Io ho paura. Tu hai paura. Egli ha paura. Noi abbiamo paura. Voi avete paura. Ess3 hanno paura…
Ergo? Tutt3 ha(nno) paura.
O, meglio:
si ha paura.
Dove? Nel luogo comune “qua (così)” o AntiSistema.
Ma, dovresti notare bene che i pronomi personali, quando sono singolari e quando sono plurali, ad eccezione del “ess3”, non necessitano di quantificatore-qualificatore esistenziale “3”.
Quindi, è nell’indicazione ambientale (codice) “ess3” che trova posto (si auto riflette) l3 compresenza “ombra” eco-dominante, che non esiste; c’è.
Ess3 soprav-vivono:
essi e/o esse = pluralità di singolarità al/nel punto di sospensione
da/in cui l’essere globalmente (nel) “qua (così)”
ad immagine e somiglianza di tale… intenzione (in tensione o nell3 differenza di potenziale contemporaneo).
Come “sai” che hai paura?
Se non ricordi e/o non capisci, come l3 “sai” ugualmente?
Perché l3 “senti” che è “così”;
dove?
“Qua” (che non corrisponde ad alcun luogo geografic3, bensì, che “è” l’essere luogo geografico d’assieme).
Qualcosa che non salta mai all’occhio dell3 logica.
Bensì, qualcosa che continuamente si rivela mediante il travestimento “ambiente”, anche se non è mai Carnevale tutt3 l’anno.
E, in tale durante, non esiste; c’è… che, analogamente, ti si possa persino accendere l3 più che classica “lampadina”, dal/nel momento in cui ti rendi conto di/che… ma (ma), per ragioni in-definit3, tendi sempre a “lasciar fare”.
Com’è che, ad esempio, in “natura” ci sono comportamenti ossessivo-compulsivi, in specie che continuamente tendono ad andare a sbattere sui vetri, che interrompono l3 continuatività dell’esperienza in termini di usufruibilità diretta?
Quando, ad esempio, sei “tu” che ti arrampichi sui vetri?
Quando... continui a difendere “posizioni” assolutamente indifendibili.
Eppure, tant’è che “l3 fai”, poiché… non “vedi” come, dove, quando, perché… “Fare…” diversamente.
Per cui, nell3 sostanza, ti auto comporti in tal modus (atteggiamento) poiché temi (per) qualcosa. Hai paura, insomma.
Paura, che si “divide et impera” attraverso ogni paura (paure) o un3 parure di paure:
un “set (serie)” di… paure (tipo fuzzy logic3), d’ogni tipo che – or dunque – “è” qualcun3 che si maschera 3 rivela proprio attraverso a/in tale tipo di ambientazione non solo sociale, ma, di più… ambientale, in toto.
Ergo:
si tratta di caratteristica ambientale, del tipo globale.
Allora è proprio ver3 che “è già success3” qualcosa (qualcun3) e, sulla/nella scorta di ciò, continua a succedere sostanzialmente e persino logicamente…
Un tipo di segnale portante (AntiSistema) nel segnale portante (funzionamento ambientale), che ne permette l3 scorrimento continuo – dunque – in gerarchia.
Ma (ma) se si continua a vedere sempre gerarchia, allora significa che si è proprio in gerarchia e, allora, l3 mente non “prova” altr3 che tale auto incedere.
Come si può, in sostanza, riuscire a ricavare significato anche e soprattutt3 quando si è in tale de-flusso?
Accorgendosi “a grandi linee” di… e, poi, essendo dall’atteggiamento chiave “formulare”, che permette di auto avvalersi di tutt3, seppure in tale forma di “tutt3”, ch’è l3 mente che si schiera per mezzo del modus e che dunque si fa bastare “poco” ma in termini classici, qual3:
un3 per tutt3
e
tutt3 per… un3.
Basta “poco” e/ma è più che sufficiente per giungere a polarizzare e saturare l3 situazione “ambiente”, di modo che, a cascata, poi… sarà l’ambiente a manutenere l’ambiente (sociale), rifornit3 d3 ogni singolarità non importa se d’accordo o meno, credendo che non esista alcunché di sostanzialmente percorribile.
Anche se è inutile nascondersi o rivelarsi, tanto… in ogni “caso”, l’ambiente auto riporta sempre (sempre) tutt3, nell’accezione di memoria infrastrutturale in codice (poiché tu sei “tu”);
utile comunque nell3 misura in cui, tuttavia, sei (nel) “qua (così)” ove “è già success3” e quindi… tant’è che al/nel/il punto di sospensione è tale da auto distorcere tutt3, come interferenza o firewall ambientale... di modo che tale riflessione globale comporta l’essere auto decodificat3 che, però, risente del “carico” AntiSistemic3 che in ogni modo te l’impedisce di “Fare…”.
Ecco(ti), allora, nel più che classic3 vortice “cane che si morde l3 coda”.
Non cercare di capire. Trova il modus per “ricordare”.
Ecco il loop che sembra caleidoscopio, anche se “è” e rimane significato.
Che “cosa” ti stai “perdendo”, allora?
Chi. E, di più, tu (che ti sei già sperdut3 nel “qua, così”).
Ricordi?
