“Il mio bottone nucleare è più grande del tuo…”.
Donald Trump
Quando qualcosa si rompe, che fai ormai? Lo butti via. Lo sostituisci (a pagamento) con un’equivalente.
Ossia, dai libero sfogo al consumismo:
al sogno di ogni imprenditore.
Il sogno industriale per il mondo.
L’usa e getta auto impera.
Il “facile, semplice, pratico… da pagare (sempre più ‘comodamente’) e portare via, consumare, gettare via…” è il verbo o la conseguenza di strategia dell’at-tensione che attraverso ogni forma pubblicitaria, colpisce e si abbatte sull’essere “a Massa”, che si aspetta sempre l’imbeccata, altrimenti… sai che noia.
Una volta le cose si riparavano fino alla levigazione (usura completa) di ogni singola componente che, comunque, poteva sempre essere ulteriormente sostituita.
Esistevano attività di riparazione che non si esprimevano così:
“non ne vale la pena, infatti fai prima a buttarlo e comprarne uno nuovo…”.
Tali esercizi erano comunque “commerciali”, ma si accontentavano di sopravvivere in tale forma di mercato secondario che, nel durante, è sempre più diventato di nicchia;
all’ombra di nuove strategie industriali, che hanno modificato ogni termine dell’accordo tra le parti; con alcune parti che, tuttavia, non sono mai venute a conoscenza di essere in tale forma contrattuale tra le parti, pur essendo la parte più “grossa”.
Talmente “grande” da costituire il convoglio di tale meccanismo, che ha la locomotiva però al seguito (in coda) e non al traino (che rimane sostanziale, però).
Hai mai veduto un insieme di carrozze ferroviarie che sono spinte dalla coda? Già.
Il locomotore spinge e traina in tale modo, poiché ogni vagone è senza modalità di spinta e viaggia su binari paralleli che riducono al minimo l’attrito con il suolo.
Uno per tutti e… il fermo immagine conseguente.
“Ho costruito un sistema nucleare… un’arma che nessuno ha mai avuto prima in questo Paese. Abbiamo qualcosa che non si è mai visto e sentito. Abbiamo qualcosa di cui Putin e Xi non hanno mai saputo. Non c’è nessuno… quello che abbiamo è incredibile…”.
Donald Trump
Notizie.it 10 settembre 2020 Link
E cosa se ne farà?
Ho costruito... (Trump?).
Abbiamo qualcosa che... (abbiamo, chi?).
Quello che abbiamo è... (un segreto).
Nel come dovrebbe essere (ma non è, poiché Anti-Sistema) quando c’è un segreto, significa che qualcosa non va = non sei già più nel… Sistema.
Qualcosa è andato storto? Certamente.
Ma, nella nuova realtà che si manifesta, non esiste alcuna stortura, poiché le cose vanno sempre sostanzialmente come devono andare, originando dal nuovo punto di sospensione.
Per questo motivo fondante, allora, occorre tenere la “contabilità” del modus in cui ci si auto ritrova (se non si è sostanziali);
qualcosa che va tenuto a mente, riconosciuto, ricordato, memorizzato, etc. e richiamato attraverso il “segno” che tiene sempre in considerazione il luogo comune di provenienza = il cosiddetto Sistema.
Da cui, allora, sei nell’Anti-Sistema.
Se non succede questo fermo riconoscimento, di conseguenza l’Anti-Sistema viene ricordato ed osservato come il Sistema, quando sostanzialmente è proprio l’esatto contrario.
Hai presente il “film” L’invasione degli ultracorpi? Ecco.
Quando l’opera è conclusa, che cosa succede alla società? Il ricordare da un punto di sospensione, altro. Da un atteggiamento ad hoc.
Attraverso la memoria più opportuna, che prende inizio da un punto di raccordo a conseguire, tagliando “fuori” tutto ciò che costituiva il “prima”.
11 settembre: cosa guardare in televisione?...
DonneMagazine 11 settembre 2020 Link
Bè… era il diciannovesimo anniversario dell'11 settembre; di quel 11 settembre.
E, alla Tv la programmazione era perlomeno “miope”.
