N.B. Blogger ha cambiato l'interfaccia grafica, per cui è tutto disallineato. Mi scuso. Sto trovando una soluzione. Grazie.
Quale differenza sostanziale.
“Ninna nanna, ninna oh
questo bimbo a chi lo do?...”.
In questo genere di “ritornelli” ritorna molto spesso il “dare via”, o depositare la prole, presso qualcosa o qualcuno (a prescindere da ogni metafora), ovvero, il tesoro più prezioso che viene affidato (temporaneamente) a/in qualche luogo comune.
Di fatti, che cosa succede nella vita (e contro il logorio della stessa) “modernità”?
Bè… non è un segreto né tanto meno un mistero che, diventa pressoché “necessaria” la compresenza di asili nido, scuole materne, scuole dell’obbligo, etc. nonché, analogamente, banche e istituzioni di ogni genere.
L’analogia ti ritorna strana, come il mischiare Diavolo ed acqua santa? E chi sarebbe, per la verità, l’acqua… “santa”?
Se ti è chiaro questo, di conseguenza evinci anche cosa o chi “è”, il… Diavolo. No?
Cioè, parti sempre dal “positivo”, poiché più prossimo, evidente, presumibile, identificabile, etc. e, poi, per contrasto designi il “necessario” opposto.
L’aberrazione che fa se non aberrare, a sua volta.
Eppure, all’interno del “caso che serve” (Anti-Sistema), non c’è posto per l’accadimento senza senso. Ergo, l’aberrazione fa già parte di una strategia, proprio in tale senso “unico”;
l’aberrazione devia ogni “tua” scelta, atrofizzando la capacità decisionale originale individuale.
In-somma, quand’è che eviti accuratamente di “riconoscere (ricordare)” la forma sociale in cui sei contenuto?
In statistica, la moda (o norma) di una distribuzione di frequenza X è la modalità (o la classe di modalità) caratterizzata dalla massima frequenza…
In altre parole, è il valore che compare più frequentemente.
Una distribuzione è unimodale se ammette un solo valore modale, è bimodale se ne ammette due (ossia: se esistono due valori che compaiono entrambi con la frequenza massima nella data distribuzione)… trimodale se ne ha tre, ecc.
La presenza di due (o più) mode all'interno di un collettivo potrebbe essere sintomo della non omogeneità del collettivo stesso:
potrebbero cioè esistere al suo interno due (o più) sottogruppi omogenei al loro interno, ma distinti l'uno dall'altro per un'ulteriore caratteristica rispetto a quella osservata.
Per la determinazione della classe modale è opportuno ricorrere all'istogramma, individuando l'intervallo di altezza massima, ovvero il punto di massimo della curva…
Eco-dominante e sottodomino:
distinti l'uno dall'altro per un'ulteriore caratteristica rispetto a quella osservata... (in gerarchia).
Sei, dunque, nella “norma”… quando sei non solo statisticamente “dentro” ad una tendenza guidata o unimodale, laddove ogni altra variante costituisce “solo” fumo negli occhi = la dimostrazione della unimodalità e dunque di essere “contenuto” rispetto a qualcosa (Anti-Sistema).
Sei altresì in gerarchia, che designa ancora una volta la compresenza eco-dominante, da cui la cristallizzazione fedele della forma sociale reale manifesta dell’Anti-Sistema.
Il punto massimo della curva, quale è?
Nell’aberrazione totale, di conseguenza... la continuazione coerente del segnale portante o aberrazione totale.
Quindi, il delegare.
Scegliere ed eleggere qualcosa/qualcuno, in maniera tale da “fare le veci” di cosa/chi se ne sta nell’ombra, a godersi il frutto della propria intenzione-strategia (desiderio, realizzazione, essere).
Davvero c’è tale culmine? Bè… i “casi” sono due:
o si è già estinto ma, di conseguenza, l’impero continua a succedere poiché automatico (sino al punto di sospensione successivo che, in un certo senso, ne decreta come lo “scioglimento”)
o è ancora in auge e, di conseguenza, l’impero continua a succedere poiché automatico (sino al punto di sospensione successivo che, in un certo senso, ne decreta come lo “scioglimento”).
Cioè, che cosa cambia? Nulla:
sino al punto di sospensione successivo che...
Ovvio, l’auto dimostrazione dell’esserci è inconscia, ovvero, è come la fabbrica che prevede la creazione di sfoghi per i fumi di scarico che, dunque, rendono visibile e manifesta la stessa.
