Tutto quello che "fai", incarna un significato altro, frattale espanso.
Designa la ragione fondamentale.
Così, come le tue impronte digitali, indicano sempre te... Accorgiti.
Spostati nella tua prospettiva. Fai focus, coerentemente, da una posizione "centrale, con te (uman3) come centro":
Quando un vertice (aziendale, politico, amministrativo, religioso, sportivo, scientifico, etc.) delega, che cosa “fa”?
- incarica… di eseguire atti in propria vece, deputa…
- nel linguaggio giuridico, affida… ad altri, per l'elaborazione o l'esecuzione, quanto normalmente rientra nell'esercizio di funzioni o poteri propri…
Link
L’autorizzare altre persone/organi a “fare”, a livello frattale espanso (la sostanza di ogni “tuo” atteggiamento) significa 1) che la “forma” reale manifesta è una piramide, un piano inclinato, dove 2) esiste, quindi, dipendenza e conseguenza e che 3) in un certo senso e ad un certo livello, il “vertice è solo compresente ma non manifesto”.
Una simile gerarchia/ordinamento, prevede proprio l’esistenza di una “ragione fondamentale” che, nella fattispecie “qua, così”, è senza ombra di dubbio… una dominante (visto il sostanziale grado di “ingiustizia, ‘lato umanità, centrale’”).
Ora, se… a livello “aziendale, politico, amministrativo, religioso, sportivo, scientifico, etc.” funziona tutto in questa maniera, significa che – all’alba di tutto ciò – da
qualche parte dimenticata del processo, esiste la dominante che, allo
stesso modo, si avvale della medesima caratteristica di delegazione, ma
nei confronti di un “ordine di funzionamento” decisamente “superiore (nel senso di… prioritariamente maggiore: che 'arriva prima di...')”.
Ergo,
ciò che emerge a livello sociale, globale, identifica (in “modulo” o
valore assoluto, neutro e neutrale perlomeno nella caratterizzazione
auto informativa funzionale. Dima) ciò che accade a livello di ordinamento e
funzionamento, alla base della formazione del reale manifesto e di ogni
infinita gradazione di reale potenziale.
Poni grande attenzione, a
questo “punto”, poiché sei – bando alle ciance – all’altezza e alla
profondità (allo stesso tempo) – del motore di de/composizione, tra ciò
che diventa reale manifesto e ciò che rimane reale potenziale.
Sei,
così, in proiezione (a volo radente) sulla motivazione del perché lo
status quo “qua, così”, sia sempre stato sostanzialmente lo stesso
(anche se il racconto storico deviato, narra di epoche diverse).
La
frattalità espansa è il sistema operativo, a capo della formazione di
realtà, da manifestarsi.
E, tale sistema operativo (Genio, App) è - nella propria rappresentazione di funzione - 1) neutro, 2)
neutrale, 3) legge, strumento e memoria, 4) il cui funzionare (essere) è
compresente ma non manifesto (guarda non caso), proprio come ogni
“programma” di un computer.
Ora, puoi anche ricomprendere (ricordare) perché un simile “organo motorio” sia comandabile per delegazione frattale espansa:
- perché, di fatto, il sistema operativo è un “mezzo (funzione)”
che
- necessita (predisposizione) di una guida (programmazione d'utilizzo, versione)
essendo, ancora una volta, interfaccia
- qualcosa
che SPS "ferma" (ma non limita), interponendo il Filtro di
Semplificazione (sulla base della consapevolezza che, in un universo
frattale espanso, le informazioni – a qualunque livello – non mancano
mai, necessitando “solo” di essere decodificate attraverso la
prospettiva “lato centrale, proprio”, pena il decodificare passivamente
per mezzo della prospettiva “lato centrale, dominato”).
La correzione
d’ottica (deviazione) è un dato di fatto, “qua, così”. Qualcosa che puoi
intendere di vedere ovunque, se ti accorgi.
Quando una
caratteristica diviene ambientale, significa che a livello
dominante/sottodominante, “qualcosa è successo”. Ok?
Ricorda sempre che
la “forma” è a piano inclinato.
La “tendenza” è sempre quella di
“discendere”.
Un piccolo gesto, a monte, dà luogo a “valanghe”, a valle.