Dopo anni e anni di sentita partecipazione, ad un certo punto persino il famigerato 11 settembre (ciò che anche senza aggiungere l’anno, indica comunque quell’evento) è stato riposto in “cantina”.
Nel dimenticatoio.
Certo, non sono mancate delle esternazioni provenienti dalle sedi ancora maggiormente portate a fungere da megafono pubblico, tuttavia, l’essere “a Massa” ha sostanzialmente mollato la presa.
11 settembre, Rampelli: punto di non ritorno.
“Ogni anno l'11 settembre è il giorno nel quale l'Occidente è costretto a varcare il punto di non ritorno.
Il dolore e la memoria ciclicamente s'impuntano su quella tragedia immane nella quale furono spazzate via, insieme a migliaia di persone che drammaticamente hanno perso la vita, anche l'inviolabilità dell'esistenza quotidiana in tutto il pianeta.
Come in una guerra permanente e globale, con nemici invisibili e vili.
Nessuno si è sentito più al riparo. La paura prevalse e il terrore ce lo portiamo addosso da 19 anni. Anche oggi, che tentiamo di ricucire un dialogo sereno tra diverse civiltà nella speranza di sconfiggere gli estremismi religiosi e le dittature teocratiche, dobbiamo constatare che il modello di vita occidentale è stato geneticamente modificato da quell'evento.
Un pensiero va alle famiglie di tutte le etnie e religioni che in quel giorno terribile hanno perso i loro cari salutandoli la mattina come fosse una mattina qualunque. Non lo fu. Non lo è stata più…”.
Fabio Rampelli
Pol/Vlm Askanews 11 settembre 2020 Link
Come in una guerra permanente e globale, con nemici invisibili e vili… (esatto; tranne che la guerra “è già successa” e finita, anche se “ora” è commerciale = conseguente al disegno del vincitore).
Il modello di vita occidentale è stato geneticamente modificato da quell'evento… (allora, quell’evento è super partes rispetto a qualsiasi denominazione o parte planetaria = la “modifica” deriva ed indica proprio la parte nemica, invisibile e vile… che è la compresenza eco-dominante, nell’Anti-Sistema).
Sei nell’Anti-Sistema, dove c’è l’insana abitudine di trasformare tutto in “malattia”.
È allarme burnout da smart working: come sapere se sei a rischio e come evitarlo.
Pare che l’idillio sia finito. Lavorare da casa non è così bello come poteva sembrare all’inizio. E se prima ai piani alti ci si interrogava se fosse altrettanto produttivo, se il lavoratore facesse comunque il suo dovere anche lontano dall’ufficio, ora la questione è un’altra.
Pare che da casa si sia esagerato, tanto da parlare di burnout.
Bloomberg ha fatto i conti:
in media la giornata lavorativa dura da una a tre ore in più, si fanno più riunioni e si mandano anche più mail, almeno 8 al giorno fuori dall’orario di lavoro.
Secondo Forbes questo non è positivo neppure per i datori di lavoro…
Nicoletta Moncalero HuffPost Italia 12 settembre 2020 Link
Bè… il caso non esiste poiché “serve”, quindi:
come evitare il “bruciare” da smart working
se
ciò che continua a succedere è soprattutto “in memoria” di ciò (cosa/chi) che è sostanzialmente “già successo”?
Questo non è positivo neppure per i datori di lavoro… (appunto):
dunque, chi r-ac-coglie il valore aggiunto di tale massimo sforzo
se non chi ne è all’origine.
Ecco perché nell’Anti-Sistema si cura il sintomo e, al limite, la “causa”:
omettendo o rivelando continuamente
la ragione fondamentale eco-dominante.
Ecco perché non devi riconoscere (ricordarti) che sei nell’Anti-Sistema.
Ciò che continua a succedere evita in “buona” sostanza di portarti a “Fare…” 1 + 1.
Ok?
Laddove la rivelazione consiste nell’averti trasformato in una copia di te (“te”), che continua ad abitare in una società doppiamente rovesciata (dove 180 * 2 = un angolo giro completo o la “normalità”).
“Senti” un po’ come… ragionano.
Covid-19, in 6 mesi “spariti” 2.300 euro a famiglia.
