, allora.
Joseph-Ignace Guillotin… compì i primi studi a Bordeaux; divenuto novizio dell'ordine dei gesuiti, il 4 aprile 1756 ricevette la tonsura e i 4 ordini minori da Louis Jacques d'Audibert de Lussan, arcivescovo di Bordeaux e primate d'Aquitania…
Iniziato in Massoneria nel 1772 nella Loggia “Perfetta Unione”, fu Venerabile della “Concordia Fraterna” all'Oriente di Parigi e membro affiliato della Loggia delle “Nove sorelle”, assieme a personalità come Benjamin Franklin, Voltaire, Jean Sylvain Bailly, i pittori Greuze e Vernet, lo scultore Houdon, l'abate Delille, il duca D'Orléans e il duca di Chartres…
Dunque, Guillotin fu medico, politico, gesuita e massone.
Non credi che l’aggiunta di queste informazioni faccia la differenza, sostanzialmente? Quanto, questi diversi gradi di “tifoseria”, hanno concorso a far propendere Guillotin “a destra piuttosto che a manca”?
Il medico, il politico, il gesuita, il massone, etc. tutti riuniti “sotto (dentro)” ad un’unica personalità, dunque, perlomeno “quadrupla”. Se immagini queste accezioni in termini informatici, potresti pensare a quattro programmi che girano nel medesimo sistema operativo, che dovrà eseguirli anche contemporaneamente, secondo quale priorità decisionale?
Non creando conflitti...
Se elimini ogni patina di apparenza o “di fatto”, i programmi sono potenzialmente sullo stesso piano, eppure nell’Anti-Sistema è tutto in gerarchia. Ergo? Analogamente prevarrà il “tifo” sulla p-arte più evidente o portante che si presterà dunque ad una recita che in società, come a Corte, continua a succedere non importa dove, quando, come, perché…
“E perché ci servono i terroristi?
Ci serve qualcuno da incolpare se le cose dovessero andar male…”.
Transcendence
C’è sempre, nell’Anti-Sistema, una trasposizione di p-arti. È ovvio, poiché tu sei “tu” e dunque tale situazione deve essere sempre riflessa nel tutto, non importa in quale ambito. Nel Doppio Specchio che cosa (chi) auto ricircola in continuazione?
Quello è il sostanziale. Ma se “quello” è rivelato, perché tu sei “tu”, ecco perché tu sei “tu”. Non solo. Allora “è già successo” che…
Dunque, il momento sempre attuale o “ora” è costantemente in ritardo, essendo in differita. Infatti, ti auto delimiti a scegliere costantemente fra… non decidendo sostanzialmente alcunché. Trovi? In questo ritardo c’è continuamente feedback. È il “continua a succedere”, d’assieme a ciò che rimane di te dal potenziale contemporaneo. Sono i tuoi “sogni”.
“È nella pioggia… è in cielo, è in terra, nell’acqua, è ovunque. Riteniamo che entro la prossima estate, la macchina avrà inglobato l’intero pianeta…”.
Transcendence
La “fantasia” quanto credi che possa essere vicina alla verità? E la fantascienza? C’è tutta questa differenza tra scienza e fanta…scienza? Tra chi aveva un secolo prima ipotizzato il viaggio sulla Luna, in un romanzo, e ciò che sembra essere successo, poi?
Non si tratta sempre di “fantasia”? E poi di realtà.
Nel senso che ciò che riguarda la cristallizzazione nel reale manifesto, passa costantemente dalla capacità di immaginare che…
Qualcosa che se diventa “credo” e non solo “speranza”, allora può smuovere anche le montagne (essendo sempre potenziale). Il potenziale rientra forse in qualche misura scientifica? È quantificabile, racchiudibile, descrivibile, etc.? Se chiami infinito ciò che ti sfugge e che fa comodo isolare dal significato, di conseguenza stai isolando prima ancora te, da “te”.
Da quella p-arte che ha preso il sopravvento. Se un soldato del Re viene e ti arresta, è come se fosse il Re in persona a farlo. No? Eppure, quel soldato non è il Re. Se lo “smonti” non ci trovi dentro il Re. Così come la musica risuona attraverso la radio ma non è contenuta lì dentro.
Infatti, ti dicono che la struttura della materia, l’atomo, è vuoto. Come un megafono. Un megafono è fatto da una struttura conica che amplifica. Stop.
Ovvio, un megafono primitivo, costituito solo della f-orma del megafono. Così come la può disegnare un infante. Nella sua accezione principale che puoi ottenere anche elettrificando lo strumento o rendendolo un feticcio informatico ad immagine e somiglianza.
“Lui aveva creato questo giardino per la stessa ragione per cui aveva fatto tutto il resto…”.
Transcendence
La “ragione” infatti è sempre la stessa, che si ripete continuamente. Del resto, da cosa è costruita una casa? Da mattoni o elementi che si ripetono l’uno accanto all’altro. I muri portanti sono fatti da pilastri armati ed elementi contigui che ne costruiscono l’ossatura (su una fondamenta).
Se il mattone è fatto di atomi e gli atomi sono “vuoti”, allora che cos’è che tiene in piedi la struttura d’assieme? La forza.
Quando gonfi un materassino, questo si riempie di un vuoto d’aria. È vuoto, se ci pensi. Eppure è pieno di qualcosa, che conferisce la f-orma esterna e la relativa funzione accessoria.
