“Tutti hanno una ragione per svegliarsi al mattino…”.
Goliath
Molte. Troppe.
Il che significa, concretamente, che il “qua, così” si riveste d’apparenza:
di solida, lucida, consapevole (strategica) apparenza.
Perché esistono “correnti”, in grado di ispirare e sospingere, inerzialmente e gravitazionalmente, la Massa?È “normale”?
In un certo senso, lo “è”.Infatti, anche nella forma migliore di realtà manifesta (secondo quello che “tendi” a pensare), quella esatta stessa condizione è il frutto di un orientamento e di tutto ciò che lo ha permesso, conseguito, realizzato, concepito, autorizzato, etc.).
È, insomma, come se tu vivessi in uno scenario adatto a manifestare, potenzialmente, qualsiasi tipo di configurazione impossibile e non immaginabile (oltre al più abbordabile concetto di possibile ed immaginabile).
Nulla è precluso.
E le “correnti” dimostrano ad ogni gradazione di sensibilità, che in atto c’è sempre un orientamento, una compressione, un “sogno auto ispirante l’umanità”, etc.
Che c’è, altresì, un senso unico che si diparte da una ragione fondamentale (che nell'immaginario collettivo, a parte gli usi e costumi, è sempre lo stessa: la compresenza immanifesta di Dio, in qualsiasi veste venga concepito ed “esposto al pubblico”).
L’inossidabile esistenza della corrente (che sembra, “le correnti”) dimostra – ma solo se l’auto ammetti – l’esistenza di un centro portante, d’irraggiamento del segnale reale manifesto “qua, così”.
Qualcosa che la scienza ha “già” rilevato, dedotto, allorquando teorizza del “campo morfogenetico” attorniante qualsiasi forma/corpo manifest3.
In ogni “caso”, il simbolismo sostanziale frattale espanso è ubiquamente sempre all'opera, stratificato come “è” in ogni ambito dell’emersione di reale, dettaglio per dettaglio, fondamento per fondamento, non importa cosa/come/dove/quando/perché… questa caratteristica ambientale, essendo infrastrutturale, è sempre compresente, come la firma che qualsiasi contesto richiede, in quanto certificazione dell’origine nonché segno responsabile del proprio passaggio e della propria opera.
Qualcosa che, livello per livello, esprime sempre lo stesso concetto (situazione, essenza, sostanza) ma, che tende a confondersi man mano che l’interferenza aumenta, diventando sempre più “giurisdizionale”, possedendo la centralità auto osservante dell’umanità, che si affaccia a questo “specchio” vedendo, ormai, pressoché solo se stess3 (cioè, non l'incanto).
Ed è proprio in questo modo (e per questo motivo) che ricevi “il trattamento” che, ormai, scambi per “norma, normale, normalità”.
Mainstream è un termine inglese usato come aggettivo in vari campi delle arti e della cultura per indicare una corrente che, in un particolare ambito culturale, è considerata più tradizionale e "convenzionale", comune e dominante, venendo quindi seguita dal più grande pubblico…
Nella filosofia della scienza, mainstream si riferisce a quell'area dell'attività scientifica che non si trova più nella necessità di doversi affermare come accettata e consolidata…Da un punto di vista sociologico sono definite mainstream quelle tendenze nel campo delle idee, delle preferenze, dei gusti, della moda, dei consumi, dei comportamenti collettivi o individuali, che sono seguiti dalla maggioranza delle persone e costituiscono "tendenza".
In questo senso ciò che è mainstream si contrappone alle culture minoritarie…
Link
Una corrente che
in un particolare ambito culturale
è considerata più tradizionale e "convenzionale"
comune e dominante
venendo quindi seguita dal più grande pubblico…
Quell'area dell'attività scientifica
che non si trova più nella necessità
di doversi affermare come accettata e consolidata…
Che sono seguiti
dalla maggioranza delle persone
e costituiscono "tendenza"...
esiste già in quanto sorta di “terra promessa (potenziale)”
ma che richiede la compresenza e frequentazione massiva
al fine di ottenere quel grado di attenzione
che lo “esalta” e promuove a livello di scenario reale manifesto di default (la stessa situazione che, ad esempio, osservi tra i vari dispositivi installati nel tuo Pc, in grado di riprodurre musica, uno dei quali si ritrova nella situazione di “preferito”).
Se (se) ti ricordassi di praticare simili analogie (frattali espanse), mentre prendi in considerazione ciò che ti si presenta tutt'attorno e dentro, allora – conseguentemente – “vedresti” già un altro tipo di realtà sostanziale.
Ma (ma) sino a quando nel “qua, così” solo il “qua, così” (tendenza mainstream), allora (allora) cosa ti aspetti che possanonsuccedere? Domanda retorica, ovvio…
Cioè, riassumendo e decodificando la realtà emersa “qua, così”, da quella centralità che prende in considerazione tutt3 in quanto vettore del simbolismo sostanziale frattale espanso, relativo all'assoluto della ragione fondamentale, compresente, immanifesta, dominante e, di più, a tutto ciò che “è” e che “già” esiste, ma Oltre Ogni Orizzonte “qua, così”…
Scozia vuole nuovo referendum per indipendenza. Londra dice no.
La prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, ha annunciato che avvierà l'iter per un nuovo referendum sull'indipendenza della Scozia alla fine del 2018 o all'inizio del 2019, una volta che i termini dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea saranno chiari…
A proposito della sua richiesta che la Scozia possa negoziare un proprio accordo con l'Ue, Sturgeon ha detto che i suoi tentativi in proposito si sono scontrati con un "muro di mattoni" a Londra…
Link
Che 1) Londra esce dalla Ue, mentre 2) la Scozia, no.
Tutto questo, insomma, “serve”.
Ma, tutto questo, è relativo ai gioghi tra sottodominanti, mente la Massa è come impigliata nella “rete”, senza più accusare nessuna differenza (rispetto ad un “momento” dimenticato ma esistente, caratterizzato da una sostanza reale manifesta diametralmente di tipo oppost3 rispetto a quell3 convenzionale “qua, così”, risultante inimmaginabile anche per “contrasto”).
Fumo, aria, terra, etc. negli “occhi”…
Iraq, militari Usa: tutti i combattenti Isis a Mosul "moriranno".
Tutti i combattenti dello Stato Islamico (Isis) che sono rimasti a Mosul "moriranno" in questa ultima grande roccaforte irachena del Califfato ormai assediata da tutte le parti dopo una vasta offensiva lanciata dai governativi lo scorso 8 ottobre.
Lo ha detto alla Bbc, Brett McGurk, alto funzionario Usa nella coalizione internazionale anti-Isis.La dichiarazione arriva dopo che le forze irachene hanno tagliato l'ultima strada che porta fuori da Mosul, chiudendo i jihadisti all'interno del capoluogo controllato dagli uomini del Califfato nero dall'estate del 2014.
"Ogni combattente rimasto a Mosul sta andando incontro alla morte, perché sono tutti intrappolati. Quindi siamo molto impegnati non solo a sconfiggerli a Mosul ma anche ad assicurarci che questi non possano fuggire", ha detto McGurk.Da parte sua, il generale Maan al-Saadi delle forze dell'antiterrorismo iracheno, ha annunciato che le forze di Baghdad controllano "più di un terzo" della parte occidentale di Mosul.
Link
Della “diversità”. Della “memoria”. Della rappresentazione di potenziale, sempre più sganciat3 dalla possibilità di riuscire a manifestarl3. Osserva bene:
nella situazione vi è come un anello che si chiude
uno spiraglio che diventa sempre meno evidente
e sempre più dimenticabile.
l’eliminazione del “pensiero (tradizione)” altr3.
“È tutto quello che ho sempre voluto. Stare davanti ad una giuria e meravigliarli con la mia eloquenza…”.
Goliath
E il risultato “si vede”.
Infatti, seppure ti venga ricordato che “la giustizia è uguale per tutti”, ciò non corrisponde a verità sostanziale by la “formula”, alias:
dalla prospettiva autentica, originale, inalterabile, della forma umana... quando è pienamente auto ricordante in sé.
“Qualcuno è pazzo abbastanza da mandarti un messaggio… Lui era il messaggio…”.
Goliath
la “lingua prescelta” non è mai linguaggio convenzionale ma, simbolica, di parte che ricorda e può decodificare ad hoc.
“Qualunque cosa tu abbia fatto, sei stato pagato. Abbiamo fatto degli errori. Ok?...”.
Goliath
“Sei in libertà vigilata. Non hai diritti. Posso entrare in casa tua tutte le volte che voglio…”.
Goliath
“Noi abbiamo il dovere di denunciare i reati societari.
Non è proprio un dovere. Quella è una zona d’ombra. La legge dice che un avvocato deve mantenere il segreto professionale. Soprattutto quando il cliente confessa un crimine…”.
Goliath
“Nel campo legale regna una perfetta ed immutabile verità:
se c’è qualcuno che va in prigione, quello è il cliente. Non l’avvocato…”.
Goliath
Millenni di studio e sperimentazione, hanno messo a punto una avvocatura a prova di bomba, che ha trovato il modo, comunque, di uscirne sempre vincente e con “fascinosa provocazione”.
Tanto che, in seguito, potresti anche ritrovarti faccia a faccia con quell'avvocato che, sai benissimo, ha difeso (permesso) il tal “caso”… ma (ma) se provassi anche solo a sfiorarl3 con una sola, semplice e singola parola "fuori posto", allora… oltre al danno, anche, la beffa (la legge è uguale per tutti)...
Ciò che è venuto a “mancare (‘qua così’)”, è proprio l’aggancio per il riferimento all'indice, che punta direttamente all'informazione, nella qualità della memoria frattale espansa:
e questo “mancamento (alienazione, smaterializzazione, auto deviazione, strategia, eclissi, etc.)”