A sei mesi dall'inizio del lockdown e dell'emergenza Coronavirus, il bilancio per il nostro Paese è ancora negativo:
tra marzo e agosto, le famiglie italiane hanno speso in beni e servizi oltre 2.300 euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 59,2 miliardi di euro di acquisti “svaniti” dall'avvio della crisi Covid-19.
A stimarlo è Confesercenti. Dopo il blackout di marzo e aprile, i consumi sono “ripartiti lentamente”.
Yahoo Notizie 13 settembre 2020 Link
Se le famiglie hanno speso meno, allora hanno risparmiato. Eppure… si registra un “ammanco”.
Sono “svaniti” dalle casse potenziali di cosa (chi)?
Come a dire che:
è previsto che ogni anno devi “spendere (consumare)” X + una certa percentuale di aumento congiunturale.
Qualora questo non succede, allora la contabilità Anti-Sistemica registra un passivo = il modo perfetto per “lavare denaro sporco”, ad esempio.
Peccato che a livello di eco-dominante, il denaro sia “solamente” quel concetto che si diparte dalla strategia che lo ha previsto, inventandolo di sana pianta, e rendendolo manifesto attraverso la pressione esercitata su ogni singolo livello della struttura in gerarchia “a valle”, in cui l’essere è non a caso “a Massa”, ossia, è massimamente ricettivo in tal senso.
Come un dispositivo “intelligente” e passivato, seppure funzionante.
14 milioni di italiani hanno ricevuto un sussidio anti Covid. Lo Stato ha speso 22,6 miliardi.
L’asticella è poco sotto quota 14 milioni:
13,9.
Sono gli italiani che fino ad oggi hanno ricevuto un aiuto anti Covid da parte dello Stato sotto forma di bonus, cassa integrazione e altre forme di sostegno. Una platea record per una spesa record perché lo Stato, attraverso l’Inps, ha stanziato 22,6 miliardi.
Giuseppe Colombo HuffPost Italia 11 settembre 2020 Link
Quindi, ti dicono che c’è un “buco” di quasi 60 miliardi teorici, e che lo Stato ha speso quasi 23 miliardi in concreti sussidi (per la gran parte a deficit e comunque a debito).
Daje a ride.
Attraverso tali “numeri”, la creatività finanziaria può fare i… numeri.
Ossia, può continuare ad inventarsi di tutto e di più, “sostenendo la ripresa”... in qualcosa che ha la forma di un’onda che ciclicamente continua ad abbattersi attraverso corsi e ricorsi (“crisi”), a cui non riesci proprio ad opporti, poiché l'accetti a livello di “credo”.
E quando qualcosa è giudicato come “norma(le)”, va da sé.
Ecco la sede ispirante del concetto di automatismo, che è stato ripreso e sviluppato (se non proprio evidenziato) anche da ciò che consideri solo “tecnologia”.
Ricordi?
“C’era una volta…” un certo atteggiamento che, a partire anche da un “semplice volo di uccelli” riusciva a r-ac-cogliere quel tipo di informazione che poi si trasformava in “predizione” = lettura delle “cose”, in una maniera sostanziale.
Una stupidata. Vero?
Tanto da non crederci per nulla al mondo.
Per queste cose c’è la “scienza”. No?
I “servizi”, come il “meteo”, che sino a tre giorni difficilmente sbaglia un colpo. Ergo?
Non ti sembra, forse, ancora la stessa “capacità”, ottenuta per via altra, ovvero, elitaria.
Anche lo sciamano costituiva una élite? Sì.
Ma... nell’accezione che ricorda, ormai, il tramonto di quell’atteggiamento, che attecchiva nella sua parte conclusiva in chi ne serbava ancora il ricordo (l’esperienza).
Quindi, lo sciamano incarnava lo stato potenziale di “lettura” dell’informazione ambientale, ma in uno stato ormai di avanzata “decomposizione”.
Invece, ciò che ogni “contadino” era (è) in grado di ricordare e farsene qualcosa, in termini di esperienza sul campo, rappresenta ancora più fedelmente tale capacità di interfacciarsi alla funzione ambientale di registro del “è già successo” e continua a succedere, o, storia del mondo comprensiva dell’origine.
