lunedì 28 aprile 2014

L'Uno è solo lo sfondo.



Tutto quello che sappiamo su di voi… è sbagliato!
Dragon trainer
Che cosa sai? 
Principio basilare dell’ermetismo è l’unità della materia, rappresentata dall’Uroboros, il drago che si morde la coda.
Il mondo è concepito come un insieme armonico animato da uno spirito intelligente; legami invisibili uniscono cielo e terra, l’uomo al cosmo. La Spirito universale è il fondamento di tutte le cose manifeste; è la materia prima degli alchimisti, quella che si trova dappertutto, disprezzata dagli uomini che la calcano e non la riconoscono
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Ad ogni gradazione di livello del “sapere”, è vivo quel senso apparentemente superiore che giustifica ogni singola azione come parte del totale, al quale ogni azione fa, indirettamente e direttamente, a capo…

Dal punto prospettico umano attuale, a quale livello di consapevolezza/conoscenza si riesce ad accedere? Se il livello di riferimento è ancora qualcosa di intermedio… a cosa ci si espone? Se ciò in cui si crede è, a sua volta, la credenza, la strategia, il piano auto esistente al livello di interfacciamento, a quale rischio ci si apre? A cosa si presta attenzione e Tempo?
L’Uno emerge ad ogni latitudine ed un simile concetto (sentire) sembra ispirare, da una “altezza” estremamente onorevole, rispettabile, edificato al di fuori di tutto e tutti e, per questo, ritenuto al di là di ogni forma di interesse, derivante dallo stanziamento nelle 3d attuali.

Sia che si percorra l’ambito spirituale che quello religioso, esistenziale, filosofico e/o scientifico, etc. sembra sempre che tutto faccia riferimento ad un qualcosa di più “elevato”, che funge da anello di collegamento unico e comune, del quale l’immagine di “Dio” è l’archetipo immaginario più appropriato. Vero?
L’Uno è Dio? L’Uno è il Creatore?
Che cosa si “fa” quando si afferma che “Tutto è Uno”?
Ci si “fa” eco di una verità pre esistente a se stessi. Ossia, ci si “rifà” ad una “prisca-theologia”: alla presunta vera tradizione, madre di tutte le tradizioni.
Qualcosa che ti precede e che ti “ordina”. Qualcosa del quale “tu  non sai autenticamente, nulla… ma del quale ti fidi”. Qualcosa che, supponi, sia in grado di offrirti quello che a livello profondo senti di “non avere, non possedere, non conoscere”. Qualcosa che ti protegge da ciò che le paure irradiano in te, da sempre. Qualcosa che ti attende oltre alla fine di questa Vita e che percepisci come in grado di “aprirti alla vera conoscenza ed alle porte del Paradiso”…
 
Nell’epoca continua della presunzione di “civiltà umana”, alla fine, sotto sotto, non sei diverso da ciò che non esiti a definire “primitivo o passato”, ogni qualvolta guardi al Mondo ed alle sue “asperità”, attraverso il filtro della storia deviata, attraverso tutto ciò in cui sei portato a credere.
Utilizzando il verbo “fare” (fa), tuttavia, a cosa (ri)corri? All’utilizzo di una “nota” (fa) scelta tra quelle disponibili, che formano ogni suono conosciuto o intuito in queste 3d…
Si ricorre, dunque, ad una faccia diversa appartenente alla stessa medaglia.
Ossia, sullo sfondo comune ci si illude di scegliere e di manifestare qualcosa che non faccia parte dello sfondo stesso, dando luogo ad un (non)evidente circolo vizioso (loop) di auto contenimento. 
Fai tutto tu (auto), indotto dalla (non)presenza del principio di contenimento.

Alias, ciò che non esiste deforma il tuo “campo” attraverso la sua (non)presenza fisica. Una volta che ti sei abituato a vedere in un certo modo, tutto il resto viene eliminato dalla funzione mentale programmatica. Per la tua abitudine, esiste quello che vedi ma non quello che percepisci solamente.
La realtà che emerge dal seguire una simile prassi, risente del grado di “ordine”, che esiste ancora prima che l’individuo conti di poter scegliere.
- Mamma mia, sembra che tu abbia visto un fantasma.
- Strano che tu l’abbia detto. I ragazzi al lavoro dicono che tu non esisti.
- Per questo non mi danno l’aumento!