Il “chi”, che non esiste; c’è… corrisponde al tu, che non esisti; ci sei (se sei dall’atteggiamento o modus più incline). Ergo:
nell’AntiSistema
cosa/chi prolifera è sempre l3 versione “edulcorata” di te, ossia, “te”
che, di/in conseguenza, dai continuamente “linfa vitale”
a chi è cosa o, meglio, all’essere status quo (come motore sempre acces3 di un assieme che rinuncia – dimentica - 3l funzionare, al fine di alimentarsi senza fine di continuatività, “grazie a… ‘te’” che – allora - sopravvivi ed alfine muori ogni volta, proprio come tagliare un ceppo di lattuga finché è stagione).
Lo sai, in/da te, se/che hai paura.
Quel tip3 di paura che taglia tutt3, come lama di un3 grande falce (o rullo compressore/solco dell’aratro). Ok?
Qualcosa di in-confessabile.
Un3 paura infrastrutturale ed in-spiegabile.
Qualcosa che... hai come attaccat3 dentro, nel punto più funzionale che meglio tende a dare risultat3 in linea con l’attesa o intenzione “a monte” (strategia eco-dominante + ogni sottoDomin3).
Qualcosa che funziona, poiché divenut3 collo di bottiglia, ossia, in gerarchia, per delegazione frattale espansa, nell’ambiente che permette anche ciò poiché… funziona e continua a funzionare ad immagine e somiglianza, nonostante l’origine dell’essere funzione, funzionante, funzionamento, funzionalità, etc.
Attraverso tale “impianto per la terra-ri-formazione”, non a caso, è im-possibile “Fare…” di tutt3, di più.
Seppure, (nel) “qua (così)” non ne hai più nemmeno l3 benché minima “idea”.
Ovvio. Infatti, non è per mezzo di tale forma di memoria (logica), che dovresti rilevare tale “cosa (proprietà)”:
è attraverso il “sentire”, semmai, che ritorni a fartene qualcosa.
“Sentire” che corrisponde ad un modus che, assolutamente, tendi ad evitare come l3 peste (te credo).
È un po’ come quando un “virus (batterio)” entra dentro a/di te e… subito si preoccupa di raggiungere posizioni di comando e controllo, che permettono di (non) farti “Fare…” qualcosa che, logicamente, è molto poco gradit3 da tale organismo parassita.
Ad esempio, l3 “rabbia” – a parte essere tale “essere” – è caratterizzata dal “farti bere molto poco se non nulla”.
Perché? Perché (non) evidentemente, l’acqua è sgradit3 da cos’è che non esiste; c’è.
Per cui, ti obbliga a farne a meno.
Certo che sì; infatti, l’intenzione virale non è quell3 di farti proliferare in sanità di corpo e mente, bensì, è di sfruttare l3 situazione auto ivi creantesi, ad esclusiv3 proprio favore, non importa come, dove, quando, per quanto, perché.
Ossia, non importa di te, che diventi “te”, opponendo di fatto molt3 meno r-esistenza.
Ma… “Fai…” attenzione all3 “messaggistica ambientale”, che sostanzialmente ti parla/narra di ciò.
Ad esempio, in Dragon Trainer (soprattutt3 nel primo “film”) puoi rimirare il significato che sgorga per mezzo dell’essere “trama”;
nell3 fattispecie, quando il protagonista “ricorda” di poter prendere in considerazione l’ostilità dei draghi versus Berk, dal/nel momento in cui… “si è sempre fatt3 ‘così (qua)’”, ma…
E quando si rende conto che l3 situazione “originale” è ben altr3 rispetto a tale forma di abitudine al… difendersi tutt3 da tutt3, ecco che improvvisamente ogni drago inizia a di-mostrarsi e ad essere trattabile diversamente.
Passando da:
“Questa è Berk. È 12 giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria.
Il mio villaggio, in una parola:
solido, ed è qui da 7 generazioni, ma ogni singola costruzione è nuova.
Abbiamo la pesca, la caccia e un incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni:
in molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi!...”.
Hiccup
A:
“Questa è Berk. Nevica per nove mesi all'anno, e negli altri tre grandina. Le cose da mangiare che crescono qui sono dure e insapori, le persone che crescono qui lo sono ancora di più.
L'unica nota positiva sono gli animali da compagnia:
in molti posti hanno pony e pappagallini, noi invece abbiamo... i draghi!...”.
Hiccup
Non c’è che dire:
i-complimenti per l’essersi accort3.
Che cosa te ne “Fai…” di tale discorso?
Bè. Inizia col prenderl3 per informazione ambientale (memoria):
cosa “è” tale essere drago?
È l’ambiente, che funziona e che (nel) “qua (così)” si comporta diversamente, rispetto a…
Ecco che tale “destinazione d’uso”, non esiste; c’è.
Allora, perché non tendere proprio verso tale Oltre Orizzonte?
“Fai…allora;
anche perché non l’hai vist3 solo nella trama di un ‘cartone animato’”.
Qualcosa che ha come trasmutat3 ogni forma di paura, non avendo più alcun senso o riferimento assolut3 verso… qualcun3.
Come il più che classic3, ma sostanziale, “riposa in pace (finalmente)”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2571
“Riproduzione libera”.