Il prevedere non è tanto l’indovinare, bensì, segue da molto “vicino (in termini di significato)” il più proprio “calcolare”, su basi assodate e dunque funzionanti.
Qualcosa che l’esperienza rinsalda, la memoria rinfresca, il ricordo “Fa…” fertile ogni “campo” attraverso le idee, che si trasformano in pensieri, a cui consegue l’azione, in termini di ardire o… si può “Fare…”.
L’im-possibile consta, infatti, di tale capacità che diventa atteggiamento, da cui è im-possibile ogni “cosa”.
Covid-19: ripresi i test sul vaccino Oxford-AstraZeneca…
Gli enti regolatori britannici hanno dato il via libera alla ripresa della sperimentazione…
Euronews 13 settembre 2020 Link
Così come hanno pubblicitaria-mente “fermato” la sperimentazione, allo stesso modo l’hanno ripresa.
Ma “ora” sei al corrente e dunque “sai” che le autorità stanno lavorando “bene”, tenendo nella massima considerazione la salute pubblica.
Tria: “Sull'economia non ci stanno più capendo nulla…”.
Il governo italiano, e probabilmente anche altri governi europei, purtroppo danno l'impressione di non avere idea di cosa stia accadendo intorno a noi. Lo spiega… l'ex ministro dell'Economia, Giovanni Tria…
Adnkronos 14 settembre 2020 Link
Non è proprio il “caso” di entrare nei dettagli, poiché è più che sufficiente anche solo il “titolo”:
l'impressione di non avere idea di cosa stia accadendo intorno a noi…
Esatto:
sostanzialmente è proprio così, nell’Anti-Sistema.
Mentre, “di fatto” esiste ma non c’è ogni spiegazione di turno.
Un po’ come mettere la mano fuori dalla finestra, prima degli altri, per rendersi subito conto se piove o meno e, poi, andare pubblicamente a “fare le previsioni del tempo, per la giornata di oggi”.
Sei nell’Anti-Sistema, in una ri-sacca del potenziale, che si è forgiato attorno ad un centro portante che non esiste ma c’è:
non esiste, se “immaginato” attraverso ogni strumento Anti-Sistemico (compresa la mente, nella versione Anti-Sistemica o “di fatto”
ma
c’è, se “calcolato” attraverso l’atteggiamento sostanziale, capace di rendere utile l’informazione ambientale ad auto caratteristica sovrastrutturale frattale espansa o… esperienza storica originale del globo.
Qualcosa che, dunque, risolve il problema auto immobilizzante della cosiddetta “verità (origine)”. No?
Le “origini” ricoprono l’origine.
La verità dell’essere “già successo” è quella:
è una.
Ciò che continua a sopravvivere attraverso tutto, poiché l’ambiente ricorda, essendo memoria (esperienza).
L’ambiente è:
funziona.
E a sua volta ha una origine, con tutto ciò che consegue in termini di “contaminazione”.
È perlomeno (reso) “complesso” ricordare l’origine dall’origine, poiché nella convenzione del “tempo”;
allora il tempo non c’è ma esiste, costituendo quell’attrito capace di auto rigenerare ogni tipo di resistenza.
Laddove, ogni resistenza “è” la resistenza; così come qualsiasi razza di cane è un cane.
Tutto ha un inizio. Anche l’origine. Al di là (prima) della quale non c’è allora nulla? Sì.
Difficile immagine il nulla. Vero?
Già. Peccato che qualsiasi pensiero, se nell’Anti-Sistema e dell’Anti-Sistema, ricircola in tondo, sfericamente (poiché non tradisce la sua origine, in termini di ricordo o eco).
Ergo, non c’è nulla prima dell’Anti-Sistema? No.
C’è il Sistema.
E se il Sistema non esiste, comunque c’è… perlomeno in termini di potenziale contemporaneo.
Se qualsiasi tipo di scenario, manifestabile, può alternarsi o altro, va da sé che “prima” di qualsiasi manifestazione ce ne sarà sempre un’altra. Ancora un loop?