L’uomo senza sonno
Ciò che “non esiste” gode della propria posizione di privilegio e si fa beffe di te, come quel Dio che può giocare tranquillamente con la sua creazione, essendo l’alfa e l’omega ed omettendo parti di sé dal piano di gioco comune.
Ciò che giustifica “Dio”, dal punto prospettico umano attuale, per ogni evidente stato esistenziale perlomeno discutibile in cui versa il Mondo, è che egli sembra “operare” da una posizione unica e centrale, dalla quale tutto è inquadrabile attraverso una “funzione positiva superiore di riferimento”.
La "funzione" che anima Dio lo giustifica sempre, ai tuoi occhi? Ossia, “Dio è per forza di cose, buono”?
Lo deve essere per forza? Non esiste alternativa alcuna che possa, invece, essere diverso dal come lo si immagina? I tuoi “difetti” appartengono solo a te? Ma tu non sei “ad immagine e somiglianza”? dimenticavo: tu non sai cosa sei e chi sei; riconosci in te, valido per te, solo quello che “pensi di sapere”. Cioè, quello che ti hanno insegnato. 
- Guarda che so fare?
- Un valido argomento.

Le follie dell’imperatore

Io una volta ho vomitato!
L’era glaciale
Che cosa sai? Dove “guardi”?
Guardavi altrove e io ne ho approfittato. È questa la chiave. Distogliere l’attenzione. Ricordati di questo e nessuno ti fermerà.
Arsenio Lupin
Ascoltami bene Arsenio. Tu sei figlio di un ladro, che però ha sempre avuto interesse solo per i ricchi e i potenti… o, meglio, per i truffatori… derubare i ladri: niente al mondo procura maggior piacere!
Arsenio Lupin
  • SPS irradia per il Globo una forma d’onda che smantella tutto quello che pensi di sapere e che immagini
  • SPS non sa nulla, a differenza di te. Per questo motivo… può svellere l’ologramma nel quale sei.
Come può la visione semplice di un bimbo, mettere in difficoltà il Mondo degli adulti? Il bimbo ignora ciò che pervade l’adulto. Adulto che pre-tende di educare il bimbo attraverso un filtro di possesso, autorizzato dalla incapacità iniziale che la nascita caratterizza nel neonato.
L’umano osserva la natura circostante e desume ciò che è corretto fare, scambiando l’Amore per il “dovere responsabile di accudire la propria prole” (programma).
Un vero “campo minato”, questo argomento, vero?
 
Ora, pensa… se tutto (tutto) ciò che ti circonda è una rappresentazione in “codice” (programmazione pro auto suggestione), preparato da “Dio” al fine di… educarti, beh… allora quando ti potrai veramente sentire libero?
Tu attualmente esisti in questi termini (in)diretti.
Ossia, “non esisti”. Per questo non trovi il modo di formulare delle risposte esaurienti, per le tue domande sulla tua origine e senso. Semplice: non puoi spiegare (coniugando ciò che esiste a ciò che non esiste) nulla di te, se tu non sai cosa sei ed, in definitiva, se tu sei gestito da “altro” per mezzo del tuo tacito assenso.

Il Picatrix e la città di Adocentyn.
Tra i Libri “proibiti” che ebbero maggior diffusione nel Tardo Medioevo e nel Rinascimento c’è un testo di magia simpatica chiamato Picatrix il cui titolo originale è Gāyat-al-hakīm (il Fine del Saggio). 
Nel testo sono descritti e prescritti astrusi Talismani da utilizzare per la cura del mal di denti, per evadere dal carcere, per avere fortuna negli affari, per prevalere sui rivali, per attirare l'amore, per prolungare la vita e così via. Nel IV Libro (Capitolo III) l'Autore si spinge oltre e spiega come  realizzare un Talismano per diventare invisibili, attribuendone la paternità a Ermete Trismegisto

Per rendere ancora più credibili le sue affermazioni aggiunge che fu proprio Ermete a inventare la Magia delle Immagini con la quale fondò anche una prodigiosa Città Astrale di nome Adocentyn

