La "ciclicità" (con)serva. E "qua, così"... è tutto ciclico.
Ossia, che non te ne puoi accorgere e che servono così tanti anni, da rendere la tua attuale presenza come un qualcosa di “passeggero e fine a se stesso” (inutile).
Or(bene), così come per la fede religiosa e per quella scientifica… ti viene (ri)chiesto di limitarti a “credere che sia così”, continuando a vivere nello status quo (l'unico ambito che rimane inalterato e che, dunque, l'evoluzione non tocca. A meno che, l'evoluzione non sia... l'evoluzione dello status quo, in qualcosa di sempre più coerente e totale).
È una "industria che (ri)genera utile"...
un "piano edilizio" (progetto, costruzione, edificio) di(steso) su quello, più antico, della superficie terrestre.
Non ti sembra che, in un certo senso, quello che “aggredisce” il fisico, nel vivere nella natura, av(venga) ugual(mente) anche abitando nella costruzione in cemento armato, che è la “firma” dell’evoluzione sociale d’insieme del genere umano?
Non trovi che tu abbia smarrito/dimenticato qualcosa, in(vece) che di “esserti evoluto” (che in termini di “assonanza”, significa che dovresti avere aggiunto qualcosa)?