L'uomo di fango.
Di fronte alla minaccia che incombeva sugli ebrei, un dirigente della comunità, Judah Loew ben Bezalel, conosciuto come Rabbino Loew, decise di intervenire. In sogno gli era stato ordinato di costruire un essere artificiale, conosciuto dalla tradizione ebraica con il nome di golem…
In “sogno”. Come no. Era il “sogno”, l'ideale, pre-disporre di un simile “artifizio”.
Et voilà, di conseguenza, gli “Usa”.
D+: grazie allo “olocausto” hanno sempre ragione loro. Tale “creazione” ha manifestato nel mondo il “fra virgolette”: il golem. Se guardi al cuscino della camera di letto, lo vedrai:
passato dall’essere ripieno di materiali naturali, all’essere stato svuotato e poi riempito di materie artificiali, che “memorizzano” tutto quello che occorre, “serve”.
Memory foam!
L’Iran è da mettere fra virgolette? Uhm. È sempre d’uopo precisare che sulla Terra non esiste ma c’è un unico impero: quello eco-dominante che, probabilmente, ammonta alla proprietà privata della Terra stessa, alias, l’eco-dominante è “padrona della situazione”. Oppure, è sostanzialmente subentrata, rispetto all’incipit terrestre che, or dunque, va messa (la Terra) essa stessa fra virgolette, poiché di naturale non ha proprio nulla, laddove la parola “naturale” non ha nemmeno senso se agganci l’intera portata della situazione (qua, così) e persino (qua, xxx). Cosa c’è di naturale, infatti, se tutto è “creazione”. No?
La Terra “serve”: stop!
Il naturale è “naturale”, come l’artificiale è artificiale, però. Ossia, il termine + idoneo per descrivere tale situazione è… artificiale, oppure, se meglio credi, “naturale”. Laddove, nella sostanza:
artificiale = “naturale”.