Il testo prosegue con una breve, ma esaustiva, descrizione di questa incredibile Città che non appare citata in nessun altro libro, prima del Picatrix:
i Magi Caldei asseriscono che Ermete fu il primo a costruire immagini con le quali controllava il corso del Nilo a seconda delle variazioni lunari.
Egli eresse poi un Tempio al Sole e vi si nascondeva in modo da essere sempre presente ma invisibile.
Fu lui inoltre a costruire nell'Egitto orientale una città la cui lunghezza era 12 miglia, e in essa un castello con 4 porte, su ognuno dei 4 lati. Pose la figura di un'Aquila sulla Porta d'Oriente, la figura di un Toro sulla Porta d'Occidente, la figura di un Leone sul quella Meridionale [Sud] e la figura di un Cane sul quella Settentrionale [Nord].
In queste immagini fece entrare forme spirituali che parlavano, e nessuno poteva entrare senza il loro consenso. Piantò degli alberi in mezzo ai quali ve ne era uno grande che portava appese ai rami le generazioni di tutti i frutti. Sulla sommità del castello fece edificare una torre alta venti cubiti, ponendovi sopra un faro (lat. rotunda) per illuminare la città con luci che cambiavano colore per 7 giorni.
Alla fine dei sette giorni riprendeva il colore che aveva assunto per primo.
La città ogni giorno era coperta dalla luce colorata del faro e perciò ogni giorno rifulgeva di un determinato colore.
Lungo il perimetro della Torre vi era grande abbondanza di acqua e in essa molte specie di pesci. Attorno al perimetro della città collocò immagini intagliate che avevano il potere di proteggere gli abitanti da ogni male e di mantenerli sani e virtuosi. Questa città si chiamava Adocentyn. Coloro che ci vivevano conoscevano profondamente le scienze degli antichi e i loro segreti, nonché le scienze astronomiche. Io stesso vidi una costruzione così ordinata per nascondervi un uomo...
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Ermete fu il primo a costruire immagini con le quali controllava…
Attorno al perimetro della città collocò immagini intagliate che avevano il potere di…
Immagini = “cio che pensi di sapere”. Lo sfondo unico che scambi per tutto!
La volta stellata che ti convince di essere lontano, isolato, distante, solo, separato, abbandonato… Qualcosa di poeticamente bello? See… qualcosa che ha letteralmente stufato.

Fiat, Padoan: "magnifica trasformazione", modello Marchionne positivo.
Il riassetto di Fiat-Chrysler non è da leggere come una semplice delocalizzazione ma come una storia di successo e la linea seguita dall'Ad Sergio Marchionne ha avuto un impatto positivo sul sistema delle relazioni industriali.

Lo dice in un'intervista al quotidiano Il Foglio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
"Ho un'opinione tutt'altro che negativa rispetto a quanto fatto in questi anni da Marchionne. Anzi, credo che la sua sia una storia positiva", afferma Padoan, definendo il riassetto di Fiat dopo la fusione con Chrysler "non una delocalizzazione, ma una magnifica trasformazione industriale", "un successo di cui il nostro Paese deve essere orgoglioso".
Per Padoan, l'elemento più significativo della storia di Marchionne è lo "choc positivo dato al sistema delle relazioni industriali. E credo che quell'esempio sia da seguire".
Sul tema del lavoro, Padoan si augura che il governo vari una riforma che preveda "un contratto unico a tutele crescenti", legando la retribuzione alla produttività e rendendo possibile alle aziende derogare ai contratti nazionali.

Ecco la formazione delle “immagini”, al livello di competenza in questione:
  • Padoan si augura
  • che il governo
  • vari una riforma
  • che preveda…
Cosa?
  • un contratto unico a tutele crescenti
  • legando la retribuzione alla produttività
  • rendendo possibile alle aziende derogare ai contratti nazionali.
C’è troppo da scrivere ed ammettere, ad ogni frase, costrutto lessicale logico o illogico, pensiero, stralcio, notizia, saggio, tema, foglietto, espressione, etc.
SPS va spesso in difficoltà a causa del proprio collo di bottiglia vs il proprio percepire.

Questo canale, questo spazio web… risulta arcaico nella sua funzione di comunicazione con il presunto “pubblico in ascolto”.
Ogni frase riportata ha più significati, inerenti all’alto numero di livelli che partecipano contemporaneamente e gerarchicamente alla loro “formazione” (un contratto unico a tutele crescenti)…
SPS scrive per se stesso, essendo lo scritto come “lo scarto di funzionamento” del proprio essere. Qualcosa che puoi prendere come “negativo”, certamente… dipende da te.
Nell’insieme concepito per confondere, è più semplice confondersi.
Rendendo possibile alle aziende derogare ai contratti nazionali...
 
