Quando “sei” in un foglio elettronico (ovvero, in qualcosa che credi essere l’unic3 tipo di realtà “sostenibile”), di fatto, ogni cella è come un3 singolarità o residenza o conto corrente o codice fiscale, etc.
Nel “foglio” sei sostanzialmente 1- previst3, 2- controllat3, 3- auto suddivis3 e 4- appartenente ad un luogo comune che è 5- in gerarchia.
Laddove, tale “spazio” è globale e fisic3, per quanto riguarda ogni aspettativa o “destinazione d’uso” e... non locale ma ubiqu3, per quanto riguarda il significato, l3 portanza, l3 stato di fatto:
ecco, allora, “te” e te
ecco, allora, l3 creazione e “Dio” o l'essere Big Bang o artifizio.
In un3 “cella” sei dentro ad un3 “formula”, ma, non sei (più) “formulare”, auto imbevendoti di ciò che ti passa il... “convento”.
Smartphone in auto: ritiro immediato della patente per una settimana…
Ezio Notte Motor1 31 luglio 2019 Link
Come (forse) puoi “vedere”, in cella (nell’AntiSistema) ti sembra che non rimane altro da fare che continuare a sorbirti tale tipo di “destino”.
In cella, ogni cella fa parte del luogo comune che può subire ogni genere di “mutazione”, allorquando da “a monte” l’essere “pilota” d3l vertice… l3 decide anche e soprattutt3 per “te”.
In un3 simile infrastruttura, vale il discorso – sostanziale – del dare il “La” ad ogni e qualsiasi evento, attraverso il principio dell3 “valanga”:
grazie al rilievo
basta gettare giù per l3 scarpata anche solamente un sassolino, ovvero, un’idea che funge d’auto ispirazione altrui che
ricorda sempre
si/ti ritrov3 sempre “a Massa” (per tale motivo o ragione fondamentale).
In cella, persino l3 memoria ne risente, avendo sempre un orizzonte degli eventi che corrisponde a ciò che “serve” all’essere status quo, al fine di continuamente auto prosperare, non importa come né perché (ovvero, ciò che “a valle” diventa ad esempio l3 storia, che è deviazione standard nel “qua, così”).
Nell3 cella c’è un3 “formula”, previst3 proprio per ricalcolarti automaticamente e a prescindere da ciò che (ne) pensi;
non rendendoti minimamente conto di ciò in cui sei e che accade puntualmente allorquando credi di essere in vita, esistere, respirare, godere dei tuoi pieni diritti, etc. etc. etc.
Insomma, sei in cella, nell’AntiSistema.
Proprio come il “tu3” conto corrente, ch’è un numero nell’organizzazione che contiene “tutt3”.
Per ciò, quando un3 farfalla sbatte l3 ali in Cina, ti succede qualcosa, a prescindere da dove credi di essere o ti ritrovi nel/sul Pianeta.
E, quando sei in tale maniera, allora di/in conseguenza esiste ma non c’è assolutamente il concetto di “distanza” che, per altr3, insiste e sussiste in termini di fisic3 “credo”.
Alias, qualcosa di indubitabile se continuamente ripercors3 in lungo ed il largo, senza mai penetrare in profondità, in termini di significato = che cosa significa:
è già success3
e, dunque (logic3 e consequenziale)
continua a succedere
in che modo?
Sostanzialmente = persino a prescindere da ciò che il livello di/in superficie ti fa continuamente credere di… avere capit3 ma assolutamente che non ricordi proprio in termini di “fartene qualcosa sostanzialmente”.
Nel foglio elettronico, wireless, sei sempre più auto isolat3 ed auto isolante, fungendo anche da tessuto interconnettiv3 al fine di portare avanti essenzialmente il piano del divide et impera, per/da parte di cosa “è” ch3 non esiste; c’è.
Infatti, quando credi di “comprendere”, che cosa stai facendo in realtà?