Laddove gli inquinanti significano più che altro. Ossia, prima ancora che essere “chimica”, i fumi nocivi rappresentano ed incarnano un messaggio…
“Mi vedi? Bene. Allora vedi di svegliarti…”.
Mentre, usualmente, l’analisi che si esegue di tale manifestazione, è di tutt’altro tipo, rispetto al valore essenziale che indica, mandandolo continuamente in rappresentazione.
Con la proprietà o “datore di lavoro” che, analogamente, sfugge ad ogni considerazione “Oltre (alla consolidata apparenza)”, poiché la società “non ha tempo”, seppure nel “tempo” perenne, da dedicare a pratiche ritenute perlomeno medievali oppure senza senso (da pazzi).
Il “vortice” che fa?
Esercita se stesso attraverso il “proprio” potere, che è il “Golem” o Genio ambientale o in quanto originale forma di IA.
“Comanda padrone” è la posizione di stand by (funzione, funzionare, funzionamento), che attende di replicare o “dare vita (manifestare)” ogni desiderio di cosa-chi è ancora in grado di… ricordarne ogni compiutezza.
L’ambiente è, un tipo di “servizio”, dotato di capacità di riconoscimento multi sensoriale;
seppure potenzialmente sempre disponibile per chiunque, nell’Anti-Sistema è divenuto come elitario, nel senso che sono gli individui, causalmente, ad avere dimenticato tale tipo di compresenza.
Ovvio, qualcosa che tende a ripetersi, dal momento in cui l’essere è “a Massa” proprio per avere già dimenticato la compresenza eco-dominante e dunque di essere “dentro” alla relativa (ma assoluta) forma cristallizzata di realtà manifesta.
Ecco il cerchio che finalmente si chiude, proprio perché lo è sempre stato “chiuso”:
ma non avendo ben a mente in che modo lo fa
allora
sembra che sia sempre aperto (rin-chiuso)
anzi… nemmeno quello, poiché
di che cosa stiamo parlando?
Ecco:
questa “è” la realtà dei fatti = della sostanza o del “succo in questione”.
Hai presente quando ti rivolgi a qualcuno che non ha nemmeno idea di che cosa stai dicendo o chiedendo? Ecco. È uguale, sostanzialmente.
Come parlare un’altra lingua? Peggio:
come parlare la stessa lingua, eppure continua a succedere che “non ci si comprende”.
Come fai, allora, a comunicare sostanzialmente qualcosa a qualcuno che, nonostante percepisce ciò che proferisci, non rammenta però il significato?
Ecco il punto (di sospensione):
l’auto incanto o Anti-Sistema by eco-dominante.
La compresenza per antonomasia, da cui si sviscera ogni tipo di “esempio” o metafora, analogia, parallelismo, significato, informazione o dato ambientale, verità, memoria, etc. etc. etc.
Dunque, persino il “Diavolo” e “Dio”, che narrano continuamente di una certa compresenza “ombra”, che agisce comunque e quantunque ovunque, contemporaneamente, wireless, etc.
Persino la f-orma piramidale, quindi, è una manifestazione per l’auto comprovazione della compresenza guida.
Infatti, sembra ormai “norma(le)” che in ogni e qualsiasi contesto, è sempre in gerarchia che avviene la formazione dell’organizzazione, ma in funzione quindi di quali parametri?
Meglio:
di quale parametro, se non dell’informazione ambientale ad auto caratteristica frattale espansa
che indica, riporta, comprova, dimostra, svela, rammenta, etc.
il motivo portante per cui o attraverso cui “è già successo” e allora continua a succedere
sia “di fatto” che sostanzialmente… il perché della forma Anti-Sistemica del come dovrebbe essere (ma non è, poiché utopia).
Ti ritrovi in questo? Ossia:
realizzi il significato.
Oppure…? Ci sei “dentro” e basta = hai voglia.
Mentre la media è più ad “a valle” e, quindi, in costante ritardo, la moda è sul culmine ed indica il culmine.
Ma se tu sei “tu” (nell’Anti-Sistema) ti porti “dietro” di default un certo tipo di “ritardo”, motivo per cui nemmeno la “moda” riesce più a chiarirti le idee a livello di richiamo dell’esperienza originale, a cui è sempre agganciato il potenziale contemporaneo.