Deroga.
In diritto si parla di deroga (o, più raramente, di derogazione) quando una norma giuridica trova applicazione in luogo di un'altra poiché la fattispecie disciplinata dalla prima (detta norma derogante) è più specifica di quella disciplinata dalla seconda (detta norma derogata) di modo che tra le due intercorre un rapporto di regola ed eccezione
Ad esempio, una norma che vieta la circolazione degli autocarri deroga a una norma più generale che permette la circolazione dei veicoli a motore perché la prima fa riferimento ad una classe - gli autocarri - che è inclusa nella classe alla quale fa riferimento la seconda - i veicoli a motore - ed è più specifica di questa.

La deroga è conseguenza dell'operare del principio espresso dal brocardo "lex specialis derogat generali" (la legge speciale deroga quella generale), uno dei principi, presente nella generalità degli ordinamenti, attraverso i quali vengono risolte le antinomie normative.
La norma derogante può contenere una disciplina della fattispecie diversa da quella della norma derogata, e allora la prima si sostituisce alla seconda, o semplicemente stabilire che la norma derogata non si applica alla fattispecie.
La norma derogata non viene eliminata dall'ordinamento giuridico ma vede ridotto il suo ambito di applicazione; questo distingue la deroga dall'abrogazione che comporta, invece, la totale cessazione di vigenza della norma. Sotto questo punto di vista, la deroga può essere vista come un'abrogazione parziale della norma. Va peraltro tenuto presente che il termine deroga viene talora usato con significato più ampio, comprensivo anche dell'abrogazione.
La deroga è contestuale quando norma derogante e derogata sono poste nello stesso atto. La deroga viene detta successiva, invece, quando la norma derogante è contenuta in atto entrato in vigore successivamente a quello che ha prodotto la norma derogata…
La deroga si distingue dalla dispensa in quanto quest'ultima sottrae uno specifico soggetto dall'applicazione della norma, mentre la deroga agisce sulla norma stessa ed ha, quindi, efficacia erga omnes, ossia nei confronti della generalità dei soggetti...
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La legge speciale deroga quella generale.
Ok?

Lo so che non per nulla “ok”. Lo so che non comprendi per come intende SPS. È “normale”? No che non lo è. Però è ritenuto e divenuto “normale” ma, nella convinzione che invece “ci sia comprensione apparente”.
Non ci si comprende credendo di capirsi.
Un arzigogolato insieme di (il)logica, che manda avanti la società lungo la via prevista da ciò che non esiste ma che è.
In un rea(l/m)e frattale, come quello regolato in queste 3d, è possibile assumere una visione specialistica delle “cose”, al fine di poterle (ri)comprenderle in maniera diversa e, anche, migliore (per Analogia Frattale). 
Puoi studiare una branca del sapere ed assumere, di conseguenza, il Mondo attraverso altra prospettiva. Se è vero che, tuttavia, “tutte le strade portano a Roma”… è anche vero che “come è sopra, così è sotto”, per cui:
inizia ad accorgerti concretamente che davvero “tutte le strade portano a Roma”, se per te è più semplice e naturale. I diversi “piani” si riconfigureranno di conseguenza, assumendo formazioni reali diverse dal solito.
Perché è vero che “come è sopra, così è sotto”?
Proprio perché… “tutte le strade portano a Roma”.
Non credi nemmeno a questo? Sai cosa puoi fare, allora?

Isola un ambito della società in cui vivi ed analizzalo a quel livello che meglio puoi seguire/capire. La risposta te la darai da solo, alla fine… ma solo se avrai maturato e dimostrato quel grado di totale perseguimento del risultato (tenacia, concentrazione, presenza, continuità, coerenza, etc.).
SPS inizia da oggi ad analizzare la sezione sociale rappresentata dalle multinazionali, nella convinzione che le informazioni non si perdano ma si limitino a cambiare configurazione/codifica.
Per cui, la verità “superiore” è sempre contenuta in quella “inferiore”, diversamente codificata nella realtà circostante: assente, tuttavia, presente (onda e particella).

Dimostrare l’esistenza del Nucleo Primo diventa, allora, possibile… perché una tale dimostrazione ricade e rientra nell’ambito del direttamente percepito e percepibile, oltre ad ogni funzione (auto) distraente ed (auto) interferente…

Multinazionale.
In ambito economico una multinazionale è un'impresa, di norma una società, che organizza la sua produzione in almeno due paesi diversi.
È detta controllata l'impresa operante in un Paese estero di cui la multinazionale controlla più del 50% delle azioni…

Le maggiori imprese multinazionali possono avere budget maggiori di quelli delle economie dei paesi in via di sviluppo (Pvs) in cui operano; tali imprese giocano un ruolo importante nei processi di globalizzazione e hanno una forte influenza sulle relazioni internazionali degli stati coinvolti

Tuttavia vanno considerate "multinazionali" anche le piccole e medie imprese (Pmi) dotate di un impianto di produzione o di distribuzione all'estero (ad esempio un calzaturificio del Nord Est con un impianto di produzione in Romania).

