Che cosa è la “legge”?
È un punto di vista. Una prospettiva, imposta ad interi “parchi sociali”, legati assieme dalla paura. Paura di… tutto, in primis, di “morire”.
La sopravvivenza (non di certo, un dettaglio e, non di certo, una casualità), dunque, risulta sempre centrale rispetto a qualsiasi altro tipo di “idea” e, nel provare questo, la Massa si rende dipendente da qualcosa – di altrettanto centrale ma dislocato (delegato) al di fuori della Massa stessa, pur interessandola pienamente anche “dentro”:
la “politica”.
Ossia, la legge dipende dall’intenzione (progetto) di un esercizio del potere, che è “prevenzione nei tuoi confronti”.
Un tipo di potere primario: dominante.
Usualmente, definisci la forma di realtà derivante da un simile status, come:
dittatoriale.