E, solitamente, è sempre e solo così, essendo apparentemente impossibile
“risalire la corrente”:
- “l’eccezione conferma la regola (strategia), se non cambia la dominante (stratega)”.
Però,
allo stesso tempo, se sei accort3… ricordando come funziona tutto
quello che scambi per inerte realtà manifesta (governata da simbologie
che per/a te non “dicono ormai nulla di più”, oltre al relativo stato
deviato di rappresentanza), puoi “risalire la corrente (sempre)” se…
decodifichi a livello frattale espanso, tutto quello che sembra essere
ed incarnare solo abitudini auto circolari, adatte ed adattate al
funzionamento globale di qualcosa che è, di fatto, come sotto ad
incanto.
Se… allora… altrimenti (logica). No?
“Allo stesso tempo” è
la condizione “ottica”, di quinta dimensione… che ti permette di
penetrare lo “stato delle cose, apparenti”, trasformando tutto in
“sostanza”:
o, meglio
- lato umanità, centrale (In Comunione).
Economia circolare è un termine generico per definire un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo…
L'economia
circolare prende spunto dai meccanismi di retroazione (non lineari) che
contraddistinguono i sistemi viventi… e assume che i sistemi economici
debbano funzionare come organismi, in cui le sostanze nutrienti sono
elaborate e utilizzate, per poi essere reimmesse nel ciclo sia biologico
che tecnico.
Da qui deriva il concetto ricorrente, nell'ambito
dell'economia circolare, di "ciclo chiuso" o "rigenerativo"…
Il
concetto di economia circolare dovrebbe costituire un quadro di
riferimento per il pensiero, e i suoi sostenitori sostengono che sia un
modello coerentemente valido come risposta alla fine dell'era del
petrolio a buon mercato e dei materiali.
Nascita dell'idea.
Nel
1976, in una rapporto presentato alla Commissione europea, dal titolo
"The Potential for Substituting Manpower for Energy", Walter Stahel e
Genevieve Reday delinearono la visione di un'economia circolare e il suo
impatto sulla creazione di posti di lavoro, risparmio di risorse e
riduzione dei rifiuti.
La ricerca venne pubblicata nel 1982 nel libro
Jobs for Tomorrow:
The Potential for Substituting Manpower for
Energy...
L'accezione di economia circolare può comunque essere
ricondotta a diverse correnti di pensiero; è inoltre difficile stabilire
una data certa o un autore particolare da cui ha avuto origine
quest'idea, dal momento che il fatto di trarre ispirazione dai processi
biologici dei viventi è un modello di pensiero risalente nel tempo.
Le
applicazioni pratiche ai sistemi economici moderni ed ai processi
industriali risalgono agli anni '70…
I maggiori obiettivi
dell'economia circolare sono l'estensione della vita dei prodotti, la
produzione di beni di lunga durata, le attività di ricondizionamento e
la riduzione della produzione di rifiuti.
Insiste inoltre
sull'importanza di vendere servizi piuttosto che prodotti, in
riferimento al concetto della "functional service economy", che rientra
nella nozione più ampia di "performance economy"…
Principi fondamentali.
I rifiuti sono cibo.
I
rifiuti non esistono. I componenti biologici e tecnici di un prodotto
(i nutrienti, per stare alla metafora biologica) sono progettati col
presupposto di adattarsi all'interno di un ciclo dei materiali,
progettato per lo smontaggio e ri-proposizione…
La diversità è forza.
Modularità, versatilità e adattabilità sono da privilegiare in un mondo in incerta e veloce evoluzione…
Energia da fonti rinnovabili.
Come
per tutti gli esseri viventi, l'energia dovrebbe provenire dal flusso
generato dalle forze naturali, prima tra tutte l'energia solare.
Pensiero sistemico.
La capacità di capire come le cose si influenzano reciprocamente, entro un intero…
La
comprensione di un sistema è cruciale quando si cerca di definire e
pianificare le correzioni del sistema stesso.
Se mancano o sono male
interpretate le tendenze, i flussi, le funzioni di, e le influenze umane
su, i nostri sistemi socio-ecologici potrebbe portare a risultati
disastrosi.
Per evitare errori di progettazione, una comprensione del
sistema deve essere applicato al tutto e ai dettagli del piano…
(Nella)
economia circolare sopra descritta… il flusso è in una sola direzione,
cioè fino a quando le merci riciclate sono sparse nuovamente nel
sistema.