è il risultato più concreto e meno evidente (senza un atteggiamento by la “formula”)
di ciò che “è già successo”…
la minoranza organizzata, che comanda
sulla maggioranza disorganizzata, che “serve (sottodominante compresa)…
Perché è sempre (sempre) sacrificabile, ogni volta che “fa il proprio tempo”:
dato che 1) “serve”, 2) di sottodominante ne nasce in continuazione, per cui 3) la dominante ne può disporre a proprio agio e strategia.
le componenti della sottodominante “nella fase di auto distruzione (ristrutturazione della parete pubblica, dell’edificio della dominante)”
sono esseri umani “come e quanto te”
e, quindi
sono potenzialmente il potenziale…
le “cose”, trasformandosi, possono anche giungere a “cambiare (sostanzialmente)”
se (se) la singolarità ha coscienza espansa di ciò che “accade (causalmente)”.
“O” è una parte della mente dell'essere umano che da un incerto punto dello sviluppo intrauterino è sempre attiva e reattiva, indipendentemente dal fatto che se ne abbia o meno consapevolezza.
È una parte autonoma ed indipendente di ogni individuo non veicolata dalla ragione e dalla cognizione. Non essendo veicolata da ragione e cognizione, essendo automatica, attiva e reattiva, si deduce che è in stretto rapporto con l’ambiente e la realtà.
Può essere teorizzata come l'occhio sempre vigile della mente. O meglio quella parte della mente che vede e reagisce sempre alla realtà e che è in grado di conoscerla.
“O” è in costante evoluzione e non può essere conosciuto.
Nel corso dello sviluppo ci si può avvicinare ad esso attraverso la conoscenza consentita dall'esperienza sensibile. Si possono quindi conoscere in parte le sue mutevoli propagazioni, momento per momento, ma non è possibile conoscere la sua essenza ultima.
Come dire che possiamo conoscere la sensazione di calore data dai raggi del sole, ma non possiamo conoscere il sole stesso.
Userò il segno “O” per indicare la realtà ultima rappresentata da termini quali realtà ultima, verità assoluta, divinità, infinito, cosa in sé.
“O” non ricade nel dominio della conoscenza o dell’apprendimento se non in modo casuale; esso può essere "divenuto” ma non può essere "conosciuto".
È oscuro e privo di forma, ma entra nel campo di “K” (l'individuo che cerca la propria identità è alla ricerca della verità cui sente di poter corrispondere; tutta la sua esistenza è tesa ad entrare in contatto con la verità "O", a conoscerla "K" e comunicarla ad altri… Link) quando si è sviluppato fino a un punto in cui può essere conosciuto per mezzo della conoscenza consentita dall'esperienza e formulato in termini tratti dall'esperienza sensibile; la sua esistenza viene congetturata fenomenologicamente (Bion W.R.. Attenzione e interpretazione. Roma. Armando, 2002. p. 39)...
Non ci è dato saperlo. Da Bion a Tolstoj. Speculazioni immaginative sul funzionamento della mente - Michele Bardin
parte della “tua” mente
inconscia
alias
"sede del governo dominante"
nonché prova provata della “già” auto avvenuta invasione, conquista e possesso inerente e conseguenziale by la dominante...
Esso può essere "divenuto” ma non può essere "conosciuto".
È oscuro e privo di forma, ma entra nel campo di “K”... quando si è sviluppato fino a un punto in cui può essere conosciuto per mezzo della conoscenza consentita dall'esperienza e formulato in termini tratti dall'esperienza sensibile; la sua esistenza viene congetturata fenomenologicamente:
fino a un punto in cui può essere conosciuto per mezzo della conoscenza consentita dall'esperienza e formulato in termini tratti dall'esperienza sensibile; la sua esistenza viene congetturata fenomenologicamente (attraverso caratteristica ambientale infrastrutturale frattale espansa, da una configurazione atteggiamento by la “formula”).
"luce e speranza"
che altro non sono
che tutt3 ciò che “spinge” da Oltre Ogni Orizzonte, dato che già “sei (è)”.
“Fai…”.
L'esistenza di "campi morfogenetici" a livello intimo della materia e del reale manifesto non lo attribuirei al Dominio come l'ho inteso leggendo nel tuo blog (qualcosa di "umano" come noi in fin dei conti), bensi' ad una Scala Superiore del reale manifesto che ha "abbandonato" poi la sua creazione e di cui si e' impossessato il Dominio.
RispondiEliminaCiao Spartan, il campo morfogenetico è un "effetto collaterale" del/nel funzionamento del sistema operativo frattale espanso: in un certo senso è proprio quello che hai descritto tu ("una scala superiore del reale manifesto")... E', insomma, il funzionare dell'infrastruttura, la frattalità espansa, la traccia radioattiva di ciò che "é già successo" livello per livello, etc.
RispondiEliminaGrazie. Un abbraccio.
Serenità