Essere multinazionali è spesso la strategia ottimale per operare in un'economia globale integrata

L'ascesa delle multinazionali negli anni '90 va di pari passo con il processo di liberalizzazione regionale e globale del commercio. A causa della concorrenza internazionale, le imprese tendono a ridurre i costi di produzione e ricercare fattori di produzione a basso costo. Tuttavia le attività multinazionali possono svolgersi solo se esistono bassi costi commerciali per la commercializzazione internazionale dei semilavorati o la reimportazione in patria dei prodotti finiti…
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Mantenendo sempre centrale il proprio “obiettivo” (dimostrazione per evocazione indiretta dell’esistenza del Nucleo Primo) è possibile indagare (nel vero senso del termine) nelle 3d e tra le 3d, anche utilizzando un insieme di “filtri di semplificazione”.
La multinazionale è trasversale alle leggi. Agisce in deroga, al di fuori dell’ordinamento statale (checchesenedica).
Come un virus, attraversa tutti i piani della possibilità, ad ogni livello più o meno emerso.
Inizia a riflettere su cosa sia una multinazionale e su cosa rifletta, ad altro livello. Cosa cela e cosa evidenzia…
Essere multinazionali è spesso la strategia ottimale per operare in un'economia globale integrata…
Per oggi termino qua. Ci sono delle grosse interferenze, segno evidente che il ganglio scoperto da SPS è quanto mai sensibile, strategico e funzionale, rispetto al "manto di inosservanza" che, invece, richiede del tacito assenso (auto suggestione) al fine di continuare a (non)esistere, essendo ed influenzando tutto e tutti.
La sintonia su SPS garantisce di continuare ad assistere alla dimostrazione in corso d’opera.
Qualcosa che cozza in continuazione con quello che sai.
Sono previsti forti temporali e possibilità di terremoti nel tuo Mondo attuale e tu sei il motivo centrale di un simile sconvolgimento assiale.
Mantenere stabile te, equivale a mantenere stabile la società in te contenuta, che a sua volta ti contiene.
Può, un essere eterno, essere per sempre contenuto nello stretto giro delle proprie paure?
Che cosa sai?

Sono guarito perché “Tutto… Dipende da me". 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 

2 commenti:

  1. caro Davide , stavo venendo sulla beneamata nave per portarvi alcune notizie molto interessanti , quando ho sentito prima di passare di qui.
    Qualcosa ,mi ha portato allo stupore. nell'aprire la tua pagina .
    Mentre tu hai scritto l'articolo " l'Uno è solo uno sfondo"
    Principio basilare dell'Ermetismo è l'Unità della materia rappresentata dall'Uroboros( il Drago che si morde la coda) io avevo in mano il libro dell'Aurora Consurgens sulla simbologia ermetica e il suo pensiero da cui trarvi dei pensieri . E non vogliamo chiamarla sincronia amico mio?
    La tua ricerca è meravigliosa , e al tuo sentire generoso e partecipante vengo a raggiungerti sulla nostra nave per portare anche io un pensiero intinto di sacralità verso l'uomo che si presenta come media proporzionale tra l'universale ed il particolare, ed è quindi la migliore rappresentazione del Tutto. come io e te stiamo facendo senza esserci messi d'accordo. Allora incontriamoci lì dove tu sai al tramonto con i nostri amici fraterni per riflettere insieme in questo cantico appassionato che esalta l'armonia del passaggio dall' UNO al DUE . Caramente Loredana .

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    1. Cara Lory, lo sappiamo molto bene entrambi, ormai, che siamo interconnessi a qualche livello sottile. Comunque, ritengo che dobbiamo ancora progredire molto, al fine di penetrare in profondità questo strato della comunicazione sovrasensibile. In pratica è come se per ora ci limitassimo ad osservare senza mai agire autenticamente, non approfittando di questo vero e proprio "canale"... La sincronicità è qualcosa di più rispetto al semplice "accadere". Essa veicola eventi e fisica... mai casuali.

      Grazie Amica mia :)

      Un affettuoso abbraccione e tanta serenità.

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