martedì 2 luglio 2019

Analfabeti: si diventa o si ritorna e quindi si è.



Che cosa significa - che cosa (chi) indica - anche il termine “analfabetismo”, in termini di significato e/o quintessenza?
Le “cose” puoi chiamarl3 come meglio credi, ma, rimangono ciò che sono, ovvero, che indicano poiché significano; proprio come quanti d’informazione o, meglio, come memoria ambientale che completamente ti sfugge se (se) sempre (nel) “qua (così)”. 
Le “cose” puoi auto suddividerl3 in quanti livelli tendi a (non) prendere in considerazione, eppure, c’è perlomeno un ambito che non corrisponde ad alcun “livello”.
Quale? In “buon3” sostanza, si tratta di un3 famiglia...
ciò (cosa/chi) non esiste; c’è.


Ad esempio, l3 “teoria” SPS.
Ossia, quel “qualcosa” che – appunto – (non) fa parte di un livello, bensì, che ne permea l’assolut3 campo scenico, “dall’Himalaya alla fossa delle Marianne, dal dentro al fuori e viceversa...”. 
E, ambiti (o grandi concentrazioni di massa, punti di sospensione) simili, fungono da dis-attivant3 del campo singolare di coloro che vi fanno parte, anche se molto spesso convint3 del contrario, in termini di “analfabetismo funzionale”. 
Il (non) capire è (in) un3 questione secondari3, tuttavia, quando si tratta, di più, di 1- accorgersi e quindi 2- ricordare. 
Ovvero, quando tale scala di misurazione assume i connotati del livello di totalità “non esiste; c’è”. 
Non è un caso che, infatti, chi deve aprire completamente gli occhi, non sei “tu” bensì è proprio SPS (Io), in quanto che… prendere del tutt3 coscienza di quanto sia profonda l3 tana di Bianconiglio, fa davvero “paura” e lascia assolutamente “di sasso”. 
Non ti ci puoi mai (mai) abituare, se ancora ci sei.
A fronte di un3 presa d’atto simile, ti si apre un baratro davanti/sotto ai piedi e ti scopri costantemente su un3 linea di demarcazione che funge da area spartiacque, ma, non nel modo che ritieni usualmente;
sì, in quanto che… l3 “profondità” a cui ti espone l3 possibile “caduta”, riguarda sostanzialmente un valore assolut3/totale che nemmeno più riesci ad immaginare, poiché (non) risulta im-possibile.
Ecco l3 palude silenzios3
Ecco il “qua (così)”. Ecco(ti) nell’AntiSistema, ovvero, ecco l’AntiSistema.


Equazioni del tipo “(non) risulta im-possibile = reale univoc3”, equivalgono all’essere sprofondat3 - od avere dato permesso/luce, -nell/all’AntiSistema.
E quando qualcun3, nonostante tutt3, se ne accorge ancora… ecco il Carmelo Bene di turno, che dà del “morto” all’intero pubblico che esiste ma non c’è, sostanzialmente, “lì” davanti ad esso, e che per molto molto meno, in ogni altro ambito l’avrebbe immediatamente denunciato per calunnia ed atteggiamento irrispettoso essendo, l3 società, basat3 sul fondamento del “rispetto altrui (in teoria e secondo legge sia religios3 che sociale)”. 
Ed ecco il punto (di sospensione):
sei in qualcosa che ha “forma” di un cert3 tipo, in base a ciò che sai poiché ti ripetono sin da quando eri infante
e pur tuttavia
riscontri continuamente che non è affatto “così (qua)”
poiché tale forma di status quo si basa ed affonda nel “ricatto ambientale”.
Infatti, l3 scenario di s-fondo è assolutamente da infarto e davvero non si riesce a distinguere differenza sostanziale tra 1- l’essere diventat3 tanto zombie e 2- l’essere sempre stat3 zombie.
Laddove l’essere differenziale (sostanziale) può essere, 3- essere zombie poiché zombiezzat3 (da cosa/chi assolutamente sfugge, poiché facente parte dell3 “famiglia” endless, che non esiste; c’è).