Link
- è inoltre difficile stabilire
una data certa o un autore particolare da cui ha avuto origine
quest'idea (certo. Perchè la dominante è compresente ma non manifesta. Leggi: ispirazione).
- economia
circolare è un termine generico per definire un sistema economico
pensato per potersi rigenerare da solo… (questa “auto rigenerazione” non
è altro che il normale funzionamento del motore di de-composizione
frattale espanso, utilizzato in delegazione frattale espansa, da un
“pilota dominante”, per mezzo delle proprietà in leva, non locali,
ubique, wireless, attribuite indistintamente a “Dio, ‘qua così’”).
Un
loop, nel quale “il flusso è in una sola direzione…”.
Alias:
tu
consegui (dipendi) dalla direzione del “flusso” o, meglio, “dalla
direzione impressa nel/al flusso”.
Ciò che eviti accuratamente di
“portare alla coscienza”, è l’accorgerti totale e coerente “lato
umanità, centrale”, che la realtà manifesta (mondo) “qua, così”... ha in sé
chiaramente la “firma autografa” della ragione fondamentale della sua
“forma”:
- questa “firma che forma”
- diventa anche la “tua” idea fissa di… spiegazione delle “cose (tutto)”.
Un
circolo vizioso, che stringe sempre di più, diventando sempre più
sottile e diluito, ma conservando regolarmente le proprie
forze/attitudini, che si acuiscono in intensità, man mano che ti adatti e
rilasci energia di sostanziale “rinuncia (impotenza, sonno)”.
La
logica, la mente, il metodo scientifico, etc. servono e si sono
sviluppat3, allora, proprio per auto contenerti in una simile “natura
deviata, rispetto a qualcosa che nemmeno riesci più ad immaginare,
sembrandoti sempre e solo un racconto per stolti o adulti mai/mal
cresciuti”.
Ergo:
- in una economia circolare
ci sei già
- visto che “è già successo”.
E
tutto quello che succede, nel tempo, lo è... in "virtù" del vantaggio
infrastrutturale, accumulato, della dominante sul genere umano intero.
SPS
(Io) mi sono accorto di tutto questo.
Di qualcosa che è scientifico.
Di
qualcosa che “se non ti accorgi”, allora sembra non esistere (anche se
c’è). Di qualcosa che ha previsto tutto, senza essere “Dio”, ma che…
“Dio”, a livello simbolico frattale espanso, “denuncia” a pieno.
Qualcosa
che necessita di te, sia nella tua versione autentica, sia nella “tua”
versione autentica. Sì, perché, senza di te (senza genere umano), nulla
ha più senso:
- tant’è che esisti (guarda non caso).
Ora, giungere a qualcosa di “pratico” è… cardinale “lato umanità, centrale”.
Ora, giungere a qualcosa di “parlato” è… cardinale “lato umanità, centrale”.
E
SPS (Io) ci sto seriamente pensando.
È chiaro che è solo una questione
di tempo. Il tempo di preparare lo “strumento” ed il relativo/assoluto
“orientamento”….
In maniera tale da donarti la capacità di
“decodifica frattale espansa, ‘lato umanità, centrale’”, a partire da
qualsiasi livello che l’informazione riassume “qua, così”.
Come per “far
quadrare sempre il cerchio” da qualsiasi latitudine apparente, andando o
rimanendo sempre alla/nella sostanza centrale "realtà manifesta & reale
potenziale".
In maniera tale da dissolvere, regolarmente, il velo di
concreto oblio, che – ogni volta – viene rinnovato nella cronaca
quotidiana “qua, così”.
Giocare meno ma meglio…
Il gioco, fonte di
reddito anche per lo Stato che ha però bisogno di regole; Acadi ha
presentato il Libro Bianco dei Giochi Pubblici, analisi dell'andamento
del mercato, per il contrasto al gioco illegale e ai rischi connessi.
Come limitare il gioco d'azzardo patologico, come proteggere i minori;
l'associazione concessionari degli apparecchi da intrattenimento si è
mobilitata per collaborare.
Guglielmo Angelozzi è il presidente di
Acadi:
"Abbiamo cercato di mettere insieme il meglio delle competenze
sul mercato per offrire un punto di vista e degli spunti di riflessione
ai decisori in una fase in cui ogni contributo al dibattito può essere
utile e spero apprezzato".
