Continuano le “analogie (frattali espanse = significato)” che meritano di essere fissate in SPS. Ad esempio.
“All’inizio degli anni ’50, le città tedesche sono state interamente ricostruite…”.
Rewind. La vera storia della Germania. Stagione 1, episodio 6
La campagna incominciata il 1º settembre ebbe termine il 6 ottobre con la resa delle ultime forze polacche; l'invasione della Polonia segnò l'inizio della seconda guerra mondiale…
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Cosa c’è di sostanziale in tali accadimenti?
Si tratta di due “inizi”:
il ritorno alla “vita”
e
il “via” alla guerra.
Di più, il tratto in comune è una certa organizzazione o addirittura “prevenzione (progetto)” che contraddistingue la storia di qualcosa che, invece, viene evidenziato in maniera alquanto “distratta”.
se Hitler invade la Polonia e in poche settimane l’ha già conquistata, significa che all’origine c’è una perfetta strategia che ha già previsto ogni mossa ed eventuale contromossa nemica.
Allo stesso modo:
se dopo soli 5 o 6 anni dalla distruzione totale, le città tedesche sono state interamente ricostruite… non significa, forse, che analogamente “dietro” c’è una perfetta strategia che ha già previsto ogni mossa?
“I fatti che vogliamo condannare e punire sono stati così premeditati, così malvagi e devastanti, che nessun Paese civile può tollerare che siano ignorati…”.
Processo di Norimberga – Rewind. La vera storia della Germania. Stagione 1, episodio 6
Come puoi notare, il termine “premeditazione” continua a ricorrere. Ergo?
“La gente vuole tornare a vivere. Guarda la spensieratezza che traspare dai film americani. Sogna auto, frigoriferi, televisori. E poi balli, famiglie felici, ragazze emancipate.
Negli anni 50, lavoro e benessere arrivano…”.
Rewind. La vera storia della Germania. Stagione 1, episodio 6
Quanto fa, “a casa tua”, 1 + 1?
Come consideri tale “velocità di ricostruzione”, alla luce dei tempi biblici a cui sei abituato, allorquando hai a che fare con opere pubbliche, decisioni politiche, considerazioni relative ad interessi trasversali, etc.?
Probabilmente, tendi a considerare quel periodo come eccezionale ed ogni sorta di luogo comune che hai in testa come relativo sempre e solamente all’Italia, arrivando a concepire che quando di mezzo ci sono gli Usa, le cose funzionano in maniera diametralmente migliore.
Vero?
Ma… l’Italia che credi di conoscere è il frutto di ciò che “è già successo” nel dopo “dopoguerra”; diciamo dagli anni 70 o 80, in poi.
Il frutto o l’esito di politiche post spartizione, che hanno continuato a spartirsi tutto = le briciole rimaste sul tavolo, dopo la “liberazione” del 1945.
Così come nell’anno 1939, non fu solamente la Germania ad invadere la Polonia, ma anche l’Urss.
Dunque, al fine di ricordare (riconoscere) la storia, occorre espanderne frattalmente ogni contenuto che, viceversa, usualmente rimane un “di fatto” = il campo d’azione di storici di professione, che considerano il processo storico senza alcuna possibilità di descrivere tutto attraverso la matrice sostanziale che, si sa… comporta lo stravolgimento del senso unico impresso proprio da chi ha già vinto e, dunque, ha tutto il “diritto” di andare a riscriverne la portata in termini di “memoria”.
Certo, non puoi considerare un vincitore migliore, poiché la parte avversaria risultava assai peggiore. Vero. Ma… questo non toglie che tale espressione:
“I fatti che vogliamo condannare e punire sono stati così premeditati, così malvagi e devastanti, che nessun Paese civile può tollerare che siano ignorati…”.
Processo di Norimberga – Rewind. La vera storia della Germania. Stagione 1, episodio 6
Tale espressione… vale in assoluto e soprattutto in termini di analogia frattale espansa = ?
Bé… da quel “momento” in poi, l’Europa diventa un asset “alleato”;
con il potere Usa che da oltre oceano, giunge wireless, a riorganizzare tutto.
C’è anche la ex Unione Sovietica, ma, ora che fine ha fatto?