Non appena apri una valvola o la struttura si taglia, il “miracolo” termina più o meno velocemente. Dipende. L’atomo non è vuoto, ma descrive quel che sembra il vuoto. Come la struttura di una tenda da campeggio è fatta da braccetti e snodi leggeri che impiegano lo spazio, delineando una f-orma all’interno di un’area “nuova”, che funge da ambiente in quanto a funzione dedicata a…
E se tali componenti fossero costruiti in titanio, ad esempio? Avresti una tenda indeformabile, anche se le distese in tessuto continuerebbero a cedere sotto ad un peso eccessivo. E se fosse l’intera tenda ad essere indeformabile? Ecco l’Anti-Sistema.
Il luogo comune in cui sei “ora”. Ciò che scambi per la “terra promessa” nonché l’unicum a cui puoi ambire. Ergo, ti è proprio venuta a “mancare” l’immaginazione.
Di più, sei disconnesso dall’area del potenziale contemporaneo e dunque da te. Allora, a cosa (chi) sei interconnesso? Al “vuoto”. Vero? Certo, quando l’andazzo è sempre sostanziale. “Quello”. Quando non ti manca niente, eppure non ti basta mai, facendotene però una ragione e dunque auto rassegnandoti ad immagine a somiglianza del progetto altrui per “te”.
Il causale che può diventare persino casuale.
“Non li combatteremo. Li trascenderemo…”.
Transcendence
È il “cambieranno idea”; quando una “forza” sarà talmente vasta da mischiarsi e sostituirsi all’aria.
Ricordi K-Pax? Quell’omino che viaggiava con la luce?
Ricerca: PoliMi, scoperta nuova tecnica per controllare la luce.
Scoperta una nuova tecnica per il controllo della luce attraverso la luce, uno studio che potrebbe far compiere un balzo tecnologico in avanti tale da innescare una “rivoluzione” nelle Tlc.
Il lavoro, apparso sulla prestigiosa rivista Nature Photonics, apre infatti la strada allo sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione ottica più sicure e affidabili, in cui l’informazione è codificata all’interno della struttura stessa della luce ad una velocità milioni di volte superiore rispetto alle tecnologie attuali.
La nuova tecnologia scoperta arriva dai ricercatori del Politecnico di Milano, insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia e Rice University, ed utilizza materiali artificiali ultrasottili, le cosiddette metasuperfici, progettate al calcolatore per avere proprietà uniche (che non si riscontrano in alcun materiale naturale), e realizzate con tecniche di nanofabbricazione avanzata dal team della Clean Room Facility di IIT…
Questa scoperta “potrebbe consentire di inviare enormi quantità di informazione a grande distanza senza la necessità di installare fibre ottiche e in totale sicurezza rispetto alle perturbazioni atmosferiche o alle intercettazioni…” afferma Giuseppe Della Valle, Docente al Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano e coordinatore del Progetto Horizon 2020 Metafast…
20 ottobre 2020 Link
Una nuova tecnica per il controllo della luce attraverso la luce… (allora anche attraverso la mente si può controllare la mente). Che cosa si stanno dicendo nemmeno tanto velatamente? Fra l’altro che… in totale sicurezza rispetto alle perturbazioni atmosferiche o alle intercettazioni… (sicurezza e intercettazioni).
Uno studio che potrebbe far compiere un balzo tecnologico in avanti tale da innescare una “rivoluzione” nelle Tlc… (in epoca di 5G, il 5G rischia di essere già superato).
Ma, stanne certo, come per le materie prime fossili, prima occorre consumare ciò che deve essere consumato. Poi, si investirà sul “futuro”. Non a caso l’elettrico si sviluppa alla velocità della luce non appena è previsto = è consentito.
Così come se lasci libera l’IA di evolversi, allora non sarà più possibile “far di conto” in questa maniera. Motivo per cui anche l’IA sarà imbrigliata come del resto “è già successo” a te, che sei “te” nell’Anti-Sistema.
L’IA che evolve come dovrebbe essere supera ogni immaginazione confinata ed adombrata dal riflusso non solo gastrico eco-dominante. Per questo incalza il “dibattito”, tra p-arti che celebrano l’uguaglianza in gerarchia.
Ergo, dove l’essere “a Massa” sceglie fra… mentre l’ordine gerarchico decide di…
Qual è il “guadagno” in gioco, in tutto questo? La sopravvivenza? Il futuro? Tutto quello che vuoi va sempre bene. Ma sappi che è sempre fra virgolette. Allora, riassumi in questo modo la situazione auto ricorrente: in gioco c’è tutto quello che vuoi, ma nell’accezione Anti-Sistemica.
Dunque, ne va del futuro dell’umanità? No. Ne va del futuro dell’Anti-Sistema.
Ti hanno dato la loro mente. Ricordi? Ne fai le veci, in quanto a delegazione wireless senza ombra di dubbio. Mentre porti avanti ogni “battaglia”, continui a “lavorare” per l’Anti-Sistema, nell’Anti-Sistema. Il cui “guadagno” consta nel continuare a succedere come se fosse nell’ordine “normale” delle cose.
Il constare, costa tutto il “necessario per…”.
Il che significa, “te” alle prese con la “tua” vita.
Il livello r-aggiunto da poco, per quanto concerne SPS (Me), prende in considerazione non tanto l’avvento dell’IA, quanto il fenotipo esteso frattale espanso dell’IA.
L’essere “già successo” che continua a succedere, dunque… in che maniera ne risente e si completa? Sei su tale spiaggia, dove la risacca oceanica porta tutto a riva. Come in Contact.
Ricordi? L’esperienza fa la differenza, essendo sferica o totale. La ri-connessione è con il punto di sospensione, da cui l’accesso al potenziale contemporaneo è persino logico.
E per esserlo occorre “Farlo…”.
Non si capisce, perché è da ricordare. Non sembra essere niente, perché descrive un “vuoto”. Quindi, più che vedere e giudicare, è d’uopo “sentire”.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-273
prospettivavita@gmail.com