La legge di Stabilità per il 2016 ha previsto
una vasta riorganizzazione del settore dei giochi compresa una
riduzione del 30% dell'offerta.
Riorganizzazione non deve però
significare proibizione", sottolinea Acadi, "fermo restando il contrasto
al gioco illegale".
Il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta,
indica la via nella messa in sicurezza di certe aree delicate:
"Scuole,
palestre, molti altri posti; bisogna con gli enti locali trovare un
punto di equilibrio fra il rispetto della regolamentazione e la
possibilità che i punti gioco si sviluppino e ci siano nel territorio.
Complessivamente pensiamo di ridurre l'offerta di gioco:
mi sembra che
ce ne è troppa".
Il settore dei giochi conta circa 150mila imprese con
un numero di addetti superiore a 200mila. La raccolta è passata dai 61,4
miliardi del 2010 agli 87,7 miliardi del 2015, con un tasso annuo di
crescita del 7,4%.
Nello stesso periodo l'erario ha incassato introiti
per 56,2 miliardi, una media annua di 8,8 miliardi.
Angelozzi però tiene
a smentire lo stereotipo del giocatore disperato travolto dalla crisi
economica:
"Quello che abbiamo letto su alcuni organi di informazione
secondo cui il gioco è anticiclico, cioè che si gioca di più in periodi
di crisi, è assolutamente falso.
Tutti i dati oggettivi - spiega -
dimostrano come il gioco segua l'andamento del reddito disponibile;
tutte le evidenze econometriche sono in questa direzione qui".
Link
Vuoi ottenere questo:
- il contrasto al gioco illegale e ai rischi connessi
- limitare il gioco d'azzardo patologico…
Con questo, in “gioco”?
- il gioco, fonte di reddito anche per lo Stato
- nello stesso periodo l'erario ha incassato introiti per 56,2 miliardi, una media annua di 8,8 miliardi…
Ricorrendo ad espressioni "da terrorismo":
- nella messa in sicurezza di certe aree delicate...
E con una prospettiva “filo sotto dominante”:
- tutti i dati oggettivi… dimostrano come il gioco segua l'andamento del reddito disponibile
- tutte
le evidenze econometriche sono in questa direzione qui (a livello
frattale espanso “lato umanità, centrale” – quello che meglio ti
identifica – invece, “tutte le evidenze… sono in questa direzione...”
AntiSistemica, dominante).
Il “qua, così”… è l’AntiSistema.
Ovverosia, la negazione intelligente dell’essenza “umanità”.
In qualsiasi modo “tu”
la metta, se (se) al centro di tutto, poni l’umanità stessa, allora non
puoi non accorgerti di come tutto sia “auto deviato”.
E, quindi, puoi
ritornare a ricordare la ragione fondamentale per/di tutto questo:
- la compresenza non manifesta dominante.
- è centrale, come primo step.
Al fine di raggiungere ed ottenere quello successivo:
la grande concentrazione di massa
è, giurisdizionalmente indicata
per
governare il sistema operativo frattale espanso
in
delegazione frattale espansa
terra riformando il reale manifesto
a
partire da caratteristiche
in leva
non locali
ubique
wireless.
La
dominante sopravvive, ogni volta, tuttavia, trasformando la grande
concentrazione di massa da Dominio a, nuovamente, dominante (come un
trasversale virus).
Da questa prospettiva, la dominante è un principio,
mentre il Dominio è una formazione del tutto umana, in carne ed ossa.
Così,
per mezzo della dominante, il Filtro di Semplificazione viene meno…
aprendo lo scenario Oltre Orizzonte. Qualcosa che è ancora troppo
prematuro, se sempre “qua, così”.
Inoltre, fai attenzione al "titolo":
- se puoi delegare, allora sei in una posizione che “ricorda” la dominante.
Accorgiti…
Davide Nebuloni
Bollettino SPS numero 1866
spartan3000it27 luglio 2016 12:55
RispondiEliminaIo mi interesso di linux e posso dire qualcosa su cosa un sistema operativo. Approfondendo la conoscenza di linux e del terminale ho scoperto che il Sistema Operativo permette vere e proprie stregonerie se lo si conosce o arriva a coscerlo: regole scritte in esso dai programmatori ma sconosciute ai piu'. Noi siamo limitati da cio' che i nostri sensi possono percepire: ma e' solo l'1 per cento del Sistema Operativo Frattale Espanso. Sono sicuro che il funzionamento del reale sia molto piu' esteso di quanto i nostri sensi limitati non lasciano intendere e che si possono fare le stesse magie che faccio io con linux se solo ci fosse il manuale del Sistema Operativo Frattale Espanso: quello che ha scoperto il Dominio e tiene ben celato.