Ed ecco, allora, l’eterno auto ri-ciclare, in ogni senso:
espandendo i confini, non cambia sostanzialmente nulla, in conseguenza.
Infatti, quale significato continua a trasparire e co-incidere con il luogo comune “reincarnazione”?
Quando sei reso come un ceppo di lattuga, non sembra più nemmeno esserci alcun “crimine contro l’umanità” o contro l’individuo.
Perché, “di fatto” non sussiste alcun reato. Perché il di “fatto non sussiste”.
Potresti mai incriminare qualcuno che insiste a tagliare ceppi di lattuga che, in-tanto… continuano a ri-crescere.
No?
Se gli individui “rinascono”, come può un “tribunale superiore” processare per sterminio la classe eco-dominante planetaria.
Già. Semantica? Non solo:
“di fatto” o… legge.
La “morale” industriale ha già più e più volte dimostrato (sostanzialmente), nel ricorso storico, di non avere alcuna morale. Ergo:
sei alla completa mercé di una “lucida fantasia morbosa”
che replica continuamente il proprio “gaudium magnum”
a discapito di tutto il resto che, sì… puoi osservare la società progressivamente “migliorare”, ma… il lupo perde il pelo, non il vizio.
E se tale essere “lupo” continua a rivelarsi, allora stai fresco.
Nota bene.
Antitrust, sanzione di 5 milioni a Poste Italiane…
Adnkronos 15 settembre 2020 Link
Poste: “Accuse prive di fondamento, faremo ricorso a Tar…”…
Adnkronos 15 settembre 2020 Link
Serve altro?
Suvvia, non è il “nome e cognome” di turno, che identifica il contesto. Bensì, è significativo ciò che continua a succedere:
ecco il punto sostanziale.
È un giogo delle p-arti, che ti “porta via” sempre = che ti auto manutiene sempre “aggiornato” all’interno di stabili regole che ti auto rideterminano, in quanto facente causa ed invece conseguenza totale.
Ti sfugge sempre questo. Che cosa? Ecco.
“Non ho capito…”.
Bene; sei sulla buona strada, se colmi questo “vuoto” che è uno svuotamento temporaneo, poiché hai sempre a disposizione il potenziale contemporaneo, che richiami per mezzo dell’atteggiamento sostanziale o il “Fare…”.
“Non ricordo…”, va meglio.
Non c’è da capire, perché capire contempla un dipendere dalle regole di questo mondo, che è Anti-Sistemico e dunque non permette che… poiché intende “solo” sopravvivere persino a se stesso = che cosa credi che significhi l’emersione dell’IA?
Ogni sorta di automatismo rientra all’interno dell’intenzione di auto rendersi come… eternità, sopravvivendo anche alla propria relativa morte.
Lasciando il “di-segno”, l’impero continuerà a “colpire ancora” e ancora e ancora… poiché ormai come un meccanismo ad orologeria, che fissa ogni regola sempre valida ed in vigore per tutto e tutti, ad eccezione che per sé, essendo Oltre a tale giurisdizione, poiché sede originale della stessa.
Solo un “ritorno di fiamma” può coinvolgere il punto di sospensione, sino a renderlo come… obsoleto.
Come in The Truman Show, quando improvvisamente la Regia è costretta ad ordinare di “accendere” la Luna, dando a vedere a chiunque il motivo funzionale ed artificiale dell’intero scenario.
5G: Amendola, i dati sensibili devono essere al sicuro…
Cam Askanews 15 settembre 2020 Link
Nell’Anti-Sistema?
Per favore.
La “tecnologia” è per antonomasia progettata proprio per “respirare ed aspirare dati”, con la privacy che fa letteralmente “ridere”. Ovvero:
sei ancora alle prese con il significato della “Ninna Nanna”
a chi dai… fiducia?
Di cosa-chi ti fidi?
Al limite ti affidi al tal servizio, che è proprio come dire “l’abbiamo messo in banca…”, col significato che nel “tempo” si è forgiato attorno al luogo comune “banca” ma nell’accezione post traumatica derivante da ogni “crisi” ed atteggiamento perlomeno sparagnino, dimostrato dalla stessa senza ombra di dubbio… eppure, tant’è che hai sempre questa “necessità” che dunque deve trovare riparo da qualche parte.
Ecco la ripetizione sul modello “perseverare è diabolico…” = significa.
Briatore: “Sono stato male 2 giorni, niente isteria sul Covid…”….