Non necessariamente; dipende da tale alternarsi o meno.
Qualcosa che si può anche fissare una volta per tutte. Perché no?
Allora, quale sarà mai l’origine di uno scenario manifesto? Quale la sua storia? Quali le implicazioni?
Tutto questo risiede nel potenziale o, se meglio preferisci, nell’infinita im-possibilità di auto rigenerare “mondi reali manifestabili”.
Dipende è la risposta, or dunque.
Ma non è quel tipo di dipendere, a cui sei abituato nell’Anti-Sistema; in tale accezione, il dipende è davvero la risposta.
Ok?
Da quale atteggiamento ti realizzi?
Oppure ti limiti a manifestarti, in quantità di carne da cannone.
Quale tipo di “destino” ti poni come meta od obiettivo? Puoi forse scegliere? No. Puoi decidere, però.
Se non ci credi, non hai fede in te, mentre probabilmente la riponi in qualcosa o qualcuno d’altro, motivo per cui nel durante non ne hai più per te, che sei divenuto “te”.
L’energia è un giogo a somma zero?
Sì, fintanto che ci sei “dentro”. Altrimenti, sei nell’ambiente che funziona, dell’infinito, della creazione che nulla toglie a niente né a nessuno, se non tutto quello che rimane “fuori” dal collo di bottiglia della realtà manifesta.
Qualcosa che rende, allora, gli universi paralleli molto più democratici dell’univocità o senso unico in cui ti misuri fisicamente:
comunque contemporaneamente
anche se pur sempre in gerarchia o, appunto, nell’Anti-Sistema a collo di bottiglia.
Questo Spazio (Potenziale) Solido (Io) condivide il contenuto; ricorda, in qualche modo, e trova il modo di “Farne…” qualcosa di sostanziale.
Qualcosa che sappia incidere anche in questa versione del reale manifesto, che è perfezione per quanto riguarda il funzionamento, a prescindere dal tipo di “dato” e dell’uso che qualcuno se ne fa, a discapito del “proprio” prossimo.
L’esistenza del termine “Dio”, significa che non esiste; c’è… cosa è “chi” se ne approfitta.
Il che rende evidente che si tratta di un progetto di “Dio” per il mondo (emerso) conseguente.
Qualcosa che dunque funziona, poiché la versione manifesta parte dalla “creazione”, che è l’arredo o il design della forma affiorata nel reale, come scoglio nell’oceano, che non corrisponde - però - al fenomeno dell’origine di tale funzionamento = l’ambiente che funziona.
Una realtà che rimanda tutto a “data da destinarsi” o indefinitamente se… l’atteggiamento prevede il controllo totale, per poter calcolare tutto.
Qualcosa che deodora come di “trappolone”, in quanto che contemporaneamente è precluso l’utilizzo della gran mole di “dato” ambientale, non visto che il “credo” ufficiale, sia scientifico, che religioso, che spirituale, etc. etc. etc. ti ritaglia “fuori” ovvero dentro all’Anti-Sistema, laddove vige il “di fatto” e tu sei “tu”.
In-somma, sono le solite cose.
No?
SPS (Io) insiste a… poiché ripetere aiuta.
Ma, come puoi “vedere”, in “te” non succede nulla, sostanzialmente. Perché? Perché sei continuamente auto deviato.
“E perché dovrebbe per forza di cose avere ragione SPS (Tu)? Chi è per…?”.
A quanto pare, per “te” SPS (Io) non è niente, nulla, nessuno. Lo si, persino, capisce.
Da cosa?
Dal risultato dell’evidenza. Quale? Quella che puoi “sentire” ma che “Fai…” finta di niente.
Ecco la sede del non esiste; c’è.
Sei come (in) una cassa di risonanza.
SPS (Io), allora, può agire in tal senso:
prendendo spunto dall’Anti-Sistema, “Facendo…” a meno di ogni componente radioattiva o “tossica”.
Allora, SPS (Tu) che cosa vuole?
Avere successo, fama, denaro, nomea, pubblico riconoscimento, onore, stima, menzione, passare alla storia, essere ricordato, figurare in ogni annale, essere un guru, formare un nuovo credo, etc. etc. etc.?
