Il 99% ("tutto") di ciò che esiste in natura (se ci pensi bene) è tossico/pericoloso, per gli esseri umani… e tutto il resto, non lo è, a patto che non esageri con la misura.
La cosa "bizzarra" è che: SPS non si riferisce all'inquinamento.
Quindi, dove sei andato/a a finire? Dove sei?
Non lo sai, oltre che a sapere che “sei sulla Terra”.
Cioè? Dove sei? Tu… dove… sei. Ci sei?
Lo puoi dire perché ti puoi, anche, pizzicare, ma… ci sei veramente? È semplice capire che:
puoi essere/funzionare in diversi modi.
Lo capisci, ad un livello più alto, astraendo dalla contestuale scenografia sociale, il fatto che “tu reciti una parte”, a te assegnata da… chi/che cosa?
Il destino? Il fato? Da “quello che fai/sei… qua, così”.
Tu sei come un attore o una attrice: reciti ad arte, secondo copione.
E, così, puoi essere qualsiasi rappresentazione del ruolo individuale nella società. Puoi essere il bancario o l’operaio, l’agente o il ladro. Puoi anche cambiare sesso, nel durante e, così, puoi essere la bancaria o l’operaia, l’agente o la ladra (permutando il "segno" ma, non certamente, la sostanza di quello che sei... diventanto/a, agendo - senza memoria - in questo reale manifesto).
Reciti, insomma. In funzione del “vivere sopra a… (sopravvivere)”.
Una simile poliedricità, rappresenta una caratteristica fissa del genere umano:
la capacità di essere chiunque, funzionalmente/rispetto al percorso intrapreso da “scelte” che - apparentemente - decidi tu, tra quelle disponibili.
Il Mondo ha una "sua" forma ben precisa “qua, così”, e quello che è “scolpito nella roccia (in questa versione reale manifesta)” non è mai… l’unica versione rientrante nell’alternativa sostanziale (la quale non si riduce mai - per sua natura potenziale - ad una scelta preconfezionata, per te, dalla grande concentrazione di massa… del Dominio).