Stai uniformandoti all’essere luogo comune o spazio ove è dispost3 e collocato funzionalmente il “foglio elettronico”, che non ti lascia altr3 “luogo comune” se non tutt3 ciò che credi di poter disporre e/o calpestare.
Te ne accorgi, di più, quando sei o vai nell3 “grande città”, laddove tutt3 è più esasperat3 e quini intellegibile (se sei dall’atteggiamento “formulare” e, bada bene, non dall’atteggiamento che l3 formula nel foglio ti suggerisce di fare).
Ecco(ti) l'immagine del mostr3, che ti ha, schiacciandoti l'occhiolin3.
Quindi, se hai presente che cosa fa, potenzialmente, un qualsiasi foglio elettronico… ecco che, di fatto, stai anche ricordando che cosa significa ciò che continuamente va ad auto caratterizzare e circostanziare anche la “tu3” vita (nel) “qua (così)”.
Se non ti fosse chiar3 l'entità (cosa/chi) di ciò che ti ha, nell'AntiSistema, riguarda(ti) meglio e fattene un3 ragione:
No?
Ad immagine e somiglianza non ti dice proprio nulla (oltre a tutt3 ciò che ti ripeti in termini sterili AntiSistemici) sostanzialmente e persino materialmente?
C’è bisogno di decidere se esiste anche tale “piano” di analisi del reale manifest3?
Certo che sì.
Eppure, “tu” tendi a conseguire, poiché già consegui, credendo che tuttavia sia tutt3 ciò che è im-possibile “Fare…”, non sfiorando(ti) nemmeno l’ambito del potenziale contemporaneo che, tra l’altr3, anche il foglio elettronico descrive a pieno, nonostante l’essere “in cattività” che di fatto blocca in ogni modo il processo di memoria invers3, che auto comporterebbe il collasso dell3 forma reale AntiSistema.
Stai dunque difendendo qualcosa, che “è” qualcun3.
E l3 stai facendo sempre per timore di… per paura che il cielo ti cada in testa.
Ossia, nell’ansia continu3 di “perdere tutt3”.
Anche se si tratta di “perdere che”?
I “tuoi” valori?
Ciò che ti contraddistingue.
Ciò che essenzialmente permette all’infrastruttura AntiSistema di continuare a sussistere, auto insistendo in “te”.
Sì, perché… sei proprio “tu” il carburante, l3 pila nucleare, il punto di fusione/fissione controllat3 dal/nel punto di sospensione o processo pilota, che da “a monte” essenzialmente ti ha.
Sei dunque senza via di scampo?
Assolutamente no.
Perché?
Perché… tutt3 ciò “vale” se (se) sei sempre nell’AntiSistema (nel “foglio elettronico”).
Altrimenti, nisba = è divers3, essendo il potenziale in-finit3, ossia, un3 sorta di pozzo di S. Patrizio da cui puoi estrarre e manifestare di tutt3 e, sopra a tutt3, di più (Oltre Orizzonte).
“Ora”, il modo per auto realizzare ciò, passa attraverso 1- l’essere collo di bottiglia (in gerarchia), oppure, 2- l’essere dal potenziale contemporaneo (che prevede di essere dall’atteggiamento “formulare”). Ergo:
ecco(ti) in un “piano di lavoro” governat3 e permess3 da “Dio” Re
oppure
ecco(ti) in te stess3, laddove ognun3 contemporaneamente l3 “è” (qualcosa che non riesci nemmeno ad immaginare, poiché da “sempre” all’interno di un3 mente sempre più “razional scientific3-religios3”).
In ciò che si è puntualmente auto concepit3, sulla scorta dell’ordine nell’ordinamento che non esiste; c’è (ma che puoi intuire e dunque auto decodificare significativamente).
Huawei: ricavi primo semestre salgono a 58 mld$ nonostante black list Usa.