SPS (Io) persegue tutto, contemporaneamente.
Ti basta? È sufficientemente chiaro, evidente, sincero, lapalissiano?
Ci credi, “ora”? Ti fidi? Ci sei? Togliti dalla testa ogni dubbio, auto betabloccante.
Tutto quello che pensi è verità. Anche SPS (Io) ambisce a… Perché no?
Tu fai forse diversamente?
E allora, perché dovrebbe essere altrimenti?
Perché SPS (Tu) si proclama come “migliore”. Davvero? Migliore, di cosa/chi? Queste cose le hai “solo” nella testa e sono il frutto di un’auto depistaggio ultra secolare, sostanziale.
Frutto del “caso”?
Non proprio, come dovresti ormai “ben intuire”.
Essere sostanziale attraverso la percezione o auto decodifica dell’informazione ambientale o “sentire”, è una cosa che non è proprio come il più diretto ricordare attraverso la propria esperienza;
qualcosa che infatti ometti regolarmente di “Fare…”, poiché non ti sembra mai di avere quel tipo di valenza o im-portanza sufficiente e necessaria per auto convincerti di/che…
Di conseguenza, sei sempre “te” in questo Anti-Sistemico “di fatto” che, bada bene, non è altro che sostanziale ma alla propria maniera, essendo ancora punto di sospensione, al contrario di “te”, che ne sei il frutto (piano) e la conseguenza (memoria).
Fra non molto, SPS (Io) presenterà il Sistema delle Quote:
perché SPS (Io)
contaci seriamente
co-inciderà nella realtà manifesta
dunque
se sarà ancora Anti-Sistema, allora le Quote avranno “valore (economico)”
se sarà Sistema, allora le Quote avranno valore (memoria).
In ogni “caso”, avrai “solo” da guadagnarci.
Ricordi?
Prendere spunto dall’Anti-Sistema, sanificandone ogni parte tossica. Un po’ come il consueto esempio, dimostra:
dalle infrastrutture Rai, è possibile “Far…” passare qualsiasi altro tipo di segnale portante
per cui
non è necessario distruggerle o “Farne…” a meno.
Non si ritornerà nelle “caverne”, poiché ci sei già (ancora) “dentro”.
Andare Oltre è im-possibile e dipende da te oppure da “te”, laddove il discorso vale per ognuno degli oltre sette miliardi di individui popolanti la Terra “ora”, contemporaneamente.
Se ti sembra una assurdità, è perché hai la testa piena di ottusità auto devianti ed ammorbanti la “visione”.
SPS (Io) persegue tutto, perché tutto è nel potenziale (contemporaneo):
Suvvia. R-innovati sostanzialmente.
Anche tu vorresti tutto, ma... ti hanno insegnato a desiderare col freno a mano azionato = in gerarchia, uno per tutti e… tutti per chi ne possiede il controllo, sia “di fatto” che sostanzialmente, ovvero, sostanzialmente.
La banca si rompe quando va in bancarotta, proprio come una qualsiasi… barca, che allora ospita acqua sino ad affondare. Perché, invece, nell’Anti-Sistema la banca nonostante ogni “rottura”, rimane sempre funzionante?
Appunto, perché sei nell’Anti-Sistema, dove chi non muore allora si rivede, anche se non esiste ma c’è.
Sii sostanziale. Sii, or dunque, in te. A prescindere ed anzitempo.
Ne riesci a r-ac-cogliere la sostanza?
Si tratta di te; non di “te”.
Hai ogni riflettore puntato addosso:
dipende da te, ma se invece sei “te”… sei nella replica infinita, mentre la diretta “è già successa” e continua a dare luogo a “bis” senza tempo... né senso, per chi v’è dentro come se non ci fosse domani.
Ci “Fai…”? Oppure, ci “sei”. La seconda. Vero?
Ma vedi che non va bene.
Non è come sembra.
E anche se non capisci, non va bene? No.
Questa volta, va bene, perché stai probabilmente “sentendo”.
Come puoi annusare, è tutto al contrario, ma sostanzialmente. E ci credo:
sei nell’Anti-Sistema.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-245
“Riproduzione libera”.