È crollata, aderendo a quel modello capitalistico occidentale che con il cosiddetto “comunismo”, non dovrebbe avere nulla a che vedere.
E, invece… tant’è che, a prescindere da qualsiasi ordinamento sociale-politico-amministrativo, costituisce l’unica “variante” sempre disponibile in loco, non localmente.
Tanto che non fa alcuna differenza se si tratta di gusci esteriori del tipo monarchia, dittatura, democrazia, comunismo, fascismo, etc. poiché sostanzialmente si tratta sempre di un unico terreno coltivato a suon di “necessità” come denaro, da cui il lavoro, in gerarchia.
Stop.
Serve altro? Assolutamente, no.
Allora sono gli Usa il “male”?
Ancora una volta, no.
Gli Usa sono un potentato o sottodominio, che risponde come eco al diapason eco-dominante che, non esiste ma c’è… essendo tutto, Anti-Sistema (ovvero, una versione manifesta del reale potenziale).
È una recita colossale, che coinvolge ed abbraccia o, meglio, soffoca… il globo, senza alcuna esclusione (essendo una forza totale o punto di sospensione).
Qualcosa che, comunque, te ne puoi accorgere.
Quando si tratta di giudicare gli altri, chi si prende il diritto di ergersi a “ministro della giustizia”?
Chi… in qualcosa che è sostanzialmente tutto della stessa “pasta”?
Ad esempio, quale è - secondo te - il più ignobile dei genocidi, passato “di fatto” nel dimenticatoio?
Quello che vede l’intera umanità, alle prese col giogo Anti-Sistema (by compresenza eco-dominante).
Immagina che... ad ogni istante, chiunque muore sulla Terra, segue tale “destino” che, quindi, ha senso solamente se riesci ad espanderne il significato a livello sostanziale, attraverso la chiave di attivazione coerente dell’atteggiamento necessario ad auto decodificarne la trama.
Le Corporation hanno “responsabilità” nei soli confronti dell’azionariato:
sono persone non fisiche
che
hanno l’intero globo a disposizione
al fine di “stringere affari” tra di loro.
Anche gli Stati e le Istituzioni sono entità giuridiche che, dunque, non esistono ma ci sono.
Come IA...
Mentre tu ci sei ma non esisti, sostanzialmente… tale organizzazione del mondo, ti ha… “di fatto”, ossia, facendoti sprofondare nell’unico senso di percorrenza “logico”, impresso in società;
così come quando vedi in Tv un passaggio obbligato dentro al quale può passare una pecora alla volta, al fine di passare dal “tosatoio” di turno.
L’essere in gerarchia, significa che qualcuno può condizionare incondizionatamente tutto ciò che finisce, in tal modo, “a Massa”.
E... lo può fare, addirittura, senza che la società se ne renda conto, poiché considerato “normale”, anche quando è un’assurdità a cui ci si può comunque abituare, essendo ogni individuo come un libro aperto, per chi costituisce una fissa continuazione sempre organizzata, che può eseguire sempre della prevenzione, a differenza di chi, altresì, ogni volta muore come se non ci fosse un domani, dando luogo ad un de-flusso continuo che si auto resetta, mentre la gerarchia rimane essendo come IA o persona non fisica, in grado di superare ogni filtro che pone termine all’esperienza in vita, singolarmente ma non contemporaneamente.
Infatti, è proprio tale potenziale contemporaneo che viene anzitempo, preventivamente riorganizzato di volta in volta, attraverso l’auto convincimento d’assieme, in termini di educazione, stile di vita, consuetudine, usi e costumi, nonché… novità vs storia, progresso, scienza, religione, spiritualità, arti e mestieri, società, etc. etc. etc.
Così, sei certo che Hitler abbia pianificato in tutto e per tutto l’invasione lampo della Polonia, ma, passa in secondo piano, sostanzialmente, il fatto che la Germania dopo pochi anni dall’anno zero fosse già stata ricostruita (almeno nella parte Ovest) ad immagine e somiglianza della società Usa, però.
E anche se oggi ti sembra che la tradizione germanica sia stata conservata, bada bene che è stata anch’essa… “ricostruita”, passando dal relativo svuotamento subliminale, che non si può nemmeno prendere in considerazione, poiché… complottismo.