Huawei ha annunciato i risultati finanziari del primo semestre del 2019 che vedono i ricavi salire del 23,2% a 58,34 miliardi di dollari…
"Grazie alle solide basi che abbiamo posto nella prima metà dell'anno, continuiamo a registrare una crescita anche dopo esser stati inseriti nella black list Usa…
Manterremo la rotta e continueremo a investire come previsto. Quest’anno investiremo un totale di 17,45 miliardi di dollari in attività di Ricerca e Sviluppo…".
Liang Hua
Daniela La Cava Finanza.com 30 luglio 2019 Link
Nonostante “tutt3 sembra cambiare”, sostanzialmente tutt3 si trasforma, ovvero, auto riconferma l’essere squadra che vince e che quindi (non) cambia.
E... quando non sai di cosa (chi) si tratta, allora l3 prendi come se fosse fenomeno “natura(le)”.
Vero?
Per cui non te ne “Fai…” nulla, continuando a soprassedere in termini di inerzia (nonostante ogni apparenza o “idea/disegno” che ti fai, sull’onda dell3 speranza di “migliorare”).
Vuoi il “disegno frattale” di ciò che “è già success3” e dunque – se non “Fai…” nulla – sostanzialmente continua a succedere?
Eccotel3.
L'Isola di Henderson è sommersa dalla plastica.
Nel 1988 l'isola di Henderson, sperduto e disabitato atollo nel Pacifico, fu iscritta nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità per il suo habitat "praticamente immacolato".
Oggi è sepolta sotto una montagna di rifiuti che arriva dal mare e che gli scienziati non sanno come fermare…
Nonostante sia praticamente sperduta, a causa del bizzarro gioco delle correnti oceaniche, si ritrova con una delle più alte concentrazioni di rifiuti di plastica al mondo.
"Abbiamo trovato detriti da quasi ovunque…", ha raccontato Jennifer Lavers, ricercatrice australiana che il mese scorso ha condotto una spedizione sull'isola.
"C'erano bottiglie e lattine, tutti i tipi di attrezzature per la pesca e detriti che venivano da qualsivoglia Paese: Germania, Canada, Stati Uniti, Cile, Argentina, Ecuador...
È davvero un segnale:
ogni Paese deve proteggere l'ambiente, anche nei luoghi più remoti…".
L'isola di Henderson si trova al centro del cosiddetto vortice subtropicale del Pacifico meridionale, un gigantesco vortice oceanico che ruota in senso antiorario e scende lungo la costa australiana per risalire lungo quella sudamericana.
Questo vortice è una benedizione per l'atollo perché vi trascina nutrienti che contribuiscono alla proliferazione delle colonie, una ricca fauna selvatica e gli uccelli marini (gli atolli tendono ad avere una scarsa varietà di specie, quella di Henderson invece ha una tale diversità che l'ha fatta inserire nel 1988 nella World Heritage List dell'Unesco proprio - si legge sul sito- per il suo "eccezionale valore universale").
L'isola ha preservato la sua bellezza eccezionale, con le sue spiagge di sabbia bianca, rocce calcaree e una ricca vegetazione praticamente intatta. Ma da anni il vortice, come su un tapis roulant, porta verso l'isola anche enormi quantità di plastica.
La scienziata ha fatto la sua prima spedizione a Henderson nel 2015 e ha trovato 700 pezzi di plastica per metro quadrato, la più alta concentrazione al mondo.
Ad aggravare la situazione, il fatto che il moto ondoso frantuma i rifiuti fino a renderli quasi un pulviscolo, praticamente invisibile e molto difficile da raccogliere.
Ma gli uccelli e le tartarughe lo ingeriscono.
Il mese scorso Lavers ha organizzato sull'isola una raccolta di residui che, in due settimane di lavoro, ha consentito di raccogliere sei tonnellate di plastica. Ma è stato "straziante" - ammette - vedere come il lavoro venisse vanificato come in una sorta di 'fatica di Sisifo':
"pranzavamo e vedevamo che l'oceano portava boe, pezzi di corda e dei rifiuti…".