Risposte
Davide Nebuloni27 luglio 2016 23:16
Caro Lorenzo, perfetto. Questa è la prospettiva giusta "lato tuo/umano, centrale".
E' tecnologia. E si può usare. Come? Innanzitutto, credendo di poterlo fare (essere).
Il concetto di "natura", svia "qua, così" tutto.
Grazie e un caro abbraccio.
Serenità
Anonimo27 luglio 2016 18:25
Caro Davide
la sensazione d impotenza domina la mia vita in questo momento,anche i più tosti cedono. . . questa invischiante realta' schiaccia le buone idee,il vivere comune armonioso.E' vero siamo bersagliati da tante notizie da mezzi diversi(internet) ??? fra tutti e' piu' incasinante di prima ,quando non si aveva accesso a tutte queste informazioni,ma e' sempre meglio sapere che vivere nell'ignoranza?? mah!! ciao un abbraccio. Diana
Risposte
Davide Nebuloni27 luglio 2016 23:20
Cara Diana, è meglio sapere "essendoci". Allora, l'informazione circola in noi con senso "umano, centrale". Qualcosa che lascia da parte ogni forma di possesso e di Ego.
"Occhio non vede, cuor non duole"? Sì, ma... è come "farsi".
Molto meglio, ricevere informazioni centrale, decodificate da una posizione centrale.
Sei nel periodo più propizio per sensibilizzarti...
Vedila così.
Forza. Ti abbracciamo tutti quanti :)
Serenità
Anonimo27 luglio 2016 21:54
RispondiEliminaBOB: che cosa ho fatto di male, a parte fare i soldi, avere successo? Tutte queste norme, stupide regole arbitrarie, inventate ad oc dai politici per i loro scopi, e queste multe che non fate che imporci...che fine fanno?vanno ai poveri? Noooo, al governo,al dipartimento del tesoro sotto altra forma. Questo paese è stato costruito sull'industria e sulla competizione, quindi avrà sempre un posto per me. PROCURATORE: tu dici di non aver fatto male a chichessia io dico che tu infetti il mondo intero, getti tutto il sistema in disequilibrio, lasciando caos e povertà nella tua scia. BOB: io faccio funzionare il sistema, ho contribuito con centinaia di milioni di dollari in tasse e filantropia! Do lavoro a centinaia di persone: tu che cosa fai...niente! a parte sfruttare la comunità e nutrirti di essa come un parassita e in cambio il tuo ruolo qual'è? mantenere l'ordine? Sei un patetico vigile urbano col distintivo. PROCURATORE: lo sai, l'unico nemico più pericoloso di un uomo che dispone di risorse illimitate, è uno che non ha nulla da perdere, e ora è proprio questo che hai di fronte a te.
Bellissima scenetta ricchi di spunti vari, ricca di dualità, ricca di guerra tra poveri ricchi impoveriti dentro. Difficile parteggiare per uno o per l'altro, difficile non polarizzarsi, difficile quale sia la reale posizione della dominante.
Non esiste forse una terza via dove inizia l'oltre orizzonte?
Alessandro (J)
Risposte
Davide Nebuloni27 luglio 2016 23:25
Caro Alessandro,
"difficile dire quale sia la reale posizione della dominante..."?
La dominante "non esiste, ma c'è". Ok?
Per cui "quale è la sua posizione"? Beh, secondo te... quale può essere la posizione di "Dio"? Non è forse, ubiquo?
La dominante è quella "forza" che prevede, anticipa, pianifica, ispira e... poi, delega tutto ciò alle sottodominanti, le quali si occupano di eseguire alla perfezione il "proprio lavoro".
Essa è ovunque, a partire dal momento di "è già successo".
Tutto il restto è "guerra tra impoveriti dentro". Sia Bob, che il Procuratore...
Nessuno si accorge.
Grazie. Un abbraccio.
Serenità