Circuiterie. |
“E ora, Israele, che cosa chiede da te il Signore, il tuo Dio, se non che tu tema il Signore, il tuo Dio, che tu cammini in tutte le sue vie, che tu lo ami e serva il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua… Temi il Signore, il tuo Dio, servilo, tieniti stretto a lui e giura nel suo nome. Egli è l'oggetto delle tue lodi, è il tuo Dio, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che gli occhi tuoi hanno viste...”.
Deuteronomio 10:12, 20-21
Credi alla dimensione atomica, ma non vedi il Dominio (che coabita con te “qua, così”). In pratica, “vedi gli atomi” grazie ai microscopi degli esperti e, per questo, ci credi… ed, allo stesso tempo, “vedi il Dominio” grazie alla forma del mondo manifesto, eppure non ci credi.
Ma, pur tuttavia, credi in Dio.
Sei disposto/a persino a credere al suo “opposto”, ossia, al Diavolo:
- in Dio, credi per sperare in qualcosa di migliore (rispetto alla vita che conduci nello status quo sempre attuale)
- nel Diavolo, credi per paura che lo stesso tipo di vita (che conduci nello status quo, sempre attuale) continui anche nell’al di là.
Per cui, comunque la metti, “tu hai sempre paura, perché… devi sempre avere paura (condizione di fondo)”.
Ebrei 12:28-29
Infatti, tu muori, alla “fine dei tuoi giorni”, consumato/a nel “qua, così”...
La più grande delle “illusioni”, perché… credendoci, poni davvero un termine apparente a ciò che è, invece, una esistenza che continua e continua e continua ma, in che modo?
Ancora e per sempre “qua, così”.
Perché, credendo di morire, muori (ossia, reciti talmente bene la “tua” parte, che il corpo fisico incarna realmente un simile “destino”).