Questa esperienza... dimostra che pulire le spiagge non è la soluzione:
si deve "chiudere il rubinetto e restringere sempre di più l'uso della plastica monouso nel mondo.
C'è così tanta plastica nel mondo che bisogna evitare che aumenti ancora di più…".
Agi 30 luglio 2019 Link
È davvero un segnale... (sì: frattale espans3 o, meglio, significatività).
E in tale “(potenzialmente etern3) durante”, in che cosa ti auto ritrovi impantanat3?
Ad esempio…
Niente più panino da casa nelle mense scolastiche. Lo ha deciso la Cassazione.
La Cassazione ha deciso:
niente più panino da casa da consumare nelle mense scolastiche.
Finisce così una lunga battaglia iniziata nel 2014 e promossa da un comitato di genitori di Torino, che chiedevano che i loro figli potessero consumare a scuola il pranzo portato da casa.
Nel giugno di tre anni fa la Corte d'Appello di Torino aveva accordato loro ragione.
Una posizione non condivisa dall'amministrazione guidata da Chiara Appendino, che aveva deciso di ricorrere contro la sentenza della Corte d'Appello.
Anche il Miur aveva presentato ricorso.
"Il comune di Torino - aveva spiegato la sindaca - ha fatto ricorso in Cassazione contro il cosiddetto 'diritto al panino' , la libertà di scegliere a scuola tra pasto da casa e pasto della refezione comunale perchè crediamo in questo servizio come la migliore scelta per i nostri bambini…".
Appendino ribadiva, inoltre, il servizio "educativo, pedagogico e sociale del servizio mensa…"…
Gli effetti della scelta del pranzo da casa fatta da moltissimi genitori si sono fatti sentire nel corso degli anni:
a gennaio 2018 ammontava a circa un milione in meno anno il numero di pasti consumati dai bambini torinesi con una conseguente ricaduta anche sulle società che gestiscono il servizio…
Più di un italiano su quattro (26%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 380 milioni all'anno per due milioni e mezzo di studenti, nella sola refezione della scuola dell'obbligo.
È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè.
Una netta maggioranza del 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più…
C. Caratto - P. Giorgi Agi 30 luglio 2019 Link
Chiedevano che i loro figli potessero consumare a scuola il pranzo portato da casa… (ma… quale pretesa, per “Dio”? Chi si credono di essere?)
Crediamo in questo servizio come la migliore scelta per i nostri bambini… (certamente, laddove “i nostri bambini...” fanno parte di un disegno “superiore” che sostanzialmente opera trasversalmente in modo da utilizzare tutt3 facendo credere 3l contrario)
A gennaio 2018 ammontava a circa un milione in meno anno il numero di pasti consumati dai bambini torinesi con una conseguente ricaduta anche sulle società che gestiscono il servizio… (ecco il punto di sospensione sottoDomin3 = l’interesse che smuove tutt3, conseguentemente, in gerarchia)
più di un italiano su quattro (26%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche… (e tale è l3 realtà. Eppure, devi fare i conti con chi ti amministra “democraticamente”. Qualcosa che fa quadrare tutt3 per mezzo di un3 logica altrui)
una netta maggioranza del 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più… (71 Vs 12 non è male e in democrazia deve fare l3 differenza. No? Eppure quando chi decide non sei tu, allora devi solo che obbedire. Ti sembra qualcosa di “eco sostenibile”? Di giust3? Allora, che “Fai…” ogni volta? Niente).
Sei laddove “i numeri non contano più niente”, in termini di centro di comando e controll3 sostanziale (gerarchia e punto di sospensione “pilota”).
Hai voglia a manifestare per strada o sul Web. Hai voglia a sperare. Hai voglia a fare qualcosa…
Infatti, non si smuove foglia senza “brezza”.
Ovvero, che cosa (chi) significa?
“Fai… di andare oltre all’essere retoric3. Vai, allora, Oltre Orizzonte = “qua” ma non “così”).
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2603
“Riproduzione libera”.