È nel modello capitalistico che non ci sono differenze sostanziali.
Persino quando si narrava di autarchia, era sempre il “soldo” ciò che rimaneva stabile e coerente, ovvero, centro di gravità permanente.
Ok?
Senza tale “necessità”, il mondo è libero di trovare un diverso punto di approccio ed approdo al reale manifesto.
Come se tale versione di reale fosse una eterna mano di “Monopoli”, che continua a succedere poiché “è già successo” che… tutto è finito nelle mani di chi ha vinto, ma, non vuole saperne di decretare la parola “fine”, poiché in tal modo finirebbe quel vantaggio che ha accumulato nel corso del “tempo”.
A Monopoli come fa a finire, ogni volta? Vatti a ripassare il regolamento. Soprattutto, questa parte:
lo scopo del gioco è l'acquisto del maggior numero possibile di lotti in modo da far pagare i giocatori che si fermano sopra la proprietà e mandarli in bancarotta…
Link
Alla “fine”, ne rimane uno solo.
Ma chi vince, può decidere di procrastinare potenzialmente all’infinito la “mano di gioco”.
In che modo?
Fungendo da Banco, che presta (con “interesse”) denaro a chi ne è rimasto sprovvisto, ma, continuando a “giocare” ha sempre la “necessità” di averne, al fine di… che cosa, se non continuare a…
In un eterno riflusso che sostanzialmente viene scambiato per ciò che “di fatto” illude a pensare, immaginare, credere, etc.
Essere nell’Anti-Sistema, significa che si è “dentro” a qualcosa, nel senso che è come a teatro:
ognuno nella “propria” parte
mentre, contemporaneamente, è il “teatro” a decidere di continuare a mandare in onda la medesima “opera”, giunta all’ennesimo bis per interesse di p-arte, in tale proprietà privata.
Ecco il senso sostanziale di ogni “servizio”. Di una versione del mondo progettata per chi se ne può approfittare (ha denaro), in qualsiasi luogo decida di andare...
Chi è l’azionariato?
Qualcuno che sfugge, poiché ne ha tutto l’interesse, lasciando il resto alle prese con domande ataviche senza risposta, che fungono da braccialetti elettronici per il controllo da remoto dell’essere, così, “a Massa”.
L’essere in gerarchia prevede che il vertice non esista anche se c’è.
È solo essendo sostanziali, che avviene l’auto decodifica dell’informazione ambientale.
Altrimenti, “di fatto”… continuerà a succedere l’Anti-Sistema.
Come si fa? Cosa si deve fare? In che modo posso allora muovermi?
“Fai…” essenzialmente attenzione:
si tratta di atteggiamento
non
di… istruzioni.
Il potenziale è contemporaneo.
Devi “sentire”. Non si tratta di “sapere”, bensì di ricordare, passando dalla deduzione o sostanza (appunto, una forma di atteggiamento).
Il “di fatto” non è il sostanziale.
Il sostanziale è tuttora come le piramidi (non certo per la forma, bensì, a titolo di esempio o meglio di analogia frattale espansa), prima di essere riportate alla luce, dopo essere state sepolte dalla sabbia del deserto, ergo, dal disinteresse generale.
Ecco perché “ora” il sostanziale è come una lingua sconosciuta.
In una versione del mondo, assolutamente polarizzata (alto, basso, magro, grasso, su, giù, dentro, fuori, nord, sud, est, ovest, etc.)… è stato drenato, preventivamente, il senso sostanziale dell’atteggiamento sostanziale.
Qualcosa che ti viene ambientalmente rammentato, ma… non hai mai “tempo” per…
Ecco perché continua a succedere, sostanzialmente:
Hitler invade la Polonia in poche settimane
le città tedesche dopo pochi anni sono già ricostruite
le Torri Gemelle hanno lasciato il posto ad un’unica costruzione…
Anzitempo ed a prescindere = tutto è organizzato, poiché preventivato, essendo un progetto con tanto di strategia interconnessa da “a monte”, in gerarchia, verso ad “a valle”, in loop.
Ecco non tanto “dove vivi”, ma perché e dunque “come sopravvivi”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-204
“Riproduzione libera”.