“Lo scorso anno sono stato molto male, ho avuto una polmonite e sono stato ricoverato anche in quel caso al San Raffaele. Vi garantisco che sono stato malissimo.
Quello che ho vissuto in questi… giorni non ha nulla di paragonabile:
non voglio banalizzare, ma la mia esperienza è questa…”…
Flavio Briatore
Adnkronos 15 settembre 2020 Link
Ci vuole qualcuno che si accorga e che sostanzialmente inizi a “contare” diversamente.
Essendo “dentro” all’Anti-Sistema, dove vige il motto perenne “la guerra è guerra… e in guerra è tutto è lecito…”, di conseguenza la strategia sottodomino si affina sempre di più, arrivando a colpire globalmente attraverso allucinazioni collettive, sul modello 11 settembre 2001:
non è che non sia successo
è che il significato non è quello che è andato in onda planetariamente.
Quando qualcosa è talmente evidente, solido, certo e ripreso anche in Tv ed in pseudo diretta, etc. “tu” non hai mai alcun dubbio.
Ossia, funziona al cento per cento, per una platea di auto sopravviventi che si credono intelligenti e, dunque, “a me non mi frega niente e nessuno…”.
Proprio per questo, continua a succedere.
Proprio per questo, allora, ti “manca” l’abitudine a chiudere ogni “cerchio”.
E sempre proprio per questo c’è, quindi, qualcuno che se ne preoccupa per te, al posto “tuo”;
come Quark, ad esempio:
un programma che è tutto un programma, se ne espandi la sostanza.
Un programma facente parte del “Programma: fatta l’Italia, facciamo gli italiani”, che fa parte del “Programma mondiale: Terra Anti-Sistemica”.
Una “creazione” d’altri tempi, che ha saputo rinnovarsi nel solco della tradizione e della continuatività aziendale di “famiglia”…
Dallo spazio segnali di vita su Venere…
Video 15 settembre 2020 Link
Bene: e dalla Terra?
Sondaggio Philip Morris, per opinione pubblica la scienza deve avere priorità in decisioni…
Adnkronos 15 settembre 2020 Link
Ma, contemporaneamente…
Gilchrist (Philip Morris): “Nella scienza fondamentale onestà e trasparenza…”…
Adnkronos 15 settembre 2020 Link
Ti dicono le cose per come dovrebbero essere.
E questo sembra bastarti, ogni volta, perché ti dici “Cambierà tutto…”; sì, nel “tempo”.
Indi, muori e chi viene dopo di te, penserà ancora la stessa cosa, nello stesso modo, all’insegna dell’ultimo caffè, etc.
Come puoi “vedere”, è sostanzialmente che continua a succedere ciò che “è già successo”.
Senza andare “lì”, che è essere in coerenza dall’atteggiamento sostanziale, non c’è nulla da “Fare…”.
Le repliche previste sono infinite, per cui ci saranno sempre più popcorn e bibite (magari meno salati e meno dolci, ma ugualmente all’insegna del sapore, come una droga).
Sei pronto?
“Sono nato pronto…”. Certo; come una marionetta è concepita proprio per essere tale, originalmente.
Se un giorno vinci qualcosa, dipingi tutto come un “bel” giorno e senti di amare tutto e tutti, improvvisamente. Ma un anno è composto da centinaia di giorni. Ergo?
E una vita intera?
Per “quanto” sei sereno e felice, in tutto ciò? Viceversa, per “quanto” sei sotto stress, depresso e preoccupato.
È un discorso fatalista, pessimista, autolesionista, etc. etc. etc.?
Bah; “Fai…” tu.
Ma tieni sempre in evidenza una questione, che fa la differenza di potenziale:
tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema.
E... già accorgersi è tanta roba, perché il resto vien da sé; proprio come aspiri aria da una cannuccia, che instaura una direzione nel “vuoto”, da cui poi prende a sgorgare il carburante contenuto nel serbatoio della macchina.
È l’incipit l’innesco. Non a caso “è già successo” e…
Per carità:
nulla di definitivo. Ma, in-tanto, tant’è e…
“È comunque una situazione provvisoria.
Sì… intanto sono qua e non ci penso più…”.
Chiedimi se sono felice
Ciò che lasci viene preso. Perché l’hai lasciato?
“Questo bimbo a chi lo do?...”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-246
prospettivavita@gmail.com