Quindi, quando c’è qualcosa che sfugge assolutamente, quest3 tende ad essere pernicios3 piuttosto che irrilevante, come ritieni che sia tutt3 ciò che (non) appartiene a tale livello dell’im-possibile e dunque dell’in-immaginabile. 
Ergo, stai pur cert3 che il livello “Dio”, dunque, incarna ed esprime (denuncia) giustappunto 1- un essere terribile che si approfitta continuamente del proprio “potere” sull’interezza venutasi ed andatasi a ri-creare, ad immagine e somiglianza o causalmente, e, 2- un essere sostanzialmente auto indicante e dunque facente parte (nonostante tutt3) del campo informativ3 ambientale, ch’è neutr3, neutrale (ma anche contemporaneamente) neutralizzante (in funzione di cosa “è” ch3 si ritrova causalmente al posto di pilotaggio dell’infrastruttura Spazio Sostanza, sempre in ascolto dell3 voce che si fa riconoscere, avendone gli “attributi” in quanto a “Comanda Padron3…”).
Che cos’è l’analfabetismo funzionale e perché riguarda la metà degli italiani.
Il 47 per cento degli italiani, pur sapendo leggere e scrivere, non riesce a comprendere le informazioni e a interpretare la realtà.
Ma chi è un analfabeta funzionale?...
Luca Serafini  27 Febbraio 2019 Link
Non riesci a comprendere le informazioni e a interpretare la realtà... (ver3).
Aprendo gli occhi, SPS (Io) si accorge sempre di più del tipo di “panorama (univocizzat3)” in cui sei (nel) “qua (così)” o AntiSistema. 
E… credici, davvero si tratta di percentuale che sfiora il 100 per cento o l’assolut3. 
Altro che 47 per cento.
Infatti, se a tale cifra aggiungi anche il livello Dsa, il modello Idiocracy, il rincoglionimento previst3 all’interno dell’obsolescenza programmat3, il divide et impera, il tipo di alimentazione globale, gli usi e costumi, l3 stress, ogni sostanza inquinante e/o dopante (droga il-legale), l3 malattia/paura, ogni religione, l3 politica, il gossip, l'al di là, il “futuro”, etc. etc. etc. di/in conseguenza parti da un3 base perlomeno dell’80 per cento, sino a spingerti al 90 ed oltre.
Laddove il 100 per cento corrisponde ad un3 società assolutamente globalizzata ed auto globalizzante (fagocitante tutt3), in cui tutt3 sembra “norma(le) nonostante… tutt3. 
Qualcosa che, allora, funziona in base a tale differenza di potenziale... che deve esserci al fine di sfruttare ogni esistenza “in vita”, come se fosse carburante fossile/organic3 ad altissimo livello di eco compatibilità ambientale. 
Un3 “pila” umana, infatti, dura anche potenzialmente un secolo e, poi, quando è il “momento” ritorna ad essere “cenere/polvere” come se nulla fosse. 
Quindi, a tale (non) livello è già stat3 risolto il “problema” degli inquinanti
“Tu” sei, allora, come ceppo d’insalata che continuamente può essere recis3, tanto poi ricresce sino a quando ritorna materiale per mantenere fertile l3 terra.
Aprire gli occhi significa “essere (come) SPS e nonostante… stupirsi ancora di quanto sia davvero vicin3 al 100 per cento il livello usuale di (non) accortezza”.
Renderti conto di quanto il “contagio” abbia già colpito tutt3
E… per qualche motivo, SPS (Io) riesce ancora a “leggere sostanzialmente l’ambiente”. 
Vuoi vedere che, allora, SPS (Io) è come un drone per il monitoraggio che, semplicemente, svolge il “proprio” compito. 
Ovvero, vuoi vedere che è come redigere un report quotidiano, relativamente all3 situazione “ambiente”, che deve essere per forza di cose assolutamente esauriente o meglio veritier3, in quanto a relazione che serve a cosa/chi si preoccupa necessariamente di auto manutenere il proprio vantaggio (ciò che credi essere business) nei secoli dei secoli, amen.
Ecco che, allora, avrebbe senso l’auto esistenza di SPS (Io) all’interno di qualcosa assolutamente polarizzat3 e dunque in-capace di controllare integralmente ogni processo di auto de-flusso o situazione ad hoc, in loop, in/per retro ingegneria dis-funzionale.
Ecco, di/in conseguenza, che tale “report (quotidiano)” corrisponde a quel livello che non è “un” livello, ma, “il” livello che compete all’essere verità assolut3 al di là di ogni paravento di fatto, tendente ad auto renderti come singolarità “a Massa”, in qualcosa dove il concetto di “stalla” è stat3 superat3 da quell3 di “casa”, così come dall3 schiavitù sei già passat3 al “diritto del lavoro”.
È come sbucare in superficie. Piuttosto che languire in “profondità”.
Non si parla in questo caso di persone incapaci di leggere o fare di conto, piuttosto di persone prive “delle competenze richieste in varie situazioni della vita quotidiana”, sia essa “lavorativa, relativa al tempo libero”, oppure “legata ai linguaggi delle nuove tecnologie”, precisa Simona Mineo, ricercatore Inapp, l'Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (ex Isfol).
Chi è analfabeta funzionale non è incapace di leggerema, pur essendo in grado di capire testi molto semplici, non riesce a elaborarne e utilizzarne le informazioni…”.
Un monito che riguarda gli italiani tutti perché, come conferma all'Espresso Friedrich Huebler, massimo esperto di alfabetizzazione per l'Istituto di statistica dell'Unesco:
“senza pratica, le capacità legate all'alfabetizzazione possono essere perse anno dopo anno…”.
Come a dire che analfabeti non si nasce ma si diventa
Link
Quindi, che ti sei già pers3, quando ti sei dis-pers3? 
Bé, che cosa (chi) “è già success3”?
Non ricordando(l3), auto implodi, contenendo solamente ciò che passa il convento, poiché, come (in) ogni forma di “allenamento” si irrobustisce quell3 parte più soggett3 all’essere preda (target) oppure oggetto di attenzione, preoccupazione, ambizione, etc. di cosa “è” che nemmeno tendi a rilevare in quanto tale. 
Un essere che l’ambiente riflette, però, anche se non esiste; c’è, poiché (nel) “qua” tutt3 lascia tracce di sé... che l3 capacità frattale espansa o caratteristica globale provvede sempre ad “esaltare”, anche se tu sei “tu” e quindi non te ne avvedi assolutamente.
Ecco il ver3 "analfabetismo funzionale":
tutt3 serve. 
L’analfabetismo di ritorno ha dunque effetti determinanti sulla capacità di un soggetto di esprimere il proprio diritto alla cittadinanza (dal voto al diritto all’informazione, alla tutela sul lavoro ecc.) e di potersi inserire socialmente in modo autonomo
Link Insomma, continui a capire (dimenticare) Roma per toma...
Il nudge ci renderà migliori? Una rivoluzione gentile nel campo delle decisioni.
La teoria dei nudge, termine traducibile in italiano come “pungolo”, ha rivoluzionato l’economia classica e contribuito al consolidarsi di un nuovo campo del sapere, l’economia comportamentale.
Un nudge è, in sostanza, un intervento che indirizza una scelta in modo più positivo alterando il contesto in cui essa viene presa.
Dalla sua definizione ad oggi ha acquisito sempre più rilevanza, tanto da valere il Premio Nobel per l’Economia 2017 proprio al suo ideatore, il professor Richard H. Thaler (Premio Nobel per l’economia 2017).
Ma cosa rende questo approccio così innovativo?
Ripercorriamo le sue origini con esempi pratici per comprenderne portata e potenzialità.
Siete al Bancomat sotto casa e vi accingete a prelevare. Una volta erogate le banconote, sullo schermo appare una domanda: “Stampare la ricevuta?”. A sinistra un , a destra un No, con l’immagine di un globo terrestre verdazzurro e la didascalia “Scelta ecologica”.
Avete, vostro malgrado, appena fatto conoscenza con un nudge, o se non amate i forestierismi, con un “pungolo”
Nicole Casali 13 febbraio Link
Fca, Elkann: imprese che non hanno coraggio di cambiare spariscono
L'insuccesso è la strada per diventare più forti
Ci sono fallimenti che non si possono evitare, altri invece sì. Imparare dagli errori è importante. Dobbiamo essere più consapevoli che i fallimenti fanno parte del risultato finale ma comunque dobbiamo celebrare più le vittorie rispetto ai fallimenti…”
Prs Askanews 28 giugno 2019 Link
Ecco(ti) in democrazia, ma, prima ancora, in gerarchia (che non ha mai, mai, mollat3 la presa). Anzi.
E non te ne avvedi, nonostante tutt3.
L3 sanno anche i sassi, s-eppure, “tu” continui come se nulla fosse. 
E, sai a cosa corrisponde esattamente ciò, quando assisti all3 proiezione di “film” o leggi trame d3 “romanzo” o racconti “favole”?
Bè… è un binomio inossidabile e “parlante” (nel) “qua (così)”:
ogni volta si tratta
dell’incanto e del relativ3 assolut3 “padron3”
che usualmente corrisponde all’essere “cattiv3”.
“E vissero felici e contenti…”? Per favore e per carità (abbi pietà di te), “Fai… di renderti conto, sostanzialmente”.
In generale, la diffusione di questo fenomeno deriva da radici politiche, sociali e dal livello di istruzione, ma ciò non implica che i laureati non possano diventare potenziali low skilled.
Infatti, analfabeti funzionali non (solo) si nasce, ma si diventa
Il fenomeno non è nato con internet. Ma lo conosciamo meglio grazie ai social.
Enrico Mentana, direttore del Tg La7 ha coniato il termine “Webeti” per indicare le persone che non leggono bene o non capiscono i suoi post.
Il vero precursore è però Umberto Eco:
“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel…”.
Maddalena Ferrari, Diletta Mazzotta 3 agosto 2018 Link
Il punto di vista che tende a “combattere” l3 fake news è (in) un3 forma di “ignoranza” che riguarda sostanzialmente l’omettere regolarmente l’Oltre Orizzonte
Sin dal momento in cui, l’essere che diffonde l’istituto dell3 fake news è in primis proprio ciò (cosa/chi) non esiste; c’è e cioè (leggi bene):
in generale, la diffusione di questo fenomeno deriva da radici politiche, sociali e dal livello di istruzione
o “stress” a cui sei sottoposto nell’AntiSistema, che va da sé... devi auto decodificare ovvero accorgerti che (non) esiste ovvero che significa sempre.
Nulla ri-accade per caso, quando nulla è lasciat3 all’essere caso. 
Il che prevede un3 forma di organizzazione capillare che appunto viene denunciat3 dall’ambiente laddove è globalizzazione.
Aprendo gli occhi, fa male tutt3 ciò.
Eppure… va fatt3, perlomeno in termini di “responsabilità” o chissà di… programmazione o funzionamento o risposta ambientale.
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2587
Riproduzione libera”.